Sono oltre sette mila i diari digitalizzati dell'Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano, che nel 2013 ha creato il "Piccolo museo del diario", un percorso museale innovativo:
http://www.archiviodiari.org/http://archiviodiari.org/index.php/larc ... diari.htmlIl progetto “
Impronte digitali” è stato realizzato in tre anni di lavoro da Fondazione Tim e Regione Toscana con la partecipazione del Mibact.
Un’impresa presentata a Roma al convegno “
Impronte digitali: le tracce della memoria” a cura dell’Archivio dei diari.
L'archivio “banca della memoria” fondato nel 1984 da Saverio Tutino, conserva testimonianze, autobiografie, diari, memorie e raccolte di lettere di persone comuni
Ora sono state scansionate o fotografate e archiviate in formato elettronico.
Si tratta di circa 840mila pagine autografe, riempite a mano o dattiloscritte: una vera e propria enciclopedia popolare della storia d’Italia e degli italiani che grazie a questa operazione è stata posta in sicurezza e sottratta ai naturali fenomeni di deperimento che subiscono i tradizionali supporti cartacei.
Il tempo potrà continuare a fare il suo corso, i fogli diverranno più gialli e più affascinanti, l’inchiostro e la grafite potranno sfumare e attenuarsi. Ma i preziosi contenuti racchiusi nei documenti, oggi trasferiti sui file, non rischieranno più di andare persi.
La conservazione del patrimonio documentale è però solo il primo obiettivo.
Il prossimo è la condivisione online dell'intero fondo archivistico: un'operazione che avverrà in maniera graduale a partire da quest’anno, attraverso l’implementazione della digital library dell’Archivio dei diari che sarà accessibile online.
L'archivio si arricchisce dell'
Alfabeto della memoria.
Un dispositivo interattivo progettato da dotdotdot, come una “valigia di storie” in cui ci sono i racconti di vita racchiusi nelle 7.000 testimonianze conservate a Pieve Santo Stefano.
Cfr:
http://espresso.repubblica.it/visioni/c ... e-1.267167http://www.corrierecomunicazioni.it/pa- ... gitale.htm