Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBCC

Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 05/01/2016, 1:02

Il bando è ora consultabile sul sito del MIBACT:

Bando per il Giubileo Straordinario della Misericordia

Data di scadenza presentazione domanda: 25-01-2016
Pubblicazione: Sito MiBAC 29-12-2015
Ufficio responsabile: DIPARTIMENTO DELLA GIOVENTÙ E DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE - Ufficio per il servizio civile nazionale

E’ pubblicato sul sito istituzionale del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale il Bando Giubileo straordinario della Misericordia per la selezione di volontari da impiegare in progetti di Servizio Civile Nazionale.

Il termine per la presentazione della domanda di partecipazione alla selezione dei volontari di Servizio Civile Nazionale è il 25 gennaio 2016 ore 14:00.

Tra i progetti a bando anche “Archeologia in cammino”, promosso dal MIBACT complessivi 29 volontari.

Requisiti

Possono presentare domanda tutti i cittadini senza distinzione di sesso che abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno d'età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda e che siano in possesso dei seguenti requisiti:

cittadini dell’Unione europea;

cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti;

non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.
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Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 03/01/2016, 22:56

MiRiconosci, 01/01/2016

Il Giubileo Straordinario del Lavoro Gratuito: grazie Mibact

È successo davvero. Non ci volevamo credere ma è successo. Dopo il pessimo bando di qualche giorno fa, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali è riuscito a superarsi, e di molto. Al punto tale da far sembrare quasi accettabili molti dei suoi bandi recenti.
Dopo aver lasciato che volontari venissero impiegati un po’ ovunque nel mondo dei beni culturali italiani, dopo aver lasciato per anni che fossero usati in diversi suoi istituti periferici, il Ministero si è deciso ad attraversare il guado senza alcuna vergogna: il Mibact assume volontari. Per 9 mesi, per il Giubileo Straordinario della Misericordia . Strana concezione di Misericordia, ben diversa anche da quella del Papa . Leggendo il bando siamo trasaliti, poi ci siamo arrabbiati. Arrabbiati non poco.

29 volontari del Servizio Civile saranno impiegati per il progetto Archeologia in cammino volto ad “implementare ed ampliare la conoscenza e la fruizione dei beni culturali, artistici e architettonici del Municipio Roma I”. Non solo, si occuperanno di “vigilanza del patrimonio museale all’interno dei locali espositivi e nelle aree di pertinenza del museo; accoglienza del pubblico fornendo la prima informazione, svolgendo funzioni connesse all’accesso del pubblico; saranno chiamati inoltre a supportare gli addetti nella raccolta della documentazione ed informazioni sui beni presenti sul territorio; saranno inoltre attivamente impegnati nel reperimento di fotografie attuali e storiche di monumenti e siti di interesse.
Infine collaboreranno con gli esperti alla creazione delle schede scientifiche con foto sulle caratteristiche storico-artistico-culturali dei beni presenti sul territorio.” Sono compiti idonei per archeologi, storici dell’arte, archivisti, esperti di turismo culturale, ma il Mibact non la pensa così.
Sorridenti volontari del servizio civile saranno più che sufficienti.
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Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 01/03/2015, 19:13

Da Finestre sull'Arte, 22/02/2015:

La cultura è lavoro, e il lavoro si paga: l'Associazione Nazionale Archeologi al sindaco di Roma

Riceviamo, e molto volentieri pubblichiamo, una lettera di Alessandro Garrisi, presidente della sezione laziale dell'Associazione Nazionale Archeologi al sindaco di Roma Ignazio Marino, in risposta a quella della studentessa Valentina Bellotti pubblicata la scorsa settimana su Finestre sull'Arte. Da questa lettera emerge un concetto fondamentale: la cultura è lavoro, e il lavoro si paga, con cui noi di Finestre sull'Arte siamo in totale accordo. Convidiamo pertanto ogni singolo contenuto della lettera, e invitiamo tutti, in special modo i più giovani, a leggerla, per comprendere cosa significa lavorare degnamente e dignitosamente per la cultura. Buona lettura!

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Egregio sig. Sindaco Ignazio Marino,

Le scrivo dopo aver letto la lettera a Lei indirizzata da una giovane studentessa di storia dell'arte, Valentina Bortolotti, e Le scrivo non solo a titolo personale, ma anche a nome dei professionisti dell'Associazione Nazionale Archeologi che ho l'onore di rappresentare nel Lazio e a Roma.

