Progetti di dematerializzazione

Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 19/12/2016, 12:32

Edilportale, 19/12/2016, di Rossella Calabrese

Catasto, debutta la nuova versione di Pregeo 10

L’Agenzia delle Entrate promette un aggiornamento più facile e immediato del catasto terreni

A partire da oggi 19 dicembre Pregeo 10 si rinnova per rendere più semplice la predisposizione degli atti di aggiornamento cartografico da parte dei tecnici professionisti.

Con la Circolare 44/E del 14 dicembre 2016, l’Agenzia delle Entrate ha illustrato le nuove funzionalità della versione 10 di Pregeo, il software utilizzato per l’aggiornamento del catasto terreni, ha dato istruzioni agli uffici e dettato le regole per la predisposizione di particolari atti di aggiornamento da parte dei professionisti.

Approvazione automatica degli atti di aggiornamento del Catasto Terreni con contestuale aggiornamento della mappa e dell’archivio censuario. Indirizzi operativi per l’utilizzo della procedura Pregeo 10 “versione 10.6.0 - APAG 2.08"

Tra le nuove funzionalità rientrano ad esempio la possibilità di scaricare automaticamente gli archivi della Tabella Attuale dei Punti Fiduciali e una procedura per importare i dati misurati con tecnologia satellitare GPS nel formato Pregeo. Per assicurare una transizione graduale al nuovo sistema, la vecchia versione del software rimarrà comunque disponibile fino al 28 aprile 2017.

Come funziona il nuovo Pregeo 10
Pregeo 10 permette ai tecnici professionisti di inviare telematicamente le istanze di aggiornamento all’Agenzia delle Entrate in qualunque momento della giornata, senza doversi recare presso gli sportelli. La procedura riconosce automaticamente le variazioni catastali e, conseguentemente, la natura dell’atto a partire dalla proposta di aggiornamento, dall’estratto di mappa e dal modello per il trattamento dei dati censuari e procede all’aggiornamento automatico degli archivi del catasto terreni.
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 27/05/2016, 14:57

La Stampa, di Raphael Zanotti, 27/05/2016

Eliminare la carta dalla burocrazia si può, ecco quello che succederebbe

Si risparmierebbero 3,2 miliardi di euro, 2 miliardi di fogli e ci sarebbero quasi diecimila tonnellate di anidride carbonica in meno. Lo ha calcolato Forum Pa

Immaginate una pubblica amministrazione senza carta: più rapida, efficiente, interconnessa. Una pubblica amministrazione dove non esistano più fax, fotocopie, moduli in triplice copia. A misura di clic, e di cittadino.
Non ci siamo ancora, ma ci stiamo avvicinando a grandi passi. E abbiamo scoperto una cosa: che la dematerializzazione, così si chiama la rivoluzione dei computer negli uffici, porta con sé risparmi e meno inquinamento. Quanto? A calcolarlo ci ha pensato Fpa, la società che da 26 anni organizza Forum Pa, appuntamento che fa incontrare pubblica amministrazione, imprese, mondo della ricerca e società civile. Fpa ha analizzato risparmi reali e potenziali di cinque settori dove si sta cercando di eliminare la carta: fatturazione elettronica, certificati medici online, ricette mediche elettroniche, fascicolo sanitario elettronico e processo telematico.

Come sarebbe un mondo senza carta? Eccolo.
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 17/05/2016, 8:23

FPA, 0/05/2016, di Diego De Felice, dirigente generale della Struttura di progetto Archivi e dematerializzazione, Inps

eDoc, Inps: "Cambiamo i processi per innovare l'organizzazione "

L'Istituto ha sviluppato un progetto di gestione complessiva del patrimonio informativo e documentale che, partendo dalle funzioni “core”, ricomprenda la gestione di tutta la documentazione prodotta negli anni, conservata in parte presso l’Istituto ed in parte in archivi a gestione esternalizzata

...
Con particolare riferimento agli archivi cartacei, l’Istituto ha avviato un significativo processo di normalizzazione della gestione a vari livelli (interventi sul titolario, interventi sul massimario di conservazione e scarto, introduzione del cruscotto direzionale, ecc.) ed avviato un percorso di reinternalizzazione degli archivi cartacei e la costituzione di un Polo Nazionale Archivistico INPS presso locali di proprietà dell’Istituto.

