Riforma del MIBACT: stato dell'arte

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Re: Riforma del MIBACT: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 21/01/2016, 1:32

Il Sole24ore, 19/01/2016, di Antonello Cherchi

Franceschini: altri 10 musei autonomi e unificazione delle soprintendenze

In arrivo dieci nuovi musei autonomi, dopo i venti che hanno già iniziato a funzionare alla fine dello scorso anno: è la fase due della riforma dei Beni culturali annunciata dal ministro Dario Franceschini nel corso di un’audizione al Senato presso le commissioni Cultura della Camera e di Palazzo Madama ...
Il riassetto ministeriale prevede anche un profondo ripensamento delle soprintendenze: sparisce la distinzione tra istituti specializzati in belle arti, paesaggio e archeologia, per far posto alla soprintendenza unica, coordinata da un soprintendente e all’interno della quale operereranno le varie professionalità ....

In futuro ci saranno 39 soprintendenze unificate, dove il soprintendente coordinerà il lavoro degli archeologi, degli specialisti di belle arti e di quelli del paesaggio. L’accorpamento seguirà il criterio della popolazione, ma anche quelli della consistenza del patrimonio sottoposto alla soprintendenza e della dimensione dei territori da controllare.

«In questo modo - ha commentato Franceschini - il cittadino e le imprese non avranno il problema di chiedere i nullaosta paesaggistici o autorizzazioni di altro tipo a due diversi uffici, magari ricevendo due differenti risposte. Il parere sarà unico e se ci saranno, come può accadere, voci discordanti tra gli esperti dei diversi settori, la sintesi si troverà all’interno della soprintendenza unificata».

Il riassetto toccherà anche gli archivi e le biblioteche: anche in questo settore sarà istituita la soprintendenza unica archivistico-bibliografica. Secondo il nuovo disegno, per esempio, l’attuale soprintendenza archivistica della Campania e della Calabria, sarà separata.

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Re: Riforma del MIBACT: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 18/12/2015, 1:39

RaiStoria.it, 15/12/2015

Biblioteche e Archivi storici. Il rapporto della SISSCO

La SISSCO, Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea, la più importante associazione di settore a livello nazionale, ha realizzato e comunicato in questi giorni ai suoi soci un documento che fotografa lo situazione di archivi storici e biblioteche pubbliche in Italia. Esso da un lato fotografa la situazione di gravissima crisi, dovuta a tagli lineari progressivi subiti in questi anni, che inevitabilmente si sono ripercossi sulla fruibilità del servizio a studiosi e utenti comuni. Dall'altro lato avanza però una serie di proposte concrete per provare a migliorare tale situazione.

RaiStoria pubblica il documento nella sua forma integrale, in sostegno a questi sforzi e nella speranza che essi suscitino in sede decisionale l'attenzione che meritano per il miglioramento di un settore - quello della conoscenza storica - che è di interesse generale e che ci sta particolarmente a cuore.
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Da tempo la nostra Società si interessa di Archivi e biblioteche pubbliche. Una commissione ad hoc è stata istituita nel giugno 2009 per studiare la questione nei dettagli. Nell’aprile 2011 ha organizzato il Convegno “Il pane della ricerca”, i cui atti sono stati poi pubblicati con l’editore Viella. Nel frattempo, oltre a partecipare a molte iniziative del mondo degli archivi e della loro associazione principale, Anai, è stata promotrice di un Coordinamento nazionale per gli archivi e le biblioteche, nato ...

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Re: Riforma del MIBACT: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 23/07/2015, 15:40

siderlandia.it

Al funerale del MiBACT: i colpi bassi alla tutela del patrimonio e l’agonia della cultura

Scritto da: StecaS, 23 luglio 2015
Manca veramente poco a che il Ministero dei Beni, le Attività Culturali e il Turismo esali l’ultimo respiro.

