ANAI polizza assicurativa RC per archivisti

[Sergio P. Del Bello]

Vexata questio.

Non è chiaro infatti se quanto previsto dall'art. 2 della 110/2014, uscita post il DPR 137, possa valere ex post per quanto stabilito nell'art. 1 della stessa 137.
Non solo.
Ma al comma 3, art. della 100 si dice l'iscrizione negli elenchi nazionali non preclude in alcun modo la possibilita' di esercitare la professione.
Ergo.
Se anche fosse applicabile per chi è iscritto, per chi non lo è allora?

Certo qui ci vorrebbe una servizio di consulenza sullo stile di quello offerto da ACTA:

Acta ha stipulato in questi anni accordi con commercialisti e avvocati per offrire ai propri soci consulenze di qualità a tariffe agevolate. La convenzione prevede la risposta ad un primo quesito gratuito online e una consulenza a pagamento con tariffa scontata del 15%. Per chi vuole avviare un’attività indipendente è disponibile un servizio di start-up di prima assistenza contabile e fiscale.

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ma l'ANAI non è associata a nessuna confederazione d professionale nazionale di categoria.
Oltre ad ACTA ci sono, ad esempio COLAP, Confassociazioni, PIU' oltre a quelle sindacali.

[Davide Dionisi]

Io non vorrei essere pedante, ma aspetto ancora una risposta...
Se è vero che nel DL 138/2011 (converito nella L. 148/2011) si legge:

art. 3
e) a tutela del cliente, il professionista e' tenuto a stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall'esercizio dell'attivita' professionale. Il professionista deve rendere noti al cliente, al momento dell'assunzione dell'incarico, gli estremi della polizza stipulata per la responsabilita' professionale e il relativo massimale. Le condizioni generali delle polizze assicurative di cui al presente comma possono essere negoziate, in convenzione con i propri iscritti, dai Consigli Nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti;

E poi anche nel DPR 137/2012 si legge:

Art. 5 Obbligo di assicurazione
1. Il professionista e' tenuto a stipulare, anche per il tramite di convenzioni collettive negoziate dai consigli nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti, idonea assicurazione per i danni derivanti al cliente dall'esercizio dell'attivita' professionale, comprese le attivita' di custodia di documenti e valori ricevuti dal cliente stesso. Il professionista deve rendere noti al cliente, al momento dell'assunzione dell'incarico, gli estremi della polizza professionale, il relativo massimale e ogni variazione successiva.
2. La violazione della disposizione di cui al comma 1 costituisce illecito disciplinare.
3. Al fine di consentire la negoziazione delle convenzioni collettive di cui al comma 1, l'obbligo di assicurazione di cui al presente articolo acquista efficacia decorsi dodici mesi dall'entrata in vigore del presente decreto.

E' anche vero che nel medesimo DPR è scritto:

Art. 1 Definizione e ambito di applicazione
1. Ai fini del presente decreto:
a) per «professione regolamentata» si intende l'attivita', o l'insieme delle attivita', riservate per espressa disposizione di legge o non riservate, il cui esercizio e' consentito solo a seguito d'iscrizione in ordini o collegi subordinatamente al possesso di qualifiche professionali o all'accertamento delle specifiche professionalita';
b) per «professionista» si intende l'esercente la professione regolamentata di cui alla lettera a).

Continuo a chiedermi: dato che l'archivista NON E' membro di un Ordine o Collegio di professione regolamentata, VIGE O NON VIGE l'obbligo di assicurazione?

[Sergio P. Del Bello]

Da Ingenio, 10/12/2014, di Anna Manzoni

La responsabilità solidale nei sinistri dei professionisti tecnici

L’obbligo assicurativo introdotto dalla L. 14/09/2011 n.148 e dal successivo D.P.R. 07/08/2012 n.137, si riferisce alla Responsabilità Civile del libero professionista ovvero la responsabilità che insorge quando il professionista, nello svolgimento del proprio incarico, cagiona un danno a terzi e che ha come conseguenza l’obbligo al risarcimento del danno stesso.
Quando i responsabili del medesimo danno sono più d’uno, è possibile che il professionista incorra nella cosiddetta “responsabilità solidale” come previsto dall’art. 2055 del c.c. che testualmente recita: “Se il fatto dannoso è imputabile a più persone, tutte sono obbligate in solido al risarcimento del danno. Colui che ha risarcito il danno ha regresso contro ciascuno degli altri, nella misura determinata dalla gravità della rispettiva colpa e dall'entità delle conseguenze che ne sono derivate. Nel dubbio, le singole colpe si presumono uguali.”
E’ evidente, già da questa premessa, che la condanna in solido costituisce un rafforzativo del diritto al risarcimento del danneggiato in quanto consente a quest’ultimo di esigere l’intero risarcimento da uno qualsiasi dei soggetti responsabili ed è per questo motivo che il danneggiato, nella citazione in giudizio dei possibili responsabili, chiede praticamente sempre che il giudice riconosca questo genere di responsabilità tra i chiamati in causa e disponga conseguentemente la condanna solidale tra gli stessi ....

[Sergio P. Del Bello]

Da Agendaonline.it, 08/12/2014, di Clusdio Mercaldo

Polizze di Responsabilità Civile,il parere di Paolo Sanfilippo

Polizze di Responsabilità Civile Professionale: una necessità, nonché obbligo, per molte categorie professionali di garanzia rispetto alle richieste per danno a terzi. Ne parliamo con Paolo Maria Sanfilippo, Agente Generale di Generali Italia divisione Ina Assitalia di Avellino.
Dopo una serie di proroghe, è ormai divenuto necessario per molte categorie professionali, ( ad esempio avvocati, ingegneri, medici, geometri, commercialisti, consulenti del lavoro) dotarsi di una polizza di responsabilità civile.
Un atto che tutela il libero professionista dalle richieste di danno per errori, omissioni, negligenza professionale e responsabilità contrattuale causati a terzi, compresi i clienti, evitando così di doverne risponderne con il proprio patrimonio.
La proroga introdotta dalla Riforma delle professioni (DPR n. 137/2012) aveva fatto slittare più volte questa necessità, oggi divenuta definitiva.
In linea generale, i prodotti proposti a questo tipo di utenza sono tendenzialmente caratterizzati da un alto grado di flessibilità.

