Fonti archivistiche e cinematografia

Fonti archivistiche e cinematografia

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 14/10/2019, 10:19

Movieplayer, Elisabetta Bartucca, 12/10/10

IL VARCO: LA NUOVA VIA NELL'USO DEL MATERIALE D'ARCHIVIO
L'intervista a Federico Ferrone e Michele Manzolini registi de Il varco: un racconto di finzione sulla campagna di Russia a partire da immagini d'archivio.

Nel 2013 con il documentario Il treno va a Mosca avevano già dimostrato un uso originale e illuminato del materiale di archivio, e oggi ne Il varco, Federico Ferrone e Michele Manzolini tornano a farlo con un ulteriore salto narrativo e una grande ambizione: costruire una storia di finzione a partire dagli archivi di Luce, Kinè e Home Movies - Archivio Nazionale del film di famiglia.
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Il film in uscita il 10 ottobre e presentato nella sezione Sconfini alla scorsa Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, rompe i confini del genere e si impone come un'operazione singolare a metà tra finzione e istanza documentaristica, in cui i ricordi del protagonista e i fantasmi di ieri si sovrappongono a immagini di una guerra futura in quella stessa Ucraina che fu all'epoca teatro di una battaglia cruenta. Il varco è il risultato di due anni di ricerca tra gli archivi dell'Istituto Luce, almeno dieci ore di materiale, e i filmati di repertorio messi a disposizione dalle famiglie Franzini e Chierici, circa due ore.
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TRA FICTION E MATERIALE D'ARCHIVIO
Rispetto a Il treno va a Mosca, qui c'è un passo ulteriore: la dimensione da fiction, che insieme al realismo del materiale di archivio racconta una storia di finzione. Come siete riusciti a mantenere il giusto equilibrio tra questi due binari?
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Sergio P. Del Bello
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