PublicPolicy, di Sonia Rizzi, 19/02/2016
"Il tempo è il vero segreto di Stato in Italia": storia di una direttiva
"Il tempo è il vero segreto di Stato in Italia. Più passa e più le verità si annacquano, più spariscono, più diventano impotenti e meno sono capaci di incidere in un processo democratico di un Paese. Il tempo è il vero segreto che si vuole imporre".
Manlio Milani, presidente dell'associazione dei caduti di piazza della Loggia, in conferenza stampa alla Camera con gli altri rappresentanti dei familiari delle vittime delle stragi italiane, commenta, a due anni di distanza dalla sua approvazione, l'attuazione della cosiddetta "direttiva Renzi", ovvero il provvedimento che ha disposto la declassificazione della documentazione relativa alle stragi degli anni '60, '70 e '80.
Secondo i rappresentanti delle associazioni l'invio dei documenti da parte delle amministrazioni statali coinvolte mostra delle "importanti criticità".
La direttiva Renzi "viene boicottata dalle amministrazioni", ha detto Paolo Bolognesi, deputato Pd e rappresentante delle famiglie delle vittime della strage di Bologna. "La presidenza del Consiglio si dia una mossa se vuole farla funzionare e i ministeri che fanno i furbi la smettano altrimenti si sappia che qui la faccia la perde Renzi".
Anche "il metodo tecnico di 'versamento' dei documenti nell'Archivio di Stato sembra fatto apposta per boicottare la direttiva". Il versamento "è caotico e disorganico". Oltre a Milani e Bolognesi hanno partecipato all'incontro Ilaria Moroni, responsabile della Rete degli archivi per non dimenticare, e Daria Bonfietti, presidente dell'associazione parenti delle vittime della strage di Ustica.
"Siamo stati costretti a fare una conferenza pubblica ...
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