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Re: Piano triennale 20xx-20xx per l'informatica nella PA

MessaggioInviato: 29/06/2022, 9:02
da Sergio P. Del Bello
AgendaDigitale, 28/06/2022, Ione Ferranti, Studio legale Ferranti

Piano triennale per l’informatica, tutte le novità dell’aggiornamento: regole e sanzioni

L’aggiornamento 2021-2023 del Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione rafforza l’attenzione sulla realizzazione degli obiettivi strategici e sul monitoraggio delle iniziative intraprese, ma emergono anche novità relativamente alle violazioni

Indice degli argomenti
Piano triennale, gli obiettivi dell’aggiornamento
Il legame con il PNRR
Gli impatti
I principi dell’aggiornamento 2021-2023 del Piano triennale
La struttura dell’aggiornamento
Il modello standard “Format PT”
Sanzioni, cosa cambia
I nuovi poteri di Agid
A quanto ammontano le sanzioni

L'aggiornamento 2021-2023 del Piano triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione, rinsalda l’attenzione sulla realizzazione delle azioni previste e sul monitoraggio dei risultati raggiunti nel conseguimento degli obiettivi predefiniti. Il Piano è stato approvato con Decreto del Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale del 24 febbraio 2022.
Per migliorare l’applicabilità dei diritti di cittadinanza digitale e promuovere l’innalzamento del livello di qualità dei servizi pubblici e fiduciari in digitale, è stato introdotto l’art. 18 bis nel CAD, riguardante la violazione degli obblighi di transizione digitale.

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Il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione è il frutto della cooperazione tra l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID) e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale. L’aggiornamento 2021 – 2023 del Piano triennale
- consolida l’attenzione sulla realizzazione delle azioni previste e sul monitoraggio dei risultati;
- introduce alcuni elementi di novità connessi all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e alla vigilanza sugli obblighi di trasformazione digitale della PA.

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A quanto ammontano le sanzioni
In caso di mancata ottemperanza alla richiesta di dati, documenti o informazioni di cui al comma 1, ultimo periodo, ovvero di trasmissione di informazioni o dati parziali o non veritieri, nonché di violazione degli obblighi previsti dagli artt. 5, 7, co. 3, 41, co. 2 e 2-bis, 43, co. 1 bis, 50, co. 3 ter, 50 ter, co. 5, 64, co. 3 bis, 64 bis CAD, dall’art. 65, co. 1, d.lgs n. 217/2017 e dall’art. 33 septies, co. 4, d.l. n. 179/2012, convertito, con modificazioni, l. n. 221/2012, ove il soggetto di cui all’art. 2, co. 2, CAD non ottemperi all’obbligo di conformare la condotta nel termine di cui al co. 3 art. 18 bis CAD, l’AGID irroga la sanzione amministrativa pecuniaria nel minimo di euro 10.000 e nel massimo di euro 100.000 (co. 5 art. 18 bis CAD).

Re: Piano triennale 20xx-20xx per l'informatica nella PA

MessaggioInviato: 04/06/2022, 7:55
da Sergio P. Del Bello
the never ending story

Disponibile l’aggiornamento 2021-2023 (ndr)

Ultimo aggiornamento 19-05-2022

L’EVOLUZIONE DEL PIANO TRIENNALE ICT
L’aggiornamento 2021-2023 del Piano rappresenta la naturale evoluzione dei tre Piani precedenti. Laddove la prima edizione (2017-2019) poneva l’accento sull'introduzione del Modello strategico dell’informatica nella PA e la seconda edizione (2019-2021) si proponeva di dettagliare l’implementazione del modello, il Piano triennale 2020-2022 era focalizzato sulla realizzazione delle azioni previste e sul monitoraggio dei risultati.
Nell'arco del triennio sono state definite circa 200 azioni: a carico di AGID e Dipartimento per la trasformazione digitale, altri soggetti istituzionali e, altre a carico di PA centrali e locali.

