Franceschini: nasce la Digital Library Italiana

Re: Franceschini: nasce la Digital Library Italiana

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 02/05/2021, 17:19

AgCult, 29/04/2021

MiC, al via i tavoli tecnici della Digital Library verso il PND

Elaborare il Piano Nazionale di Digitalizzazione (PND), propedeutico all’avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza da pochi giorni licenziato da Palazzo Chigi, coinvolgendo i diversi settori disciplinari nel percorso di trasformazione digitale del Ministero della Cultura. Con questo obiettivo è partito nei giorni scorsi il primo tavolo tecnico organizzato e coordinato dalla Digital Library (Istituto Centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale) diretta dall’arch. Laura Moro. Al primo incontro, tenuto in modalità virtuale, erano presenti rappresentanti delle diverse Direzioni Generali e degli Istituti Centrali del MiC. Un lavoro, dunque, all’insegna della collegialità perché, come ha spiegato la Moro in avvio: “La digitalizzazione del patrimonio culturale non è la sommatoria di azioni individuali ma è un progetto collettivo. L’obiettivo è creare insieme le condizioni affinché si formi un ambiente condiviso a cui ognuno contribuisce mettendo a disposizione le proprie competenze e specificità disciplinari”.

Al termine di questo primo incontro sono emersi diversi punti che saranno oggetto dei successivi tavoli tecnici che si svolgeranno a partire da metà maggio. 1. Criteri, metodi e standard per la digitalizzazione: Come governare i processi? Su quali obiettivi? Con quali regole? 2. Circolazione e riuso delle immagini dei beni culturali in ambiente digitale: è solo una questione di licenze? 3. Patrimonio culturale digitale: cosa significa avere il digitale non come strumento ma come ambiente? Il digitale amplia o cambia la visione del patrimonio culturale? 4. Migrazione in cloud: perché farla, quando farla, come farla? 5. Open data: quando produrli, come produrli, dove pubblicarli? 6. Data management: come raccogliere, gestire, manutenere, interoperare gli asset digitali? 7. Servizi digitali: come progettare nuovi servizi per intercettare nuovi bisogni?
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Re: Franceschini: nasce la Digital Library Italiana

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 10/01/2021, 20:21

AgCult, 04/01/2021

Patrimonio culturale, Commissione Ue istituisce un Centro per la conservazione digitale

L'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare in Italia coordinerà il team dei 19 Enti beneficiari in tutta Europa
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Preservare e conservare il patrimonio culturale europeo. Questo l’obiettivo del nuovo Centro per la conservazione digitale del patrimonio Ue lanciato dalla Commissione Europea, per una durata di tre anni, che punta a dar vita a una digitalizzazione su larga scala del patrimonio culturale in via di estinzione nel Continente. L’intento della Commissione è quello di istituire uno spazio digitale collaborativo per la conservazione del patrimonio culturale, con particolare attenzione al 3D, dando accesso a archivi di dati, metadati, standard e linee guida. Sarà l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare in Italia a coordinare il team dei 19 enti beneficiari che provengono da 11 Stati membri dell'UE, più Svizzera e Moldova. Tra questi 19, ce ne sono quattro provenienti dall’Italia: Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (Roma); l’Alma Mater Studiorum (Bologna); Servizi didattici e scientifici per l’Università di Firenze (Prato); Inception Srl (Ferrara). Il Centro sarà finanziato per 3 milioni di euro attraverso Horizon 2020, il programma europeo dedicato alla Ricerca.
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Re: Franceschini: nasce la Digital Library Italiana