Per quanto attiene, poi, alla “dematerializzazione”, è noto lo sforzo dell’Istituto nella introduzione del documento informatico nei procedimenti istituzionali e nel colloquio Utenza-Istituto (basti pensare alla evoluzione dei servizi al cittadino, oramai nella gran parte on line). E’ un passo importante verso la sostituzione di documenti originali cartacei con documenti originali informatici, aspetto questo che comporta una effettiva e significativa riduzione dei documenti cartacei alla fonte.

L’Istituto sta affrontando, altresì, anche la più complessa (e significativa) azione di semplificazione e reingegnerizzazione delle procedure amministrative finalizzata alla eliminazione della produzione di certe tipologie di documenti. Se al capoverso precedente si tratta di come sostituire atti cartacei con atti e dati digitali (gergalmente identificata come “pdf-izzazione”), azione che coinvolge prevalentemente la componente tecnologica del sistema, la semplificazione dei processi elimina alla base l’esigenza e la produzione del documento. Questa azione è, evidentemente, molto più complessa da attuare, in quanto prevede la rimodulazione organizzativa dei processi e quindi la operatività produttiva di ogni giorno.

Per concludere gli interventi dell’Istituto sulla “dematerializzazione”, si cita la dematerializzazione come digitalizzazione di documenti originali cartacei . Su questo fronte gli ...

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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 03/05/2016, 12:28

Diritto.it, 03/05/2016

Catasto, addio agli archivi cartacei degli atti di aggiornamento

Da ieri - 02/05/2016 - l’Agenzia delle Entrate ha interrotto l’archiviazione cartacea degli atti di aggiornamento catastale a favore di quella informatica nell’ambito del Sistema di Conservazione dei Documenti digitali SCD.
Una novità che attua quanto previsto dal nuovo Codice dell’amministrazione digitale e che porterà vantaggi sia per l’Agenzia che per le categorie professionali e i cittadini, in un’ottica di trasparenza, efficienza e spending review.
Un archivio tutto digitale
Dal 1° giugno 2015, la trasmissione telematica degli atti di aggiornamento catastale Pregeo e Docfa è stata resa obbligatoria per i tecnici professionisti. Da oggi, per il catasto terreni, sono conservati digitalmente gli atti di aggiornamento redatti con la procedura Pregeo, insieme all’eventuale documentazione integrativa, nonché gli attestati di approvazione e di annullamento degli stessi, firmati digitalmente dal direttore dell’ufficio o da un suo delegato.
Per gli atti del catasto fabbricati, redatti con la procedura Docfa, la conservazione digitale viene, invece, effettuata direttamente dalle applicazioni informatiche, che gestiscono i documenti firmati digitalmente. Gli uffici, entro i termini previsti dalle vigenti disposizioni, provvederanno a effettuare i successivi controlli.
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 21/04/2016, 14:00

Federalismi.it, 20/04/2016, di Antonella dell'Orfano magistrato presso il Tribunale di Roma,

La dematerializzazione dei rapporti con la P.A.

Sommario:
Premessa. 1.Il Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MEPA). 2.Contrattopubblico informatico e scrittura privata autenticata.3.Le tipologie di firma elettronica dell’ufficiale rogantee delle parti. 4.Fatturazione elettronica.

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Il tema della dematerializzazione dei documenti prodotti nell’ambito dell’attività della Pubblica Amministrazione è da diverso tempo al centro dell’azione di Riforma della Pubblica amministrazione ormai; l’obiettivo che si persegue, ovvero quello di giungere alla definitiva eliminazione della carta, ha trovato infatti pieno riconoscimento sin dal 2005 con l’introduzione del CAD - Codice dell’amministrazione digitale (art. 42:“ Le pubbliche amministrazioni valutano in termini di rapporto tra costi e benefici il recupero su supporto informatico dei documenti e degli atti cartacei dei quali sia obbligatoria o opportuna la conservazione e provvedono alla predisposizione dei conseguenti piani di sostituzione degli archivi cartacei con archivi informatici, nel rispetto delle regole tecniche adottate ai sensi dell’articolo 71”).