Per incontrare tutte le esigenze, sia quelle dei professionisti consolidati sia quelle dei tanti neoprofessionisti il cui patrimonio, non ancora stabile e sicuro, si presenta dunque più facile da intaccare. ...

Per conoscere di più sull’offerta di polizze di responsabilità civile professionale:
Generali Ina Assitalia di Avellino è in Viale Italia, 277. Per informazioni: 0825 28761.

[Davide Dionisi]

Non capisco però... Mi sono fatto un giro nel labirinto della normativa: il decreto con l'obbligo di assicurazione è il DPR 137 del 2012 (art. 5), ma all'art. 1 specifica che nel corpo del decreto "professionista" è da intendersi chi svolge una professione regolamentata secondo la definizione del comma precedente, ovvero "[..] per «professione regolamentata» si intende l'attivita', o l'insieme delle attivita', riservate per espressa disposizione di legge o non riservate, il cui esercizio e' consentito solo a seguito d'iscrizione in ordini o collegi subordinatamente al possesso di qualifiche professionali o all'accertamento delle specifiche professionalita' [...]".
Vero è che per le professioni non ordinistiche c'è la legge 4/2013, ma prevede tutta un (laboriosa) procedura per il riconoscimento delle associazioni quali "pseudo-ordini" professionali cosa che per ANAI mi sembra sia ancora in itinere.

La domanda che mi pongo, e spero qualcuno abbia la risposta, è: il 15 agosto è perentorio oppure come obbligo non ci compete, data l'attuale assenza di un inquadramento ordinistico? Giusto per sapere quando andare in assicurazione XD

[Bernardino]

Dal prossimo 15 agosto 2013, come previsto dal decreto del Fare, è confermato l'obbligo per tutti i professionisti (tranne quelli del settore sanitario) che esercitano una attività autonoma.
Non è stato approvato l'emendamento di prorogare l'attuazione della norma al 15 agosto 2014.
Quindi tutti i professionisti, che ne siano sprovvisti, dovranno attivarsi presto per stipulare una assicurazione privata per la responsabilità civile derivante dall'esercizio delle proprie mansioni.
Serve riprendere la proposta per l'assicurazione professionale degli ALP "archivisti liberi professionisti".
A ferragosto non sarà facile trovare attenzione al problema.

[Sergio P. Del Bello]

Mi sembra corretto richiamare qui, non avendo trovato
info sul sito ANAI, quanto ha fatto presente Giorgetta in merito
alla conclusione di una trattativa da lei condotta in prima persona
e a cui ho fornito un picoolo contributo in sede di analisi.
Il 21 luglio 2009 dopo alcuni mesi di trattative con le principali
principali società assicuratrici, è stata stipulata un convenzione
fra l'ANAI e la compagnia Carige Assicurazioni.
Ogni socio piò quindi rivolgersi alla segreteria di Roma e rìchiedere
la sottoscrizione della polizza e provvedeere al versamento del premio.
Ritengo questo un ottimo servizio per i soci che presenta condizioni
e costi più vantaggiose di quelle che, individualmente, ogni archivista
potrebbero ottenere.

Richiamo il Codice deontologico:
Art. 17. Responsabilità civile L'archivista che assume incarichi professionali
deve essere assicurato contro i rischi professionali mediante la stipula,
anche per il tramite di associazioni, di contratti di assicurazione per
la responsabilità civile e per i danni eventualmente arrecati nell'esercizio
dell'attività professionale.

Presento la polizza concordata
CARIGE
Oltre alla documentazione cartacea e ai fac-simili di polizza,
la compagnia offre una modalità molto comoda: la segreteria
ANAI raccoglie ipremi e comunica ogni 3 mesi i nominativi
alla compagnia. Riporto testualmente il nucleo dell'offerta
mettendo i miei commenti fra parentesi quadre.

"La società si obbligherà esclusivamente al pagamento delle spese per:
1) il ripristino del bene (costi per il copie di documenti, restauro ecc.)
[molte compagnie lo hanno escluso];
2) errata progettazione del servizio (per le forniture informatiche,
con diritto di rivalsa sul produttore di software) [alcune compagnie
pretendevano una polizza aggiuntiva];
3) mancata erogazione del servizio (produzione di strumenti
descrittivi carenti) con conseguenze amministrative calcolabili
in base al danno provocato [non tutte le compagnie hanno capito
e soprattutto hanno assicurato].
L'assicurazione R.C.T. non comprende i danni:
1) da perdita irreversibile del bene (atti notarili, danni patrimoniali ecc.)
[questo non lo dà nessuna compagnia];
2) da calo di efficienza e danno d'immagine per il produttore d'archivio
(il rischio d'impresa è inassicurabile) [questo èstato escluso anche dagli altri];
3) culturali.
Il contratto sarà stipulato con polizza generica di Responsabilità Civile ANIA
(con le norme comuni a tutti i settori), con le succitate estensioni".

premio: 50 euro pro capite (massimale 500.000
euro); 75 euro pro capite (massimale 1.000.000 euro)

Un cordiale saluto
Giorgetta Bonfiglio-Dosio