Il Mondo degli Archivi, Caterina Melappioni, Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria e delle Marche, 30/10/2019
[url]Digitalizzazione del patrimonio culturale, un convegno[/url]
Il convegno Digitalizzazione del patrimonio culturale. Linee guida, standard, esperienze, organizzato dall’Università degli studi di Macerata nei giorni 17 e 18 ottobre 2019, è stato un importante momento di confronto fra i soggetti protagonisti della dimensione digitale dei beni culturali, un nuovo spazio metafisico in cui vivono libri, documenti, fotografie e opere di creatività, con leggi proprie.
Stefano Pigliapoco, direttore del Master FGCAD, e Laura Melosi, direttrice della Scuola di dottorato del Dipartimento di studi umanistici, hanno aperto il convegno di fronte ad un pubblico di circa quattrocento persone, esprimendo la convinzione dell’importanza di accompagnare l’evoluzione tecnologica 4.0 con la conoscenza critica degli studi umanistici, per mezzo di nuove figure professionali. Era presente anche Micaela Procaccia, presidente dell’ANAI, che si è soffermata sulla centralità del tema della digitalizzazione come processo specialistico, che richiede competenze trasversali a molteplici settori disciplinari.
La prima giornata è stata dedicata alla progettazione delle strategie per la digitalizzazione dei beni culturali, che non può prescindere dalla definizione di riferimenti condivisi: linee guida e standard consentono di garantire in modo efficace l’interoperabilità e il governo dei patrimoni digitali. Per il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, Chiara Veninata ha presentato il Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale, realizzato dall’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione, e le Linee guida per la pubblicazione e la promozione del riuso del Catalogo generale dei beni culturali, tassello fondamentale nel percorso di realizzazione della Digital library del Ministero.
A nome della Direzione generale musei del Mibact, Annarita Orsini ha esposto le iniziative in corso per il “Piano triennale per la digitalizzazione e l’innovazione dei Musei”, un quadro di riferimento organico per adottare strumenti e processi digitali in grado di migliorare la tutela e la fruizione del patrimonio museale. Maria Cristina Mataloni e Oscar Nalesini hanno illustrato il progetto del Servizio Bibliotecario Nazionale SBNCloud, che consentirà a tutti gli istituti della rete di gestire il loro patrimonio bibliografico nello stesso ecosistema digitale di servizi.
Stefano Vitali, dirigente dell’Istituto centrale per gli archivi, ha ricordato la complessità della gestione di un patrimonio frammentato in molteplici centri, come quello archivistico: in futuro sarà necessario cambiare prospettiva e imparare a condividere non solo le descrizioni archivistiche, ma anche e soprattutto le descrizioni dei contesti, per offrire strumenti di autorità da collegare a diversi settori culturali. L’ICAR sta studiando una nuova infrastruttura informatica per recuperare il digitale esistente non fruibile, o perché non pubblicato o a causa dell’obsolescenza tecnologica, come ad esempio l’Archivio storico multimediale del Mediterraneo.
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La registrazione audio dell’intero convegno è disponibile sul sito di Radio Radicale www.radioradicale.it
- giornata del 17 - giornata del 18