Statuto dei lavoratori autonomi: stato dell'arte

Re: Statuto dei lavoratori autonomi: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 16/05/2017, 14:18

COLAP, 12/05/2017

COMUNICATO STAMPA
“Il Jobs Act del #Lavoroautonomo è legge: un buon risultato non eccellente”


Roma, 11 maggio 2017 – Più diritti e tutele ma molto di più si poteva fare per la competitività. Meglio il testo preparato dal Governo che quello che è stato licenziato dalle Camere.

“Finalmente ieri dopo un lunghissimo periodo di gestazione durato un anno e mezzo dopo blocchi al Senato, poi alla Camera e poi di nuovo al Senato, lavori che il CoLAP ha seguito sempre in prima linea – apre la Presidente Emiliana Alessandrucci - un segnale positivo dalla politica è stato dato ad una platea di oltre 2 milioni di Partite iva e collaboratori. Il vero primo risultato è l’attenzione che ci ha dato la politica, per la prima volta nella storia di questo Paese; è un risultato anche della legge 4/2013 che ha portato alla ribalta il mondo delle professioni associative ricompattando il mondo professionale italiano, oggi abbiamo un testo unico per ordinisti e associativi mi sembra un gran obiettivo raggiunto!”

Partiamo dalle tutele e dai diritti che questo testo porterà:

- Maggiori tutele per la maternità: indennità senza astensione, introduzione dell’indennità per congedo parentale di sei mesi da usufruire entro i primi tre anni di vita del bambino, con possibilità di usufruire di una sostituzione temporanea da parte di un collega di fiducia che abbia le stesse competenze.

“Bene la parte sulle nuove tutele per la maternità, poco convincente il congedo parentale – sottolinea Emiliana Alessandrucci – per le lavoratrici autonome è impensabile stare a casa per un lungo periodo così come avviene per le lavoratrici dipendenti: il cliente non ci aspetta!”.

- Per la malattia equiparazione del periodo per le cure lunghe (vedi le oncologiche) alla degenza ospedaliera con corrispettiva indennità e sospensione del versamento dei contributi per due anni, rateizzando il debito successivamente.

“Provvedimento questo necessario, i lavoratori e le lavoratrici a partita iva della gestione separata – incalza la Presidente – vivevano un’ingiustizia che è stata ora sanata, basta essere cittadini di serie b”.

“Ma non possiamo dunque che gioire a metà per questo testo tanto agognato: doveva essere un testo che ricuciva le fratture del passato che tanto avevano fatto male alle nostre professioni, e invece nel primo passaggio al Senato l’introduzione dell’art. 5 rafforza solo una parte e rischia di creare nuove riserve di legge (la possibilità di esercitare solo per i professionisti ordinisti, specifici atti pubblici) - spiega la Alessandrucci”.

“Molto ancora si può fare: pagamenti, incentivazione della fatturazione elettronica anche per i privati, incentivi per la digitalizzazione, defiscalizzazione, semplificazione e maggiore valorizzazione delle competenze”.

“Relativamente all’equo compenso continuiamo a ribadire che non è uno strumento efficace né tantomeno applicabile– chiosa la Presidente - è un riportare il lavoro autonomo sotto l’immagine del lavoro dipendente, intanto potremmo lavorare con il nostro più grande cliente la PA per rivedere le gare al minimo ribasso e valorizzare anche con il compenso competenze e capacità”.

“Noi continueremo la nostra battaglia – conclude la Presidente Alessandrucci - è un provvedimento vitale per noi e sentiamo l’esigenza di migliorarlo ancora, non possiamo rischiare che problemi “politici” rallentino il nostro percorso di crescita ( a marzo le partite iva hanno un più intorno al 9%), non possiamo farlo perché qui si parla della vita di molti italiani e delle loro famiglie; e soprattutto perché il nostro mercato professionale ha bisogno di eliminare i diritti acquisiti immotivatamente e di rafforzare la competitività”.

Un ringraziamento sentito a chi ha reso possibile questo importante traguardo:

Il prof. Tommaso Nannicini e il Prof. Marco Leonardi della Presidenza del Consiglio e il Prof. Maurizio del Conte di ANPAL che sempre hanno ascoltato le nostre proposte con molta attenzione e sensibilità.

Infine vogliamo citare il “team” delle giovani donne che in questo percorso ci hanno sostenuti e hanno dato voce alle nostre battaglie in parlamento:

Grazie a Chiara Gribaudo, Alessia Rotta, Valentina Paris e alla senatrice Annamaria Parente.