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 29/11/2020, 1:04

Ministero della Difesa, 27/11/2020

Caduti della 1ª guerra mondiale: digitalizzazione fascicoli dell'Albo d'Oro

Hanno preso il via le procedure per la digitalizzazione dei fascicoli personali degli oltre 531.000 Caduti della 1ª Guerra Mondiale ricompresi nei 27 libri dell’Albo d’Oro
La digitalizzazione dei fascicoli dell’Albo d’Oro relativi ai Caduti della 1ª Guerra Mondiale andrà ad aggiungersi a quella, da poco conclusa, relativa agli oltre 320.000 fascicoli dei Caduti della 2ª Guerra Mondiale.
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Attività concretizzata sulla base di un accordo di collaborazione tra il Commissariato Generale e il Centro di Dematerializzazione e Conservazione Unico (Ce.De.C.U.) di Gaeta, “Business Unit” di Agenzia Industrie Difesa (A.I.D.).
Al termine dei circa dieci mesi di lavoro previsti, questa attività garantirà la conservazione dei preziosi fascicoli originali, di cui non sarà più necessaria la consultazione manuale, e consentirà al Commissariato Generale di ridurre sensibilmente i tempi di risposta alle numerose istanze che arrivano quotidianamente dai familiari dei Caduti, dalle Associazioni e da Enti istituzionali.
La digitalizzazione dei fascicoli, oltre ad ottimizzazione il settore Archivi del Commissariato Generale, a beneficio della ricerca storica e del pubblico, consentirà di adeguarsi alle vigenti normative previste dal Codice di Amministrazione Digitale, sarà regolarmente e costantemente monitorata attraverso scrupolosi controlli di qualità e consentirà la trasformazione dei fascicoli in altrettanti files pdf/A, certificati digitalmente e provvisti di marca temporale che ne garantiranno la validità e l'autenticità.
Al termine delle complesse operazioni che saranno svolte presso il Ce.De.C.U. di Gaeta, in virtù dell'elevato valore storico dei fascicoli, sancito anche dai competenti Uffici del il Ministero per i Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MIBACT), gli stessi saranno conservati in forma perenne in luogo idoneo.

L'opera di digitalizzazione posta in essere, che rispecchia in pieno l’attualità della missione del Commissariato Generale, coniuga, ad oltre cento anni dalla costituzione dell’Ente, lo studio e l’approfondimento di argomenti di carattere storico con le esigenze di modernità che la società attuale richiede.
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Re: Franceschini: nasce la Digital Library Italiana

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 26/09/2020, 23:29

AgCult, 22/09/2020

Recovery Fund, Franceschini: tra le proposte anche la digitalizzazione del patrimonio culturale

“Per quanto riguarda le proposte che come ministro sto facendo sui tavoli collegiali di governo – indicazioni sulle quali stiamo lavorando – un primo piano è sulla digitalizzazione del patrimonio culturale pubblico: ci sono le possibilità concrete di un finanziamento consistente che consenta di fare un’opera veloce di digitalizzazione del patrimonio culturale”. Lo ha dichiarato il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, in audizione alla Camera sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund.
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ICCD
Il Piano nazionale di digitalizzazione dei beni culturali
Il Decreto Ministeriale 23 gennaio 2017 affida all’ICCD il coordinamento e la promozione dei programmi di digitalizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali, attraverso il Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale.

Il Piano nazionale di digitalizzazione rappresenta la cornice di riferimento per la gestione dell’ecosistema digitale della cultura e ha lo scopo di condividere un sistema di principi, obiettivi, procedure e regole, utile per individuare e affrontare le sfide che oggi investono tutte le strutture del Ministero, sia a livello centrale che territoriale.
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Digital Library: Ti racconto la storia

Messaggioda Rossella Manzo » 02/06/2020, 11:50

DIGITAL LIBRARY: TI RACCONTO LA STORIA

Questo progetto potrebbe essere di interesse.

Riporto direttamente quanto indicato dal portale per comprenderne la finalità:
http://www.tiraccontolastoria.san.benic ... ge=Project
Il portale, nato nell’ambito del Sistema Archivistico Nazionale, vuole promuovere la conoscenza e la fruizione di questi materiali. Si tratta sia di collezioni preesistenti, costituite secondo autonomi progetti scientifici, sia di collezioni opportunamente realizzate, con una pianificazione scientifica condivisa con diversi enti ed associazioni, per questo portale. Per quanto riguarda le collezioni preesistenti, le registrazioni audiovideo sono state digitalizzate ed indicizzate con il contributo economico erogato negli anni passati dalla Direzione Generale per gli Archivi.


