Da AgendaDigitale, di Patrizia Saggini, 02/05/2014:
Obbligo al registro unico delle fatture, da luglio
E' un'altra delle novità del recente decreto Irpef. Così anche si sgombra il campo da dubbi su come si sarebbero inviate
in conservazione le fatture elettroniche: il trasferimento avverrà tramite il protocollo informatico. Restano tuttavia lacune
normative da sanare
Con il recente DL. del 24/4/2014 n. 66 (cd. Decreto Irpef 2014), all’art 42 del Decreto si prevede anche l’obbligo per tutte le PA (di cui all’art 1 comma 2 del D. Lgs 165/2001) di tenere il registro unico delle fatture. Qui entro 10 giorni dal ricevimento sono annotate le fatture o le richieste equivalenti di pagamento per somministrazioni, forniture e appalti e per obbligazioni relative a prestazioni professionali emesse nei loro confronti.
Il registro deve essere unico per tutto l’ente, in quanto non sono ammessi registri di settore; si prevede anche - forse entrando un po’ troppo nel dettaglio - che il registro costituisce parte integrante del sistema ...
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Sarebbe quindi quantomai opportuno che tutti i dati previsti dall’art. 42 (ad esclusione di quelli delle lett. a), b), l), m) e n)) venissero resi obbligatori nel tracciato FatturaPA - integrando l’art. 25 del medesimo decreto o comunque l’All. A del DM 55/2013 - in modo da ottimizzare e sincronizzare la protocollazione e la conseguente registrazione, e rendere così effettiva quell’automatizzazione dei processi tanto invocata proprio quando si parla di fattura elettronica.
La previsione della loro obbligatorietà anche nel tracciato, li assoggetta infatti al controllo di SDI e garantisce in primo luogo che le fatture ricevute dalla PA abbiano tutti i dati richiesti per la registrazione, e in secondo luogo i dati contenuti nella fattura possano essere riversati automaticamente nel registro delle fatture, limitando al minimo l’intervento dell’operatore.