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Re: Emergenza corona virus: effetti sui BBCC e gli operatori

MessaggioInviato: 31/03/2021, 23:55
da Sergio P. Del Bello
ACTA, 31/03/2021

IN ARRIVO GLI AIUTI DELLA REGIONE LAZIO ALLE PARTITE IVA
Nella Regione Lazio arrivano nuove misure per il sostegno dei soggetti più colpiti dall’emergenza sanitaria. Fra i destinatari anche le partite IVA, accanto a lavoratori di vari settori.

Ecco come orientarsi nel Lazio.

La Regione Lazio ha stanziato dei fondi destinati a partite IVA (misura 5), colf, badanti, lavoratori dello spettacolo, della cultura e collaboratori sportivi sotto forma di contributi una tantum. Gli interventi si articolano in cinque misure:

Misura 1 – sostegno al reddito per Colf/badanti: prevede l’erogazione di un bonus da 600 € a colf e badanti con contratto di lavoro attivo nella Gestione INPS per i collaboratori domestici, da almeno 10 ore settimanali, attivo a partire dal 23 febbraio 2020.
Misura 2 – sostegno ai lavoratori della cultura e dello spettacolo: sostegno al reddito di 600 € per operatori della cultura e dello spettacolo inclusi archivi, musei, biblioteche, produzioni cinematografiche, video e musicali.
Misura 3 – sostegno al reddito per collaboratori sportivi: prevede l’erogazione di un bonus da 600 € per collaboratori sportivi impegnati a partire dal 23 febbraio 2020 con rapporti di collaborazione presso enti riconosciuti da Coni e Cip e le associazioni sportive dilettantistiche.
Misura 4 – operatori del settore turistico: sostegno al reddito di 600 € per chi lavora nei settori quali ristorazione, alloggio, agenzie di viaggio, turismo, tour operator ma anche attività di noleggio e servizi alla persona, bellezza, benessere, settore fieristico e congressuale e mondo wedding.
Misura 5 – contributo alle P. Iva e lavoratori autonomi: erogazione di un contributo di 600 € per le P. Iva attive a partire dal 23 febbraio 2020 ed ancora in attività al momento di presentazione della domanda, iscritte in Gestione Separata INPS o altra cassa o alle Casse dedicate ad artigiani e commercianti e con un reddito non superiore ai 26.000 € nell’annualità 2020. L’accesso è limitato a Partite IVA con codici ATECO specifici. La domanda per la misura 5 dovrà essere presentata attraverso lo sportello telematico disponibile al sito https://ristorilaziopiva.regione.lazio.it/ che sarà attivato dalle ore 10.00 del giorno 06/04/2021 alle ore 18.00 del giorno 05/05/2021
I dettagli operativi della misura saranno comunicati sul sito internet della Regione Lazio nei prossimi giorni.

Re: Emergenza corona virus: effetti sui BBCC e gli operatori

MessaggioInviato: 19/02/2021, 1:55
da Sergio P. Del Bello
Regione Lombardia ha allargato ulteriormente la platea dei freelance che possono richiedere ristori a fondo perduto

SI'! Lombardia.
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Le ultime aggiunte riguardano gli autonomi che lavorano nei seguenti comparti: stampa, editoria, arte e altre attività professionali.
Sul portale della regione è possibile trovare l’elenco aggiornato dei codici ATECO beneficiari e le tutti i dettagli sulla domanda,
che andrà presentata tra il 22 e il 26 febbraio.
E' ancora possibile presentare domanda per il sostegno ai lavoratori senza partita IVA.

Purtroppo non sono previsti ristori per gli altri professionisti dei BBCC come gli archivistici e gli archeologici

Re: Emergenza corona virus: effetti sui BBCC e gli operatori

MessaggioInviato: 31/01/2021, 21:51
da Sergio P. Del Bello
Roma, 22/01/2021

Documento presentato al MiBACT congiuntamente dall’Associazione nazionale archivistica italiana (ANAI)
e dall’Associazione italiana docenti universitari scienze archivistiche (AIDUSA) per riflettere sulla situazione
critica degli archivi e sulle possibili vie di uscita dall'impasse.