A settembre 2018 il portale è stato pubblicato on line.

http://www.icar.beniculturali.it/index.php?id=292
I soggetti fino ad ora coinvolti, oltre all'Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi – ICBSA, che ha offerto un supporto dal punto di vista della trasposizione in formato digitale dei materiali, sono: il Dipartimento di Storia culture religioni dell'Università “La Sapienza” di Roma, l'Associazione Amici del Museo laboratorio della mente onlus, il Comune di Savigliano,l'Istituto statale per sordi di Roma, l’Associazione per un archivio dei movimenti di Genova, l'Associazione culturale “Circolo Gianni Bosio".


I progetti già caricati si possono vedere nel dettaglio al seguente indirizzo
http://www.tiraccontolastoria.san.beniculturali.it/
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Re: Franceschini: nasce la Digital Library Italiana

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 11/11/2019, 13:13

QA, 10/11/2019
Franceschini: "digitalizzare gli archivi di stato, le biblioteche e gli istituti culturali italiani"
http://www.qaeditoria.it/details.aspx?i ... eSupport=1

Creare un'immensa “biblioteca digitale” che raccolga tutto il materiale presente negli archivi di stato, nelle biblioteche e negli istituti culturali italiani. È questo l'ambizioso progetto che il ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo Dario Franceschini ha annunciato di voler realizzare in occasione della sesta edizione della conferenza nazionale dell'Aici, l'Associazione delle istituzioni di cultura italiane, svoltasi a Firenze dal 7 al 9 novembre. “L'Italia ha un patrimonio culturale sconfinato, unico al mondo”, ha affermato Franceschini; “neppure la più grande fondazione culturale - ha continuato - potrà mai vantare un patrimonio come quello presente nei nostri archivi di stato o nelle nostre biblioteche. Riuscire a digitalizzare questo patrimonio diventa quindi una necessità, per conservare la memoria del nostro Paese”. Valdo Spini, presidente dell'Aici, ha poi sottolineato come il patrimonio culturale dell'Italia rappresenti il punto di partenza da cui non solo rilanciare il Paese, ma anche da cui avviare un dialogo interculturale nel Mediterraneo. ...
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Re: Bonisoli: piano di digitalizzazione dei BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 20/07/2019, 18:53

Continua la serie delle campagne di digitalizzazione del patrimonio culturale.
Ogni nuovo ministro ne lancia una nuova.

AgCult, newsletter, 19/07/2019

Digitalizzazione, Mibac: pubblicato atto di indirizzo con modalità di sviluppo azione ministeriale
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Le linee e gli obiettivi dovranno essere tradotte in “azioni concrete rivolte ai soggetti attuatori” dal Segretario generale Mibac, Giovanni Panebianco

Linee programmatiche e obiettivi per la digitalizzazione del patrimonio culturale. Questo il contenuto dell’Atto di indirizzo firmato dal ministro per i Beni culturali Alberto Bonisoli lo scorso 18 luglio.

Le linee e gli obiettivi in esso contenute, dovranno essere tradotte in “azioni concrete rivolte ai soggetti attuatori” dal Segretario generale Mibac, Giovanni Panebianco, coerentemente con quanto previsto dal Regolamento di organizzazione del Ministero (DPCM 171/2014) e dal Regolamento della stessa natura approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 giugno scorso e di prossima pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Proprio in tale ultimo atto, al Segretario generale sono attribuite competenze di promozione e coordinamento in tema di digitalizzazione e si istituisce una struttura ad hoc all’interno del Mibac per la programmazione, l’innovazione e la digitalizzazione dei processi.

LA DIGITALIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE
Il testo dell’atto di indirizzo richiama la Legge di bilancio 2019 nella quale si era autorizzata la spesa di 4 milioni di euro per il 2019 al fine del proseguimento dell’attività di digitalizzazione del patrimonio culturale da parte del Mibac. Per lo svolgimento di tale attività, fondamentale, sottolinea l’atto, sarà adottare specifiche misure. Tra esse, si cita la sperimentazione di un nuovo modello che sia una risposta alla necessità di tutela del patrimonio e al tempo stesso “volano per la valorizzazione e la diffusione dello stesso”. Si dispone quindi l’istituzione, presso il Segretariato generale, di un comitato tecnico-scientifico con funzioni di indirizzo, controllo e monitoraggio delle attività di digitalizzazione del patrimonio culturale.