#siamofiduciosi nonostante tutto!
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Re: Statuto dei lavoratori autonomi: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 13/05/2017, 15:47

Change.org, 12/05/2017

La DIS-COLL definitivamente estesa ad assegnisti e dottorandi con borsa

Il Senato della Repubblica ha appena approvato, a larga maggioranza, la legge sul lavoro autonomo non imprenditoriale. Con questo voto la DIS-COLL, l'indennità di disoccupazione per i titolari di contratti di collaborazione, diventa finalmente strutturale, e viene definitivamente estesa ad assegnisti di ricerca e dottorandi borsisti.

La giornata di oggi segna dunque una grandissima vittoria per tutte le ricercatrici e i ricercatori precari che da anni reclamano il riconoscimento della dignità del proprio lavoro. Il diritto all'indennità di disoccupazione ad assegnisti e dottorandi con borsa il cui contratto termini dopo il 30/06/2017 risponde – seppure parzialmente – alla necessità di protezione sociale per chi lavora in condizioni di precarietà nel settore della ricerca.

ADI ed FLC-CGIL evidenziano che nella legge approvata oggi non è contemplata alcuna forma di protezione per i dottorandi senza borsa di studio, i borsisti di ricerca e tutte quelle figure, numerose tra i lavoratori della conoscenza, che lavorano con partita IVA e sono prive di qualsiasi protezione a fronte di discontinuità di reddito. Restano altresì esclusi tutti i dottorandi che hanno iniziato il proprio percorso nel 2014 (XXIX ciclo), e che per pochi mesi o settimane non potranno usufruire dell'indennità di disoccupazione pur avendone diritto. La disparità di trattamento riservata a queste figure lavorative non è accettabile: ADI ed FLC-CGIL continueranno a lottare per tutti i precari ancora esclusi da un diritto fondamentale come quello all'indennità di disoccupazione. Faremo inoltre pressione sull’INPS, affinché emani al più presto le circolari che daranno piena attuazione al provvedimento approvato oggi.
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Re: Statuto dei lavoratori autonomi: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 10/05/2017, 9:03

Draft.it, 09/05/2017, Damiano Falchetti

Malattie, ferie e maternità per Partite IVA, rivoluzione nel lavoro autonomo

Dopo tre anni, due governi e un incalcolabile numero di modifiche e limature oggi arriva in approvazione finale al Senato il Disegno di Legge sulle misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato; in sostanza la nuova Legge estende maternità, malattia e riposi a 2,5 milioni di lavoratori spesso non iscritti ad alcun albo e senza rappresentanza sindacale.

Un popolo a metà tra l’indipendenza economica e quella professionale, i freelance.

Collegato alla legge di bilancio per l’anno 2016, il DDL sul lavoro autonomo è stato approvato con modificazioni in seconda lettura dalla Camera dei deputati lo scorso 9 marzo 2017 ed oggi comprende e riconosce ‘alle partite Iva’ la degenza ospedaliera dei periodi di malattia certificata come conseguente a terapie di malattie oncologiche o di gravi patologie cronico-degenerative, l’estensione del diritto all’indennità di maternità, così come estende dal 1° luglio l’indennità di disoccupazione denominata DIS-COLL, ai collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto iscritti in via esclusiva alla relativa gestione separata, non pensionati e privi di partita IVA e la estende agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca con borsa di studio in relazione agli eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dalla stessa data.

Il DDL è per la maggior parte frutto del professor Maurizio Del Conte, presidente dell’Agenzia nazionale per le Politiche attive del lavoro, e dei consiglieri economici di Palazzo Chigi, Nannicini e Leonardi.
La nuova Legge sul lavoro autonomo garantisce anche più tutele e diritti, non sarà ad esempio più possibile saldare le fatture oltre i 60 giorni (qualunque clausola lo preveda sarà nulla), così come le idee dovranno essere pagate: l’articolo 4 della nuova Legge mette un paletto, i lavoratori autonomi salvo il caso in cui l’attività inventiva sia prevista come oggetto del contratto di lavoro e a tale scopo compensata, hanno i diritti di utilizzazione economica delle invenzioni realizzate nell’esecuzione del contratto stesso e spettano al lavoratore autonomo.