Il documento che si presenta riprende, aggiornandole alla luce della pandemia tuttora in corso, una serie di considerazioni da lungo tempo espresse dalla comunità degli archivisti nel suo complesso, dagli storici, da altre tipologie di utenti degli archivi (in particolare figure professionali come, ma non esclusivamente, architetti, ingegneri, notai, magistrati) e, più in generale, dai cittadini a proposito della situazione di crisi in cui versano gli archivi italiani da ben prima della situazione attuale che ha aggravato problemi ben noti. Le grida di allarme lanciate in passato non hanno finora condotto a risultati concreti e le criticità segnalate sono ormai arrivate a un punto che sarà di non ritorno se non si prenderanno immediate iniziative.

Il documento era stato pensato in vista della convocazione di un tavolo di discussione sugli archivi, autorevolmente proposto dal MiBACT in occasione di due diverse discussioni pubbliche sul tema: una promossa dall'Associazione Nazionale Archivistica Italiana (ANAI) e dalla Società Italiana per la Storia dell'Età Moderna (SISEM) nello scorso mese di luglio e una promossa dalle Associazioni che presiediamo, nello scorso mese di ottobre. Con il D.M. 20 gennaio 2021 n. 51 è stato ora istituito un tavolo permanente per i lavoratori negli istituti e nei luoghi della cultura a seguito dell'emergenza COVID-19.

Al tavolo è previsto che partecipino rappresentanti delle associazioni di settore. Poiché l'ANAI e AIDUSA da tempo riflettono, anche insieme ad altre associazioni come le società storiche sui gravissimi problemi che il personale degli Istituti archivistici è costretto quotidianamente ad affrontare, pesantemente aggravati dall'emergenza sanitaria ma da tempo manifestatisi, riteniamo utile trasmettere il documento elaborato.

Ci riserviamo di consegnare al tavolo anche dettagliate e concrete proposte operative, alcune delle quali elaborate e presentate in coordinamento con altre associazioni.

Micaela Procaccia, Presidente Associazione Nazionale Archivistica Italiana
Andrea Giorgi, Presidente Associazione Italiana Docenti Scienze Archivistiche

Re: Emergenza corona virus: effetti sui BBCC e gli operatori

MessaggioInviato: 26/01/2021, 1:33
da Sergio P. Del Bello
AgCult, 18/01/2021

Fondo Cultura, ecco come sarà gestito ed amministrato

Quali sono i soggetti finanziatori e i soggetti che si occupano della gestione del Fondo e della valutazione degli interventi proposti

Come verrà gestito il "Fondo per la Cultura", istituito con il decreto Rilancio (DL 34/2020) e aperto ai contributi dei privati che possono sostenere il mondo della cultura anche attraverso operazioni di microfinanziamento, di mecenatismo diffuso, di azionariato popolare e di crowdfunding idonee a permettere un'ampia partecipazione della collettività? A dettare modalità di gestione e amministrazione oltre che i criteri di funzionamento del Fondo è un decreto del Ministero per i Beni culturali.

Le modalità di ripartizione delle risorse del Fondo erano state dettate dal Mibact e dal Ministero dell’Economia nello stesso mese di dicembre scorso, con un decreto interministeriale. Il decreto definiva la ripartizione dei primi 50 milioni: 30 milioni di euro per la promozione di investimenti e al supporto di soggetti pubblici o a prevalentemente finanziamento pubblico per interventi di tutela, conservazione, restauro, fruizione, valorizzazione e digitalizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale; 20 milioni di euro per finanziare un fondo di garanzia per la concessione di contributi in conto interessi e di mutui per interventi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale.

Il decreto ministeriale 572/2020 stabilisce quali siano i soggetti finanziatori, i soggetti che si occupano della gestione del Fondo e della valutazione degli interventi proposti.
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Re: Emergenza corona virus: effetti sui BBCC e gli operatori

MessaggioInviato: 22/01/2021, 15:30
da Sergio P. Del Bello
MIBACT, 21/01/2021

Franceschini: nasce il tavolo permanente per i professionisti della cultura

Nasce il tavolo permanente per i lavoratori dei musei, degli archivi e delle biblioteche, un nuovo spazio istituzionale per un costante ascolto delle esigenze dei professionisti di uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia”. Così il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, che ha firmato il decreto ministeriale che istituisce il tavolo permanente per la tutela dei lavoratori degli istituti e luoghi della cultura a seguito dell’emergenza Coronavirus. “In vista delle misure di rilancio - ha aggiunto Franceschini - si rafforza così il dialogo e il confronto già intrapreso dal Ministero per la definizione degli interventi di ristoro.”

