TG Tourism. Giulia Clarizia, 05/07/2019
I luoghi della Moda italiana come patrimonio culturale da valorizzare: le proposte del MIBAC
MIBAC. La commissione di studio istituita dal Ministro Bonisoli il 19 dicembre 2018 con il compito di individuare politiche pubbliche per la Tutela, Conservazione, Valorizzazione e Fruizione della Moda Italiana come Patrimonio Culturale ha concluso i suoi lavori il 2 luglio 2019. L’attenzione è sui luoghi della moda italiana, tra cui si punta a costruire un network.
La Commissione di studio istituita dal Ministro Bonisoli il 19 dicembre 2018 – che ha concluso i lavori lo scorso 5 giugno con Barbara Trebitsch, Rita Airaghi, Alberto Cavalli, Lapo Cianchi, Raffaele Curi, Paolo Ferrarini, Angelo Flaccavento, Antonio Mancinelli, Stefania Ricci, Margherita Rosina, Sara Sozzani Maino, Daniela Tisi – ha lavorato sui temi della missione affidatale: raccolta delle informazioni, proposta di un sistema museale mirato alla valorizzazione del Patrimonio Culturale della Moda Italiana, con la formulazione e l’analisi di differenti ipotesi di realizzazione.
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Appare prioritaria in questo contesto, l’esigenza di istituire un network che includa istituzioni conservative, espositive e interattive al fine di affiancare e sostenere i luoghi della moda già esistenti, e cioè i siti in cui la moda viene prodotta, distribuita, conservata, raccontata: dai grandi centri ai distretti, dall’industria al laboratorio artigianale, dal museo di provincia fino all’archivio editoriale, dall’archivio aziendale alla biblioteca.
Il network prende il nome di LuMI – Luoghi della Moda Italiana. Il nome e il suo acronimo sintetizzano il concetto di spazi, luoghi connessi all’interno di una realtà diffusa e polifunzionale.
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In questo contesto diventa fondamentale realizzare e/o riconnettere realtà già esistenti o da creare. Obiettivo primario: la valorizzazione di Milano e Firenze, con l’intento progettuale di ampliare nel tempo un concetto di diffusione che si estenda a Roma e a Napoli con riguardo alla storia delle identità presenti o emergenti, delle rispettive città.
Il Sistema della Moda italiana è un organismo complesso, basato su equilibri delicati che devono essere compresi e analizzati. La diffusione dei beni sul territorio e la presenza di un sistema ricco e parcellizzato evidenziano come sia nodale, ai fini della preservazione e della valorizzazione del patrimonio, gestire centralmente e in costante dialogo, realtà private, aziendali e istituzionali.
A tal fine la Commissione ha invitato il MIBAC ad attivare una politica inclusiva e di dialogo con istituzioni e associazioni private che già stanno lavorando su questo tema e ha posto all’attenzione del Ministro la questione degli archivi aziendali. Un tema che deve essere analizzato e risolto proteggendo i beni presenti sul territorio nazionale in accordo con le aziende che hanno costruito e continuano a generare il Made in Italy.
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