Da Corriere della Sera, 12/02/2015:
L’Italia dell’800 dell’Archivio Alinari entra nel Google Cultural Institute
Lo scrivano, il lazzarone, il lustrascarpe sono termini che appartengono alla nostra memoria, figure ormai scomparse che molti di noi non hanno mai neanche sentito. Eppure fanno parte della nostra memoria al pari di re e presidenti, di quella storia della quotidianità che ha avuto un posto di rilievo nella storiografia ufficiale solo grazie a fotografi, pittori e scrittori illuminati. Tra essi emergono i fratelli Alinari, Giacomo Brogi, Giorgio Sommer ma anche Robert Rive, Giorgio Conrad e Gustave Emile Chauffourier, fotografi che a cavallo tra Ottocento e Novecento hanno viaggiato nel nostro Paese per cogliere l’essenza quotidiana di un’Italia appena nata e mai impressa prima su pellicola. Ecco quindi che il maccheronaio, la pastiera, il carretto siciliano e il mercato del tonno di Palermo si trasformano da oggetti in soggetti e posti al centro di ritratti che oggi riemergono grazie al web. Da oggi infatti parte dell’Archivio Alinari è entrato all’interno del Google Cultural Institute, la piattaforma tecnologica sviluppata da Big G per promuovere e preservare la cultura online. Primo passo dell’accordo è la mostra digitale «Antichi mestieri e costumi d’Italia fotografati tra il 1860 e il 1900», un repertorio di 50 scatti di cui il Corriere della Sera pubblica in esclusiva le prime quindici foto. Un viaggio nel tempo per ricordare, sorridere e conoscere un mondo che non c’è più. Il nostro (a cura di Alessio Lana)
*