Il Giorno.it, 27/08/2015
Vercurago, il tesoro di carta dei Somaschi
Salvati migliaia di documenti dal valore inestimabile, conservate anche alcune lettere di scritte da San Girolamo Emiliani
Vercurago (Lecco), 27 agosto 2015 - Manoscritti, pergamene e antichi documenti: è un vero e proprio tesoro di carta quello che è conservato negli archivi del monastero dei Padri Somaschi, fondato nel ‘500 da San Girolamo Emiliani.
Padre Maurizio Brioli, conserva cinque secoli di storia della Valle San Martino: sono più di 20mila i volumi che compongono la biblioteca.
Carte che risalgono al 1500. Antiche pagine, i bozzetti del progetto della chiesa e del monastero, le «matrici» in rame usate un tempo per la stampa dei santini. «In questi ambienti la temperatura è sempre costante e non c’è umidità: è qui che conserviamo tutti i documenti che riguardano la storia della Casa madre», racconta padre Brioli, che di queste carte conosce ogni segreto: per otto anni ha lavorato alla sistemazione dell’archivio. «Sono presenti - aggiunge - le carte della comunità religiosa, i documenti della provincia religiosa e l’archivio parrocchiale». Un piccolo quaderno, consumato dal tempo, dalle pagine fragili e scritte con una calligrafia fitta ma ordinata: si tratta del primo registro parrocchiale. Vi sono riportati battesimi, matrimoni e morti a partire dal 1564, quando «nacque» la parrocchia di Somasca.
Tra le carte anche una settantina di testamenti redatti durante la peste del ‘600. «In una cassaforte ignifuga i documenti più rari e preziosi, tra cui una serie di lettere scritte da San Girolamo», continua l’archivista. Due grandi saloni ospitano più di 20 mila volumi: opere di teologia, grammatiche, classici greci e latini, raccolti dai padri, in 5 secoli di storie e studi. «Conserviamo anche 467 cinquecentine, libri stampati tra il 1500 e il 1599, e 3 incunaboli, opere stampate prima del 1500», osserva il padre. Documenti eccezionali: la stampa è stata inventata nel 1455...
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