Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBCC

Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 25/10/2020, 23:21

AgCult, 20/10/2020

Volontariato, Anai: definirne i limiti per evitare mascheramenti di lavoro sottopagato

L’Associazione degli archivisti riconosce comunque “il fondamentale ruolo del volontariato in tutti i campi della società civile”

Definire e regolamentare i limiti del volontariato all’interno degli archivi affinché l’uso non sia pretesto di mascheramento di forme di lavoro sottopagate e concorrenza sleale. Lo chiede l’Associazione Nazionale Archivistica Italiana (Anai) nel corso di un’audizione al Senato di fronte alla Commissione Cultura nell’ambito dell’indagine su “Volontariato e professioni dei beni culturali”.

L’Anai riconosce “il fondamentale ruolo del volontariato in tutti i campi della società civile: un atto di adesione volontaria che permette a tutti i cittadini di offrire gratuitamente la propria opera per qualsiasi finalità di utilità pubblica o ideologica. Si tratta di una espressione e di una funzione di grande valore nazionale, una virtù sociale, che concretamente agisce sulla base dei principi di solidarietà, partecipazione attiva e pluralismo”.

Se consideriamo il volontariato culturale, in particolar modo in ambito archivistico, “molti sono gli esempi positivi di collaborazione: si pensi per esempio agli interventi dei volontari per salvare il materiale documentario in seguito alle calamità naturali che hanno investito il nostro Paese, oppure al loro impiego come figure di supporto ai professionisti di settore per lavori in cui non siano richieste specifiche competenze tecniche, o attività di collaborazione, su base soprattutto territoriale, atte a valorizzare l’identità e la coesione di una comunità. Si tratta cioè di attività che non prevedono una progettazione tecnico-scientifica di intervento diretto sul bene che è base necessaria e fondamentale, ad esempio, in ogni intervento archivistico per restituire la rappresentazione di un archivio, la ricchezza delle informazioni in esso contenute come mediazione di qualità, conoscenza e riuso di dati che possono essere svolte esclusivamente da professionisti con alte competenze”.
...
Emergono così due ordini di problemi: “innanzitutto quello legato all’uso di volontari altamente specializzati e sottopagati per i quali l’attività di volontariato non rappresenta una scelta volitiva, ma l’unica opportunità di lavoro e, in secondo luogo, quello dell’impiego di volontari molto spesso privi di preparazione specifica di settore, ai quali vengono affidati lavori archivistici che necessitano di alte competenze scientifiche con risultati di scarsa qualità se non addirittura dannosi”.

Volontariato e professione archivistica possono convivere, conclude l’Anai, “a patto che si affronti il nodo dell’uso dei volontari nel settore dei beni culturali con intelligenza, consapevolezza e soprattutto correttezza e rispetto per la presenza di professionisti, correttamente retribuiti, nei casi in cui gli interventi sul patrimonio culturale richiedano specifiche competenze tecniche senza ambiguità nel riconoscimento e nel rispetto dei ruoli”.
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7423
Iscritto il: 25/02/2009, 17:18

Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 24/10/2020, 18:31

Senato.it

Martedì 20 Ottobre 2020 alle ore 14.30
Commissione Istruzione pubblica, beni culturali - Ufficio di Presidenza

Volontariato e professioni nei beni culturali
Affare assegnato n. 245 (volontariato e professioni nei beni culturali) audizione in videoconferenza di rappresentanti:
Associazione nazionale archivistica italiana (ANAI)
Associazione italiana biblioteche (AIB)
Istituto italiano dei castelli
Ales Spa, Electa Spa, Coopculture, Zetema
*
Allegati
imago530.JPG
imago530.JPG (34.2 KiB) Osservato 740 volte
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7423
Iscritto il: 25/02/2009, 17:18

Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Rossella Manzo » 05/10/2019, 23:10

nel mio girovagare per internet in cerca di informazioni sono giunta a questo video che era una trasmissione su La7

https://www.la7.it/la-gabbia/video/lo-s ... 016-173175

Si parla di servizio civile... e forse Franceschini qui ha ragione...
in realtà uno si laurea e non ha esperienza, il servizio civile nei beni culturali che chiede un laureato per me va visto bene, non sono i 14 euro al giorno che devono far protestare
E secondo me qui Franceschini ha ragione a dire che è una crescita professionale.
Il servizio civile anche in altri settori chiede competenze per quel settore non solo per gli archivisti.