Il Tavolo è presieduto dal Direttore generale musei ed è composto dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni di settore. Vi partecipano anche il Direttore generale Archivi, il Direttore generale Biblioteche e diritto autore e i rappresentanti delle istituzioni culturali in base ai temi trattati.
Compito principale del tavolo sarà quello di esaminare le problematiche connesse all’emergenza da COVID-19 nel settore di competenza per valutare l’adozione di opportune iniziative relative di contrasto e contenimento dei danni diretti e indiretti derivanti dall’emergenza sanitaria.

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Vedi anche Sole24Ore, 22/01/21
Mibact, nasce Tavolo professionisti della cultura
Il Tavolo è presieduto dal direttore generale musei Massimo Osanna ed è composto dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni di settore. Vi partecipano anche il direttore generale Archivi, Anna Maria Buzzi, il direttore generale Biblioteche e diritto autore, Paola Passarelli, e i rappresentanti delle istituzioni culturali in base ai temi trattati.

Re: Emergenza corona virus: effetti sui BBCC e gli operatori

MessaggioInviato: 27/12/2020, 15:43
da Sergio P. Del Bello
AgCult, 27/12/2020

Covid, Mibact: primule di musei, archivi e biblioteche a sostegno della campagna di vaccinazione

Al via la campagna del Collegio Romano, sul web e sui social sbocciano le primule del patrimonio culturale

Primule di diverse specie, dalle corolle color giallo, arancio, rosa. Scolpite sui marmi, stampate su pergamene, dipinte su porcellane, catalogate in antichi erbari, descritte in scrupolosi codici botanici. Nascoste tra decori minuti oppure protagoniste fortemente simboliche in pitture parietali e affreschi decorativi. Con una ricerca sul ‘fiore che annuncia la primavera’ condotta e condivisa da tutti i propri istituti - biblioteche statali, archivi, musei e parchi archeologici - il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo guidato da Dario Franceschini lancia attraverso i propri profili social una campagna di comunicazione digitale a sostegno della vaccinazione anti Covid 19.

La card dell’iniziativa di promozione è una sintesi di raffinati esemplari floreali e raffigura un primo piano del busto e delle mani della “Dama col mazzolino” di Andrea Del Verrocchio, conservata al *Museo Nazionale del Bargello*, opera dalla quale ha tratto ispirazione lo stesso Stefano Boeri per l’ideazione del logo dei padiglioni per la campagna di vaccinazione che, dai primi di gennaio, saranno presenti in mille e cinquecento piazze italiane.

Ribadendo lo slogan “L’Italia rinasce con un fiore”, il MiBACT affianca al marchio con i petali fucsia la primula del Verrocchio con l’hashtag #VaccineDay.
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La campagna sarà declinata e condivisa sui siti e sui social di tutti gli Istituti statali, per un impegno corale della Cultura a favore della salute dei cittadini e del rilancio del Paese.

Re: Emergenza corona virus: effetti sui BBCC e gli operatori

MessaggioInviato: 11/12/2020, 2:35
da Sergio P. Del Bello
AgCult, 09/12/2020

Covid, Buzzi (Mibact): Riapertura Archivi di Stato al pubblico è riscossa della cultura

Da circa una settimana è partita la “riscossa” dei luoghi della cultura nei confronti delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria. Lo scorso 3 dicembre, infatti, il Dpcm emanato da Palazzo Chigi ha permesso la riapertura degli Archivi di Stato dislocati su tutto il territorio nazionale, con le consuete modalità e assicurando pieno servizio a tutti gli utenti. Un importante segnale di rinascita che forse avrebbe meritato più risalto. “Gli Archivi di Stato sono a oggi gli unici luoghi della cultura aperti, però si fa fatica a far passare il messaggio. In televisione si continua a parlare dei musei che aprono in maniera virtuale e non si dice dei nostri istituti che sono aperti in maniera autentica - dichiara ad AgCult il direttore generale Archivi del Mibact, Anna Maria Buzzi -. Pagano lo scotto di una visione elitaria, per pochi addetti, della cultura. Mentre per i musei si è fatto lo sforzo di renderli aperti a tutti i cittadini, gli archivi continuano a restare nell’immaginario un luogo chiuso”.