La giovane studentessa infatti, approcciando al discorso dell'apertura dei musei partendo da una vicenda d'attualità che riguarda la società Zetema servizi, non ha reso un buon servizio né a se stessa, né alla categoria dei lavoratori dei beni culturali di cui un giorno (si presume) farà parte.

Il principale equivoco nel quale ricade la giovane aspirante storica dell'arte è che i musei possano essere mantenuti aperti con il lavoro volontario dei più, appunto, “volenterosi”. Ma un museo non è fatto solo da custodi che aprono un portone la mattina e lo chiudono la sera. E anche se lo fosse, quello del custode è un ruolo delicato, di garanzia, di tutela: con troppa leggerezza oggi si tende a pensare che quel ruolo possa essere svolto da personale volontario. È una leggerezza infingarda, che spesso nasconde in realtà mire molto più banalmente lucrative da parte di chi dovrebbe gestire i beni culturali della nostra città. Come altrimenti giudicare l'indegno recente bando (“avviso pubblico”) del Comune di Roma per far intervenire associazioni di volontariato nel servizio di custodia di musei e aree archeologiche non secondarie, ma gioielli eccezionali, come il Museo Napoleonico, la Villa di Massenzio, il Museo Barracco? Un bando che scorpora dal bilancio di chi gestisce quei siti una voce di costo ben precisa, quella dei servizi di custodia.

Caro sig. Sindaco, gli operatori dei beni culturali anche contro questo tipo di politiche sono scesi in piazza a novembre, al Pantheon e in altre piazze, per ribadire un concetto semplice: LA CULTURA È LAVORO, E IL LAVORO SI PAGA. Tutto. Senza incertezze, senza tentennamenti, senza rimorsi. Perché fino a prova contraria questo è ancora un paese fondato sul lavoro, non sul volontariato, con buona pace di tutti quelli che, da Parisi Presicce alla Borletti Buitoni (a proposito: ma queste idee geniali vengono sempre a chi porta un doppio cognome?) gradirebbero un altro futuro per i nostri beni culturali.
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Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 16/12/2014, 13:20

Da Il Tempo.it, 15/12/2014 di Gabriele Simoncini:

Quei volontari inesperti nei musei
Giovani stagisti senza competenze utilizzati per risparmiare Allarme di archeologi e tecnici: così non si rilancia la cultura


L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul volontariato. Altro che sul lavoro. Ormai, vista la disoccupazione crescente e il massiccio impiego di volontari e stagisti a titolo gratuito, sarebbe il caso di cambiare così il primo articolo della Costituzione. Ed è in particolare il settore dei beni culturali quello più interessato a questo fenomeno col trionfo del volontariato a costo zero. Alla faccia di tanti giovani storici dell’arte, archeologi, archivisti, restauratori che si vedono azzerato il futuro occupazionale davanti agli occhi, avendo come ultima spiaggia quella di spacciarsi per volontari col fine di guadagnare tre euro per ogni ora di lavoro. E questa strategia accomuna con pari energia sia il Ministero per i Beni culturali che Roma Capitale. Nel primo caso duemila volontari, retribuiti con circa cinquemila euro lordi annui ciascuno (più o meno 300 euro netti al mese), saranno impiegati per un anno in musei, archivi, biblioteche e "per diffondere la cultura tra le giovani generazioni". Nella quasi totalità si tratta di giovani senza competenze specifiche, come se un reale impegno per la cultura fosse simile ad un hobby che non richiede alcuna specializzazione. ...
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Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 26/11/2014, 20:22

Dal sito di ICOM, 26/11/2014:

Presa di posizione di ICOM Italia in merito alle recenti politiche culturali della Sovrintendenza ai Beni culturali di Roma Capitale

Raccomandazione che il Consiglio Direttivo di ICOM Italia ha inviato al Comune di Roma e alla Sovrintendenza Capitolina sulle politiche culturali della Sovrintendenza ai Beni culturali di Roma Capitale.
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Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda ANAI Lombardia » 23/11/2014, 21:28

Replico l'iniziativa di diffusa dal blog L'oblò dell'Arte, 10/11/2014

ABOLIAMO LA REPUBBLICA DEL LAVORO GRATUITO
di Silvia Massa e Francesco Raimondi

Questa volta facciamo sul serio!