Con l’art. 7 del Disegno di Legge n. 3098 (DdL Madia), che prevede la trasformazione delle prefetture in “uffici territoriali dello Stato” che andrebbero ad inglobare tutta una serie di uffici, tra i quali gli organi periferici del MiBACT, le Soprintendenze incassano un’altra pugnalata a spese della loro autonomia: il parere del Soprintendente, già vincolante, andrebbe sottoposto alle decisioni del Prefetto; il che, come ha fatto notare Montanari, «significa far saltare un altro contrappeso costituzionale al potere esecutivo». Le ragioni sbandierate attraverso il vessillo preferito da questo Governo, quello dell’efficientismo – non importa come, ma purchè si faccia – sono le solite: snellire le procedure burocratiche. A danno del bene pubblico, naturalmente.

Nonostante la forte opposizione a questo articolo abbia portato all’approvazione, da parte della Camera, di un ordine del giorno per il quale le funzioni legate al patrimonio culturale debbano restare di pertinenza delle amministrazioni preposte, non è assolutamente chiaro come verrà risolta, di fatto, la questione. Questa norma va infatti ....
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Re: Riforma del MIBACT: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 11/05/2015, 1:07

Nel numero 1/2015 della rivista on line Aedon, dedicato alla riforma del Mibact,
è uscito un articolo di Lorenzo Casini, prof. di diritto amministrativo che ha materialmente partecipato alla stesura del dpcm, su

“Gli archivi nella riforma dei beni culturali”.

1. Premessa

Il "controllo" di passato, presente e futuro è un aspetto centrale per comprendere l'importanza di un archivio. Soprattutto oggi che l'innovazione tecnologica agevola la trasmissione delle informazioni, anche non veritiere: basti pensare al numero di errori che quotidianamente troviamo su wikipedia, ma che noi stessi poi non correggiamo.

La dimensione temporale degli archivi si rintraccia in molti dei "dualismi" ben noti alla scienza archivistica, come quello tra archivio corrente e archivio storico [2]. Non a caso, un noto archivista ha scritto che "l'interesse dello Stato agli archivi trova [...] la sua giustificazione in due diversi ordini di motivi e cioè: a) la certezza del diritto che deve essere garantita ad ogni cittadino attraverso la conservazione degli atti che possono contribuire a quella certezza; b) le esigenze della cultura storica ed in genere delle scienze, che debbono essere soddisfatte anche attraverso la conservazione delle fonti documentarie di quelle. Esiste, cioè, ormai riconosciuto un diritto del cittadino alla conoscenza e possibilità di utilizzazione della documentazione che lo riguarda sul piano della tutela dei propri interessi, così come un diritto alla conoscenza e studio della documentazione delle epoche passate ai fini storici, intendendo tale studio come una esigenza dello spirito umano" [3].

A sessanta anni di distanza, queste riflessioni sono ancora drammaticamente attuali, se si pensa che furono scritte trent'anni prima che in Italia fosse riconosciuto in via generale il diritto di accesso ai documenti amministrativi (legge n. 241 del 1990). Gli archivi, infatti, rispecchiano in ogni aspetto la complessità della società e del suo tempo passato, presente e futuro [4].

Questa prolusione prende in esame gli archivi nella riforma dei beni culturali, con particolare riguardo alla riorganizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo operata con il d.p.c.m. 29 agosto 2014, n. 171. In primo luogo, è ricostruita la situazione immediatamente precedente la riforma. In secondo luogo, sono illustrate le linee ispiratrici della riorganizzazione attuata con il nuovo regolamento. In terzo luogo, sono esposte le scelte compiute in relazione agli archivi. Infine, sono considerate le prospettive e le linee di sviluppo post-riforma. ...
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Re: Riforma del MIBACT: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 01/03/2015, 18:24

Franceschini intervistato da #Corrieredellasera, 01/03/2015. p. 43, di Pierluigi Panza:

I museo e la riforma.
"Nuovi direttori è soltanto l'inizio"
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Re: Riforma del MIBACT: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 11/02/2015, 23:45