Il processo di dematerializzazione è stato dunque perseguito attraverso diversi strumenti, tra i quali assume particolare rilievo l’introduzione dell’obbligo del contratto pubblico informatico. La normativa sui contratti digitali si può considerare, infatti, come un’applicazione del principio più generale sancito dall’art. Art. 5-bis del CAD, secondo cui i rapporti tra PA e imprese debbono avvenire in modalità elettronica, e del più generale obbligo di utilizzo delle tecnologie informatiche.
Al di là degli iniziali problemi applicativi che tale normativa ha posto, non può negarsi come la stessa, costringendo le pubbliche amministrazioni a utilizzare gli strumenti del CAD per la sottoscrizione dei contratti, pena la nullità degli stessi, abbia rappresentato un forte incentivo nel segno della informatizzazione pubblica e la progressiva dematerializzazione dei procedimenti amministrativi. Di seguito si illustreranno quindi i principali strumenti di dematerializzazione dell’attività contrattuale della PA... (segue)
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 24/03/2016, 2:13

FPA, 14/03/2016, di Giacomo Angeloni, Assessore all’Innovazione e Semplificazione, Comune di Bergamo

Istanze on line, a Bergamo più del 90% dei commercianti ha scelto il portale telematico

L'amministrazione ha previsto incentivi per l’utilizzo del portale telematico, con la riduzione dei diritti di segreteria da 300 a 70 euro. Non solo, grazie ad un accordo i versamenti dovuti ad altre amministrazioni si effettuano direttamente sul SUEAP del Comune di Bergamo, che provvederà poi alla ripartizione per competenze

Il Comune di Milano ha nel corso del 2015 aderito al programma “Impresa in un giorno”, un’iniziativa pensata per lo snellimento e la digitalizzazione delle procedure burocratiche a beneficio degli utenti e delle imprese. Ho letto diversi articoli al riguardo e ho espresso, tra me e me, la seguente perplessità: se il Comune di Bergamo aderisse a questa iniziativa, torneremmo indietro di anni rispetto ai risultati che siamo in grado di conseguire allo stato attuale attraverso il nostro Sportello Unico Edilizia e Attività Produttive. Non si tratta di presunzione o di vanagloria, ma semplicemente di una considerazione che ricalca il potenziale e l’effettivo utilizzo dei servizi online per le imprese del nostro Comune. ..
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 15/03/2016, 14:18

Indagine sulla Digitalizzazione in Italia - Politecnico di Milano

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La invitiamo a partecipare a un’indagine online promossa dall’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano.
Obiettivo dell’indagine è quello di comprendere il grado di Digitalizzazione dei processi di business - con riferimento sia ai processi interni, sia ai processi “di relazione” con i partner commerciali - nelle imprese, provando ad analizzare l'eventuale effetto - diretto o indiretto - del recente obbligo di Fatturazione Elettronica verso la PA.
Chiediamo la partecipazione non solo di chi ha già intrapreso iniziative di Digitalizzazione, ma anche di chi non ha ancora sostenuto progetti di questo genere e non intende farlo nel breve. Anche queste informazioni sono per noi molto preziose.
Per partecipare all’indagine, clicchi il link seguente oppure lo copi e incolli nel suo browser:
https://survey.opinio.net/s?s=13328&i=1 ... k=pUQc&ro=
Per la compilazione del questionario le serviranno circa 15 minuti. Se lo desidera, può anche salvare le risposte al questionario e tornare, in un secondo momento, a ultimarne la compilazione. Tutte le risposte fornite verranno trattate esclusivamente in forma strettamente riservata e anonima, i dati verranno utilizzati in forma aggregata, pertanto in alcun modo riconducibile al singolo rispondente.
Nella speranza di poter contare sul suo prezioso contributo, le porgiamo i nostri
Cordiali saluti.

l’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 02/03/2016, 0:44

Arriva la ricetta elettronica nazionale

Dal primo marzo 2016, va in pensione la ricetta cartacea in favore di quella digitale; l'acquisto dei farmaci sarà più semplice anche fuori regione.

In Italia scatta un altro passo verso il digitale molto importante che cambierà radicalmente la sanità nazionale. E' entrata a regime la nuova ricetta elettronica nazionale. Gli italiani potranno, quindi, dire addio ai “blocchetti rossi” per una gestione più snella delle ricette mediche e delle prestazioni sanitarie in genere. La carta non sarà, però, totalmente abolita perché i pazienti riceveranno dal loro medico una sorta di promemoria da consegnare al farmacista che consentirà di recuperare la prescrizione medica.