“Il ministro Franceschini ha dato una risposta alle istanze che venivano da studiosi e ricercatori che possono tornare a consultare i documenti custoditi – sottolinea Buzzi -. Ma non solo. La riapertura è venuta incontro anche a tutti quei professionisti che, per usufruire delle agevolazioni fiscali, come il Superbonus del 110% inserito nel Decreto Rilancio, trovavano gli archivi chiusi e avevano difficoltà ad avviare le pratiche”. Non a caso, spiega Buzzi, “il nostro simbolo è la medaglia del Giano Bifronte che guarda sia al passato, come gli archivi che custodiscono documenti storici, sia al futuro, come gli archivi che diventano essenziali per il rilancio del Paese tramite le agevolazioni fiscali introdotte dalle ultime normative”.

Riapertura archivi e biblioteche

MessaggioInviato: 05/12/2020, 17:22
da Stefania Di Primio
Il Mibact ha reso noto che, in ottemperanza alle nuove misure di contrasto e contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 previste dal Dpcm 3 dicembre 2020 (art. 1, lettera r), riaprono al pubblico gli archivi, dove si potrà accedere nel rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza pandemica. I servizi delle biblioteche saranno offerti su prenotazione.

Le modalità di prenotazione e le regole di accesso sono comunicate ed evidenziate sui propri siti dalle singole istituzioni. Il comunicato stampa è consultabile all'indirizzo https://www.beniculturali.it/comunicato ... enotazione
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Re: Emergenza corona virus: effetti sui BBCC e gli operatori

MessaggioInviato: 22/11/2020, 2:39
da Sergio P. Del Bello
La Repubblica, Laura Crinò, 20/11/2020

"Riaprite archivi e biblioteche": l'appello degli studiosi per non bloccare la ricerca

Ha già raccolto le firme di rettori e studiosi, da Luciano Canfora ad Alessandro Barbero, l'appello di un gruppo di dottorandi al governo per far riaprire le istituzioni culturali che, come i musei, sono stati chiuse il 3 novembre dal decreto anti-Covid: "Gli archivi sono per gli specialisti. Chiuderli mette a rischio studio e prospettive per il futuro"

Le firme sono quasi tremila. Includono nomi noti del mondo accademico italiano, da Luigi Ambrosio – rettore della scuola Normale di Pisa – a Luciano Canfora, Salvatore Settis, Carlo Ginzburg, Alessandro Barbero. Ma ci sono anche nomi meno conosciuti di professori universitari, dottorandi, assegnisti di ricerca, specializzandi. Con una petizione, girata grazie al passaparola e ai social e che di ora in ora raccoglie sempre più adesioni, chiedono al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio, al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e a quello della ricerca Manfredi di riaprire archivi e biblioteche.

In quanto “istituti e luoghi di cultura” afferenti al Mibact, sia gli uni che le altre sono infatti chiusi per decreto dal 3 novembre. Mentre i laboratori delle facoltà scientifiche funzionano regolarmente, i “laboratori” di chi fa ricerca in ambito umanistico hanno di nuovo sbarrato le porte, come già avvenuto in primavera. Tuttavia, fanno notare i promotori nell’appello, “parificare le istanze di divulgazione aperte al grande pubblico”, ossia i musei, ai “luoghi di ricerca frequentati per motivi lavorativi da un’utenza ristretta e accorta di specialisti (archivi e biblioteche, collezioni e depositi museali)” ha l’effetto di paralizzare la ricerca di intere categorie di studiosi per settimane, forse mesi. Mentre fanno notare che per chi fa ricerca in ambito umanistico (storici, storici dell’arte, filologi ecc.) “l’accesso diretto a depositi librari e fondi archivistici è fondamentale e non sostituibile in alcun modo con lo smart working” i promotori dell’appello (un gruppo di undici giovani studiosi e studiose) chiedono, se la situazione non verrà modificata da una riapertura degli istituti, “che sia affrontato di conseguenza il tema della sospensione e della proroga di corsi dottorali e contratti di ricerca”.
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Re: Emergenza corona virus: effetti sui BBCC e gli operatori

MessaggioInviato: 10/11/2020, 1:27
da Sergio P. Del Bello
MIBACT

Cultura: Mibact, da VENERDÌ chiusi al pubblico musei, archivi, biblioteche e aree archeologiche

In ottemperanza alle nuove misure di contrasto e contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 previste dal Dpcm (art. 1, lettera r), il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo comunica che dal 6 novembre al 3 dicembre 2020 sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei, degli archivi, delle biblioteche, delle aree archeologiche e dei complessi monumentali di cui all'articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio.

Roma, 4 novembre 2020
Ufficio Stampa MiBACT