Contributi previdenziali INPS: gestione separata

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Re: Contributi previdenziali INPS: gestione separata

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 12/11/2016, 1:15

ACTA invita a stare allerta per la riduzione dell'aliquota INPS dei liberi professionisti

#occhio25! In pericolo la riduzione dei contributi INPS al 25%

L'assalto alla diligenza è in agguato! In tanti hanno messo gli occhi sul nostro bottino e vogliono soffiarcelo, per alimentare le loro lobbies. Noi freelance non abbiamo nessuna intenzione di perdere sul filo di lana. Per questo Acta, con tutte le altre associazioni che hanno contribuito a conseguire questo successo, si mette sul piede di guerra e lancia #occhio25. Per dire chiaro e forte che gli occhi sono ben aperti e le polveri pronte: l'assalto alla diligenza non passerà!

La legge di stabilità contiene una misura importantissima per i professionisti iscritti alla gestione separata: la riduzione dei contributi pensionistici dal 27 al 25%. Una misura che attendiamo da anni e che, fino a questi giorni, speravamo protetta dall’assalto alla diligenza che caratterizza da sempre il faticoso iter di approvazione delle leggi di bilancio. Assalto di cui invece si cominciano a sentire le avvisaglie. Altri interventi, in discussione nelle commissioni parlamentari, sono alla disperata ricerca di copertura finanziaria: rivolgere allora lo sguardo verso la Cassa in Gestione Separata è una prassi diffusa e purtroppo da sempre usuale. Da qui nasce la nostra preoccupazione. Ma anche la determinazione a non farci ricacciare indietro. ....


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Re: Contributi previdenziali INPS: gestione separata

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 26/10/2016, 21:54

COLAP, newsletter, n. 7, 10/10/2016

INTERVISTA ALLA PRESIDENTE EMILIANA ALESSANDRUCCI SUL CORRIERE ECONOMIA
LAVORO AUTONOMO: SE IL TAGLIO DEI CONTRIBUTI DIVENTA UN BOOMERANG

a cura di Isidoro Trovato – Giornalista del Corriere Della Sera

Giù il prelievo Inps per le Partite Iva, da valutare gli effetti della manovra sulla pensione che verrà.

E’ tempo di sfide importanti per il mondo delle partite iva: dalle pensioni al Fisco passando per il lavoro e la Legge di Stabilità.
Le buone notizie arrivano dal premier Renzi che di recente ha ribadito la volontà di inserire nella legge di Stabilità, alcuni sgravi anche a sostegno delle partite iva, che potranno così avere un risparmio di mille euro l’anno.
Il tutto per incentivare le adesioni con l’obiettivo dichiarato di raggiungere 500 mila partite iva

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Pericoli
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Re: Contributi previdenziali INPS: gestione separata

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 19/10/2016, 22:36

ACTA, 19/10/2016

I contributi INPS scendono al 25%!

Nella legge di stabilità è contenuta una misura che prevede la riduzione dei contributi pensionistici degli iscritti alla gestione separata dal 27% attuale
al 25% nel 2017.

La contribuzione tende così ad allinearsi a quella degli altri lavoratori autonomi (commercianti e artigiani a regime verseranno il 24%, ma con un minimo contributivo) e dei lavoratori dipendenti, la cui contribuzione pensionistica, se calcolata con riferimento al costo del lavoro complessivo (e non al RAL o reddito lordo) è intorno al 25% (si veda analisi CERM per Acta).
Un provvedimento che arriva dopo quattro anni di sospensioni, spesso all'ultimo minuto, degli aumenti previsti in base alla legge Fornero e che avrebbero dovuto portare la contribuzione al 33% nel 2018.
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Re: Contributi previdenziali INPS: gestione separata

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 09/09/2016, 22:50

ACTA, 09/09/2016, di Francesca Pesce

Riconoscere le vittorie rafforza la coalizione

Lottare per i propri diritti è faticoso, ma può essere anche ricco di soddisfazioni. L’importante è riconoscerle, altrimenti è come combattere contro i mulini a vento e alla fine è totalmente e vacuamente stancante.