Il testo prevede inoltre la deducibilità delle spese per corsi di aggiornamento professionale e orientamento che vengono estese a 10 e 5 mila euro; per i genitori non sarà più obbligatoria l’astensione obbligatoria e la maternità la si potrà ricevere pur continuando a lavorare. Il congedo parentale viene esteso a 6 mesi e sarà possibile usufruirne entro i tre anni dalla nascita del figlio.

Negli accordi tra imprese e lavoratori autonomi dovranno essere disciplinati i tempi di riposo (il cosiddetto diritto alla disconnessione). E, inoltre, i compensi e le clausole dovranno essere gli stessi dei lavoratori interni all’azienda che svolgono le medesime mansioni.
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Re: Statuto dei lavoratori autonomi: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 10/03/2017, 14:34

Change.org

8 marzo: Afrodite K in diretta streaming su Facebook

Affronta molti dei problemi in merito alla malattie dei freelance oggetto del nuovo statuto dei lavori autonomi in discussione alla Camera
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Re: Statuto dei lavoratori autonomi: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 10/03/2017, 1:29

ACTA, 19/03/2017, Anna Soru

Statuto del lavoro autonomo approvato dalla Camera

Oggi la Camera ha votato lo Statuto sul lavoro autonomo con le modifiche introdotte dalla Commissione Lavoro alla Camera.
Dopo questa votazione lo Statuto dovrà tornare al Senato e speriamo che si tratti di un passaggio formale, che porti a una rapida approvazione.
Quali sono le modifiche introdotte dalla Commissione Lavoro della Camera?

Sono 3 le modifiche rilevanti per i professionisti autonomi.
1. Meno sussidiarità a favore degli ordini e #NoLegge4gatti
Dall'articolo 5 è stato depennato il (giustamente) contestatissimo comma che riconosceva il ruolo sussidiario delle professioni ordinistiche, e demandava ai professionisti con ordini "l’assolvimento di compiti e funzioni finalizzati alla deflazione del contenzioso giudiziario e ad introdurre semplificazioni in materia di certificazione dell’adeguatezza dei fabbricati alle norme di sicurezza ed energetiche".
E soprattutto sono stati respinti gli emendamenti che miravano a introdurre nuove restrizioni corporative, a favore degli iscritti ad associazioni riconosciute sulla base della legge 4/2013. La commissione ha cioè confermato il nostro #NoLegge4gatti.

2. Una delega per ampliare le prestazioni sociali
Nell'articolo 6 è stata aggiunta una delega al Governo affinché intervenga a favore dei professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS (una delega era già prevista per interventi a favore dei professionisti con casse private).
Obiettivi della nuova delega sono:
a) ridurre i requisiti di accesso alle prestazioni di maternità, incrementando il numero di mesi precedenti al periodo indennizzabile entro cui individuare le tre mensilità di contribuzione dovuta, nonché introduzione di minimali e massimali per le medesime prestazioni;
b) modificare i requisiti dell’indennità di malattia, incrementando la platea dei beneficiari anche includendo soggetti che abbiano superato il tetto del 70% del massimale ed eventualmente prevedendo l’esclusione della corresponsione dell’indennità per i soli eventi di durata inferiore a tre giorni (e non ai quattro giorni, come è attualmente).
Misure che potranno portare ad un aumento dell'aliquota aggiuntiva (attualmente pari allo 0,72%) di una misura non superiore a 0,5 punti percentuali.

3. Un chiarimento sulla legge che promuove la partecipazione dei freelance agli appalti pubblici e bandi.
In essa si fa riferimento non solo all'apertura di bandi e appalti a incarichi personali di consulenza o ricerca, ma, con riferimento agli appalti pubblici, si parla in maniera più ampia di apertura ai freelance per la prestazioni di servizi.
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Re: Statuto dei lavoratori autonomi: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 07/03/2017, 14:02

Change.org, 07/03/2017

8 marzo: Afrodite K in diretta streaming su Facebook

L'8 marzo, Giornata Internazionale contro la Violenza alle Donne, Afrodite K farà la sua parte. Dalla sede centrale di Roma, lo staff di Change.org raggiungerà Afrodite K nella sua città a Grosseto. Ci sarà una diretta streaming su Facebook alle 15.00 ospitata dalla Libreria delle Ragazze e dalla Rete delle Donne di Grosseto che aderiscono allo Sciopero Globale "Non una di meno: se non valiamo, ci fermiamo". Sarà raccontata la Petizione con la quale da 3 anni Afrodite K si batte per la tutela dei lavoratori autonomi colpiti da malattia grave o prolungata e verrano presentati gli ultimi aggiornamenti dalla Camera dei Deputati (http://tumoreseno.blogspot.it/2017/03/m ... dalla.html).
Sarà possibile commentare in diretta accedendo alla Pagina facebook di Change.org (link: https://www.facebook.com/Change.orgItal ... 8955230313).
Lavoratrici e lavoratori autonomi, partecipate numerosi e spargete la voce!!
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Re: Statuto dei lavoratori autonomi: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 24/02/2017, 1:14