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Questo significa, contestualmente, che a partire da domani le farmacie dovrebbero essere in grado di utilizzare immediatamente la nuova piattaforma digitale sanitaria. Adesso, per prescrivere un farmaco, un accertamento o una visita, il medico si collegherà a un sistema informatico, lo stesso visibile al farmacista. Quando il sistema andrà a regime anche questo promemoria cartaceo sparirà, rendendo la procedura interamente digitale. La Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) ha voluto approfondire tutti i vantaggi della nuova piattaforma informando i cittadini dei cambiamenti che scatteranno a partire da domani.

Il Commento di Ernesto Belisario (video)
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 23/02/2016, 1:31

Ho inoltrato a due importati ditte che operano nella produzione di programmi per la PA tre domande riguardanti due
nuovi servizi finalizzati alla semplificazione, trasparenza e dematerializzazione.
Per la Globo srl: sportello telematico geografico/polifunzionale
Per la Starch srl: Cportal
Riporto le risposte ricevute.
Ritengo che si commentino da sole.

1
E' possibile avere dei report statistici annuali sia in generale che analitici?

Es.
numero utenti registrati/anno che hanno compilato istanza
numero utenti registrati che hanno solo consultato (quanti, con che frequenza....)
numero utenti registrati/assoluti che hanno compilato istanza
...

Globo
Certamente sì, di ogni genere e tipo desiderato

Starch
E’ possibile estrarre da Cportal diverse statistiche. Settimana prossima prepariamo un report e ve lo mandiamo

2
Vi sono comuni in cui il vs servizio è stato adottato dopo e al momento in cui è stato approvato il manuale di gestione, il piano di conservazione e il regolamento del sito web ufficiale?
Oppure comuni in cui questi strumenti o alcuni di questi sono stati aggiornati con l'adozione del vs servizio?


Globo
Lo sportello telematico si pone a monte dei documenti citati: è infatti destinato al cittadino e non all’amministrazione. Il cittadino viene messo nelle condizioni di produrre un’istanza “a norma” e di inviarla con sicurezza al protocollo informatico dell’Ente. Può costituire la base per la realizzazione concreta del piano d’informatizzazione.

Starch
Non siamo a conoscenza di queste informazioni.

3
Come produce e confeziona gli atti e i fascicoli informatici il vs servizio quando questi sono chiusi e si possono versare per la conservazione permanente?
In che modo si può effettuare una selezione per un eventuale scarto?


Globo
Vedi risposta 2
Lo sportello telematico consegna documentazione formalmente ineccepibile al protocollo dell’ente, alla documentazione è associato un file di segnatura che consente la protocollazione e la classificazione in modalità automatica o semiautomatica.
La fascicolazione e la conservazione sono a carico del protocollo informatico e del sistema di gestione documentale adottati dall’ente.

Starch
Per quanto riguarda la messa in conservazione, Cportal non integra un sistema di messa in conservazione. E’ “solo” lo strumento per la presentazione in digitale dell’istanza. La messa in conservazione dovrebbe essere fatta dal protocollo. Come probabilmente sapete già, questo però non è così semplice. A causa delle dimensioni a cui possono arrivare le pratiche edilizie l’opzione di inviare tutto via PEC è da escludersi. Quello che avviene attualmente con le modalità configurate per il vostro sistema è che arriva tramite PEC (e quindi al protocollo e quindi mandata in archiviazione) solo il PDF della domanda e i dati XML. Tutti gli allegati, che costituiscono la parte pesante della pratica, vengono poi scaricati dal nostro software ma non vengono protocollati. Ovviamente questo può essere un problema, ma qui ci scontriamo con la normativa e con le limitazioni tecniche di alcuni sistemi (nella fattispecie la PEC). Detto questo, proprio per ovviare al problema, abbiamo messo appunto un’ulteriore modalità di invio della pratica da Cportal al Comune che dovrebbe risolvere il problema. La illustro brevemente e rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti:
- Il professionista presenta la pratica sul portale.
- La pratica non viene inviate tramite PEC, se non solo il modulo di domanda, giusto per avvisare dell’avvenuta presentazione dell’istanza. La pratica rimane sul portale.
- Il nostro software in uso all’UTC, Archi7, si accorge che c’è una nuova pratica. La scarica completamente (modulo, dati e allegati). Il download avviene tramite webservice, quindi senza limitazioni.
- L’operatore provvede quindi ad importare l’istanza
- Al termine dell’importazione si presenta al tecnico una maschera di protocollazione che provvede all’invio di tutta la pratica (modulo di domanda e tutti gli allegati) al protocollo. L’invio avviene anche in questo caso tramite webservice e su rete interna comunale (quindi veloce).
- Il sistema del protocollo acquisisce la pratica, provvede alla protocollazione e ritorna ad Archi7 il numero
- Il protocollo si occupa poi della messa in conservazione di tutto