Centinaia di professionisti dei beni culturali vengono “ingaggiati” ogni giorno, lavorando però del tutto gratuitamente, o inquadrati come stagisti, ma anche in questo caso senza alcun tipo di stipendio/rimborso spese. Rispettiamo noi stessi, rifiutando questa moderna forma di schiavitù legalizzata da un potere politico disumano che, invece di ascoltare gli uomini, dà retta al mercato e alla dittatura della finanza. Facciamolo ora, per noi e per tutti quelli che verranno.

A quanti si piegano a queste logiche chiediamo: smettetela! Se siete esseri umani avete sicuramente una dignità, quindi basta lavorare gratis con la promessa di acquisire esperienza: sono solo promesse illusorie!

L’Oblò dell’Arte dà quindi il via ad un progetto di raccolta e di denuncia, una campagna, una lotta di principio: basta lavoro gratis per i professionisti dei Beni Culturali. Da oggi, inizieremo a pubblicare lettere e racconti di chi ha subito questa violenza di dignità.

Se anche voi, cari lettori de l’Oblò dell’Arte, avete ricevuto proposte di lavoro gratuito e/o stage senza alcun tipo di compenso, scriveteci e raccontate la vostra storia. Inviatela all’indirizzo e-mail loblodellarte@gmail.com e la pubblicheremo.
Perché dobbiamo iniziare a far sentire la nostra voce.
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Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 08/11/2014, 16:13

Con il consenso dell'autore, Dino Simone, lista AICRAB, replico un suo commento in merito all'incontro pubblico:

L'ITALIA E' UNA REPUBBLICA FONDATA
SUL VOLONTARIATO E SULLA FILANTROPIA?


Intervengono:
TOMASO MONTANARI, Storico dell'arte
UGO MATTEI, Giurista, esperto di beni comuni
CLAUDIO MELONI, CGIL Funzione Pubblica Nazionale MIBACT
FRANCA ARDUINI, già direttrice Biblioteca Laurenziana

Associazione dei lettori della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
MERCOLEDI' 5 NOVEMBRE, ORE 21
Sala delle Leopoldine, Piazza Tasso 7, FIRENZE.

Che delusione l'incontro pubblico sulle biblioteche organizzato ieri dalla Associazione Lettori BNCF!
È sembrata un'assemblea sindacale: i problemi degli utenti nemmeno sfiorati! E dire che gli invitati sono nomi noti a livello nazionale: si è persa l'occasione. Una breve sintesi, notturna, a caldo.
Una cinquantina di persone, a occhio. Peccato che, appunto, l'impressione è stata che fossero più i bibliotecari degli utenti! Ma in questo la sala rappresentava bene una sala consultazione delle nostre biblioteche: sempre più deserte.