ACTA, Anna Soru, 22/02/2017

Statuto del Lavoro autonomo: la carica dei 300 emendamenti

Abbiamo finito di esaminare i quasi 300 emendamenti al Disegno di legge sul Lavoro autonomo.
Un panorama utile a capire orientamenti e priorità.
Molti emendamenti, presentati da esponenti di più partiti, sono il risultato di pressioni corporative, in gran parte con l’obiettivo di favorire i professionisti ordinisti e le associazioni riconosciute dalla legge 4/2013.
Ma ci sono anche piacevoli sorprese: numerosi emendamenti, anche questi trasversali ai diversi partiti, testimoniano una attenzione inedita a temi che sino ad ora avevano lasciato piuttosto indifferente il mondo politico: il calo dei compensi e la disoccupazione.
La forza delle corporazioni

Come sempre, gli interessi di parte riescono a fare breccia. Possiamo individuare più spinte:
a) A beneficio degli ordini professionali e o delle associazioni riconosciute sulla base della legge 4/2013. Sono questi i più numerosi e articolati.
b) Per dare un ruolo aggiuntivo al sistema camerale con (emendamento 1.7) l’obbligatorietà per i professionisti senza ordini ad iscriversi alla Camera di commercio (a che pro???)
c) A vantaggio di una formazione non libera sul mercato, ma controllata: l’emendamento 8.12 se approvato consentirebbe la deducibilità al 100% delle spese di formazione solo per corsi “finanziati da fondi intercassa o erogati dagli organismi accreditati”. Un modo per continuare a pensare la formazione in funzione degli interessi di chi la eroga e non delle esigenze di chi la riceve.
Gli emendamenti pro ordini e associazioni. #NoLegge4gatti
Già nel passaggio al Senato le spinte corporative erano state massicce ed avevano lasciato qualche strascico, evidente soprattutto nell’articolo 5. Gli ordini professionali avevano ottenuto il riconoscimento per i propri iscritti di una funzione sussidiaria nell’esecuzione di alcuni atti delle amministrazioni pubbliche.
In questo passaggio alla Camera molti emendamenti mirano giustamente ad eliminare (5.16, 5.20, 5.28) o almeno a depotenziare tale articolo (5.2, 5.21, 5.23). Altri, invece, usano una strada diversa: anziché abbattere le nuove barriere, propongono di aggiungere ai “favoriti” anche i professionisti iscritti ad una associazione riconosciuta dalla legge 4/2013 (5.19, 5.27). Della serie i privilegi degli altri non mi piacciono, i miei sì.
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Re: Statuto dei lavoratori autonomi: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 07/11/2016, 20:52

Afrodite K, 04/11/2016

Malattia delle partite iva: Senato approva lo Statuto dei lavoratori autonomi

Dopo quasi 3 anni, lentino ed adagino si procede verso una migliore tutela della malattia per i lavoratori autonomi. Il Senato ha approvato il 3 novembre il testo del Jobs Act dei lavoratori autonomi, il DDL 2233 che contiene “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”. Il testo contiene un'importante sezione dedicata alla MALATTIA nella quale sono state inserite alcune delle richieste previste dalla Petizione di Afrodite K "Diritti e tutele per i lavoratori autonomi che si ammalano", vediamo quali....

