Un esempio invece in controtendenza: sempre più carta,
è risultato alla cronaca per i caso del Tribunale di Bergamo (ma chissà in quanti altri tribunali fra quelli sopravissuti al recente sfoltimento).
Al Tribunale di Bergamo è emergenza carta. Fotocopiatrici ferme, fax inattivi per mancanza di fogli e stampanti pure. La mancanza di carta st facendo rischiare la paralisi della giustizia penale e civile. Agli avvocati si possono inviare le mail, dice la dr.ssa Valeria De Risi, presidente del dibattimento penale del Tribunale di Bergamo, ma la cittadino che chiede copia di un verbale non è possibile.Inoltre occorre notificare le udienze, le ordinanze dei giudici, le scarcerazioni, gli ordini di carcerazione, copiare sentenze e di atti processuali da consegnare alle parti. Inoltre si deve essere in grado di ricevere le notizie dal carcere e dagli avvocati e scrivere i verbali di udienza. E tutto questo lo si può fare solo con la carta se c'é. Succede così che gli avvocati ed i magistrati si portano da casa le risme di carta.
Sempre a questo proposito il giudice Ezia Maccora, membro del direttivo nazionale dell'ANM sostiene: e' sulla carta che espriamiamo il nostro lavoro, e non possiamo di certo fermare tutto per la mancanza della carta. Purtroppo non vedo soluzioni., e il primo intervento sarà quello di comprare co i nostri soldi la carta necessaria per non incorrere in sanzioni.
A ciò si aggiunga che non tutti gli uffici (specie quelli penali) sono dotti della PEC e così pure si può dire degli avvocati.
Per i cittadini poi..... Come si fa a certificare l'avvenuta consegna di un documento?
Inoltre ad oggi non tutti gli atti processuali sono disponibili in digitale: i verbali di udienza, sono ancora scritti a mano dal cancelliere.
Alla faccia della dematerializzazione!
Non credo servano molti commenti al riguardo.
L'Ecoi di Bergamo, 29/06/2012, p. 24 - http://rassegna.provincia.bergamo.it:81 ... 120629.htm