Convegno 2060: quali fonti per la storia ... Torino

Convegno 2060: quali fonti per la storia ... Torino

Messaggioda ANAI Lombardia » 04/10/2009, 15:18

Con preghiera di diffusione, in inglese più sotto:

2060 : con quali fonti si fara' la storia del
nostro presente ? Tecniche, pratiche e scienze sociali a confronto


Immaginiamo che nel 2060 qualcuno voglia
conoscere qualcosa a proposito degli anni che
stiamo ora vivendo. Probabilmente disporrà di
certe rappresentazioni sull'inizio del millennio:
qualcosa si sarà depositato nella memoria
collettiva, vi saranno testimoni; qualcosa saprà
grazie all'istruzione che avrà conseguito,
qualcos'altro dai media del suo tempo. Ma
immaginiamo che sia uno studioso. Su quali fonti
si potrà basare il suo studio? Questa è la
domanda attorno a cui ruota questo call for paper.

La Fondazione Telecom Italia in collaborazione
con l'AIS-Associazione Italiana di
Sociologia, la SISSCO Società Italiana per lo
Studio della Storia Contemporanea e il
Politecnico di Torino promuovono il Convegno

Tecniche, pratiche e scienze sociali a confronto

Torino 8-9 aprile 2010
Sede: Politecnico di Torino

Immaginiamo che nel 2060 qualcuno voglia
conoscere qualcosa a proposito degli anni che
stiamo ora vivendo. Probabilmente disporrà di
certe rappresentazioni sull'inizio del millennio:
qualcosa si sarà depositato nella memoria
collettiva, vi saranno testimoni; qualcosa saprà
grazie all'istruzione che avrà conseguito,
qualcos'altro dai media del suo tempo. Ma
immaginiamo che sia uno studioso. Su quali fonti
si potrà basare il suo studio? Questa è la
domanda attorno a cui ruota questo call for paper.

Si tratta di un esercizio di immaginazione che
riguarda da un lato il futuro e dall'altro il presente.

Per quanto riguarda il futuro, ciò che costituirà
"fonte" per lo studioso dipende dalle domande che
questi vorrà farsi (le fonti sono tali in
relazione a un interesse di ricerca) come anche
dalla situazione sociale complessiva in cui si
troverà a vivere (regimi totalitari e democrazie,
per esempio, invitano a rapporti molto diversi
con il passato). Ipotizzando che la situazione
complessiva e gli interessi di studio non siano
troppo diversi da quelli di oggi, il nostro
studioso/a potrà studiare documenti ufficiali,
reperti industriali, forme degli edifici,
materiali e fonti di energia che oggi
utilizziamo; potrà analizzare oggetti d'uso
domestico, imballaggi e rifiuti; forse avrà a che
fare con le nostre scorie; potrà leggere i testi
che pubblichiamo o visionare i nostri
telegiornali, vedere i nostri film, rintracciare
i nostri giocattoli... Se vorrà investigare le
nostre esperienze, potrà forse ritrovare mail e
blog, o diari sparsi tra i file conservati in qualche obsoleta pen drive...

Noi, a proposito di chi è vissuto cinquant'anni
fa, disponiamo di una grande quantità di
documenti cartacei, da quelli privati (lettere,
diari personali, etc) a quelli pubblici
(circolari, giornali, pubblicazioni destinate ad
ambiti diversi etc). Oggi quei documenti sono
spesso sostituiti dalla comunicazione in rete,
giacché un' ampia parte delle attività quotidiane
(transazioni economiche, lavoro, intrattenimento,
comunicazione interpersonale, comunicazioni
professionali, pubblicazioni scientifiche,
confronto e dibattito politico, attività di
ricerca etc.) passa attraverso apparati
informatici e telematici oltre che di programmi
rapidamente obsoleti. La nostra è in misura crescente una società in rete.

A questo materiale nato in formato digitale si
aggiunge un numero crescente di testi e di
documenti analogici (cartacei, immagini fisse e
in movimento, libri, film) prodotti e conservati
da istituzioni pubbliche e private (archivi e
biblioteche) che vengono digitalizzati in modo
retrospettivo (meta-fonti) e messi in rete. Un
"passato digitalizzato", di apparente facile
accesso, quali inediti problemi pone e potrà
porre agli storici di professione? Quale passato
stiamo consegnando al nostro futuro? E qual è -e
sarà- l'impatto della rete e dei new media del
digitale sulla costruzione di discorsi storici
pubblici, una "public history" digitale? Con
quali implicazioni per il senso comune storico e
nei processi di costruzione di memorie condivise?

Infine, un'immensa mole di altri dati e di tracce
si depositano dentro e fra i nostri computer.
Cosa rimarrà di tutto questo? grazie a quali
attori o istituzioni sarà reperibile? con quali
criteri si potrà operare una selezione?

