ANAC, 28/04/2015
Determinazione n. 6 del 28 aprile 2015
“Linee guida in materia di tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti
(c.d. whistleblower)”(pubblicata nella Gazzetta Ufficiale serie generale n. 110 del 14 maggio 2015)
L'intento della delibera è quello di fornire linee guida per la tutela del
dipendente pubblico che segnala illeciti: corruzione, ma anche 'mala
gestio'. La delibera, a titolo meramente esemplificativo, riporta gli
esempi di casi di spreco, nepotismo, demansionamenti, ripetuto mancato
rispetto dei tempi procedimentali, assunzioni non trasparenti, irregolarità
contabili, false dichiarazioni, violazione delle norme ambientali e di
sicurezza sul lavoro. A mio avviso, sarebbe opportuno che l'A.N.AC. si
esprimesse anche relativamente ai casi di 'mala gestio' dei beni culturali
pubblici.
La parte III della delibera, relativa alla procedura, richiede che le
amministrazioni si dotino di un "sistema applicativo per la gestione delle
segnalazioni: esso comprende la definizione del flusso informativo del
processo con attori, ruoli, responsabilità e strumenti necessari al suo
funzionamento (l'architettura del sistema hardware e software)"
La parte V si occupa della tutela dei consulenti e collaboratori a qualsiasi
titolo nonché dei collaboratori di imprese fornitrici dell’amministrazione.
In tale categorie rientrerebbero anche gli interventi e in servizi archivistici
e di gestione affidate in esterno a ditte o professionisti.
Si ricorda, comunque, che l’estensione a dette categorie di soggetti delle
tutele previste dall’art. 54-bis non implica l’estensione agli stessi anche
delle forme di tutela contro le discriminazioni che il Dipartimento della
funzione pubblica assicura ai pubblici dipendenti.