Chiuso l'archivio storico comunale di Lodi

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Re: Chiuso l'archivio storico comunale di Lodi

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 22/08/2023, 13:04

Il Cittadino, 22/08/2023

[url=https://www.ilcittadino.it/stories/lettere_al_direttore/non-mettete-larchivio-storico-[di Lodi} nello-scantinato-dellex-linificio-o_93827_96/]«Non mettete l’Archivio storico nello scantinato dell’ex Linificio»[/url]

Lettera di Ferruccio Pallavera al direttore
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La prima. Dal giorno in cui è stato reso noto il progetto di massima del futuro Museo ho ripetutamente espresso - e con me Margherita Cerri presidente vicaria della Società Storica Lodigiana - le più ampie perplessità sul fatto che la dislocazione dell’Archivio storico comunale di Lodi sia stata prevista nello scantinato dell’ex Linificio. Si tratta di un patrimonio (negli ultimi decenni conservato in via Fissiraga) che è di incalcolabile importanza per comprendere la storia del territorio: vi sono riposti, tra gli altri, gli Archivi delle Congregazioni di Muzza e del Consorzio di bonifica Muzza Bassa Lodigiana (pergamene dall’anno Mille!), gli Archivi dell’Ospedale Maggiore e dell’Ospedale Fissiraga di Lodi (documenti dal XII secolo), l’Archivio della Scuola dell’Incoronata e del Monte di Pietà (dal XV secolo), l’Archivio notarile riguardante tutti i comuni del Lodigiano e del Cremasco (dal XIV secolo), l’Archivio della Sottoprefettura di Lodi e Crema (dal XVIII secolo), il Fondo degli Agrimensori (dall’anno 1602). Si tratta di milioni e milioni di documenti riposti in centinaia di faldoni, pergamene e incartamenti originali, che mai nessuno ha scannerizzato.

Ebbene, ubicarli in uno scantinato è pericolosissimo per la loro conservazione futura, sia per l’umidità che per il pericolo degli allagamenti. È vero che le tecnologie oggi fanno miracoli, ma tutti constatiamo che è sufficiente l’interruzione dell’elettricità a causa di un temporale o un impianto malfunzionante per mandare a rotoli qualsiasi marchingegno di ultima generazione. Se l’umidità e il salnitro stanno rovinando le decorazioni del tempio dell’Incoronata, immaginiamoci cosa può succedere per i documenti di un archivio seminterrato.
L’ultima alluvione che ha travolto una parte della Romagna ha causato, tra le altre cose, la perdita irreversibile di centinaia di volumi antichi, le Cinquecentine, appartenenti alla biblioteca del Seminario di Forlì, che qualcuno aveva sciaguratamente pensato di “custodire” in uno scantinato. Ecco perché il patrimonio dell’archivio storico comunale del Lodigiano (che è il nostro “Archivio di Stato”!) non può essere stipato sottoterra. È dunque necessario pensare a una sua dislocazione in un piano superiore dell’ex Linificio. Non è un problema di peso: ricordiamo che i saloni della fabbrica dismessa hanno ospitato i macchinari pesantissimi che producevano lino e canapa a livello industriale.
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Un augurio. Che il sindaco Andrea Furegato e Andrea Cancellato (che si sono assunti l’improbo e coraggioso compito di dare una destinazione concreta all’ex Linificio), unitamente alla giunta municipale e all’intero consiglio comunale di Lodi, riflettano prima di assumere decisioni definitive che potrebbero avere conseguenze nefaste per il ricchissimo patrimonio cartaceo che testimonia e racconta la storia della nostra terra. Li supplichiamo: non ci facciano scrivere tra qualche anno, dopo un devastante nubifragio: “...Ecco, noi ve l’avevamo detto...”.
Sergio P. Del Bello
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Riapre alla consultazione l'Archivio Storico di Lodi

Messaggioda Rossella Manzo » 08/09/2020, 21:08

Lodi - Archivio Storico - riapertura

Penso che possa essere di interesse

Archivio storico: da mercoledì 9 via al servizio di consultazione
La società cooperativa Mémosis offrirà l’assistenza alla consultazione ogni mercoledì, su appuntamento, dalle 9.30 alle 13.30, con attenzione particolare ad assicurare la rotazione degli accessi, per permettere a tutti coloro che ne fanno richiesta di usufruire del servizio.


Per saperne di più si rinvia alla seguente pagina
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Rossella Manzo
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Chiuso l'archivio storico comunale di Lodi

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 06/10/2018, 8:53

Il Cittadino, 05/10/2018

Ma i lodigiani sono così ignoranti da non capire il problema?
Sospeso l’accesso all’Archivio storico di Lodi

Egregio direttore,
è stata con mia grande sorpresa che tre giorni fa, arrivando appositamente da Cremona per consultare l’Archivio storico comunale di Lodi, ho appreso che a partire dallo scorso 24 settembre nessuno può consultare i documenti custoditi in via Fissiraga a Lodi. Un laconico comunicato affisso all’ingresso dell’Archivio, che annuncia la chiusura dal pubblico della struttura, mi ha lasciato di stucco.

Dai due studiosi presenti in sala ho scoperto che l’amministrazione comunale di Lodi passata e quella attuale hanno abbandonato a sé stesso l’Archivio storico municipale, lasciando andare in pensione o altrove tutto il personale preposto, e che adesso non ci sono più dipendenti che possono consegnare agli studiosi il materiale che vi è custodito.

Vorrei ricordare agli amministratori comunali della città di Lodi che in esso è riposto tutto l’Archivio notarile sussidiario sia di Lodi che di Crema, con centinaia e centinaia di filze nelle quali sono conservate centinaia di migliaia di documenti (atti pubblici e privati, doti, testamenti, contratti di vendita e d’affitto) di più di 600 notai, compresi tra il 1450 e il 1758. In esso sono riposti, tra gli altri, i grandi faldoni dell’Archivio del Giudice conciliatore di Lodi (1875-1997), gli Atti giudiziari di Crema e del suo territorio (1518-1656), l’Archivio della Sottoprefettura di Lodi e Crema ( XVIII - XIX secolo), l’Archivi delle Congregazioni di Muzza e del Consorzio di bonifica Muzza Bassa Lodigiana (XI-XX secolo), l’Archivio dell’Ospedale Maggiore di Lodi (XII secolo-1964), l’Archivio dell’Ospedale Fissiraga (XVI-XIX secolo), il Fondo agrimensori (1602-1839).

Un giovane di Crema che deve predisporre la tesi universitaria consultando gli incartamenti che si trovano a Lodi non può accedere all’Archivio: cosa farà?Rinvierà la tesi? Cosa penserà il suo docente? Mi hanno detto che solo “Il Cittadino”, con un paio di articoli, ha sollevato il problema, e che l’amministrazione comunale tutta, opposizione compresa, ha fatto finora orecchio da mercante. Mi creda, è uno scandalo. Ma i lodigiani sono così ignoranti da non accorgersi del problema che stanno creando ai giovani universitari? E Lodi sarebbe una città universitaria? Ma fatemi il piacere...

Angelo Morstabilini
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