Le riflessioni che il call for paper intende
attivare riguardano sia ciò che intendiamo
lasciare ai posteri in quanto "memorabile" sia
ciò che lasciamo loro inconsapevolmente.
Riguardano dunque i nostri atteggiamenti verso la
memoria e verso il futuro, le nostre pratiche di
archiviazione dei dati, la fiducia che riponiamo
nel futuro e le forme in cui lo immaginiamo (o
rifiutiamo di immaginarlo). Ragionare attorno a
ciò che potrà costituire una fonte per la ricerca
storico-sociale fra cinquant'anni spinge a
interrogarci in modi non ovvi sulla nostra forma
di vita, sulle tendenze di fondo dei mutamenti in
cui siamo coinvolti, ma anche sulle pratiche e
sulle metodologie applicate oggi nel mondo
dell'innovazione e dell'economia oltre che nella
ricerca scientifica nel campo delle scienze sociali.

Articolazione del Convegno

Il convegno si articolerà in 3 sessioni.
L'apertura dei lavori è prevista per le ore 14 di
giovedì 8 Aprile 2010 e i lavori si chiuderanno
nel pomeriggio di venerdì 9 aprile.
In ogni
sessione sono previsti incontri plenari e panel in contemporanea.
All'interno della cornice sopra descritta i temi
al centro dei gruppi di lavoro potranno essere i seguenti:

* La società nella rete e attraverso la rete
* Storia pubblica e storia digitale
* Nuove tecnologie per la memoria del
passato e progetti di persistenza della memoria del presente
* La creazione di metafonti e di archivi
inventati per la rete: le esperienze di istituzioni culturali a confronto

Partecipazione

La partecipazione al convegno è aperta a
ricercatori, studiosi e operatori interessati ai
temi del convegno e a un aperto e approfondito
confronto. Quanti intendono partecipare ai gruppi
di lavoro con un proprio intervento sono invitati
a presentare entro il 15 gennaio 2010 un abstract
(max 2000 battute) e un breve curriculum vitae
(max 2000 battute) inviando via e mail
all'indirizzo info@fondazionetelecomitalia.it,
specificando nell'oggetto "Convegno 2060".

Le proposte pervenute saranno esaminate dal
comitato scientifico entro il 1 febbraio 2010 e
entro il 10 febbraio gli interessati saranno
contattati. Il paper per la discussione al
convegno dovrà pervenire entro il 15 marzo 2010
all'indirizzo info@fondazionetelecomitalia.it

E' previsto un contributo per rimborso spese per
giovani studiosi non struttuati nell'Università
Comitato scientifico

* Fabio Di Spirito, Segretario Generale Fondazione Telecom Italia
* Luca De Biase, caporedattore Nova- Il Sole 24ore
* Tommaso Detti, ordinario di storia contemporanea Università di Siena.
* Paolo Jedlovski, ordinario sociologia
generale Università degli studi di Napoli "L'Orientale"
* Vittorio Marchis, ordinario di storia
delle Scienze e della Tecnica, Politecnico di Torino
* Serge Noiret, History Information
Specialist, European University Institute
* Chiara Ottaviano, Cliomedia Officina, Torino

Per ulteriori informazioni si rinvia al sito
http://www.FondazioneTelecomItalia.it, anche per gli
ulteriori aggiornamenti e via e mail
all'indirizzo info@fondazionetelecomitalia.it

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The enhancement of the historical-artistic
heritage of the Country is one of the areas in
which Telecom Italia Foundation shortly intends
to operate. Within this field, the Foundation has
taken on the task of enhancing Telecom Italia's
historical Archive through a series of activities
and initiatives aimed both at showcasing the
great richness of the historical content within
the Archive and at encouraging the reflections of
scholars on certain subjects of great interest.

To this end, together with Turin Polytechnic,
SISSCO (the Italian Society for the Study of
Contemporary History) and AIS (the Italian
Sociology Society), Telecom Italia Foundation is
staging an international convention on the
relationship between historical records and the digital world under the title:

2060: WHAT WILL BE THE SOURCES FOR THE HISTORY OF OUR TIMES?
A coming together of techniques, practices and the social sciences

This convention will be held in Turin, on April
8th and 9th, 2010, and will initiate an open,
in-depth discussion between scholars,
researchers, social scientists and economists,
together with experts from the world of digital
technology and innovation, in order to consider
what may be the practices and methodologies of
creating archives for the historians of the future.
A call for paper: has been launched for all those
involved in the convention: summaries of the
interventions and a brief curriculum vitae (each
of a maximum of 2000 characters) may be sent -
only by email - before January 15th, 2010, to the
addressinfo@fondazionetelecomitalia.it.

Proposals will be examined by a scientific
committee by February 1st, 2010, and the entire
discussion paper should be available at the above
email address by March 15th, 2010.

The Scientific Committee is composed of:

* Luca De Biase, editor-in-chief, Nova/Il Sole24ore
* Tommaso Detti, Professor of Contemporary
History, University of Siena, SISSCO delegate
* Fabio Di Spirito, General Secretary, Telecom Italia Foundation
* Paolo Jedlovski, Professor of General Sociology, University of Calabry
* Vittorio Marchis, Professor of History of
Science and Technology, Turin Polytechnic
* Serge Noiret, History Information
Specialist, European University Institute
* Chiara Ottaviano, Cliomedia Officina, Turin

Contact

* Fondazione Telecomm Italia
courriel : info@fondazionetelecomitalia.it
Fondazione Telecom Italia
Corso d´Italia, 41
00198 Roma
Telefono: 06.36882962
(attivo nei giorni feriali dalle 9:30 alle
13:00 e dalle 14:30 alle 18:00)
Fax: 06.91253149
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