L’aggiornamento 2021 – 2023 rappresenta la naturale evoluzione della precedente edizione. In particolare:
consolida l’attenzione sulla realizzazione delle azioni previste e sul monitoraggio dei risultati;
introduce alcuni elementi di novità connessi all’attuazione PNRR e alla vigilanza sugli obblighi di trasformazione digitale della PA.
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Re: Piano triennale 20xx-20xx per l'informatica nella PA

MessaggioInviato: 23/04/2022, 17:27
da Sergio P. Del Bello
Piano triennale: online il monitoraggio 2021

L’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato gli esiti del monitoraggio relativo ai target 2021 dei risultati attesi e allo stato di attuazione delle linee d’azione istituzionali previsti all’interno del Piano triennale per l’informatica nella PA.
Il set di indicatori di risultato previsti nel piano è composto da 45 risultati attesi, 35 dei quali prevedevano il raggiungimento di un target a fine 2021. I dati raccolti mostrano che i target fissati per il 2021 sono stati in gran parte raggiunti.
Oltre alla misurazione dei risultati attesi, il monitoraggio aggiorna anche lo stato di attuazione delle linee d’azione istituzionali. Delle 89 linee d’azione che dovevano essere completate entro il 31 dicembre 2021, 78 risultano concluse e le restanti sono in corso di realizzazione.
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COSA È IL MONITORAGGIO DEL PIANO TRIENNALE
Il Codice dell’Amministrazione Digitale attribuisce ad AGID il compito di monitorare la realizzazione delle attività svolte dalle amministrazioni e di verificare i risultati raggiunti.
In questo contesto, a partire dal 2020, è stata avviato il percorso di monitoraggio, di cui si è appena conclusa la misurazione dei target 2021 degli indicatori di risultato espressi nel Piano triennale 2021-2023 nei Risultati Attesi.
Queste azioni di monitoraggio e verifica hanno anche l’obiettivo di supportare l’attuazione fisica, finanziaria e procedurale del Piano triennale nel suo complesso.

Re: Piano triennale 20xx-20xx per l'informatica nella PA

MessaggioInviato: 12/02/2022, 17:23
da Sergio P. Del Bello
AGID, 10/02/2022

Piano triennale: online il Format PT

AgID ha reso disponibile un modello standard per la redazione del Piano Triennale per l’informatica da parte delle amministrazioni
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A conclusione di un percorso di co-progettazione con un gruppo pilota di amministrazioni centrali e locali, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha definito un modello standard per la redazione del Piano ICT da parte delle Amministrazioni denominato “Format PT”.
La predisposizione del Format PT nasce dalla volontà di supportare le PA centrali e locali con uno strumento standard che possa facilitare la redazione dei rispettivi Piani ICT.
La realizzazione del Format rientra nei compiti istituzionali dell’Agenzia di programmazione e coordinamento delle attività delle amministrazioni mediante la redazione e la successiva verifica dell’attuazione del Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione previsto dall’art. 14 bis del CAD.
Il Format proposto ricalca la struttura obiettivi-azioni del Piano triennale di AgID e contiene indicazioni per la definizione degli elementi che compongono i diversi capitoli e per il monitoraggio dei risultati.

Re: Piano triennale 20xx-20xx per l'informatica nella PA

MessaggioInviato: 11/12/2021, 15:35
da Sergio P. Del Bello
AGID, Roma, 10/12/2021