La Petizione di Afrodite K appoggiata dall'Associazione dei Freelance ACTA, ha superato le 104.000 firme, e chiede che venga rispettata la Costituzione Italiana (nei suoi articolo 3-32-38-53) e la risoluzione del Parlamento Europeo) per dare anche agli autonomi la possibilità di una malattia dignitosa visto che sono lavoratori e contribuenti come gli altri. Nello specifico vediamo le nostre richieste in rapporto al testo del Senato:
1. Indennità di malattia che copra l'intero periodo di inattività (i 61 giorni massimo in un anno concessi alla gestione Separata Inps sono ovviamente ridicoli in caso di patologie gravi e prolungate) - il testo del Senato (art.7 comma 8) prevede la possibilità di arrivare a 180 giorni attraverso l'escamotage dell'equiparazione con la degenza ospedaliera (punto 4)
2 . Indennità di malattia a chi abbia un minimo contributivo all’INPS di almeno 3 annualità nel corso della sua intera vita lavorativa (e non solo negli ultimi 12 mesi perchè questo penalizza chi ha versato per una vita ma nell'ultimo hanno, prima di ammalarsi, ha avuto la sfortuna di lavorare di meno) - questo aspetto importantissimo è stato totalmente trascurato e costituirà uno dei motivi per cui lavoratori autonomi che magari hanno lavorato una vita ma pochissimo nell'anno prima di ammalarsi, non potranno accedere alle agevolazioni del punto 1 e 4. "Fatta la legge, trovato l'inganno". Meditate gente, meditate.
...
Eccoil testo approvato dal Senato che purtroppo si è perso per strada alcuni importanti emendamenti che erano stati presentati in Commissione Lavoro.

Adesso il tutto passerà al vaglio della Camera. Potrebbe essere l'occasione per verificare quanto tutti i Deputati che hanno appoggiato Afrodite K nella sua battaglia si prenderanno la briga di migliorare il testo e soprattutto di occuparsi del punto 2 della nostra Petizione ....
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Re: Statuto dei lavoratori autonomi: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 07/10/2016, 10:51

Il CoLAP Lombardia presenta
25 ottobre 2016, ore 10:00 - 13:00, Sala Arancione 3 , Expo Training - Milano

Colap riparte.JPG
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L’ultima importante tappa della #RoadmapCoLAP in Lombardia.
Un momento di confronto e condivisione sul disegno di Legge sul Lavoro Autonomo e i progetti di sviluppo e valorizzazione delle diverse professionalità in Lombardia.

All’interno dell’Expo Training, un momento di riflessione dedicato ai Professionisti Associativi. Per effettuare l’iscrizione gratuita, occorre cliccare sul link del sito: http://www.expotraining.it/iscriviti-online-alla-fiera/
e compilare la scheda di prenotazione.

Gli interventi saranno coordinati da Nicola Testa ( Coordinatore CoLAP Lombardia), con la presenza della Presidente Emiliana Alessandrucci.

Vi aspettiamo come sempre numerosi, dando conferma di partecipazione all’indirizzo: ufficiostampa@colap.it
#siamofiduciosi
#expotraining
#professionisti
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Re: Statuto dei lavoratori autonomi: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 04/10/2016, 13:35

Senzafiltro, 28/09/2015, Marianna Gianna Ferrenti

Statuto dei Lavoratori autonomi, meglio tardi che mai

Tra storiche discrepanze coi lavoratori dipendenti e false partite Iva, gli autonomi continuano a reclamare parità

La condizione dei lavoratori indipendenti non è mai stata stabile, anzi è per sua natura vacillante. Eppure il popolo degli autonomi continua ad aumentare. Secondo i dati dell’Isfol e dell’Istat, riportati della ricerca ‘Vita da professionisti’, il 68,6% del campione dichiara di avere poche o nessuna possibilità di contrattazione nei confronti dei propri committenti (rispetto alle retribuzioni, i tempi di lavoro, la durata del contratto). Inoltre, il risultato dei sondaggi promossi dalla Consulta delle Professioni della CGIL e gestita dall’Associazione Bruno Trentin, attesta che quasi due professionisti su tre abbia dichiarato di avere abbastanza o molte difficoltà ad arrivare a fine mese. “Il problema non è di natura previdenziale, ma è lavorativa. Il nostro sistema previdenziale è solido e stabile, ma fin quando il lavoratore autonomo sarà contrattualizzato con modalità di lavoro che consentono al committente di risparmiare, questi non avrà mai quella condizione di continuità lavorativa che gli permetterà di avere una pensione adeguata ai contributi versati. Questo è un problema di un mercato del lavoro asfittico che ha delle forti tendenze allo sfruttamento” commenta Riccardo Pallotta, esperto in materia di Previdenza professionale e autore di decine di articoli pubblicati sulla testata on line “Quotidiano” edita da IPSOA. Tra le forme di abuso più eclatanti, vi è l’utilizzo di voucher adoperato nel comparto agroalimentare, per nascondere collaborazioni non occasionali.
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