Conservazione digitale: parliamone e informiamoci

Re: Conservazione digitale: parliamone e informiamoci

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 01/07/2013, 22:58

Interessante la segnalazione da NewsParER nr. 87 - 27 giugno 2013,
del progetto Prestoprime sul tema della conservazione con particolare
attenzione al monitoraggio attivo e dei metadati:

PRESTOPRIME, un progetto europeo sul digital archiving

14 organizzazioni, tra cui archivi, musei, broadcaster, università e imprese,
e 6 Paesi coinvolti: un progetto finanziato dalla Commissione UE ha portato
alla realizzazione di un kit open source che monitora lo stato di salute dei
contenuti digitali

Il progetto PRESTOPRIME ha una durata di 4 anni ed è stato finanziato con 8 milioni di euro. Sul sito della Commissione Europea, con il contributo di Daniel Teruggi, compositore e ricercatore presso l’Istituto Nazionale Audiovisivo francesce, nonché coordinatore del consorzio del progetto, se ne presentano le principali caratteristiche e finalità. Dalla lettura dell’articolo si apprende che le attività di progetto hanno già portato alla realizzazione di una suite, composta da strumenti open source, scaricabile e utilizzabile da chiunque interessato per monitorare lo stato di salute dei propri contenuti digitali, analizzarne i rischi relativi alla preservazione nel lungo periodo, e farsi un’idea delle attività e dei costi che occorrerebbe sostenere per mettere in atto strategie e iniziative di conservazione digitale. “Archiviare nell’era digitale non può essere un processo passivo – spiega Teruggi – occorre un approccio attivo ed è per questo che proponiamo di analizzare, monitorare e controllare periodicamente i contenuti al fine di garantirne l’integrità e la conservazione a lungo termine”. Nell’articolo si paragona questa filosofia a quella alla base dei sistemi di conservazione e trasporto dei cibi, ma Teruggi non manca di sottolineare alcune difficoltà aggiuntive.

''Ci sono sicuramente analogie con quell’approccio, ma noi dobbiamo fronteggiare una maggiore complessità. Se il cibo sta andando a male, comincia a puzzare, mentre per quanto riguarda i contenuti digitali non c’è alcun campanello d’allarme sensoriale. Spesso ci si rende conto che un file è danneggiato, o irrimediabilmente compromesso, molto tempo dopo l’avvio del processo di corruzione, e ormai fuori tempo massimo per provare a rimediare in qualche modo”.


continua http://parer.ibc.regione.emilia-romagna ... -archiving
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Re: Conservazione digitale: parliamone e informiamoci

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 22/06/2013, 16:34

Regole tecniche sulla formazione e conservazione dei documenti informatici:
il Ministro D’Alia si impegna a portarne a termine l’adozione


Presentando le linee programmatiche del proprio dicastero alle Commissioni Affari
costituzionali e Lavoro della Camera, il Ministro per la Pubblica Amministrazione
e la Semplificazione ha sostenuto che è sua intenzione portare a termine l’iter
di adozione dei provvedimenti attuativi del Codice dell’amministrazione digitale
e in particolare quelli relativi alla formazione e alla conservazione dei documenti
informatici

Testo dell'audizione del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione,
On. Gianpiero D’Alia, presso le Commissioni parlamentari
http://www.funzionepubblica.gov.it/medi ... 062013.pdf

Dal suo intervento, ecco il referimento all'argomento in questione:

Pertanto, è mia intenzione portare a termine l’iter di adozione dei provvedimenti attuativi del Codice dell’amministrazione digitale (C.A.D.) e, in particolare, quelli relativi alla formazione e alla conservazione dei documenti informatici, aspetto divenuto ancora più rilevante alla luce del recente obbligo di stipulare con strumenti informatici gli accordi tra pubbliche amministrazioni e i contratti pubblici.