Mentre, secondo me, le lotte si dovrebbero fare quando agli archivisti professionisti si preferiscono dei dipendenti semplici e non ha importanza se poi l'ente li forma (ed è qui che l'associazione dovrebbe intervenire, così come le soprintendenze, gli archivi di stato, e i ministeri per impedire di esercitare prima di aver finito il percorso formativo perché solo così si crea una professione, in qualsiasi altro modo si giustifica il chiunque va bene...)

Quindi io mi permetterei di dire, smettetela di andare contro i bandi che vi danno la possibilità di mettere in pratica la professione, visto che chi vorrebbe farlo a volte non viene selezionato, e combattete per le cose vere... non solo a parole ma rischiando del proprio. Per essere archivisti occorre spirito di sacrificio, lealtà, etica, convinzione, rispetto per il prossimo, rigore, determinazione.
Il servizio civile è una opportunità che ai miei tempi non esisteva quindi lo vedo una cosa bella e importante.
Voi cosa ne pensate?

Rossella Manzo
Rossella Manzo
Socio ANAI
 
Messaggi: 717
Iscritto il: 24/02/2009, 4:02

Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 07/06/2019, 17:39

AgCult, 06/06/2019

Volontari al Mibac, revocato il bando della Biblioteca Angelica

Revocato il bando per le associazioni alla Biblioteca Angelica dopo la presa di posizione del ministro dei Beni culturali sull'impiego dei volontari negli istituti del Mibac

Il Mibac ha revocato il bando per la selezione di un’associazione di volontariato per svolgere attività di supporto nell’archiviazione e digitalizzazione documentale alla Biblioteca Angelica. La richiesta è arrivata dalla stessa direttrice della biblioteca di piazza Sant’Agostino, Simonetta Bonito. Il bando, che sarebbe dovuto scadere il 30 luglio prossimo, era rivolto alle associazioni di volontariato senza scopo di lucro. Le attività oggetto della selezione erano - come detto - l’archiviazione e la digitalizzazione documentale, con particolare riferimento al Fondo geografico della Biblioteca. La revoca del bando dell'Angelica destinato alle associazioni di volontariato arriva dopo la firma dell'atto di indirizzo sul tema emanato dal ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli.
...
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7423
Iscritto il: 25/02/2009, 17:18

Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 07/06/2019, 17:38

ANAI - Comunicato sull'avviso di selezione per l'Archiviazione e digitalizzazione documentale del Fondo geografico della Biblioteca Angelica.
Roma, 17 maggio 2019

Oggetto: Archiviazione e digitalizzazione documentale del Fondo geografico della Biblioteca Angelica.

Lo scorso 9 maggio è apparso sul sito del Ministero dei beni e delle attività culturali - Biblioteca Angelica (Avvisi e circolari) un avviso per la selezione di "un'associazione di volontariato, senza scopo di lucro e con esperienza almeno triennale nel settore della tutela dei patrimoni culturali, aventi sede legale e operativa nel Comune di Roma, per il supporto alle attività di:

- Archiviazione e digitalizzazione documentale, con particolare riferimento al prezioso Fondo geografico della Biblioteca".

Il progetto prevede la realizzazione di tale attività dal 1° settembre 2019 al 31 dicembre 2019, ricorrendo ad un massimo di 7 volontari, impiegati per 5 ore al giorno e per un massimo di 5 giorni settimanali e rimborsati con un contributo il cui ammontare giornaliero non dovrà superare il costo complessivo di Euro 25 (venticinque/00) lordi per ciascun volontario.

Il ricorso al volontariato nelle attività di pubblica utilità è certamente apprezzabile, esso sottolinea il ruolo centrale del terzo settore nella società civile. Tuttavia, occorre rilevarlo, l'avviso in questione presenta alcuni profili di criticità.