Un commento positivo dell'associazione per l'annuncio della riduzione dell'aliquota ottenuto anche grazie alla battaglie portate avanti negli ultimi anni.
La felicità per questo risultato sarà piena solo dopo la sua conversione in legge e dopo l'approvazione del job act dei lavoratori autonomi.
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Re: Contributi previdenziali INPS: gestione separata

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 07/09/2016, 13:31

Il Sole24ore, di Giovanni Parente, 07/09/2016

Partite Iva, ecco come cambierà lo sconto sui contributi Inps per i freelance

Quest’anno i freelance non iscritti a Ordini professionali potrebbero avere qualche certezza in più. C’è, infatti, l’impegno del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a invertire il trend. «Nella legge di Stabilità verranno tagliati i contributi per le partite Iva non iscritte agli ordini, una platea di 500mila persone», ha dichiarato ieri sera il premier nel corso di «Porta a porta» arrivando a quantificare il risparmio in «mille euro l’anno». Una buona notizia, quindi, per informatici, grafici, pubblicitari, traduttori, formatori. Ma non solo. La platea interessata è quella degli autonomi che sono obbligati a iscriversi a un Albo e a una Cassa di previdenza privatizzata.
...
Il Jobs act degli autonomi
Un altro corposo capitolo di misure, che testimoniano una crescente attenzione per le partite Iva, è contenuto nel Job act degli autonomi. Il provvedimento (atto 2233) è stato approvato dalla Commissione Lavoro del Senato, presieduta da Maurizio Sacconi (Ap), alla fine dello scorso mese di luglio. Il testo è atteso nell’Aula di Palazzo Madama, dove il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato entro le ore 13 di lunedì 12 settembre.

Diverse le integrazioni apportate dalla Commissione rispetto al testo originario presentato dal Governo. Tra gli interventi contenuti nell’attuale versione del Ddl, si possono ricordare l’allargamento delle nuove norme sulla malattia che equiparano la degenza domiciliare alla degenza ospedaliera: l’ambito di applicazione riguerderà non solo alle malattie oncologiche ma anche alle gravi patologie cronico-degenerative o che comportano un'inabilità lavorativa temporanea del 100 per cento. O ancora la chance dei congedi parentali riconosciuta sia alla madre che al padre. Tuttavia - come ricorda sempre Acta - «complessivamente i congedi parentali usufruiti da entrambi i genitori non potranno superare il limite complessivo di 6 mesi, anche se solo uno dei genitori fosse iscritto alla gestione separata».
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Re: Contributi previdenziali INPS: gestione separata

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 05/09/2016, 18:15

ACTA, 05/09/2016

Scende l'aliquota pensionistica della gestione separata?

Per ben quattro anni siamo riusciti a far sospendere l'applicazione della legge Fornero che prevedeva un aumento graduale dell'aliquota pensionistica (1 punto percentuale all'anno, fino al raggiungimento del 33%). Ci siamo riusciti con interventi fantasiosi (flash mob, fax bombing, tweet bombing) e partecipati in modo crescente.
Quest'anno c'è un'importante novità: non solo è confermata la non applicazione dell'aumento, ma si interverrà per rendere più equa e sostenibile la nostra contribuzione previdenziale.
Novità importanti nella legge di stabilità

Sulla base delle prime anticipazioni, riportate anche dal quotidiano La Stampa, con la nuova legge di stabilità ci saranno due importanti novità:
l'aliquota pensionistica, attualmente al 27%, sarà ridotta al 25%, meno 2 punti percentuali. C'è quindi un forte avvicinamento alla situazione degli altri lavoratori autonomi come artigiani e commercianti, che a regime verseranno il 24%, un punto in meno rispetto a noi, ma accompagnato dalla presenza, per loro, di un minimo contributivo che penalizza chi ha redditi bassi, inferiori ai 15.000 euro anno;
la contribuzione per le altre spese assistenziali (malattia e maternità) aumenteranno dall'attuale 0,72% a una percentuale che potrà variare tra 1 e 1,5%, per poter garantire un miglioramento delle prestazioni. Il sottosegretario Nannicini ci ha garantito che ogni euro raccolto sarà effettivamente impiegato per un aumento delle nostre prestazioni.
In definitiva la contribuzione complessiva passerà dal 27,72% al 26-26,5%, con un aumento delle prestazioni che dovrebbe riguardare soprattutto la malattia.
Un passo importante, che ci auguriamo sia accompagnato al più presto dall'approvazione del DDL sul lavoro autonomo e che sia finalmente affrontata anche la questione delle pensioni.
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Re: Contributi previdenziali INPS: gestione separata

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 05/06/2016, 18:24

ACTA, 03/06/2016 di Anna Soru

Il diritto alla pensione non è uguale per tutti. Ape non sanerà le iniquità

Le regole per il pensionamento sono cambiate, ma il sistema resta frammentato e decisamente opaco. Tra le pieghe di oscure norme sopravvivono nicchie di privilegio, mentre tutte le norme generali escludono da diritti basilari gli iscritti alla gestione separata. Qualche confronto rende conto dell’iniquità del nostro sistema pensionistico non solo nei confronti delle nuove generazioni, ma anche all’interno della stessa generazione.
3 donne, 3 situazioni molto diverse
Luisa, che lavorava in un'azienda editoriale, è andata in pensione nel 2015 a 58 anni. Grazie ad una norma del il settore poligrafico , 35 anni di contributi (raggiunti con il riscatto della laurea) sono stati sufficienti al pensionamento, con una pensione calcolata quasi totalmente con criterio retributivo.
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La nostra socia Erica (nella foto) invece ha 67 anni, lavora da 41 anni e non può ancora andare in pensione. Erica è una professionista iscritta alla gestione separata ed è penalizzata rispetto alle sue coetanee, perché:
andrà in pensione con un calcolo interamente contributivo, anche se al momento della riforma lavorava da 21 anni. La riforma Dini, prevedeva una lunghissima transizione e salvaguardava il calcolo totalmente retributivo per chi lavorava dal 1978, ma non per tutti. Nessuna transizione per chi si ritrovava a dover afferire alla gestione separata: sistema contributivo puro, indipendentemente dall'anzianità lavorativa.
l'età della pensione è ancora lontana. Erica 5 anni fa sapeva che avrebbe dovuto aspettare i 65 anni, ma con il passare del tempo il traguardo si è allontanato, secondo le ultime informazioni potrà andare a 70 anni ( le proiezioni che ha potuto vedere collegandosi per leggere la sua Busta arancione dicono addirittura 71 anni!).
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Perché così tardi?
Perché prima del 1995 non esisteva la gestione separata, ed Erica, pur lavorando con partita Iva e pagando le tasse dal 1975 non ha potuto versare i contributi per ben 21 anni. Né può riscattare questo lungo periodo. La sua contribuzione copre perciò solo i 20 anni passati dal 1996, insufficienti per accedere alla pensione di anzianità (o anticipata), ed insufficienti anche per accedere alla pensione di vecchiaia, nonostante abbia i requisiti di età. Infatti una clausola impedisce il pensionamento a chi non ha maturato una pensione pari a 1,5 volte l'assegno sociale. E la pensione maturata da Erica è inferiore ai 672 euro. Una situazione paradossale, che non sarà sanata neppure con le nuove misure in programma
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Re: Contributi previdenziali INPS: gestione separata

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 21/10/2015, 23:06

Il Manifesto, 21/10/2015, Roberto Ciccarelli

Brutte notizie l bilancio sociale INPS 2014 per le partite Iva:
Mol­tis­simi free­lance e pre­cari non arri­ve­ranno a per­ce­pire una pen­sione decente, ade­guata a garan­tire la soprav­vi­venza in vec­chiaia. Oggi non per­ce­pi­scono alcun red­dito minimo, nè tutela in caso di disoc­cu­pa­zione. E’ la nuova que­stione sociale che tutti vivono, ma nes­suno vuole vedere.

Le pensioni delle partite Iva e freelance sono una bomba sociale pronta a esplodere

Par­tite Iva e free­lance in fuga dalla gestione sepa­rata dell’Inps con­ferma il bilan­cio sociale 2014 dell’Inps. Molti indi­pen­denti non arri­ve­ranno a per­ce­pire una pen­sione decente, ade­guata a garan­tire la soprav­vi­venza in vec­chiaia. Oggi non per­ce­pi­scono un red­dito minimo, né tutela in caso di disoc­cu­pa­zione. E’ la nuova que­stione sociale che tutti vivono, ma nes­suno vuole vedere.
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Re: Contributi previdenziali INPS: gestione separata

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 29/08/2015, 0:14

Acta, 28/08/2015

Sbagliata l'aliquota 2015 sull'estratto conto INPS!

Il professionista iscritto alla Gestione Separata che oggi decida di consultare il proprio estratto conto contributivo dal portale INPS troverà la sgradita sorpresa di vedersi attribuita per il 2015 un'aliquota contributiva pari al 30,72%.
La cosa, prontamente segnalataci in questi giorni da un nostro socio, lascia interdetti in relazione al fatto che, come recepito dalla circolare 58 - 11/03/2015, l'aliquota dovrebbe attestarsi quest'anno sul già gravoso 27,72%.

Recita la circolare:
L’art. 10-bis del decreto legge 31 dicembre 2014, n. 142, - cd Milleproroghe – convertito dalla legge 27 febbraio 2015 n. 11, pubblicata sulla GU n. 49 del 28 febbraio 2015, ha sostituito il primo periodo dell’art. 1, comma 744, della legge 147/2013 e variato quanto già previsto dall’art. 1, comma 79, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 (s.m.i.). Conseguentemente ai lavoratori autonomi, titolari di partita IVA, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata di cui all’art. 2, comma 26, della legge n. 335/95, per l’anno 2014 e 2015 si applica l’aliquota contributiva del 27%, per l’anno 2016 si applica l’aliquota contributiva del 28% e per l’anno 2017 del 29%.

Delle due l'una: o sul portale INPS i coefficienti non sono stati adeguati alla circolare o ci attribuiscono l'aliquota di "Collaboratori e figure assimilate".
Sapevamo che l'autunno ci avrebbe di nuovo visti impegnati a contrastare gli aumenti contributivi per gli anni a venire, ma qui non ci si può distrarre un momento!
Chiediamo all'INPS di intervenire, grazie.
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Re: Contributi previdenziali INPS: gestione separata

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 16/07/2015, 0:24

Acta, 15/07/2015

Boeri vuole l'INPS più equa: buona notizia per la nostra #PropostaDecente?

La pubblicazione del rapporto annuale dell’INPS permette di fare il punto su ultimi dati e provvedimenti. La parte più interessante del rapporto è la relazione di presentazione del nuovo presidente Tito Boeri, con alcune valutazioni e proposte.
La relazione sottolinea l’inadeguatezza del nostro sistema di welfare a raggiungere quello che dovrebbe essere (e lo è nei maggiori paesi avanzati) il principale obiettivo dello stato sociale: il contenimento della povertà assoluta, assistendo chi si trova in condizioni di disagio economico e assicurando chi non lo è dal rischio di caderci, in seguito ad una forte contrazione del reddito. Rischio che proviene principalmente dal mercato del lavoro, dalla perdita di quella che per molti rappresenta la principale fonte di reddito. I poveri assoluti (secondo definizione Eurostat, ovvero sotto i 9.380 euro annui del 2007, aggiornati sulla base inflazione) sono aumentati durante la crisi 2008-14 di un terzo, corrispondente a 4 milioni di unità; di questi, coloro che sono in condizioni di grave deprivazione materiale sono aumentati di un quarto.
Creare lavoro è fondamentale, ma non basta: i working poor sono aumentati del 50% tra il 2008 e il ...
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