Segnalazione da NewsParER nr. 86 - 20 giugno 2013
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Re: Conservazione digitale: parliamone e informiamoci

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 09/03/2013, 20:20

Segnalo questa interessante intervista fatta all'avv. Andrea Lisi
di ANORC, effettuata il 17/10/12 a ICT Security, in cui fa
il punto su alcuni dei principali problemi relativi alla digitalizzazione
della gestione documentale:



Dal sito di ANORC http://www.anorc.it/
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Re: Conservazione digitale: parliamone e informiamoci

Messaggioda Bernardino » 27/02/2013, 2:03

Segnalo un articolo di Alessandro Longo sulla necessità e modalità della conservazione digitale sostitutiva.
L'ostacolo alla sua adozione è spesso dovuto a falsi miti e barriere mentali, a poca informazione e formazione sulle nuove tecnologie:
"Perché è scoccata l’ora della conservazione sostitutiva.
Le norme stanno spingendo verso la PA digitale e i documenti elettronici.
La tecnologia è disponibile da tempo e i vantaggi innegabili.
Gli archivi cartacei? Ormai prossimi alla saturazione.
Il decreto legge "Salva Infrazioni" (pubblicato a dicembre) equipara le fatture elettroniche a quelle cartacee."

http://www.ict4executive.it/professiona ... 151383.htm
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Re: Conservazione digitale: parliamone e informiamoci

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 01/02/2013, 2:40

In tema di conservazione il problema della scannerizzazione è fondamentale.
Ecco un articolo da NewsParER nr. 67 - 31 gennaio 2013 che fa riferimento a quanto sostenuto dal National Digital Information Infrastructure and Preservation Program della Library of Congress (NDIIPP)

Scannerizzare, meglio in casa o in outsourcing?

Alla domanda prova a rispondere Erin Engle sul blog The Singal, fornendo consigli sull'argomento e facendo riferimento ai progetti in materia di personal digital archiving promossi dal National Digital Information Infrastructure and Preservation Program della Library of Congress (NDIIPP)

foto tratta dal profilo Flickr di Dan4th, rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione 2.0 Generico (CC BY 2.0)

Erin Engle, esperta di conservazione digitale, spiega in apertura che le richieste di consigli e indicazioni sulla scannerizzazione sono tra le più gettonate in occasione delle iniziative pubbliche sul digital personal archiving organizzate dalla Library of Congress. Le persone chiedono ad esempio che tipo di scanner utilizzare, quale risoluzione scegliere o come occorre procedere per tradurre in digitale i negativi. Preso atto dell’interesse che suscita l’argomento, l’articolo http://blogs.loc.gov/digitalpreservatio ... outsource/ prova a fornire alcune informazioni in materia, stabilendo per prima cosa la prima scelta da fare è tra il fai da te o il ricorso a servizi forniti da terzi.


continua ... http://parer.ibc.regione.emilia-romagna ... utsourcing
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Re: Conservazione digitale: parliamone e informiamoci

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 09/11/2012, 2:20

Il formato PDF e la conservazione sostitutiva

Con un articolo su Altalex, Carlo Tenca esamina le principali caratteristiche del formato PDF e a partire da ciò sostiene che lo standard PDF/A-1b, permettendo una corretta e precisa riproducibilità nel tempo, pur con alcuni limiti dà le maggiori garanzie per le finalità di conservazione sostitutiva
La riflessione dell'Ing. Carlo Teca comincia con la smentita di quello che sempre più si sta affermando come un luogo comune, ovvero l’idea che il PDF possa essere a prescindere considerato come il formato di documento digitale ideale.

Altalex, 13/09/2012
http://www.altalex.com/index.php?idnot=19308
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Conservazione digitale: parliamone e informiamoci

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 09/11/2012, 2:18

Conservazione digitale, l’America vara un nuovo piano

Una direttiva varata dall’ufficio del Presidente e dalla National Archives and Records Administration fissa l’orizzonte del 2020 come termine ultimo entro il quale arrivare a gestire in maniera esclusivamente elettronica i dati delle agenzie federali. Col documento si punta tra le altre cose ad espandere e accrescere il profilo professionale ed il peso dei responsabili delle funzioni di conservazione digitale.
Alla direttiva http://www.whitehouse.gov/sites/default ... -12-18.pdf dedica un articolo FederalNewsRadio.com, proponendo anche un’intervista al direttore del programma per la modernizzazione dei record Paul Wester.

“In tutti i settori dell’amministrazione americana c’è ancora oggi una grandissima quantità di documenti gestiti e archiviati in cartaceo – dichiara ai microfoni dell’emittente Wster – e le agenzie sono state e continuano a essere coinvolte in un passaggio da un vero e proprio paradigma del 20esimo secolo, fondato sulla carta, verso un nuovo approccio che poggi sull’elettronica e soprattutto metta al centro i cittadini e i loro bisogni”.
continua ... http://parer.ibc.regione.emilia-romagna ... uovo-piano
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