Digitavaticana.org, 13/11/2018
VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT, DIGITA SUNT.
Trasformare 40 milioni di pagine in oltre 45 milioni di miliardi di byte
Nel 2013 è stato inaugurato un ambizioso progetto di digitalizzazione al fine di preservare questi testi e renderli disponibili per tutti coloro che volessero consultarli online. Pochi giorni fa la Digita Vaticana, la onlus che cura il progetto e raccoglie i fondi per portarlo avanti ha comunicato di aver raggiunto il 10% dell’archivio.
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Nel complesso si tratta di circa 80.000 manoscritti, 150.000 tra stampe, disegni e matrici, 9.000 incunaboli e molto altro ancora.
Al momento 9.000 manoscritti sono stati riversati in digitale e, di questi, circa 7.000 sono già presenti sul sito digitavaticana.org. Tramite il motore di ricerca interno potete sfogliare il catalogo presente al momento cercando l’autore, il titolo o la segnatura, oppure organizzare una ricerca più nel dettaglio introducendo le parole che vi servono o le frasi con cui iniziano determinate pagine.
Stando a quanto comunicato sul sito di Digita Vaticana, perché il progetto venga portato a termine serve un investimento di 50,000 milioni di euro e un lavoro di circa quindici anni. Visto il ritmo a cui stanno procedendo, però, è ipotizzabile che ne serviranno almeno il doppio.
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