22/11/2019, Enrico Mingori
“Da 7 anni raccogliamo video amatoriali girati a Venezia: dentro c’è la storia della città nel 900.
L’acqua alta ha rovinato tutto, chiediamo il vostro aiuto”
Venezia, l’acqua alta rovina l’archivio dei video amatoriali: “Aiutateci”
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Con questo progetto, intitolato “Ri-prese”, Giuseppe e Nicoletta – spinti anche dal professor Marco Bertozzi, docente di Cinema allo Iuav – vogliono tentare di replicare in Laguna gli archivi di home movies che ci sono alcune città come Bologna, Torino, Bergamo, Cagliari. Questi video amatoriali custodiscono la memoria di una comunità, sono una finestra aperta sulla storia recente: dentro ci trovi i vestiti, le abitudini, i gesti e le parole di un’epoca.
Adesso una parte di questo progetto rischia di morire affogata. L’acqua alta che nei giorni scorsi ha invaso Venezia ha danneggiato pellicole, proiettori e cineprese. Per salvare questo scrigno che custodisce immagini di memoria collettiva Giuseppe e Nicoletta chiedono aiuto con una raccolta fondi (qui il link).
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Salvare le pellicole, ora, comporta un costo notevole in termini economici. I due ragazzi hanno quindi lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma “Produzioni dal basso” per chiedere aiuto. Gli obiettivi dell’iniziativa di crowfunding sono, in primis, garantire, con l’aiuto di altre strutture, “la conservazione e la digitalizzazione delle bobine danneggiate” e “riparare le apparecchiature guaste”, ma anche – se possibile – “acquistare nuove attrezzature e componenti che prevengano problemi analoghi” e “acquistare un macchinario che permetta di digitalizzare” anche le altre bobine.
“Forse fra qualche anno pensare a una Venezia abitata potrà sembrare incredibile”, rimarcano i due giovani video-appassionati. “In quel momento i film che cerchiamo di proteggere avranno un valore ancora più inestimabile”.
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