Piano triennale per l’informatica nella PA: pronto l’aggiornamento 2021-2023
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Il Piano presenta novità legate all’attuazione del PNRR e alla vigilanza sugli obblighi di trasformazione digitale prevista dall’art.18-bis del CAD
L’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato l’aggiornamento 2021-2023 del Piano triennale per l’informatica nella PA, redatto in collaborazione con il Dipartimento per la trasformazione digitale e PagoPA S.p.A. e con il contributo di molte amministrazioni centrali, regioni e città metropolitane.
Il documento è stato, inoltre, condiviso e ha recepito le osservazioni della Conferenza permanente delle Regioni e Province Autonome, dell’Unione delle Province e dell’Associazione nazionale comuni italiani.
In considerazione del mutato contesto legato all’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - PNRR in materia di trasformazione digitale, il documento è stato notificato alla Commissione Europea, passaggio aggiuntivo nell’iter di adozione del Piano rispetto alle precedenti edizioni.
A conclusione della procedura, il Piano sarà adottato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri o del Ministro delegato, come previsto dal Codice dell’Amministrazione Digitale.
Il Piano triennale 2021-2023, in continuità con la precedente edizione, consolida l’attenzione sulla realizzazione delle azioni previste e sul monitoraggio dei risultati attesi, rappresentando sempre di più una vera e propria guida operativa per tutte le amministrazioni.
L’aggiornamento introduce alcuni elementi di novità, tra i quali:
- la previsione di obiettivi e risultati attesi connessi all’attuazione del PNRR al quale il Piano triennale si collega attraverso specifici progetti come il Single Digital Gateway (SDG) e la Piattaforma Nazionale Dati (PDND). In particolare, allineando i propri obiettivi, risultati e linee di azione al PNRR, il Piano costituisce uno strumento a supporto delle s amministrazioni centrali e locali nel conseguimento dei traguardi e degli obiettivi previsti dal PNRR.
- l’attenzione al tema della vigilanza: l’aggiornamento 2021-2023 del Piano si pone infatti come ponte verso l’adozione di un nuovo modello di vigilanza attiva e collaborativa coerente con il nuovo mandato istituzionale dell’Agenzia in materia di accertamento delle violazioni e sanzionatorio in riferimento agli obblighi di transizione digitale.
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Leggi il Piano triennale per l’informatica nella PA – Aggiornamento 2021-2023
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Re: Piano triennale 20xx-20xx per l'informatica nella PA

MessaggioInviato: 05/09/2020, 16:39
da Sergio P. Del Bello
AgendaDigitale, Carlo Mochi Sismondi, FPA, 01/09/2020

Nuovo piano triennale Agid, Mochi: “Realistico ma poco coraggioso. Ecco punti deboli e forti"

Certo un piano fattibile a differenza dei precedenti, ma poco ambizioso, alla luce del referto disastroso della Corte dei Conti sullo stato digitale della PA locale.
Ma in questa fase si poteva spingere di più. Sfruttando due leve: governance e competenze


Appena prima di Ferragosto l’AgID ha divulgato il Piano Triennale per l’Informatica nella PA 2020-2022 che è attualmente alla registrazione della Corte dei Conti.
Si tratta di un piano che, pur se dichiara la continuità con i precedenti due Piani, appare subito molto diverso, come in fondo c’era da aspettarsi visto che i tre piani vedono le firme di tre diversi direttori generali dell’AgID e di tre diversi Governi.

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Indice degli argomenti
La principale novità del nuovo piano triennale Agid
Un piano realistico poco ambizioso
Il peccato originale di tutti i piani: i soldi
Punti di forza del piano 2020-2022
Chiarezza della strategia
Esplicitazione chiara della suddivisione dei compiti
Punti deboli
Datacenter pubblici
Responsabili transizione digitale
Il Referto della Corte dei Conti su PA locale digitale
RTD
Spid
PagoPa, cloud PA, software
Perché e come essere più ambiziosi
Governance e competenze
In conclusione
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l peccato originale di tutti i piani: i soldi
Sempre parlando in generale, questo Piano, come d’altronde anche i due precedenti, soffre comunque di un peccato originale che ne diminuisce molto la sua portata di efficace documento strategico per una politica di Governo: manca completamente l’aggancio alle risorse disponibili e la dimensione economica e finanziaria delle azioni indicate. Purtroppo, sappiamo bene che l’innovazione non si fa gratis o a “risorse invariate”, ma sappiamo anche che i fondi ci sono già sia negli scampoli della programmazione europea 2013-2020, sia nella gestione della prossima 2021-2027, sia nell’uso intelligente (si legga il discorso di Draghi a Rimini) del Recovery Fund.
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Esplicitazione chiara della suddivisione dei compiti
Un secondo punto di forza è dato dall’esplicitazione chiara, area per area, della suddivisione dei compiti che vedono da una parte la responsabilità delle istituzioni che devono guidare questa politica, in primis l’AgID e il Dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, che appaiono finalmente lavorare con una buona sinergia; dall’altra la responsabilità di tutte le amministrazioni a cui sono indicati obiettivi stringenti e ben definiti. Anche il precedente piano aveva messo in evidenza per ogni azione gli attori, ma in questo la suddivisione tra i responsabili delle politiche e i soggetti attuatori, a cui si dà così maggiore importanza, ma anche maggiore responsabilità, mi sembra più efficace.
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In conclusione
Governance e competenze quindi. Ma sono leve che non vengono dal Cielo, ma da una paziente, ma visionaria azione politica che vada al di là degli slogan, delle parti e delle alternanze di Governo.
Questo Piano può, in questo senso, essere utile a costruirne le fondamenta, ma è necessario considerarlo un punto di partenza per una più decisa ed ambiziosa svolta innovativa.