Da Tuttogginfo, 11/02/2015:

DECLASSAMENTO ARCHIVI UMBRI PENALIZZEREBBE ANCHE SPOLETO
Panfili "Dobbiamo muoverci insieme alle altre 4 città interessate per salvare il nostro eccezionale patrimonio"

“Per evitare il declassamento e il ridimensionamento degli archivi dell’Umbria è necessario che Spoleto si muova insieme alle altre quattro città interessate”. Continua a far discutere il decreto del MiBACT che modifica l’assetto degli istituti archivistici presenti nella nostra Regione. A tornare sull’argomento è il Presidente del Consiglio comunale Giampiero Panfili, presente sabato scorso al sit-in organizzato a Perugia di fronte alla sede dell’Archivio di Stato.

“La decisione di declassare l’Archivio di Stato di Perugia a sede non dirigenziale e di accorpare la ...
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Re: Riforma del MIBACT: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 05/02/2015, 16:42

Da Umbiradomani.it, 04/02/2015:

Perugia, sit-in contro il “declassamento” dell’Archivio di Stato, interrogazione di Goracci

Sit-in per l’Archivio di Stato di Perugia, sabato dalle 10.30, in piazza Giordano Bruno, di fronte alla chiesa di San Domenico. L’iniziativa è promossa dall’associazione Osservatorio archivistico per opporsi alla decisione di declassare l’Archivio di Stato e le relative sezioni, eliminando il dirigente, nonché di accorpare la Soprintendenza archivistica dell’Umbria a quella delle Marche, con sede ad Ancona. Secondo i promotori l’associazione rappresenta invece “una preziosa risorsa per il territorio perugino, è meta di studiosi, ricercatori e stagisti e, oltre a conservare all’interno della sua sede ricca di storia uno straordinario e sorprendente patrimonio, è anche sede della Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica”. “Declassare questa istituzione – aggiungono gli organizzatori del sit-in – comporterà il depauperamento dei suoi servizi e dell’attività di valorizzazione del patrimonio e della storia di Perugia, nonché l’interruzione di avviati percorsi di studio.

E sulla questione interviene anche il consigliere regionale, Orfeo Goracci ...
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Re: Riforma del MIBACT: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 28/01/2015, 0:51

#siamotuttiaspg

Sabato 7 febbraio 2015
Sit-in in piazza a Perugia contro il declassamento dell'Archivio di Stato e l'accorpamento della Soprintendenza archivistica dell'Umbria con le Marche

Vedi anche qui: http://www.ilmondodegliarchivi.org/inde ... -le-marche
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Re: Riforma del MIBACT: stato dell'arte

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 09/01/2015, 0:52

Pubblicato il DECRETO 27 novembre 2014
Articolazione degli uffici dirigenziali di livello non generale del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo. (15A00010) (GU Serie Generale n.5 del 8-1-2015)

In evidenza:
art. 3, comma 2
Nelle regioni Emilia Romagna, Liguria e Sicilia, il soprintendente archivistico svolge altresi' le funzioni di direttore
dell'Archivio di Stato del Comune capoluogo, senza ulteriori emolumenti accessori. Conseguentemente, le soprintendenze
archivistiche di tali Regioni assumono la denominazione rispettivamente di Soprintendenza archivistica dell'Emilia
Romagna-Archivio di Stato di Bologna, Soprintendenza archivistica della Liguria-Archivio di Stato di Genova e Soprintendenza
archivistica della Sicilia-Archivio di Stato di Palermo.


e il comma 6
Al fine di migliorare la fruizione e la valorizzazione del patrimonio culturale e in coerenza con ragioni di carattere
storico, artistico, architettonico o culturale, con uno o piu' decreti ministeriali puo' essere disposto l'accorpamento
di istituti e luoghi della cultura, quali musei, archivi e biblioteche, operanti nel territorio del medesimo Comune.
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