ACTA sui professionisti indipendenti

Re: Acta sui professionisti indipendenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 20/11/2016, 20:00

ACTA, 08/11/2016

DECRETO FISCALE: NO ALLA
PROLIFERAZIONE DEGLI ADEMPIMENTI


COMUNICATO CONGIUNTO – ACTA, ALTA PARTECIPAZIONE, CONFASSOCIAZIONI,
CONFPROFESSIONI

Nuove comunicazioni per imprese, professionisti e contribuenti, e un meccanismo
sanzionatorio che punisce l’errore formale e salva i grandi evasori. La denuncia di
Acta, Alta Partecipazione, Confassociazioni e Confprofessioni


Il decreto fiscale varato dal MEF aggiunge ben 8 nuove comunicazioni fiscali ai già numerosi
adempimenti che gravano su imprese, professionisti e contribuenti. E come se non bastasse viene introdotto
un sistema sanzionatorio completamente sproporzionato».
Lo denunciano in un nota congiunta Acta, Alta Partecipazione, Confassociazioni e Confprofessioni,
ricordando che «mentre il rapporto sulla competitività 2017 stilato dalla Banca Mondiale colloca l’Italia al
126esimo posto nel mondo per complessità del sistema fiscale, si aggiungono ulteriori adempimenti e si
disegna un meccanismo sanzionatorio che punisce l’errore formale e salva i grandi evasori».
«Siamo da sempre impegnati nella proposizione di strumenti che possano effettivamente contrastare
l’evasione fiscale – continuano le Associazioni – ma i dati dimostrano che la proliferazione degli adempimenti
aumenta la complessità del sistema, mentre non ha effetto sul recupero dell’evasione».
«Ricordiamo che in Italia le imprese impiegano mediamente 240 ore l’anno per far fronte ai propri
adempimenti fiscali, mentre in paesi con tassi di evasione nettamente inferiori lo stesso data si attesta su
valori considerevolmente più contenuti (in Gran Bretagna 110 ore/anno, in Francia 139 ore/anno).
L’equazione più adempimenti meno evasione viene quindi ampiamente smentita dai fatti. Non è chiaro, tra
l’altro, come gli adempimenti trimestrali possano velocizzare controlli che a oggi sono fermi sul 2014 con dati
annuali 2015 già disponibili da almeno 7 mesi».
...
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Re: Acta sui professionisti indipendenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 14/10/2016, 22:22

ACTA 14/10/2016

Abbiamo vinto: al bando i #BandiBassotti!

E’ quanto stabilisce la circolare Accesso liberi professionisti Fondi SIE emessa dalla Agenzia per la coesione territoriale, in seguito a sollecitazioni da parte delle Autorità di Gestione dei Programmi operativi cofinanziati dai Fondi Strutturali e di Investimento Europei (SIE). La circolare chiarisce oltre ogni dubbio che ai fini del rispetto delle norme europee, deve poter accedere come impresa alle misure cofinanziate con i Programmi operativi comunitari "qualsiasi entità a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che svolga un'attività economica". Sono incluse le entità che svolgono attività a titolo individuale e non possono essere ammessi criteri che selezionano sulla base della legge 4/2013.

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La norma vincolante è quella europea, la legge italiana serve solo a chiarire
Le norme europee richiamate sono il Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013.
La circolare evidenzia che la norma approvata dalla legge di stabilità 2016 (comma 821), che prevede l’estensione dei Programmi operativi regionali del Fondo Sociale Europeo (FSE) e del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) rientranti nella Programmazione 2014-2020 ai liberi professionisti, ha mera funzione di chiarimento, in quanto i professionisti sono già qualificati PMI ai sensi della Raccomandazione CE 2003/361/CE, del 6 maggio 2003.
Lo sapevamo, ma abbiamo insistito nel difendere la norma della legge di stabilità, perché speravamo che servisse a convincere i funzionari che predispongono i bandi, tendenzialmente portati a reiterare i comportamenti del passato, senza preoccuparsi di recepire le norme comunitarie. In parte è effettivamente servita, in parte no, come ha dimostrato la nostra campagna sui #BandiBassotti.

