MIBACT: dimissioni Comitato tecnico-scientifico biblioteche

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Re: MIBACT: dimissioni Comitato tecnico-scientifico bibliote

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 08/06/2016, 0:43

Corriere della Sera, 06/06/2016, di Paolo Di Stefano

Il concorso, le biblioteche e i dubbi del ministro

Nel bando di concorso per l’assunzione di 500 funzionari nei Beni culturali, solo il 5% è destinato alle biblioteche statali, per un totale di 25 bibliotecari


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Va detto, a scanso di equivoci e a onore del vero, che la responsabilità di questa situazione vicina al collasso, che si trascina da anni e anni, non si può certo attribuire all’attuale governo. Franceschini, del resto, ha provato a rispondere al Comitato, chiedendo la revoca delle dimissioni. Ma quel che colpisce, in coda alla sua lettera(la Repubblica, 31 maggio), è il sospetto che la protesta sia nata da altre preoccupazioni: cioè dall’allarme provocato dalla «serietà del concorso». Nel chiedere ai cinque professori di ripensarci, il ministro insinua insomma che gli stessi non gradiscano che si tratti di un concorso fondato su criteri affidabili, estranei a designazioni politiche. Bella fiducia.
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Re: MIBACT: dimissioni Comitato tecnico-scientifico bibliote

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 03/06/2016, 0:26

Radio3, 01/06/2016
Fahrenheit - Quale politica per le biblioteche? - ore 15.00 del 1/06/2016

Intervista a Giovanni Solimene, Gino Roncaglia, dimissionari e Enrica Manenti, presidente dell'Associazione Italiana Biblioteche

Dei 500 nuovi assunti promessi dal ministero dei Beni culturali sono stati reclutati solo 25 bibliotecari. Di fronte all’insufficienza di queste nuove assunzioni nell’arco dei prossimi 5 anni, circa il 60 per cento dei bibliotecari attualmente in organico lascerà il servizio e solo nel corso del 2016 sono previsti 37 pensionamenti - posti che, stando al quadro attuale, resteranno vacanti- si sono dimessi quattro componenti del Comitato tecnico scientifico nazionale per le biblioteche. I quattro studiosi hanno rimesso il loro mandato in netto dissenso con l’operato del ministro Dario Franceschini dal momento che il provvedimento intrapreso è così debole da non cambiare di una virgola la grave situazione delle biblioteche italiane, di cui è compromessa la sopravvivenza stessa.
Con analogo dissenso verso l’operato del Mibact anche l’ordinario di biblioteconomia Giovanni Solimine. Quale politica per le biblioteche italiane? Ne parliamo con Giovanni Solimine, doecente di Biblioteconomia all’università La Sapienza di Roma con Enrica Manenti, presidente dell'Associazione Italiana Biblioteche, e Gino Roncaglia, docente, presso l'Università della Tuscia, di Informatica applicata alle discipline umanistiche e Applicazioni della multimedialità alla trasmissione delle conoscenze,anche lui dimissionario.
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Re: MIBACT: dimissioni Comitato tecnico-scientifico bibliote

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 01/06/2016, 2:35

L'Occidentale, 31 Maggio 2016, di Renato Tamburrini

Silenzio stampa sulle biblioteche in rivolta: i beni culturali al tempo del renzismo

La notizia in sé magari non è di quelle che manda le agenzie in fibrillazione, ma il quasi generale silenzio stampa che la avvolge francamente è un po’ sospetto. Se si eccettuano Left e il Manifesto, nessuno sembra essersi accorto che venerdì 27 maggio si sono dimessi quattro componenti importanti del Comitato tecnico scientifico nazionale per le biblioteche: Mauro Guerrini, ordinario di biblioteconomia a Firenze, Luca Bellingeri, direttore della Biblioteca nazionale di Firenze, Paolo Matthiae, archeologo orientalista tra i maggiori in Italia (è considerato, tra l’altro, lo scopritore di Ebla) e Gino Roncaglia, docente all’Università della Tuscia, forse il maggiore esperto italiano di informatica e new media nel settore dell’editoria e delle biblioteche.