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Piano triennale 2020-2022 per l'informatica nella PA

MessaggioInviato: 25/08/2020, 23:03
da Sergio P. Del Bello
ANORC, 24/08/2020

PA, AgID: pubblicato il nuovo Piano Triennale per l’Informatica 2020-2022

Lo scorso 12 agosto l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) ha pubblicato l’ultima edizione del Piano Triennale per l’Informatica: il documento di indirizzo strategico che guida le Pubbliche amministrazioni italiane nei processi di trasformazione digitale nell’arco del triennio 2020-2022.
Il Piano, licenziato dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, è frutto del lavoro del personale di AgID, del Dipartimento per la trasformazione digitale e del supporto di molte amministrazioni centrali, regioni e città metropolitane.

Sul tema, vi segnaliamo l’approfondimento dell’ing. Giovanni Manca, Socio Onorario ANORC, pubblicato sulle pagine di Agendadigitale.eu.

Gli elementi innovativi
A differenza delle precedenti edizioni, il nuovo Piano si presenta con uno stile più semplice e con un approccio maggiormente orientato agli obiettivi, alla cultura della misurazione dei risultati e alla qualità dei dati.
Un’importante novità riguarda il riferimento dei destinatari degli obiettivi : ogni singola amministrazione (AgID, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, Consip, i Titolari delle banche dati di interesse nazionale, le PA e altri soggetti istituzionali) dovrà realizzare gli obiettivi dettagliatamente individuati per ogni tematica (Componenti tecnologiche, Dati, Piattaforme, Infrastrutture, Interoperabilità, Sicurezza informatica, Governance).

Questo è il Piano dell’attuazione – afferma l’ing. Manca – ed anche quando le amministrazioni si trovano di fronte obiettivi spesso ambiziosi li devono considerare sostenibili perché è con le stesse che ci si è confrontati nella redazione del Piano.
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Re: Piano triennale 2019-2021 per l'informatica nella PA

MessaggioInviato: 07/08/2020, 14:41
da Sergio P. Del Bello
Corte dei Conti, 06/08/2020

DIGITALIZZAZIONE, CORTE CONTI: DIVARIO TRA ENTI TERRITORIALI SU ATTUAZIONE PIANO

Notevole adesione degli enti territoriali, Regioni/Province autonome, Province, Città metropolitane e Comuni, alla rilevazione della Corte dei conti sullo stato di attuazione del Piano Triennale per l’Informatica: “8.036 gli enti coinvolti nella compilazione, 7.273 i questionari completati (pari al 90,51% del totale)”.

Questo è il dato riportato nell’indagine della Sezione delle autonomie della magistratura contabile approvata con delibera n. 15/SEZAUT/2020/VSGO.

Lo screening, che si inserisce nel quadro dei protocolli stipulati dalla Corte dei conti prima con il Commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale e poi con il Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, rivela l’esistenza di un netto divario digitale tra gli enti territoriali, che si distribuisce secondo fattori sia geografici che “dimensionali”: mentre, infatti, le Regioni, le Province autonome e le 12 Città con popolazione superiore a 250.000 abitanti, conseguono, nella maggioranza dei casi, gli obiettivi del Piano triennale 2017-2019, con valori nella media o superiori che si concentrano, prevalentemente, nei distretti economicamente più sviluppati del paese, nel Centro-nord, e in particolare nell’area del Nord-est, negli enti locali la diffusa frammentazione in comunità di piccole dimensioni, il 93% delle quali è costituita da collettività con popolazione inferiore a 20.000 abitanti, incide negativamente sul grado di attuazione degli obiettivi del Piano triennale per l’informatica.
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Uno dei punti qualificanti del Piano triennale prevede la progressiva dismissione dei data center obsoleti e inefficienti e la migrazione dei servizi pubblici verso il Modello Cloud della PA, con l’obiettivo di ridurre i costi di gestione delle infrastrutture IT in favore di maggiori investimenti in nuovi servizi digitali: anche in questo caso, come per la diffusione delle principali piattaforme abilitanti, si evidenziano livelli di adesione superiori alla media nei 12 Comuni con popolazione superiore ai 250.000 abitanti (fascia 7) e, a seguire, nelle Regioni e Province autonome. La media del livello di adesione risulta invece pari a zero nelle prime due fasce di Comuni, con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, e nelle Province e Città metropolitane appartenenti al contesto geografico delle Isole.