Al tempo stesso, il ministro Bonisoli ritiene opportuno “valutare” un percorso espositivo per la diffusione della conoscenza degli attrattori culturali di maggiore rilievo del Mibac. Tale percorso sarà proposto nelle principali città europee ed extraeuropee, coinvolgendo gli Istituti italiani di cultural all’estero. La diffusione sfrutterà le “più recenti tecnologie di digitalizzazione del patrimonio culturale”, quali le ricostruzioni 3D.

Sarà possibile, per lo svolgimento di queste attività, procedere alla nomina di un curatore. Il curatore si occuperà di sviluppare “il concept espositivo” e della stesura del progetto.

Il Mibac coinvolgerà, per la realizzazione delle misure disposte, Ales Spa.
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Re: Franceschini: nasce la Digital Library Italiana

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 11/04/2017, 18:31

Regesta.com, di Giovanni Bruno, 04/04/2017

Digital Libraries e patrimonio culturale

L’Associazione italiana biblioteche (AIB) e l’Associazione nazionale archivistica italiana (ANAI), insieme all’Associazione Bianchi Bandinelli, all’Associazione italiana docenti universitari di Archivistica e alla Società italiana di Scienze bibliografiche e biblioteconomiche hanno diffuso nella giornata di ieri un articolato commento sull’istituzione di un “Servizio per la digitalizzazione del patrimonio culturale – Digital Library” presso l’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione (ICCD), disposta da un decreto del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini del 23 febbraio. Le cinque associazioni definiscono l’iniziativa “astratta” e “superficiale”, lamentando il rischio che possa “generare ulteriore dispersione di energie e investimenti rallentando l’integrazione auspicata” (si può leggere il testo del comunicato e il documento di approfondimento sui siti di AIB e ANAI).

Il progetto era stato presentato dallo stesso ministro nel corso di una conferenza all’Accademia dei Lincei lo scorso 10 marzo: “Oggi ho firmato un provvedimento – si legge sul comunicato del Mibact – che verrà finanziato con due milioni per la nascita della Digital Library Italiana che valorizzerà l’immenso patrimonio di immagini conservato nei 101 Archivi di Stato, nelle 46 biblioteche statali e negli archivi fotografici delle soprintendenze”. La notizia è stata ripresa dai principali organi di informazione e La Stampa, ad esempio, annunciava che “qualcosa sta per cambiare: nasce oggi infatti la Digital Library italiana, una biblioteca nazionale digitale, che avrà l’obiettivo di valorizzare questo sterminato patrimonio diffuso e di renderlo fruibile a chiunque ne faccia richiesta, anche a distanza” (Nasce la Digital Library d’Italia: online 101 archivi e 46 biblioteche, 10 marzo).
...

Questo vuol dire spostare i flussi di investimento dai progetti speciali alla spese di gestione ordinaria e alla produzione di contenuti, favorire la diversificazione dell’offerta di soluzioni tecniche, investire sulla crescita delle competenze digitali per ridurre le distanze tra esperti di dominio e ingegneri dei sistemi, sostenere la vitalità e l’autonoma iniziativa dei soggetti locali, favorendo l’accesso ai servizi e alle reti (connettività, sicurezza, storage) e assicurandone l’assoluta neutralità, garantire la disponibilità dei dati prodotti da parte di pluralità di soggetti, per alimentare un ecosistema digitale realmente plurale e diversificato.
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Re: Franceschini: nasce la Digital Library Italiana

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 05/04/2017, 14:52

The post internazionale, 29/03/2017, Lara Tomasetta

GIUSTISSIMO IL PANTHEON A PAGAMENTO E SÌ AI DIRETTORI STRANIERI: PARLA IL MINISTRO FRANCESCHINI

Concorso Mibact, Digital Library ed entrate a pagamento nei siti culturali: TPI ne parla con il ministro dei beni, delle attività culturali e del turismo Franceschini