Quasi in contemporanea Giovanni Solimine, ordinario in Sapienza e autore di numerosi saggi sulla situazione della lettura in Italia, si è dimesso dal Consiglio superiore dei beni culturali e paesaggistici. Sommessamente e tra parentesi: se un gesto così clamoroso fosse stato compiuto durante la gestione del MIBACT di Urbani o di Biondi, come minimo un paio di girotondi ci sarebbero stati, e i giornali ora silenti avrebbero doviziosamente stigmatizzato l’ignoranza della classe dirigente di centrodestra. Ma tant’è, lo ricordiamo fuggevolmente per i posteri e entriamo un po’ nel merito.
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MIBACT: dimissioni Comitato tecnico-scientifico biblioteche

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 01/06/2016, 2:24

Clamorose dimissioni di Giovanni Solimine dal Consiglio superiore dei beni culturali, nonché quella dell'intero Comitato tecnico-scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali (Mauro Guerrini, Luca Bellingeri, Paolo Matthiae e Gino Roncagli).

Roma 26 maggio 2016
> All’on.le Ministro per i beni e le attività culturali e del turismo Dario Franceschini
>
> Il Comitato tecnico scientifico per le biblioteche e gli istituti culturali esprime tutto il proprio sconcerto ed un profondo disagio per quanto previsto dal Bando di concorso per funzionari bibliotecari pubblicato ieri sul sito del MiBACT, in base al quale, nell’ambito del concorso per l’assunzione di 500 nuovi funzionari, è stato previsto il reclutamento di 25 (venticinque) unità da inquadrare nel profilo di funzionario bibliotecario.
>
> Pur essendo consapevoli dei vincoli imposti alla procedura di reclutamento, che doveva necessariamente tenere conto delle tabelle organiche approvate con d.m. 6 agosto 2015, tale scelta, oltre a non tener in alcun conto le nuove competenze ed esigenze funzionali derivanti dall’approvazione della Legge n. 125/2015, che ha nuovamente attribuito allo Stato le funzioni in materia di tutela di beni librari di proprietà non statale, e dal successivo d.m. 23 gennaio 2016, che ha trasformato le Soprintendenze archivistiche in Soprintendenze archivistiche e bibliografiche, non sembra infatti rispettare nemmeno gli scollamenti ad oggi esistenti fra quanto previsto dalle nuove dotazioni organiche (che pure come più volte affermato si sono limitate a “fotografare” la situazione esistente, prescindendo dai reali fabbisogni degli istituti) ed il personale in effettivo servizio nei ruoli di bibliotecario, in base ai quali il reclutamento avrebbe dovuto riguardare almeno una decina di unità in più delle 25 previste.
>
> In questa situazione, mentre da un lato appare in serio pericolo l’effettivo esercizio da parte dello Stato delle funzioni di tutela sui beni librari, lo stesso futuro di molte delle principali biblioteche del nostro Paese risulta irrimediabilmente compromesso e fortemente pregiudicata la possibilità per esse di continuare a poter svolgere un adeguato servizio al pubblico ed a favore dell’intera comunità nazionale. Basti pensare che nelle sole regioni di Lazio e Toscana, dove è concentrato il più alto numero di biblioteche pubbliche statali, comprese le due Biblioteche Nazionali Centrali, chiamate a garantire l’erogazione dei servizi bibliografici nazionali, la carenza in organico di figure di funzionario bibliotecario ammonta a 37 unità, a fronte delle 15 per le quali è prevista l’assunzione.
>
> Nella convinzione di non poter condividere tali scelte e della sostanziale inutilità dello sforzo fin qui intrapreso a favore delle nostre più importanti e significative biblioteche, anche attraverso l’elaborazione di specifiche proposte di intervento che in ogni caso non possono prescindere dal ricorso ad un adeguato personale tecnico scientifico, per quanto sopra esposto i sottoscritti, componenti del Comitato tecnico scientifico per le biblioteche gli istituti culturali, con la presente si vedono pertanto costretti, seppur con grande rammarico e dispiacere, a rassegnare le proprie dimissioni da tale organo, non ritenendo in una tale situazione di poter più fornire alcun utile contributo al futuro delle nostre biblioteche statali.
>
>Prof. Mauro Guerrini, presidente
> Dr. Luca Bellingeri, vicepresidente
> Prof. Paolo Matthiae, membro
> Prof. Gino Roncaglia, membro
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