Illegittima ogni esclusione sulla base della legge 4/2013
La circolare sottolinea che deve "ritenersi illegittima l'esclusione, comunque perseguita, dei liberi professionisti dalle misure di accesso ai Fondi SIE così come qualsiasi vincolo e/o condizione che abbia l'effetto di limitare, inibire, ostacolare la libera partecipazione ai relativi bandi/procedure di selezione".
...
Suddividere appalti per favorire massima partecipazione dei professionisti
Infine la circolare ricorda che la nuova normativa in materia di appalti pubblici consente la suddivisione in lotti degli appalti per favorire la massima partecipazione alle gare d'appalto e che tali appalti dovranno essere aperti a tutti i professionisti.
...
Che succede dei #BandiBassotti ancora aperti?
Tra i bandi ancora aperti, due sono chiaramente in violazione di quanto richiamato dalla circolare:

INTRAPRENDO della Regione Lombardia. Per leggere le condizioni di accesso occorre consultare il manuale di adesione , dove a pagina 13 le tipologie di professionisti contemplate sono due : Iscritto ad un albo professionale e Aderente a una associazione professionale dell'elenco MISE. Bando aperto sino ad esaurimento fondi e comunque non oltre 31 dicembre 2020.

HORIZON 2020 della Regione Calabria: come si può verificare a pagina 5 dell'Avviso Pubblico per essere ammessi al bando come professionisti occorre "essere iscritti agli ordini professionali oppure aderire alle associazioni professionali iscritte nell’elenco tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 ed essere in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi della medesima legge n. 4 del 2013"

Le regioni Lombardia e Calabria interverranno?
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Re: Acta sui professionisti indipendenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 01/10/2016, 0:38

ACTA

Due workshop Acta a Parma su tariffe e negoziazione

workshop presso On/Off per aiutare i freelance ad affrontare il tema del guadagno, prezzi e contrattazione con il cliente.
Programma

27 settembre, ore 17-20
I conti in tasca
Come calcolare il proprio guadagno, scegliere il regime fiscale e definire prezzi adeguati.


Luogo: Officine On/Off – Strada Naviglio Alto 4/1, Parma
Relatori: Anna Soru, presidente Acta
Il seminario aiuterà a rispondere ad alcune domande chiave del freelance:
come calcolare il guadagno al netto delle imposte?
Quali costi posso scaricare dal reddito?
È più conveniente il regime dei minimi o quello forfettario?
Come fare un prezzo al mio cliente?
Come dialogare con il commercialista?

6 ottobre, ore 17-20
La negoziazione con il cliente

Luogo: Officine On/Off – Strada Naviglio Alto 4/1, Parma
Relatori: Enrica Poltronieri, socia Acta
Una volta stabilita la mia tariffa, come faccio a negoziarla con il cliente senza abbassare eccessivamente il prezzo o perdere la commessa?
Quali sono le cose che devo sapere e saper fare per poter raggiungere accordi soddisfacenti con il mio cliente?
Quali tecniche devo utilizzare per una negoziazione soddisfacente?
*
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Re: Acta sui professionisti indipendenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 11/08/2016, 14:42

AfroditeK, 10/08/2016

Lavoratrice autonoma?
Conti meno di una dipendente non solo nella malattia ma anche nella violenza di genere!


Care lavoratrici autonome, pensavate di essere discriminate rispetto alle dipendenti solo nella malattia? Siete lavoratrici di serie B pure se siete donne che hanno subito violenza di genere. Recentemente infatti, in riferimento alla versione dello Statuto dei lavoratori autonomi prodotto dalla Commissione Lavoro del Senato, sono stati dichiarati inammissibili 2 importanti emendamenti che, in caso di comprovata violenza di genere subita, avrebbero esteso le tutele già esistenti per le lavoratrici dipendenti anche alle professioniste della Gestione Separata.