Le risposte al questionario sono accessibili dalla pagina OpenCdc: https://www.corteconti.it/Home/Servizi/CruscottiOpenCdc

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Re: Piano triennale 2019-2021 per l'informatica nella PA

MessaggioInviato: 05/07/2020, 17:35
da Sergio P. Del Bello
FormPA, 06/07/2020 - #FORUMPA2020

Il nuovo Piano Triennale per l’informatica della PA

Il Piano Triennale per l’informatica della Pubblica Amministrazione 2020-2022, alla sua terza edizione, è lo strumento che indica le linee strategiche per promuovere la trasformazione digitale dell’amministrazione italiana e del Paese.

Il nuovo Piano contiene obiettivi pianificati in modo che le azioni finalizzate al loro raggiungimento siano sempre più gestite a livello locale, per garantire una maggiore penetrazione della cultura della trasformazione digitale nei territori che abbia vantaggi per cittadini e imprese e che, allo stesso tempo, produca ricadute positive anche rispetto alle valutazioni effettuate sulla base di indicatori internazionali.

Il Piano 2020-2022, nella sua fase di consolidamento, è il risultato della partecipazione attiva delle pubbliche amministrazioni: è stato condiviso con le amministrazioni centrali, con le Regioni e le Province autonome e i suggerimenti proposti sono stati inseriti nel Piano stesso.

Infine, il nuovo Piano Triennale, seppure in continuità col precedente, opera una importante modifica nel punto di vista di chi lo attuerà: parte infatti dagli obiettivi che ciascuna delle tematiche si pone. Tali obiettivi, spesso ambiziosi ma tutti sostenibili, sono costruiti sull’esperienza, sul confronto e sulle esigenze condivise con le amministrazioni. Si tratta di obiettivi ampi, declinati però in risultati attesi molto concreti. Il forte accento posto sulla misurazione dei risultati introduce spunti di riflessione e operativi per tutte le amministrazioni.

Re: Piano triennale 2019-2021 per l'informatica nella PA

MessaggioInviato: 26/02/2020, 10:17
da Sergio P. Del Bello
AgID, 24/02/2020

Territori Digitali: firmato l’Accordo per la crescita e la cittadinanza digitale con la Regione Emilia Romagna

Gestione del cambiamento, promozione dei servizi, integrazione delle piattaforme, erogazione servizi cloud, sviluppo dell'open source, promozione dell'e-procurement e della conservazione digitale. Sono le iniziative prioritarie dell'intesa che Agid ha firmato con la Regione Emilia Romagna. Diventano otto gli accordi sottoscritti con le Regioni italiane ( gli altri sono con Abruzzo, Lazio, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna e Veneto), in sintonia con le linee di azione del Piano triennale per l'informatica nella pubblica amminstrazione.

L’Accordo promuove la collaborazione tra AgID e l’Emilia-Romagna al fine di favorire i processi di trasformazione digitale dell’amministrazione regionale mediante:
- l’evoluzione del sistema per il Polo Archivistico di Conservazione regionale - PARER;
- lo sviluppo della gestione del cambiamento nel territorio attraverso il supporto ai Responsabili per la transizione al digitale;
- la diffusione dell’e-procurement e la dematerializzazione del ciclo degli acquisti con INTERCENTER, l’Agenzia per lo sviluppo dei mercati telematici.

L’intesa si inserisce nella cornice dell’Accordo siglato a febbraio 2018 dall’AgID e dalla Conferenza delle Regioni, grazie al quale si è rafforzato il patto di collaborazione con Regioni e Province autonome, abilitando queste ultime a diventare promotori e aggretarori dell’innovazione territoriale, per una più efficace attuazione del Piano Triennale.