E' online il WebGIS del Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna
In questo sito potete visualizzare la mappa dei beni architettonici tutelati e le relative informazioni raccolte dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna. Sono presenti tutti i beni tutelati da uno specifico provvedimento (decreti, notifiche…) di cui sia stato possibile rintracciare l’ubicazione, e una parte del patrimonio tutelato ope legis, corrispondente prevalentemente ai beni colpiti dal sisma del 2012 e da quello del 2013. Il sito è in continua crescita e aggiornamento, e attualmente comprende 6937 beni architettonici (ultimo aggiornamento: 15/12/2014).
Il webGIS del patrimonio culturale emiliano-romagnolo, promosso dalla Direzione regionale dei beni culturali e paesaggistici dell'Emilia Romagna, localizzando sul territorio i beni culturali, costituisce un prezioso strumento per la loro tutela e per la loro salvaguardia, soprattutto in situazioni di rischio e di emergenza.
Esso si è arricchito delle informazioni relative alla localizzazione degli archivi, raggruppati per sedi di conservazione. L'esperienza del terremoto del maggio 2012 ha infatti dimostrato la cruciale importanza di disporre, in momenti di emergenza, di mappe affidabili per intervenire tempestivamente su beni tanto fragili e complessi.
Il lavoro di georeferenziazione, svolto su proposta e in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archivistica per l'Emilia Romagna, è stato reso possibile dal fattivo contributo dell'Istituto centrale per gli archivi (http://www.icar.beniculturali.it/) che ha consentito l'acquisizione dei dati presenti nel Sistema Archivistico Nazionale (http://san.beniculturali.it), successivamente aggiornati con le informazioni in possesso della Soprintendenza archivistica relative agli spostamenti subiti da alcuni archivi a seguito del terremoto.
Mediante la nuova funzione di "Ricerca archivi", attivabile nel menù di sinistra, che rende possibile ricercare gli archivi per denominazione o sulla base di criteri geografici, è possibile individuare la sede di conservazione, la cui scheda, con apposito link, rinvia alla descrizione dell'archivio presente nel SAN, quando censito, o alle eventuali informazioni aggiornate nel sito della Soprintendenza archivistica.