Nell'avviso non è presente alcuna specifica che definisca le qualifiche professionali necessarie né chiarisca cosa sia da intendersi per ‘esperienza nel settore della tutela dei patrimoni culturali' da parte dell'associazione di volontariato. Ne deriva il dubbio che le attività da svolgere come supporto ai lavori di archiviazione e digitalizzazione documentale (con particolare riferimento al Fondo geografico della Biblioteca) possano o meno essere considerate di mero supporto materiale.

La generica "descrizione della formazione del personale volontario sulle attività oggetto della selezione", come ricordato al punto 5 lett. c dell'avviso, inoltre, non è garanzia di per sé sufficiente a veder rispettato il disposto dell'articolo 9 bis del Codice dei beni culturali il quale, introdotto dalla recente legge 110 del 2014, prevede che gli interventi sui beni culturali, siano affidati, secondo le rispettive competenze, alla responsabilità o alla diretta attuazione di professionisti "in possesso di adeguata formazione ed esperienza professionale».

Inoltre, il bando rinvia la definizione dei compiti e una migliore definizione di dettaglio delle modalità di svolgimento delle attività ad una successiva convenzione, mentre riserva ( punto 7.1 del bando) e riserva alla Biblioteca una "funzione di controllo attraverso verifiche in ordine all'attuazione del programma" senza specificare se l'attività richiesta all'associazione di volontariato individuata comprenda schedatura e metadatazione dei materiali digitalizzati e altri aspetti squisitamente tecnico- scientifici dei progetti di digitalizzazione.

Temiamo che l'indeterminatezza del bando, come già accaduto in simili casi in passato, possa portare ad interpretazioni riduttive del lavoro dei professionisti seri e competenti che operano nelle biblioteche e, in generale nel settore dei beni culturali, come anche del reale supporto del volontariato nei beni culturali e abbiamo ritenuto opportuno segnalare questo concreto rischio in spirito di collaborazione.

In attesa di riscontro, porgiamo il nostro saluto più cordiale.
Per il Direttivo nazionale Anai
Micaela Procaccia
(Presidente)
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7423
Iscritto il: 25/02/2009, 17:18

Gli sfruttati dei musei e degli archivi

Messaggioda Bernardino » 02/03/2018, 10:43

Segnalo l'articolo "Gli sfruttati dei musei e degli archivi" di Federico D. Giannini su Left del 28 febbraio 2018, sui volontari in archivi e musei e sulla condizione degli addetti al settore culturale con "forme di lavoro atipico, precario o coperto dalla maschera del volontariato, sempre più spesso adoperate col fine di soppiantare il lavoro stabile e regolare":

Gli sfruttati dei musei e degli archivi

Viene rilanciata la proposta di legge per la regolamentazione del volontariato culturale sostenuta dalla campagna "Mi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali" presentata la scorsa settimana alla sala stampa della Camera, per arginare "il ricorso al volontariato come attività in grado di rimpiazzare il lavoro pagato", dato che "dal 2010 al 2016 l’organico del Mibact s’è ridotto di circa cinquemila unità".
Bernardino
Socio ANAI
 
Messaggi: 222
Iscritto il: 25/02/2009, 16:22
Località: Bergamo

Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 25/02/2018, 15:51

Che fate lunedì pomeriggio?
Siete in migliaia a seguirci da Roma, perchè non discutere insieme di come ottenere un cambiamento profondo nel mercato del lavoro culturale? Davvero la scelta è tra volontari o chiusura?
Ci vediamo lunedì alle 15 in Sapienza, tanti i temi da trattare, con l'aiuto di tutte e tutti voi! Invitate tutti i vostri amici!