In riferimento all'art. 24 del decreto legislativo n. 80 del 15 giugno 2015 le lavoratrici dipendenti che hanno subito violenza di genere hanno diritto ad un congedo ed un'indennità Inps. Ecco la circolare n.65 dell'Inps.
Ma questo vale solo per le donne che lavorano in qualità di dipendenti.

...
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Re: Acta sui professionisti indipendenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 02/08/2016, 0:26

ACTA, 31/07/2016

DDL lavoro autonomo: le novità approvate dalla Commissione Lavoro al Senato

Il 27 luglio la Commissione Lavoro del Senato ha approvato lo Statuto del lavoro autonomo e il nuovo testo passa all’esame dell’Aula del Senato, dove tuttavia resterà fermo per la pausa estiva.
Le novità introdotte con il passaggio al Senato

Le richieste ACTA che sono state accolte
Siamo soddisfatti che siano state accolte alcune nostre richieste e in particolare:
L’applicazione della tutela dei tempi di pagamento anche alle transazioni commerciali tra lavoratori autonomi e amministrazioni pubbliche.
Un chiarimento sui congedi parentali: è specificato che potranno avvalersene sia le mamme sia i papà (diversamente da quanto sembrava sulla base del testo presentato in commissione). Tuttavia complessivamente i congedi parentali usufruiti da entrambi i genitori non potranno superare il limite complessivo di 6 mesi, anche se solo uno dei genitori fosse iscritto alla gestione separata. Quindi se entrambi i genitori sono dipendenti avranno diritto a 11 mesi complessivi, mentre se uno dei genitori è iscritto alla GS al massimo i congedi parentali potranno essere di 6 mesi.
Un’estensione delle nuove norme sulla malattia che equiparano la degenza domiciliare alla degenza ospedaliera. Esse si applicheranno non solo alle malattie oncologiche ma anche alle gravi patologie cronico-degenerative ingravescenti o che comunque comportino un'inabilità lavorativa temporanea del 100%.
Il riconoscimento della possibilità di costituire reti di professionisti, di partecipare alle reti di imprese (reti miste), di costituire consorzi stabili professionali o associazioni temporanee professionali.

Altre novità interessanti
Si applica anche al lavoro autonomo e non sollo alle imprese l’articolo 9 della legge 18 giugno 1998, n. 192, in materia di abuso di dipendenza economica. Il lavoratore autonomo debole nei rapporti verticali con imprese (in cui cioè le imprese sono clienti o fornitori, non concorrenti) è tutelato da una legislazione apposita.
Tutte le spese di albergo e ristorazione relative all'esecuzione di un incarico conferito e sostenute direttamente dal committente non costituiscono compensi in natura per il professionista.
L’articolo 7, che mira a promuovere la partecipazione dei lavoratori autonomi agli appalti pubblici, è stato arricchito da un riferimento specifico ai bandi per l’assegnazione di incarichi personali di consulenza o ricerca.

L'assalto corporativo
Siamo anche soddisfatti che siano stati respinti numerosi emendamenti corporativi (5.15, 5.16, 5.21, 6.5, 6.9, 6.11, 6.12, 6.13, 6.14, 6.0.1, 6.0.2, 7.2, 7.3 ) che miravano a riservare alcune attività soltanto agli ordini professionali e alle associazioni di cui alla legge 4 del 2003. È stato invece accettato, ma depotenziato, l’emendamento 6.1. Che cosa determina? Esso modifica l’articolo 6 per inserire la possibilità per i centri per l'impiego e gli organismi autorizzati alle attività di intermediazione in materia di lavoro di stipulare convenzioni non onerose con ordini professionali e associazioni, per dotarsi, in ogni sede aperta al pubblico, di uno sportello dedicato al lavoro autonomo. Contrariamente a quanto proposto con l’emendamento 6.1, le convenzioni potranno essere stipulate non solo con ordini e associazioni di cui alla legge 4/2003, ma “con tutte le associazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”. Tuttavia non tutti gli emendamenti corporativi sono stati respinti. Gli ordini professionali mostrano di mantenere un forte potere di pressione. Lo testimonia l’articolo 4-bis, che stabilisce una specie di principio di sussidiarietà, che sarebbe funzionale a semplificare l'attività delle amministrazioni pubbliche e di ridurne i tempi di produzione, ma a solo vantaggio di alcune professioni ordiniste.
La richiesta disattesa
Infine riteniamo un errore non aver ripristinato il rito del lavoro per le controversie relative a rapporti di lavoro autonomo professionale.
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Re: Acta sui professionisti indipendenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 15/07/2016, 8:30