Ha iniziato la dottoressa, oggi più probabilmente professoressa, Natalia Piombino, a nome della Associazione. La sua attenzione è stata sulla situazione occupazionale della BNCF (evidentemente ha dati confidenziali, che non sono sul sito della biblioteca). Poi ha lamentato la carenza di risorse rispetto alle cifre che servirebbero, ma non si è capito come siano calcolate quelle cifre, tanto meno se ci sia la possibilità di tagliare qualche spreco qua e là. Tutta l'argomentazione sembrava presupporre che le biblioteche sono macchine perfette che inizieranno a volare appena faranno il pieno di risorse e nuovi assunti: nessun dubbio che funzionino male soprattutto perché organizzate peggio che nell'Ottocento! Ha poi denunciato che le risposte politiche a quei problemi sono il volontariato e la mercificazione delle biblioteche, passando la parola agli ospiti.
Una noia mortale, restavo sveglio solo per il freddo nella stanza, gli interventi della Dirigente Arduini e del sindacalista nazionale Meloni. Senza preavviso nel programma hanno voluto commentare l'ultimo DPR di organizzazione del Mibac. Documento che conoscevano solo loro, per cui interventi da prendere come verbo divino. In sintesi estrema, Arduini ha esordito che l'uso del Decreto rende ancora attuale le tesi del suo preistorico “Troppi regolamenti nessuna legge” (riproposto anche nel recente libro a cui non ha fatto cenno), senza citare il Codice dei beni culturali 2004: le sarebbero bastati gli articoli 102 e 101 per capire finalmente come il Legislatore avrebbe voluto che gestisse le biblioteche che ha diretto!
Alla fine ha lamentato la diminuzione se non l'eliminazione dei dirigenti nelle biblioteche. Mi pare che non abbia mai pronunciato le parole utenti, lettori, contribuenti (che mi pagano lo stipendio) o cittadini. Meloni ha parlato più del Ministero in generale, si è allacciato all'argomento della mercificazione citando l'art. 106 sul tariffario per l'uso degli spazi dei vari istituti e ha denunciato una organizzazione sempre più caricata di sovrastrutture che appesantiscono l'amministrazione e che abusa della esternalizzazione dei cicli produttivi ad alto contenuto professionale. Ha confermato che solo le biblioteche e gli archivi hanno perso autonomia - se ho capito bene - di spesa, mantenendo quella scientifica. Non saprei cosa voglia dire quest'ultima, ma l'ho collegato alla precedente affermazione della Arduini che ha lasciato cadere lì una gestione delle biblioteche, secondo le regole che ci siamo dati professionalmente, e mi è venuta in mente tutta l'astrusa teorizzazione sulle biblioteche pubbliche, di conservazione, specializzate, nazionali o meno, ecc., ecc., con relativo identikit dell'utente ideale, certificato, e dell'utente improprio da cacciare a pedate (professionalmente parlando). Meloni ha concluso prevedendo che entro 5 anni il ministero sarà svuotato di almeno tre quarti della popolazione.
E qui io ho pensato che, almeno nelle biblioteche, il rapporto tra dipendenti e lettori sarà leggermente più favorevole a questi ultimi, ammesso che il loro numero si mantenga costante. La rappresentante AIB era assente. Assente anche il professor Mattei, esperto di beni comuni: mi avrebbe incuriosito l'applicazione di quella elaborazione alla biblioteca di conservazione che non è nemmeno pubblica! Ma forse Mattei non sa che nelle biblioteche di conservazione i cittadini- lettori non entrano se non sono degli accademici di cui il bibliotecario si fida (sempre professionalmente parlando).
Infine, Tomaso Montanari ha decisamente elevato il tono degli interventi noiosi e piagnoni. Diplomaticamente ha esordito con un condivido tutto quello che è stato detto, ma vorrei allargare il discorso. Ha un blog: forse anche lì troverete un resoconto. Il concetto centrale, bello, è che c'è bisogno di ripensare lo Stato. Non ci rendiamo conto che è in corso lo smantellamento dello Stato, raccontato come l'ascesa della filantropia. Notevole la spiegazione sulla differenza tra sponsorizzazione e mecenatismo (disinteressato salvo che per motivi ideali, senza contropartita) e la spiegazione dei rischi della sponsorizzazione, che alla fine inibisce ed è alternativo all'affermarsi del vero mecenatismo. Ha poi collegato l'uso diffuso del volontariato alla diffusione dell'istituto delle concessioni delle attività relative alla amministrazione dei beni culturali. Istituto introdotto dal Ministro Ronchey (intorno al '93 se ricordo bene) e poi esteso dal Ministro Paolucci ('95 circa?).
Anche il collegamento a episodi di cronaca ha contribuito a scaldare l'ambiente (e ce n'era bisogno). Relativamente al volontariato, ritiene pericolosa l'idea che vuole sostituire il no profit allo Stato. Ancora, ha criticato la teoria dei beni comuni quando, forse inconsapevolmente, costituisce anch'essa una fuga dallo Stato: per sfiducia verso lo Stato vi si sostituisce il bene comune. Non c'era però Mattei a replicare. Io sarei andato oltre: il bene comune non aggiunge nulla al bene pubblico e all'insieme degli istituti giuridici che lo circondano; ma non ho approfondito molto, non lo trovo appassionante.
Una delusione non da poco, per me, è stata la risposta di Montanari alla mia domanda: come si concilia il suo discorso con il fatto che le biblioteche di cui stiamo parlando non sono pubbliche? con il regolamento della biblioteca della Dirigente Arduini che recita: la biblioteca si riserva il diritto di selezionare gli ammessi alla consultazione? La risposta è stata priva di argomentazione e l'idea di Stato è sparita d'improvviso dai miei occhi: qualcosa come è ovvio o tutti lo capiscono che un testo antico e raro non può essere sfogliato da chiunque. I bibliotecari in sala godevano! Qualcuno urlava verso di me: perché il libro lo tocchi, lo tocchi! (perché il professore di turno lo legge con i raggi X??). Io avrei voluto replicare, allora le vostre biblioteche finanziatele con le tasse universitarie e non venite a elemosinare le imposte di tutti … e meno male che ci sono i volontari, altrimenti le biblioteche chiuderebbero alle 13:40! Ma non c'era più tempo, tutti hanno sbaraccato in fretta.
Me ne sono andato triste e deluso. Ho regalato la fotocopia del mio articolo di 30 pagine, “Dalle biblioteche di conservazione alla Biblioteca Pubblica” (in breve, qui: http://www.bibliothecae.it/index.php?co ... na&page=51), che inizialmente avrei voluto lasciare al più sorprendente degli ospiti in cattedra, alla più giovane lettrice presente in platea e ho pensato seriamente: Non resta che fare un esposto penale per chiedere a un Magistrato di verificare se vi siano gli estremi dell'abuso d'ufficio, dell'interruzione di pubblico servizio o altra fattispecie penale da parte di qualche centinaio o migliaio di bibliotecari-rie (non solo delle 45 biblioteche dette statali, anche quelle annesse ai musei, alle soprintendenze, ai monumenti nazionali, ecc,, ecc.: ovunque si custodisca immeritatamente almeno uno dei nostri libri- beni culturali). E che i responsabili siano perseguiti secondo le leggi di quello Stato calpestato dai bibliotecari e che – qualche volta - piace anche a Montanari!
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Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 01/10/2014, 0:42