imago141.JPG
imago141.JPG (57.72 KiB) Osservato 3922 volte

Lunedì 26 febbraio alle 15
QUALE FUTURO PER IL LAVORO CULTURALE?
Anche all'Università la Sapienza presentiamo la nostra proposta di legge per la regolamentazione del volontariato culturale, e analizziamo e discutiamo con tutte e tutti voi la situazione del mercato del lavoro culturale, dei percorsi formativi, le criticità, le proposte, le soluzioni...
Lo faremo con l'aiuto di Rita Paris e Bruna La Sorda.... Non mancate! Ci vediamo lunedì!
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7423
Iscritto il: 25/02/2009, 17:18

Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 18/02/2018, 14:23

DAL MOLISE ALL'ITALIA, QUALE FUTURO PER IL LAVORO CULTURALE?
Dibattito e presentazione della proposta di legge per la regolamentazione del volontariato culturale.


CAMPOBASSO Palazzo san Giorgio - Sala consiliare
Piazza Vittorio Emanuele II
Mercoledì 21 febbraio, ore 17.00

Chiusura o volontari, è questa l’unica alternativa?
Il lavoro in ambito culturale, negli ultimi decenni, è diventato sempre meno sicuro, sempre meno garantito, sempre meno di qualità: nonostante la crescita costante del turismo culturale, i professionisti dei beni culturali lavorano spesso con stipendi e diritti limitatissimi, o gratis. In Molise, poi, questa situazione costringe ogni anno migliaia di giovani professionisti a lasciare il territorio, per formarsi o per lavorare.
Per la prima volta a Campobasso, il movimento Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali organizza un’assemblea pubblica, aperta a tutta la cittadinanza, per delineare e discutere la situazione degli enti e delle istituzioni cittadine, regionali e contestualizzarla sul piano nazionale.

Sarà forse anche la scarsa e l’inadeguata valorizzazione del proprio patrimonio culturale che porta a considerare il Molise la regione che non esiste? Seppur piccolo e semisconosciuto il territorio molisano conserva un importante patrimonio storico, culturale e paesaggistico che conta dieci tra musei, monumenti e siti archeologici statali (in uno dei quali è stato rinvenuto il resto umano più antico d’Italia!) castelli e borghi fortificati, santuari e abbazie, chiese e cattedrali, siti archeologici e riserve naturali. Sono molti i beni in pessime condizioni conservative, forte è la carenza d’investimenti sul personale qualificato nei luoghi della cultura, le biblioteche chiudono per inadeguate coperture finanziare, diffuso è l’impiego del volontariato culturale, ridotte e incomplete sono le possibilità formative accademiche.

Durante l’incontro si analizzeranno queste tematiche e i problemi che oggi affliggono i lavoratori del settore culturale e i professionisti dello stesso, sviscerandone motivazioni e possibili soluzioni, nonché le opportunità di crescita economica e sociale legate a un netto cambio di rotta e all’impiego di un lavoro culturale di qualità. Sarà presentata e discussa anche la proposta di legge per la regolamentazione del volontariato culturale, promossa dal movimento Mi Riconosci e già presentata alla Camera dei Deputati in data 24 gennaio (la proposta è consultabile qui: https://goo.gl/WYXp1y).

Modera:
Daniela D’Amore (dott.ssa in archeologia, Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali)

Interverranno:
Daniela Pietrangelo (operatrice museale, Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali)
Franco Valente (architetto)
Vincenzo Lombardi (ex direttore Biblioteca "Pasquale Albino" di Campobasso)
Rosanna D'Angella (ANAI Puglia)
Vittorio Ponzani (vicepresidente AIB)

Hanno confermato al loro presenza:
Isabella Astorri (presidente SIPBC - Sezione Regionale Molise)
Emma de Capoa (Assessore alla Cultura del Comune di Campobasso)

E non solo. Ulteriori relatori e ospiti saranno annunciati nei prossimi giorni.
L'incontro sarà strutturato in modo tale da lasciare ampio spazio agli interventi dal pubblico e al dibattito.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
*
Allegati
imago131.JPG
imago131.JPG (36.51 KiB) Osservato 4008 volte
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7423
Iscritto il: 25/02/2009, 17:18

Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 01/06/2017, 17:09

Comunicato dell'ANAI sulla questione dell'impiego deui volontari nei beni culturali.