ACTA, 14/07/2016

Nuove linee guida ANAC per non discriminare i freelance

Abbiamo il piacere di segnalare che nella proposta di linee guida deliberata dall'ANAC il 28 giugno, c'è una chiarificazione che accoglie le nostre ripetute osservazioni, segnalate in particolare nel documento Codice appalti e freelance.

Nella proposta si legge infatti:
3.2.1 Il concorrente deve essere in possesso dei requisiti di carattere generale di cui all’art. 80 d.lg.50/2016 nonché dei requisiti minimi di:
a) idoneità professionale. In proposito, potrebbe essere richiesto all’operatore economico di attestare l’iscrizione al Registro della Camera di commercio, industria, agricoltura e artigianato o ad altro Albo, ove previsto, capace di attestare lo svolgimento delle attività nello specifico settore oggetto del contratto;


In questo modo, in ottemperanza a quanto indicato dalla direttiva comunitaria, si riconduce l'eventuale richiesta dell'idoneità professionale (che quindi è una richiesta discrezionale e non obbligatoria) all'oggetto del servizio richiesto. :thumbup:
In definitiva è chiaro che se il bando è per un progetto edilizio sarà necessario essere ingegneri o architetti iscritti all'ordine, ma se invece il bando fosse per un'attività di esperti di marketing e di esperti organizzativi non potrà essere richiesta alcuna iscrizione, dato che non esiste un albo professionale per tali attività.
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Re: Acta sui professionisti indipendenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 29/06/2016, 0:07

ACTA, 28/06/2016

Fregosi vs INPS: si deciderà dopo lo Statuto del Lavoro Autonomo

Oggi 28 giugno 2016 si è tenuta a Grosseto l'udienza che vede Daniela Fregosi, in arte AfroditeK, difendere le ragioni della sua causa contro l'INPS, assistita dall'avvocata Lara Aranzulla e sostenuta da oltre 100.000 cittadini italiana hanno firmato la sua petizione.

Questa la dichiarazione di Daniela e della sua avvocata:
"La seconda udienza è stata gestita dal dott. Mezzaluna che ha sostituito recentemente il precedente giudice (dott.ssa Casoli). Trattandosi di una causa complessa, delicata e senza precedenti il giudice ha ritenuto opportuno scadenzarla in un tempo sufficientemente lungo (anno 2017). Forse il fatto che in questo momento il Senato stia analizzando in Commissione Lavoro il testo dello Statuto dei lavoratori autonomi, che contiene nelle parti dedicate alla tutela della malattia ben 2 richieste provenienti dalla nostra Petizione, potrebbe essere stato elemento sostanziale per la decisione di uno studio approfondito della causa."

Come ha fatto dal primo momento, Acta sostiene e sosterrà le motivazioni che sostanziano il contenzioso:
che al finanziamento di un onere debba corrispondere un'indennità, mentre non è stato così in passato per la malattia del lavoratore autonomo con partiva Iva (a cui il versamento contributivo è stato richiesto a prescindere);
che una malattia grave, evento involontario paragonabile ad un evento calamitoso, non può essere trascurato ai fini contributivi;
che i 61 giorni totali nell'arco dell'anno solare sono un periodo insufficiente per un lavoratore autonomo che si ammala gravemente.
Tutte motivazioni che sono fatte proprie dal nuovo Statuto del Lavoro Autonomo.