Il 10 marzo 2017, nel corso della conferenza “Cultura e turismo per la crescita del Paese”, il ministro dei beni, delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini ha illustrato il bilancio dei suoi tre anni di guida del dicastero e i principali risultati conseguiti.
-- Questa notizia puoi leggerla direttamente sul tuo Messenger di Facebook. Ecco come
Digital Library, riforma del Mibact, concorso per 500 nuovi assunti ed entrate a pagamento nei siti culturali sono alcuni dei punti essenziali che stanno rivoluzionando il mondo della cultura italiana e che accendono nel dibattito pubblico.
Con l’artefice di tutto questo, il ministro Dario Franceschini, TPI ha potuto affrontare e comprendere meglio i cambiamenti messi in atto.
Il 10 marzo ha annunciato la nascita della Digital Library italiana, la biblioteca nazionale digitale, che darà visibilità al patrimonio artistico italiano, rendendolo fruibile per tutti. Esistono già strumenti simili, come Cultura Italia e Internet Culturale. Come mai, invece di utilizzare questi, costati milioni di euro, si è deciso di creare un nuovo prodotto?
Non stiamo parlando di un nuovo prodotto. Esistono molte strutture in più rispetto a Cultura Italia e Internet Digitale che stanno lavorando sulla digitalizzazione. Abbiamo 101 archivi, 47 biblioteche, 40 sovrintendenze, tantissime strutture e istituti territoriali che hanno come obiettivo la digitalizzazione del patrimonio culturale, non solo quelle citate.
Ma la Digital Library non è un soggetto in più. Rappresenta semplicemente la volontà di attuare questo lavoro di digitalizzazione con un’unica regia, anche nell’ottica di possibili accordi con privati, per non farlo in ordine sparso ma con un unico criterio.
Internet Culturale aveva lo stesso intento, nasceva con lo stesso spirito ed è un portale attualmente ancora visitabile…
Ma la Digital Library non è un portale: è una struttura del Ministero e tiene insieme, sia da un punto di vista giuridico che da quello della digitalizzazione vera e propria, tutte le iniziative che attualmente sono in piedi. Quando oggi ci viene fatta un’offerta di collaborazione privata, a quel tavolo si va piuttosto deboli.
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Re: Franceschini: nasce la Digital Library Italiana

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 01/04/2017, 9:26

Sulla Digital Library affidata all’ICCD per decreto ministeriale
Posizione AIB, ANAI, Associazione Bianchi Bandinelli, AIDUSA, SISBB


Qualcuno ha scritto che chi vende la novità ha interesse a far sparire il modo di misurarla e dev’essere proprio così: l’operazione «Digital Library della cultura italiana», annunciata sul sito dell’ICCD come la nascita di un «acquedotto digitale per convogliare le risorse esistenti e quelle che si costituiscono giorno per giorno», è infatti un capolavoro di rimozione e omissione, oltre che un cattivo esempio di mancato raccordo tra fonti normative, di irrazionale organizzazione dei servizi pubblici e persino di provincialismo linguistico e subalternità intellettuale (in Francia o in Germania la scelta di denominare Digital Library un progetto di valorizzazione della cultura nazionale sarebbe imperdonabile).

Il fatto è il seguente: un decreto ministeriale (DM 23 gennaio 2017, n. 37) pubblicato pochi giorni fa attribuisce all’ICCD compiti di coordinamento di tutti i programmi di digitalizzazione del MiBACT e la stesura di un piano nazionale per la digitalizzazione del patrimonio culturale. Questi compiti saranno svolti da un ufficio creato ad hoc nell’ambito dell’Istituto, il «Servizio Digital Library», cui sarà preposto un funzionario incardinato nell’Istituto stesso. Una scarna paginetta di relazione illustrativa, qualche «Visto» e «Considerato» che non vedono e non considerano leggi nazionali come il deposito legale, né le funzioni di gestione e coordinamento tecnico-scientifico che, riguardando le discipline documentarie, sono naturalmente incardinate nelle competenze di strutture bibliotecarie (l’ICCU, Istituto centrale per il catalogo unico e le Biblioteche nazionali) e archivistiche (l’ICAR, Istituto centrale per gli archivi), ed ecco servito l’unico esperimento mondiale di biblioteca digitale nazionale affidata a una struttura che ha ben altri compiti istituzionali e che, a parte una collezione di fotografie digitali offerte a pagamento (10 euro a foto per finalità di studio personale), non ha mai svolto finora alcun compito significativo in materia di digitalizzazione.
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