Presentazione della
Guida alla conservazione programma ad uso dei volontari


Da un lungo corale lavoro di ricerca e di condivisione nasce un manuale per rispondere all’esigenza di uno strumento agile corretto sotto il profilo scientifico a disposizione della formazione dei tanti volontari che operano per la valorizzazione dei beni culturali diffusi sul territorio piemontese e non solo.
Proprio i volontari rappresentano una forza fondamentale per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale diffuso. In un’epoca di cronica mancanza di risorse e di progressiva riduzione degli investimenti statali rivolti alla manutenzione dei beni culturali, la straordinaria risorsa rappresentata dai volontari che, con dedizione e passione, si occupano di queste testimonianze, diviene uno strumento fondamentale anche nel campo della manutenzione programmata. La manutenzione programmata condotta in modo regolare e efficace, pur non essendo la panacea per i tanti mali che affliggono oggi la gestione dei beni culturali, è il migliore strumento per la conservazione durevole di un bene, oltre che un utile ausilio per il rinvio di interventi di restauro spesso economicamente onerosi e tecnicamente complessi.
La redazione del testo è partita dalla ricognizione dettagliata di un’ampia bibliografia; l’impianto del lavoro e la prima stesura è stata sottoposta a revisione critica da parte ...

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Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 02/09/2014, 12:42

Da PatrimonioSOS.it, 28/08/2014:

FRANCESCHINI: UTILIZZIAMO I VOLONTARI EUROPEI PER LA CULTURA
28 agosto 2014

Il ministro ai Beni e alle attività culturali lancia la proposta ai suoi omologhi europei: i giovani del Servizio volontario europeo potrebbero diventare protagonisti della tutela del patrimonio culturale.


A chi affidare la tutela del patrimonio artistico e culturale del vecchio continente? Ai giovani del servizio volontario europeo. L’idea arriva dal ministro ai Beni e alle attività culturali Dario Franceschini che l’ha condivisa con i colleghi europei in vista dell’incontro tra poco meno di un mese tra i ministri della cultura targati Ue alla Reggia di Venaria a Torino (23 e 24 settembre) in occasione del semestre italiano di presidenza europea.

Franceschini scrive ai suoi omologhi che il patrimonio culturale europeo ...


Vedi anche Vita.it, Politica, 27/08/2014
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Re: Petizione associazioni sull'impiego di volontari nei BBC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 18/07/2014, 1:19

Da PaginaQ, Pisa, 17/07/2014:

Beni culturali e volontariato, le leggi e le prospettive

Quale ruolo può avere i volontariato per il nostro patrimonio artistico?
Quali sono le norme che regolano il rapporto fra professionisti dei beni
culturali e volontari? Dell’importanza di conservare il ruolo di professionisti
formati, così come del volontariato gratuito abbiamo parlato con Daniela
Lippi dell’associazione La Ragione del Restauro (ARR) e Marcella Giorgio
presidentessa ANA Toscana (Associazione Nazionale Archeologi).
Si è parlato ....
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