Progetti di riproduzione digitale. Cerco casi di successo

Re: Progetti di riproduzione digitale. Cerco casi di successo

Messaggioda Bernardino » 09/12/2009, 3:37

Non ho casi di successo da illustrare, ma azzardo qualche mia considerazione, qualche spunto per approfondimenti e altre sollecitazioni, visto che l'argomento mi pare assai interessante e impellente.
L'archiviazione digitale, così come tutte le altre problematiche di trasmissione ed elaborazione informatica, è sempre in divenire.
Nuovi strumenti, mezzi e formati si fanno largo e risulta difficile stabilire degli standard che restino stabili nel tempo, poiché nuove esigenze e richieste e nuove possibilità tecniche si affacciano sul mercato, anche se a volte non sono le migliori ad emergere ma quelle che hanno maggiore capacità di marketing per imporsi.
La stessa TV digitale, a cui oggi siamo obbligati, è già uno strumento vecchio rispetto alle possibilità della TV via Internet, se solo la diffusione e l'accesso della banda larga fossero garantiti a tutti.
Gli stessi supporti di archiviazione digitale sono in grande movimento.
Ad esempio si va facendo largo ed è pubblicizzato il Blue-ray disk (Sony) avendo battuto il formato rivale HD-DVD (Toshiba), così come nel video si va diffondendo l'interessante formato multimediale Matroska, mentre Silverlight di Microsoft (che la RAI ha adottato come standard per lo streaming web) rivaleggia con Flash di Adobe, in attesa dell'arrivo di "HTML 5", adesso appoggiato anche da Google, che non dovrebbe più avere bisogno di queste protesi multimediali (plugin) o almeno di alcune di queste.

Per progetti di digitalizzazione i casi di successo più clamoroso sono certamente quelli di "Google Books" che utilizza per le immagini il formato Png e una piattaforma interessante di consultazione e quello di "Archive.org" (http://www.archive.org/details/texts) che consente una visione di file e immagini testuali in vari formati (lettura online, PDF, EPUB in versione beta, Daisy in versione beta, Full Text e DjVu, ma tutti tramite accesso HTTP.

Aggiungerei anche l'Emeroteca digitale Braidense
(vedi il link: http://emeroteca.braidense.it/indice_testate.php)
che usa il formato DjVu e che necessita del plugin proprietario per leggere e scaricare i file anche sul proprio computer, ma che offre numerosi strumenti per una navigazione, consultazione e lettura dei documenti digitalizzati tra le migliori disponibili, anche in locale, dopo avere scaricato i file da Internet.

Per la scansione di immagini, il formato Pdf può essere una interessante soluzione che non necessita di grandi risorse né di spese eccessive per il suo utilizzo e si presta all'uso dello zoom direttamente nel lettore stesso.

Infine, ma non per ultimo, andrebbero privilegiate tutte le tecnologie non proprietarie ma con licenza il più possibile pubblica, nelle sue varie forme.

Per affrontare il problema bisognerebbe fare un'analisi più precisa di quali materiali vanno digitalizzati, quali sono gli scopi di tale operazione e con quali strumenti si vogliono rendere disponibili (ad esempio internet, i cellulari e/o gli e-book).

Un saluto cordiale,
Bernardino
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Progetti di riproduzione digitale. Cerco casi di successo

Messaggioda roberto grassi » 29/11/2009, 13:49

A dire la verità non so se questa area "Discussioni" sia quella adatta. Perchè, più che discutere, cerco suggerimenti, consigli, segnalazioni.
Spiego. Sulla mia scrivania cresce un mucchietto di CD/DVD: c'è la riproduzione digitale di un famoso archivio che sta America, le deliberazioni di una amministrazione provinciale, la serie di manifesti dell'ultima guerra conservati da un istituto, cose del genere. Poi ci sono quelli che le riproduzioni digitali anzichè spedirle in CD/DVD sulla mia scrivania le pubblicano sul loro sito. Insomma c'è tutto un pullulare, un agitarsi, un ribollire di iniziative di riproduzione/pubblicazione digitale. E questa non è una novità.
Forse però è arrivato il momento di darsi una mossa; mettere a punto una qualche strategia, elaborare una visione d'insieme, darsi anche una qualche regola operativa non so. A partire magari dalla ormai ponderosa produzione tecnico scientifica in materia (sul sito di Minerva, ICCU ecc ecc) e dagli esiti, pur discutibili, del progetto Michele (o MIscel o Maicòl, vedete voi).
Comincerei con l'esame dei casi meglio riusciti o, per dirla col linguaggio organizzativo, dei casi di successo.
Quindi se qualcuno ha in mente una qualche esperienza che, a suo giudizio, risponde a questi requisiti, una eperienza che abbia funzionato, che sia stata ben utilizzata dal pubblico, che abbia adottato soluzioni efficaci ecce ecce faccia il piacere lo scriva qui.
Grazie
Erregì
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