per l’elaborazione del Codice normativo per i soggetti produttori d’archivio:
[url=file:///C:/Users/Del%20Bello/Downloads/NIERAEPF.agosto_2014%20(1).pdf]seconda edizione delle NIERA[/url]
Segnaliamo che nel sito dell’ICAR è stata pubblicata la seconda edizione delle NIERA(EPF) - Norme italiane per l’elaborazione dei record di autorità archivistici di enti, persone, famiglie, frutto dell’attività congiunta della Direzione generale per gli archivi, delle Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano e dell’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici.
Si trovano nella sezione dedicata agli standard ed alle linee guida, corredate, in tale contesto, da ulteriori strumenti di supporto: http://www.icar.beniculturali.it/index. ... vi-storici .
Le NIERA(EPF) sono state redatte dalla Commissione nazionale per l’elaborazione del Codice normativo per i soggetti produttori d’archivio, istituita dalla DGA il 7 aprile 2010.
Presentate per la prima volta a Pescara nel dicembre 2011, nell’ambito della II Conferenza nazionale sugli archivi, ed illustrate e discusse in numerose sedi nel corso del 2012 e 2013, sono state aggiornate modificate grazie alle osservazioni e ai contributi ricevuti, sia da parte dei membri della Commissione che dai parteciparti agli incontri, ed alla sperimentazione applicativa al SAN.
Fatte in conformità con ISAAR, ne accolgono, in particolare, l’indicazione ad utilizzare lo standard internazionale come base per la produzione dello standard nazionale.
Hanno l’obiettivo di:
· individuare gli elementi che servono ad identificare e descrivere le entità;
· stabilire le regole e i vocabolari controllati per la standardizzazione degli elementi strutturati del record di autorità, in modo che essi costituiscano chiavi di accesso normalizzate;
· stabilire le regole per la composizione delle intestazioni di autorità normalizzate
· stabilire le norme redazionali del record di autorità;
· indicare le modalità attraverso le quali si attuano nei sistemi informativi archivistici relazioni tra entità e documentazione, entità e altre entità, entità e risorse di altro tipo;
· rendere possibile lo scambio delle descrizioni delle entità tra sistemi e/o reti informativi, anche se l’applicazione delle NIERA(EPF) non ne è condizione sufficiente; per raggiungere tale obiettivo è necessario adottare specifici protocolli di comunicazione basati su standard internazionali come EAC-CPF.
Sono, quindi, lo standard italiano per la descrizione di enti, persone, famiglie, la redazione delle intestazioni di autorità normalizzate e la visualizzazione delle liste di autorità.
Sono costituite da un capitolo sul record di autorità, un insieme di allegati (A-H), una appendice.
Il capitolo sul record di autorità dell’entità si articola in cinque paragrafi. I primi tre riguardano rispettivamente l’ente (E), la persona (P), la famiglia (F). Ciascuno contiene: definizione della specifica entità; scopo degli elementi e regole per la loro normalizzazione; esempi di applicazione delle regole; criteri di individuazione della specifica entità. Il quarto e il quinto sono relativi alle relazioni (R) tra entità e documentazione archivistica, tra entità e altre entità, tra entità e risorse di altro tipo e agli elementi di controllo (C). Contengono entrambi: scopo degli elementi e regole per la loro normalizzazione; esempi di applicazione delle regole.
Gli allegati sono parte integrante delle regole. Si tratta di norme di carattere generale relative all’uso delle maiuscole/minuscole e dei numerali (A), alla traslitterazione dei caratteri diacritici (B), alla normalizzazione della data (C), alla normalizzazione dell’elemento luogo (D) e di proposte di vocabolari controllati (E, F, G, H). Seguono alcuni esempi di record di autorità.
L’appendice, infine, contiene una breve riflessione su «Il produttore nella teoria archivistica italiana».
Rispetto all’edizione presentata a Pescara, le più significative novità riguardano la struttura generale dello standard, che è stata semplificata; i nomi di alcuni degli elementi dell’ente; la sintassi dell’intestazione di autorità; la modalità di visualizzazione delle date attribuite; la modifica di alcuni vocabolari controllati e di quasi tutti gli allegati; la scomparsa, dal testo dello standard, di «elaborati» ed «appendici», pubblicati come «strumenti di supporto» soltanto nell’edizione on line; la riscrittura, in parte, dell’appendice sul soggetto produttore; l’aggiunta di un indice analitico delle norme.