*
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Re: Acta sui professionisti indipendenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 25/06/2016, 16:55

ACTA, 24/06/2016

Freelancer discriminati (anche) dal nuovo codice degli appalti

La nostra azione per far valere il diritto dei freelancer ad accedere ai bandi pubblici continua: dopo i primi risultati della campagna per denunciare i #BandiBassotti ora vogliamo interessare il livello istituzionale.

Abbiamo verificato che gli enti locali sono disorientati anche a causa del Nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs n. 50/2016), che, nonostante tutte le buone intenzioni, sembra discriminare gli operatori economici, professionisti freelance, per cui non è prevista iscrizione né al Registro della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato né ad alcun Albo Professionale.
Un esempio per chiarire: in base al Codice, un archeologo con laurea, specializzazione e magari anche dottorato di ricerca in archeologia, con competenza nello specifico settore e libero professionista, potrebbe essere escluso dalla partecipazione ad una gara pubblica volta proprio alla ricerca di un archeologo, in quanto non iscritto alla CCIAA e non iscritto ad un ordine (non esiste un albo o ordine degli archeologi).
Il D.Lgs n. 50/2016 a nostro parere è in contrasto con la Direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici del 26 febbraio 2014. Con il documento tecnico "Codice appalti e freelance" preparato da Stefano Carboni con la collaborazione di Salvatore Tarantino, Acta fa il punto della questione e pone delle domande.
Un documento che sottoporremo all’attenzione dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC), del Parlamento e della DG Concorrenza dell'Unione Europea.


Codice appalti.JPG
Codice appalti.JPG (24.61 KiB) Osservato 3526 volte


...
In sintesi, in una sola domanda: un professionista freelance titolare di partita iva,
con competenze specifiche sull’oggetto dell’appalto, per il quale non è prevista
alcuna iscrizione né al Registro della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura
e Artigianato né ad alcun Albo Professionale, è un operatore economico ammesso
a partecipare alle procedure di affidamento dei contratti pubblici ai sensi del
D.Lgs 50/2016? Allo stato sembrerebbe potersi affermare che, pur essendo il
soggetto assolutamente assimilabile al concetto di operatore economico, la lettera
dell’Art. 83 del Nuovo Codice tenderebbe comunque ad escludere la sua
partecipazione alle gare.

Convinceteci del contrario!
 Cosa si può fare?
 Chi sono i soggetti di riferimento per risolvere la questione?
 Si tratta di un aspetto che verrà regolato attraverso le linee guida predisposte
dall’ANAC? Allo stato, l’unica soluzione potrebbe essere offerta da una definizione
di una interpretazione autentica di ANAC in sede di predisposizione delle Linee
Guida per l’attuazione del Codice. Tale posizione dovrebbe ripristinare il criterio
di proporzionalità. Altra soluzione, la migliore, non potrebbe che essere una
modifica da introdurre all’Art. 83 del Nuovo Codice.
 Se si: chi, quando, dove e come deve intervenire con ANAC?
 E nel frattempo: come agire nei confronti delle stazioni appaltanti che escludono i
professionisti autonomi ai sensi dell’art. 83 del nuovo codice appalti? Oltre ad
interpellare di volta in volta ANAC, una soluzione potrebbe essere una
segnalazione da parte dell’Associazione agli Uffici della Commissione Europea
competenti in materia di Concorrenza.
 E infine: come evitare che in attesa di poter apportare le giuste modifiche i
professionisti freelance siano danneggiati?
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Re: Acta sui professionisti indipendenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 16/06/2016, 0:43

ACTA, 15/06/2015
Prossimi appuntamenti
#ActaDay a Firenze il 25 giugno
Si avvicina la grande data per Acta, una giornata dedicata a noi freelance!
La mattina è riservata ai soci, il pranzo è aperto a tutti perché fare network per noi è importantissimo. Tante le novità esposte nel pomeriggio, ascoltiamo le esperienze provenienti da tutta Italia con notizie “fresche di giornata” e ci conosciamo.
Parteciperanno freelance da tutta Italia, tu ci sarai?
Registrati gratuitamente all’ActaDay!