Roma, 30/05/2017
COMUNICATO DEL DIRETTIVO ANAI

Riflessioni sull’uso del volontariato.
Il problema dell’uso del volontariato nei beni culturali è problema assai spinoso e delicato.
*
Allegati
Logo.JPG
Logo.JPG (14.39 KiB) Osservato 4529 volte
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7423
Iscritto il: 25/02/2009, 17:18

Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 10/03/2017, 2:19

Altreconomia, Tomaso Montanari — 31 gennaio 2017

Gli “schiavi” del patrimonio

Il ministero dei Beni culturali copre 1.221 posti tra biblioteche e archivi grazie al “volontariato” di professionisti che non hanno altra alternativa a call center ed emigrazione. “Un volto che ci somiglia”, la rubrica di Tomaso Montanari

Un volto che ci somiglia: vorrei prendere alla lettera il titolo che la rubrica ha in prestito da uno straordinario libro di Carlo Levi sulla bellezza del nostro patrimonio culturale.
Il volto che somiglia a quello di noi storici dell’arte, archeologi, archivisti, bibliotecari etc. che lavoriamo per il patrimonio (nelle università o nei ranghi del ministero per i Beni culturali), e quello degli storici dell’arte, archeologi, archivisti, bibliotecari etc. che lavorano come volontari per quello stesso patrimonio. È un volto che si somiglia (perché studi, preparazione e lavoro sono gli stessi), ma non è lo stesso: perché noi veniamo pagati, loro no.

Sono volontari, cioè schiavi, del patrimonio. Lo scorso 12 gennaio il manifesto ha dato spazio alla denuncia-choc di Federica: “Volontaria, perché -spiega alla conferenza stampa indetta dalla Cgil per parlare dei referendum sul lavoro- da anni non pare ci sia altro modo di inquadrarci che come iscritti a un’associazione di volontariato. Abbiamo chiesto più volte di incontrare il direttore della Biblioteca, ma appunto in quanto ‘volontari’ ci ha fatto rispondere che non abbiamo diritto a una interlocuzione. Siamo fantasmi -riprende Federica- eppure lavoriamo come tutti i dipendenti”.
Federica è una “scontrinista”: “Raccogliamo gli scontrini della spesa alimentare fatta in un mese, a volte ci vengono dati anche dai dipendenti per solidarietà, quindi li presentiamo alla Biblioteca: a fronte ci viene dato una sorta di ‘rimborso spese’ forfettario, con un tetto massimo di circa 400 euro”.
...
Non molti ricordano che l’uso del volontariato nei beni culturali iniziò con quella stessa Legge Ronchey (governo Amato, 1992) che metteva il patrimonio culturale nelle mani di pochi concessionari for profit: mentre lo Stato dava ai privati i servizi redditizi, stabiliva anche di non mantenere il proprio organico, e di avviare così la distruzione delle professionalità interne, preferendo ricorrere a volontari. E infatti il ricorso strutturale al non-profit-per-disperazione è una copertura per la commercializzazione del patrimonio e per il simultaneo, e ormai definitivo, congedo di uno Stato in fuga. E, dunque, quando visitiamo un museo o andiamo in biblioteca, cerchiamo di conoscere i fantasmi che li tengono aperti per noi. Parliamoci: ascoltiamo le loro storie. Noi abbiamo bisogno del loro lavoro, loro hanno bisogno della nostra solidarietà, che possa aiutarli a recuperare un corpo, un volto, una dignità. Prove di politica dal basso, nella solitudine della post democrazia di un’Italia senza Sinistra.

Tomaso Montanari è professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università di Napoli. Il suo ultimo libro è “Privati del patrimonio” (Einaudi, 2015)

*
Allegati
Franceschini.JPG
Il Ministro Dario Franceschini e il Sottosegretario al lavoro Luigi Bobba
Franceschini.JPG (35.17 KiB) Osservato 4812 volte
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7423
Iscritto il: 25/02/2009, 17:18

Prossimo

Torna a Discussioni

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite