Comune di Milano: novità nella cittadella degli archivi

Re: Comune di Milano: novità nella cittadella degli archivi

Messaggioda Rossella Manzo » 29/12/2021, 10:22

Milano - Mi.Ma (Milano Metropolitan Archives) - progetto di ampliamento dell'archivio di Via Gregorovius 15
Il progetto di ampliamento, affidato a MM S.p.a., si realizzerà attraverso la costruzione di un nuovo impianto meccanizzato, portando l’intero complesso della Cittadella a circa 190 km lineari complessivi. Il nuovo polo prenderà il nome di Mi.MA. (Milano Metropolitan Archives), diventando così il più grande archivio d’Europa in un unico sito e ospiterà oltre alla documentazione residua del Comune di Milano anche archivi di altri enti, come quelli della della ex Provincia di Milano, ora Città Metropolitana.
(da Milano Today)

Cittadella degli Archivi

Per ulteriori approfondimenti, si rimanda a:
- Milano Today "A Milano ci sarà il più grande archivio d'Europa, il Mi.Ma - 26/12/2021
- ANSA "Cittadella archivi di Milano diventa la più grande d'Europa" - 26/12/2021
- La Repubblica "Milano, la Cittadella degli archivi diventerà il deposito di documenti più grande d'Europa" - 26/12/2021
- Milano Post "La Cittadella degli archivi di Milano diventa la più grande d’Europa" - 27/12/2021
- Il GIorno Milano "Prende forma Mi.Ma Sarà l’archivio più grande d’Europa" - 27/12/2021
- Corriere della Sera " A Milano la cittadella degli archivi più grande d’Europa: 190 km di atti e l’archivista robot" - 27/12/2021
-Cittadella degli Archivi di Milano: 50 chilometri di faldoni che solo una macchina sa consultare (articolo di Pierluigi Panza) - 22/8/2023
Rossella Manzo
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Re: Comune di Milano: novità nella cittadella degli archivi

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 16/10/2021, 20:19

L'inkiesta. Mario Marchi, 15/10/2021

Madonnina Papers.
La Cittadella degli Archivi è una finestra sulla storia di Milano


Dai registri immobiliari alle certificazioni anagrafiche, passando per i telegrammi di cordoglio inviati in occasione della morte di Giuseppe Verdi: il patrimonio presente tra gli scaffali del museo sorto nella periferia nord della città è immenso (e liberamente visitabile)

Trasformare la più grigia e pesante burocrazia in storia, memoria della vita della città, partendo dal concetto che ogni azione, mutazione della vita urbana, lascia segni in un qualche libro, registro protocollo. Certo è necessaria una visione che rovesci completamente il rapporto tra il cittadino e l’istituzione, ma se si riesce nell’impresa si apre una pagina di cultura collettiva inimmaginabile. A questo risponde la Cittadella degli Archivi di Milano.

«Il fatto è che in Italia abbiamo un approccio conservativo ed espositivo dei nostri beni. Li immagazziniamo e poi, ogni tanto, li mostriamo. Diverso è un rapporto interattivo e didattico con il patrimonio, divulgandolo: il modo migliore non è certo esporlo, ma farvi interagire i cittadini. Questa è l’idea». A dirlo è Francesco Martelli, che da ormai sette anni si sta dedicando a quella mezza rivoluzione, come direttore della Cittadella.

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Re: Comune di Milano: novità nella cittadella degli archivi

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 30/01/2021, 15:41

Mentelocale, 29/01/2021

Cittadella degli Archivi di Milano, da magazzino a grande polo archivistico e centro culturale

Da magazzino comunale a polo archivistico, culturale e ad alta innovazione tecnologica. Dal 2016 a oggi la Cittadella degli Archivi di Milano, in via Gregorovius 15, è stata protagonista di un'evoluzione costante che troverà la sua massima espressione nella nascita del polo archivistico Mima (Milano Metropolitan Archive), la cui realizzazione è stata affidata a MM Spa e la cui partenza lavori è prevista nel giugno 2022.

«La Cittadella degli Archivi è un polo d'eccellenza nel panorama archivistico italiano ma è anche molto altro» dichiara Roberta Cocco, assessora alla Trasformazione digitale e ai Servizi civici del Comune di Milano
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Dall'esterno all'interno, la Cittadella è un luogo di innovazione e memoria, di storia e tecnologia, di formazione, di arte e cultura e ora, grazie al nuovo progetto del Mima, diventerà un imponente archivio pronto a ospitare il patrimonio documentale dell'intera area metropolitana di Milano».

Oggi la Cittadella degli Archivi racchiude in sé quattro diverse anime. La prima è quella archivistica. Il cuore pulsante è rappresentato da Eustorgio, il robot archivista capace di estrarre in maniera automatica i faldoni.
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La Cittadella degli Archivi è infine anche uno spazio che negli anni ha ospitato mostre e iniziative culturali
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Re: Comune di Milano: novità nella cittadella degli archivi

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 07/10/2018, 17:14

RadioLombardia.it, Luca Levati, 06/10/2018

Al via la nuova stagione della Cittadella degli Archivi

Una grande festa per inaugurare la nuova stagione della Cittadella degli Archivi. Il complesso comunale di via Gregorovius 15 si mostra alla città con una speciale apertura al pubblico domenica 7 ottobre a partire dalle 18.

Quattro eventi in un’unica serata per cittadini, curiosi e turisti per scoprire, fuori dai circuiti più conosciuti della città, alcuni tesori di valore artistico e culturale custoditi dall’Amministrazione comunale.

Si comincia alle 18 con l’inaugurazione del nuovo “Polo digitale delle Civiche Depositerie”, nato per sperimentare la digitalizzazione massiva delle pratiche di edilizia privata che quotidianamente sono oggetto di consultazione in Cittadella. Si tratta di oltre 150mila pratiche, oggetto di circa 6mila consultazioni l’anno, che saranno progressivamente disponibili in rete, consentendo riduzioni dei tempi di consultazione. Il polo è stato realizzato all’interno dell’edifico delle Civiche Depositerie di Cittadella degli Archivi che per l’occasione sarà presentato al pubblico dopo l’intervento di restyling da parte dell’artista Piger, che ha realizzato una timeline con gli eventi più importanti della storia di Milano custoditi in Cittadella.
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Comune di Milano: novità nella cittadella degli archivi

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 22/03/2018, 12:02

Porte aperte per la Cittadella degli Archivi del Comune di Milano di via Gregorovius, che custodisce i documenti dell'Amministrazione comunale. L'archivio è uno dei più grandi d'Europa, ospita ad oggi circa 36 km di carta, ma può arrivare a custodirne il doppio: più di 150 mila faldoni che contengono all'incirca 1,5 milioni di documenti tra pratiche e atti nati o passati per il Comune di Milano fin dal 1865.
La maggior parte, il 76% circa, sono atti di urbanistica, ma sono archiviati anche registri scolastici, di leva e tutti gli archivi dei Comuni pre-aggregazione. All'interno della sede della Cittadella si riuniranno, piano piano, tutti gli archivi dislocati in città, al momento sono già stati trasferiti qui quello di via Edolo, via Pirelli e via Deledda.
L'obiettivo è, con il tempo necessario, digitalizzare questi documenti che fanno parte della storia della città per renderli accessibili a tutti, anche ai non addetti ai lavori: "Stiamo digitalizzando importanti documenti per preservare la nostra storia e la nostra identità collettiva.
Uno straordinario patrimonio culturale della nostra città che continuerà a vivere nel tempo grazie alle tecnologie digitali" ha spiegato l'assessore alla Trasformazione digitale, Roberta Cocco, che ha partecipato alla presentazione della Cittadella.
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Ricchissimo il materiale di architettura, dai progetti esecutivi del Pirellone di Gio Ponti alla "vela" di Luigi Moretti in corso Italia. "Abbiamo 180mila documenti datati dal 1844, stipati in 45 chilometri lineari di carta", spiega il direttore Francesco Martelli."Provengono da 150 sedi del Comune. E continuano ad arrivare". Mostra una distesa di faldoni abbandonati. "Li abbiamo sgomberati in fretta perché si stavano deteriorando, tra muffe e acqua". Accanto, sfila un lunghissimo scaffale ben disposto e compilato. A parte questo primo purgatorio affollato di anime in attesa, il resto è un susseguirsi di stanze ampie e ariose. Dodici dipendenti, un paio di manciate di studenti a consultare carte (al pomeriggio accedono i professionisti, per pratiche edilizie). Ma i 180mila documenti dove sono? "Ora andiamo da Eustorgio".
Repubblica.it, 19/03/2018, Cristiana Campanini
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