Con questa modalità, che possiamo abilitare anche per il vostro Ente, abbiamo il vantaggio di non appoggiarci su PEC, di protocollare tutta la pratica e di lasciare l’onere della messa in conservazione al protocollo. L’unica nota negativa (ma non è detto che lo sia) è che l’UTC deve provvedere alla protocollazione. Il tutto avviene all’interno di Archi7, quindi senza l’uso del software del protocollo, ma per effettuare la protocollazione è necessario mettere alcuni dati tipici del protocollo.
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 10/02/2016, 22:31

BergamoSera.com, 09/02/2016

Comune di Bergamo: pratiche edilizie digitalizzate

“Allo stato attuale tutte le procedure riguardanti edilizia e commercio, ad eccezione dell’autorizzazione paesaggistica (poiché coinvolge direttamente la Soprintendenza) e della richiesta di insegne per le attività commerciali, sono sbrigabili attraverso lo sportello telematico disponibile sul geoportale Sigi”. Lo ha spiegato ieri l’assessore comunale alla Semplificazione Giacomo Angeloni.

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“La costruzione di un capannone, la sistemazione di un ufficio, di un negozio, ma anche il permesso di costruire, segnalazione di inizio attività e, infine, richieste di occupazione del suolo pubblico: praticamente tutte le pratiche possono essere sbrigate sullo sportello telematico del Comune di Bergamo”, continua Angeloni.

Bergamo ha scelto di puntare sulla digitalizzazione delle procedure per quello che riguarda l’edilizia: nel 2012 le pratiche telematiche rappresentavano il 3 per cento del totale delle pratiche presentate, nel 2013 il 3.5, nel 2014 il 4.5, nel 2015 il 37.5 per cento delle istanze è stato presentato senza utilizzo e spreco di carta, circa 919 su 2458 pratiche.

“Si tratta di un risultato davvero di grande importanza – dichiara Angeloni – l’inizio di un cambiamento di paradigma per quello che riguarda i rapporti tra l’istituzione comunale e i cittadini. Per quello che concerne le denunce di inizio attività in edilizia le pratiche online hanno superato quelle cartacee, per quello che riguarda i cementi armati le pratiche cartacee sono ormai zero.”

Se le pratiche online per l’edilizia crescono esponenzialmente, quelle che riguardano il commercio mostrano progressi davvero senza precedenti, sottolinea il Comune: “Il 90 per cento delle istanze viene compilato e consegnato in modo digitale, ma nel 2016 pensiamo di poter migliorare ancora, grazie alla smaterializzazione delle richieste di occupazione di suolo pubblico. Presto nessuna pratica riguardo il commercio verrà più presentata in forma cartacea agli sportelli, con notevole risparmio non solo di tempo, ma anche di carta e denaro”.

Il Comune di Bergamo ha infatti previsto incentivi per l’utilizzo del portale telematico, con la riduzione, in alcuni casi, dei diritti di segreteria da 300 a 70 euro. Non solo: nel 2015 è stato siglato un importante accordo attraverso il quale i versamenti si effettuano direttamente sul Sueap del Comune di Bergamo, che provvederà poi alla ripartizione per competenze. Un esempio: i diritti dovuti ad Asl vengono comunque corrisposti al Comune di Bergamo, che si occuperà di recapitarli al destinatario, abbreviando i tempi e le procedure all’utenza.
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