I prossimi appuntamenti:
22 giugno » un'occasione per porre domande e ricevere utili consigli. Prenota la tua consulenza gratuita!
Sportello Acta a Milano presso SMart in via Casoretto,41
Sportello Acta a Roma presso SMart – Viale del Vignola 75, Pal A, Flaminio

29 giugno e 11 luglio » Sai calcolare i tuoi guadagni? Quanto ti rimane in tasca? Sai negoziare con il cliente? Acta offre due corsi a Parma presso On/Off. Gratuito per i soci, piccolo contributo per chi non lo è ancora.
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Re: Acta sui professionisti indipendenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 25/05/2016, 0:47

ACTA, 24/05/2016

#BandiBassotti: la caccia continua!

Le vostre segnalazioni ci hanno permesso di tracciare la mappa dei #BandiBassotti: i territori che negano l’accesso ai freelance alle gare pubbliche per l’affidamento di servizi professionali e ai bandi per la formazione. Ma ci sono anche territori virtuosi, che per primi si stanno adeguando alle norme europee.
Ecco la mappa dei #BandiBassotti

12 #BandiBassotti segnalati
I #BandiBassotti segalati sino ad ora sono dodici: 3 per ciascuna delle Regioni Lazio, Piemonte e Sardegna; 2 in Emilia Romagna e 1 in Calabria.

Immagine mappa.JPG
Immagine mappa.JPG (13.87 KiB) Osservato 3492 volte

Le ragioni della campagna #BandiBassotti
Poco più di un mese fa abbiamo lanciato la campagna #BandiBassotti al fine di individuare i bandi co-finanziati da fondi europei che discriminano i professionisti autonomi escludendoli dalle gare pubbliche per l’appalto di servizi professionali e dalla formazione. Obiettivo della mobilitazione è monitorare se e come le Regioni italiane si stiano adeguando alle regole comunitarie e alla normativa italiana, volte a promuovere la parificazione giuridica del professionista e della piccola impresa. Riassumiamo qui i termini della questione, rimandando al post che abbiamo già pubblicato .
La Commissione Europea utilizza una definizione estremamente ampia del concetto di impresa che include anche i professionisti. Ciò implica che entrambi i soggetti, considerati “attività economiche” che producono beni e servizi”, possano essere destinatari dei diversi programmi finanziati dai fondi europei . A sostegno di questo orientamento si è espresso anche il governo italiano con il DDL “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato”.
Il nuovo Codice degli Appalti (Dlgs n. 50 del 2016) con l’Art. 45 attribuisce rilevanza essenziale all’oggetto dell’attività e non alle caratteristiche del soggetto, non rilevando se chi offre “prestazioni di servizi” sia persona fisica o persona giuridica, imprenditore o professionista né, in quest’ultimo caso, iscritto o meno ad un ordine professionale.
La campagna #BandiBassotti raccoglie e supporta la denuncia di alcuni professionisti autonomi che si sono visti negare la possibilità di partecipare a bandi pubblici, subendo una doppia discriminazione: rispetto all’impresa e ai professionisti con ordine.
Prossimi passi
Ora ACTA andrà avanti. Come?
abbiamo individuato un professionista che abbia un profilo professionale ed esperienziale coerente con le richieste del bando, ma ne è escluso in quanto non ordinista e non iscritto alla camera di commercio;
ne sosterremo il ricorso.
In questo modo sosterremo una battaglia collettiva senza coinvolgere i professionisti che ci hanno segnalato i #BandiBassotti.
Ma la caccia ai #BandiBassotti continua!

Continuate a inviare le vostre segnalazioni a monitor@actainrete.it permettendoci di individuare le regioni che si adeguano alle normative europee e quelle che, invece, non lo fanno, opponendosi ai cambiamenti che l’UE, l’Italia e il mercato richiedono.

Aiutateci a contrastare le discriminazioni dei freelance!
Sergio P. Del Bello
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