Distruggere gli archivi se diventano pericolosi

Re: Distruggere gli archivi se diventano pericolosi

Messaggioda viki84 » 23/06/2016, 15:58

Concordo il problema vero ci sarà quando tutto sarà digitalizzato!
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Re: Distruggere gli archivi se diventano pericolosi

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 11/03/2016, 14:22

la Rivista Il Mulino, 10/03/2016

Marina Caporale
I segreti su «materie di pubblico interesse» delle Commissioni parlamentari di inchiesta

L’armadio della vergogna

«Se vogliamo ripristinare un rapporto di fiducia con i cittadini, è indispensabile togliere il velo del segreto ogni volta che sia possibile e giusto, specie su fatti tanto lontani nel tempo». Con questa dichiarazione la presidente della Camera Laura Boldrini accompagnava la notizia della desegretazione degli atti riguardanti la Commissione parlamentare di inchiesta che aveva indagato sul cosiddetto «armadio della vergogna». Un armadio scoperto nel 1994 nella cancelleria della Corte militare di Appello presso la procura generale militare, nel Palazzo Cesi-Gaddi di Roma, con le ante rivolte verso il muro, chiuso da una catena, con al suo interno vari fascicoli riguardanti numerosi episodi delle stragi nazifasciste in Italia, tra cui Sant’Anna di Stazzema, le Fosse Ardeatine, Marzabotto.
Larga parte degli atti della Commissione che ha indagato su questo episodio sono ora consultabili, previa richiesta, sul sito della Camera.
Al di là dell’eco avuta per qualche giorno, la notizia merita una riflessione sia per l’alta sensibilità dei temi oggetto di studio delle Commissioni di inchiesta, sia per capire lo spessore di questo «velo del segreto» e quando, e a quali condizioni, sia «possibile e giusto» sollevarlo.
Una breve premessa costituzionale: le Commissioni parlamentari di inchiesta (mono o bicamerali) sono disciplinate dall’articolo 82 della Costituzione, secondo cui «ciascuna Camera può disporre inchieste su materie di pubblico interesse ...

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Re: Distruggere gli archivi se diventano pericolosi

Messaggioda svassallo » 26/08/2013, 8:16

Rossella Manzo ha scritto:Secondo me il problema sarà più forte quando tutto sarà digitalizzato e viaggerà più spesso sulle "nuvole" senza possibilità di controllare materialmente e fisicamente i documenti.
La rincorsa al digitale, è ancora più preoccupante...
Basta un click da chi gestisce per conto terzi le memorie e il tutto sarà silenzio... no?


In realtà non basta un clic. Quando facciamo clic su elimina e svuotiamo il cestino il file in realtà è ancora lì facilmente recuperabile. E quasi come se noi volessimo distruggere un archivio e per farlo ci mettiamo una tenda davanti.

Un passo avanti è usare programmi come Moo0 FileShredder che sovrascrivono tante volte il file rendendolo illegibile. Ma anche qua qualcosa si può recuperare, un po' come un palinsesto, dipende da quanti soldi la NSA di turno vuole spendere.

L'unico metodo sicuro per eliminare un file digitale è la totale distruzione del supporto su cui è... non so, mettendo il dvd di turno nel microonde, trapanando l'hd o dando fuoco al data center... insomma cose simili a ciò che si farebbe per distruggere un archivio fisico.

Altro problema è il fatto che i documenti siano custoditi da terzi (è sempre è solo una questione di chi gestisce, non di infrastruttura... la nuvola può essere anche una nuvola "privata" interamente sotto il controllo di chi produce i documenti). Questo problema, che peraltro si avrebbe forse anche di più per i documenti fisici nel caso in cui sono in deposito presso terzi, è davvero spinoso non tanto (o non solo) perché chi gestisce potrebbe cancellare arbitrariamente i nostri documenti, ma anche e soprattutto perché non li cancella realmente (e non sicuramente in tempo reale) quando diciamo di farlo. Celebre è una carenza di facebook (che ora dicono corretta) per cui le foto anche cancellate rimanevano raggiungibili per mesi se si sapeva l'indirizzo completo della foto.
È così che muore la libertà, sotto scroscianti applausi. (Star Wars – La vendetta dei Sith)
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Re: Distruggere gli archivi se diventano pericolosi

Messaggioda Rossella Manzo » 24/08/2013, 10:41

Secondo me il problema sarà più forte quando tutto sarà digitalizzato e viaggerà più spesso sulle "nuvole" senza possibilità di controllare materialmente e fisicamente i documenti.
La rincorsa al digitale, è ancora più preoccupante...
Basta un click da chi gestisce per conto terzi le memorie e il tutto sarà silenzio... no?
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Distruggere gli archivi se diventano pericolosi

Messaggioda Bernardino » 24/08/2013, 9:33

In questi giorni su molti giornali si parla della caccia agli archivi del Datagate e della libertà di stampa in pericolo.
Nel mirino sono i giornalisti del Guardian che custodiscono i segreti dell’ex consulente Cia Edward Snowden, la talpa che ha rivelato il grande scandalo delle intercettazioni illegali messo in atto dagli Usa attraverso l’Agenzia nazionale per la sicurezza (Nsa).
Alan Rusbridger, direttore del britannico Guardian, il quotidiano che ha fatto scoppiare il caso insieme al Wasghington Post, ha denunciato le pressioni dei servizi segreti e del governo inglese per farsi consegnare le informazioni sul Datagate: «Siamo stati obbligati a distruggere gli archivi con le prove», ha scritto in un lungo editoriale, pur ribadendo che il suo giornale non intende recedere. Si può immaginare che dei documenti digitali possano essere facilmente copiati e trasferiti in luoghi sicuri.

Del resto anche il nostro "armadio della vergogna" delle stragi dimenticate, come narrato da Mimmo Franzinelli in "Le stragi nascoste. L'armadio della vergogna: impunità e rimozione dei crimini di guerra nazifascisti 1943-2001" (Mondadori, Milano, 2003), è un episodio che racconta della pericolosità degli archivi, anche se fortunatamente non vennero distrutti.
Ma quanti altri archivi e documenti "pericolosi" sono andati distrutti?
Fatti simili sono avvenuti e avvengono in ogni epoca e in ogni parte del mondo, specie dove le vicende storiche e i conflitti di potere generano o degenerano in guerra.
http://it.wikipedia.org/wiki/Armadio_della_Vergogna
http://www.mimmofranzinelli.it/tool/hom ... 1,55,58,71

Salvaguardare gli archivi deve diventare un imperativo tutelato dalla carta dei diritti dell'uomo, insieme alla possibilità dell'oblio dei dati personali di chi non ha avuto ruoli pubblici. Il difficile equilibrio tra il diritto di cronaca che si fa storia e la riservatezza personale.
Bernardino
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