fatto bene e chiaro.
Grazie della segnalazione
Continuiamo a mantenerci aggiornati
La legge di Bilancio per il 2017 (legge n.232/2016), già entrata in vigore, presenta tra i suoi vari provvedimenti, una novità interessante dal punto di vista previdenziale: il nuovo cumulo gratuito dei contributi.
Il cumulo è l’operazione mediante la quale è possibile, per i lavoratori, riunire all’interno del medesimo Ente previdenziale obbligatorio tutti i contributi versati, nel corso della vita, a favore di diverse casse previdenziali, per raggiungere i requisiti necessari per maturare il diritto a pensione.
Si tratta di una modifica alla precedente normativa (legge n.228/2012), che aveva già introdotto il cumulo gratuito contributivo. Queste le due principali novità:
1) il nuovo cumulo trova applicazione anche per raggiungere la pensione anticipata e non più solo quella di vecchiaia
2) il nuovo cumulo riguarda anche periodi di contribuzione eventualmente maturati all’interno delle Casse previdenziali private dei liberi professionisti ordinisti
Si conferma la totale gratuità dell’opzione ed il fatto che il calcolo dell’importo della pensione sarà calcolato secondo le regole pro rata vigenti delle singole gestioni previdenziali (quindi con anche un’ eventuale componente di calcolo retributivo).
Questo provvedimento potrebbe quindi aiutare in molti casi anche i freelance a raggiungere prima il diritto a pensione, senza “perdere” alcunchè in termini di importo della prestazione.
Le altre due importanti novità normative attinenti questi argomenti sono l’APE e la RITA, che entreranno però in vigore a maggio e i cui dettagli devono essere ancora definiti da appositi decreti attuativi e da accordi tra le componenti coinvolte (banche, assicurazioni, inps).
1. A decorrere dall’anno 2017, per i lavoratori autonomi, titolari di posizione fiscale ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, iscritti alla Gestione Separata di cui all’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, che non risultano iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati, l’aliquota contributiva di cui all’articolo 1, comma 79, della legge 24 dicembre 2007, n. 247, è stabilita in misura pari al 25 per cento.
Le nostre richieste risultano quindi ascoltate e, al momento, il ministro dell'Economia Padoan e il Primo Ministro Renzi dichiarano di non prevedere modifiche alla Manovra nel passaggio al Senato, a prescindere dal risultato della consultazione referendaria. Il testo arriverà presumibilmente a Palazzo Madama il 6 dicembre e i senatori avranno due giorni per presentare gli emendamenti.
Noi rimarremo vigili, come preannunciato. Vi ricordiamo di partecipare con noi su Twitter alla campagna #occhio25 per impedire l'assalto alla diligenza delle gestioni separate.
Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti