Cantieri della PA Digitale, 20/09/2017, Andrea Piccoli, Vecomp Software – Cantiere Documenti digitali
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TUTTE LE PERPLESSITÀ SUL CAD
Mi trovo a scrivere questo articolo sulla nuova revisione del CAD dopo aver letto quelli più tempestivi e autorevoli di Lisi, Guercio, Finocchiaro, Foglia (spero di non averne perso qualcuno…). Voglio quindi scrivere a proposito del nuovo CAD con una chiave di lettura diversa, quella della semplificazione.
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Si deve dar atto al nuovo CAD di contenere diverse semplificazioni. L’attribuzione di specifiche responsabilità ad AgID nella emanazione delle regole tecniche e linee guida, vuole essere una semplificazione dei tempi necessari per tale processo. Auspichiamo, come già evidenziato da Mariella Guercio, il rispetto dell’iter di consultazione e intervento pubblico nella redazione delle stesse.
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Anche l’introduzione di un sistema nazionale di indicizzazione e ricerca documentale desta qualche perplessità. Da informatico ne intravvedo la possibilità grazie a open data, big data, machine learning di analisi semantica; da professionista della digitalizzazione ho dei dubbi.
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La seconda riflessione deriva dal confronto con il piano triennale di recente emanazione, in cui appariva delineato il ruolo dei poli regionali e che ha già portato all’avvio di iniziative regionali come nel caso della Emilia Romagna. Ma una pubblica amministrazione a quanti soggetti e sistemi dovrà inviare i propri documenti informatici (documenti e dati) procedimentali? Al conservatore accreditato, al polo regionale, al sistema nazionale di indicizzazione e ricerca, ad ANAC e al MEF. Percepisco un bisogno di semplificazione generale.
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