Ho inoltrato a due importati ditte che operano nella produzione di programmi per la PA tre domande riguardanti due
nuovi servizi finalizzati alla semplificazione, trasparenza e dematerializzazione.
Per la Globo srl:
sportello telematico geografico/polifunzionale
Per la Starch srl:
CportalRiporto le risposte ricevute.
Ritengo che si commentino da sole.
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E' possibile avere dei report statistici annuali sia in generale che analitici?Es.
numero utenti registrati/anno che hanno compilato istanza
numero utenti registrati che hanno solo consultato (quanti, con che frequenza....)
numero utenti registrati/assoluti che hanno compilato istanza
...
GloboCertamente sì, di ogni genere e tipo desiderato
StarchE’ possibile estrarre da Cportal diverse statistiche. Settimana prossima prepariamo un report e ve lo mandiamo
2
Vi sono comuni in cui il vs servizio è stato adottato dopo e al momento in cui è stato approvato il manuale di gestione, il piano di conservazione e il regolamento del sito web ufficiale?
Oppure comuni in cui questi strumenti o alcuni di questi sono stati aggiornati con l'adozione del vs servizio?GloboLo sportello telematico si pone a monte dei documenti citati: è infatti destinato al cittadino e non all’amministrazione. Il cittadino viene messo nelle condizioni di produrre un’istanza “a norma” e di inviarla con sicurezza al protocollo informatico dell’Ente. Può costituire la base per la realizzazione concreta del piano d’informatizzazione.
StarchNon siamo a conoscenza di queste informazioni.
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Come produce e confeziona gli atti e i fascicoli informatici il vs servizio quando questi sono chiusi e si possono versare per la conservazione permanente?
In che modo si può effettuare una selezione per un eventuale scarto?GloboVedi risposta 2
Lo sportello telematico consegna documentazione formalmente ineccepibile al protocollo dell’ente, alla documentazione è associato un file di segnatura che consente la protocollazione e la classificazione in modalità automatica o semiautomatica.
La fascicolazione e la conservazione sono a carico del protocollo informatico e del sistema di gestione documentale adottati dall’ente.
StarchPer quanto riguarda la messa in conservazione, Cportal non integra un sistema di messa in conservazione. E’ “solo” lo strumento per la presentazione in digitale dell’istanza. La messa in conservazione dovrebbe essere fatta dal protocollo. Come probabilmente sapete già, questo però non è così semplice. A causa delle dimensioni a cui possono arrivare le pratiche edilizie l’opzione di inviare tutto via PEC è da escludersi. Quello che avviene attualmente con le modalità configurate per il vostro sistema è che arriva tramite PEC (e quindi al protocollo e quindi mandata in archiviazione) solo il PDF della domanda e i dati XML. Tutti gli allegati, che costituiscono la parte pesante della pratica, vengono poi scaricati dal nostro software ma non vengono protocollati. Ovviamente questo può essere un problema, ma qui ci scontriamo con la normativa e con le limitazioni tecniche di alcuni sistemi (nella fattispecie la PEC). Detto questo, proprio per ovviare al problema, abbiamo messo appunto un’ulteriore modalità di invio della pratica da Cportal al Comune che dovrebbe risolvere il problema. La illustro brevemente e rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti:
- Il professionista presenta la pratica sul portale.
- La pratica non viene inviate tramite PEC, se non solo il modulo di domanda, giusto per avvisare dell’avvenuta presentazione dell’istanza. La pratica rimane sul portale.
- Il nostro software in uso all’UTC, Archi7, si accorge che c’è una nuova pratica. La scarica completamente (modulo, dati e allegati). Il download avviene tramite webservice, quindi senza limitazioni.
- L’operatore provvede quindi ad importare l’istanza
- Al termine dell’importazione si presenta al tecnico una maschera di protocollazione che provvede all’invio di tutta la pratica (modulo di domanda e tutti gli allegati) al protocollo. L’invio avviene anche in questo caso tramite webservice e su rete interna comunale (quindi veloce).
- Il sistema del protocollo acquisisce la pratica, provvede alla protocollazione e ritorna ad Archi7 il numero
- Il protocollo si occupa poi della messa in conservazione di tutto
Con questa modalità, che possiamo abilitare anche per il vostro Ente, abbiamo il vantaggio di non appoggiarci su PEC, di protocollare tutta la pratica e di lasciare l’onere della messa in conservazione al protocollo. L’unica nota negativa (ma non è detto che lo sia) è che l’UTC deve provvedere alla protocollazione. Il tutto avviene all’interno di Archi7, quindi senza l’uso del software del protocollo, ma per effettuare la protocollazione è necessario mettere alcuni dati tipici del protocollo.