Progetti di dematerializzazione

Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 09/02/2016, 12:37

Digital4Procurement, di Laura Zanotti, 08/02/2016

Dematerializzazione, anzi conservazione digitale dei documenti: le normative e i vantaggi in Italia

La dematerializzazione dei documenti non solo permette di risparmiare sulla carta, sull'inchiostro e sulle ore di lavoro delle persone che vanno e vengono dalle stampanti agli archivi e viceversa. È l'integrazione digitale a permettere di lavorare più efficacemente, aumentando la produttività individuale e aziendale

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In un mondo in cui la metà del nostro tempo la passiamo a guardare informazioni on line da qualsiasi dispositivo, parlare di gestione cartacea dei documenti sembra quasi un paradosso. Eppure, a dispetto di una digitalizzazione sempre più spinta, il mondo analogico rappresenta ancora un'entità immane di archivi e scaffali pieni di carta.

Alla luce delle tecnologie oggi disponibili, la gestione documentale tradizionale oggi è senza dubbio un processo irrazionale: scrivere, stampare, firmare, vidimare, spedire, fotocopiare/scansionare, archiviare, recuperare sono tutte attività che non solo richiedono tempo e risorse, ma sono anche soggette a un tasso di errore elevato.

Insomma, i vantaggi della dematerializzazione dei documenti sono ormai chiari a tutti. La gestione digitale non solo permette di risparmiare sulla carta, sull'inchiostro e sulle ore di lavoro delle persone che vanno e vengono dalle scrivanie alle stampanti, dagli archivi alle scrivanie, ma permette agli impiegati di lavorare più velocemente e più efficacemente, aumentando la produttività individuale e aziendale. Non a caso nel 2016 il 40% degli ...

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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 29/01/2016, 1:35

Australia, i National Archives dichiarano guerra alla carta

Con il varo del nuovo programma Digital Continuity 2020, si punta alla totale eliminazione dei documenti cartacei dagli uffici pubblici del Paese. Tutte le informazioni dovranno essere prodotte, condivise e conservate solo ed esclusivamente in digitale

I National Archives australiani hanno ufficialmente “dichiarato guerra” alla carta. Con il recente varo del programma The Digital Continuity 2020 Policy, l’istituzione ha stabilito che tutte le agenzie del governo dovranno cominciare a produrre e gestire i propri documenti ufficiali solo ed esclusivamente in digitale. “I dipendenti pubblici devono smetterla di seppellire fogli di carta nelle scatole di cartone” ha dichiarato il direttore generale degli archivi David Fricker, annunciando che essi saranno appositamente formati per affrontare lo switch off.

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Come già reso evidente dal nome, è entro il 2020 che si punta all’eliminazione definitiva della carta. Ciò non significa però che non ci siano scadenze ben più immediate. Già entro la fine di quest’anno, le agenzie dovranno effettuare una prima mappatura dell’esistente cartaceo che occorrerà dismettere, dopo che ovviamente sarà stato digitalizzato. Quindi, entro giugno del prossimo anno, dovranno istituire dei comitati specificamente dedicati all’attuazione di questo programma. Questi ultimi, a loro volta, dovranno definire dei piani di digitalizzazione entro la fine del 2016.

Lo scopo ultimo, hanno dichiarato il direttore generale degli archivi e il Ministro delle Finanze Jane Halton, è quello di arrivare alla costruzione di una pubblica amministrazione interamente digitale, nella quale tutti gli atti e le informazioni, comprese le autorizzazioni e le restanti pratiche, viaggino in automatico.

“Basta con la tirannia del piccolo burocrate col cappello che si oppone al cambiamento affermando che preferisce di fare alla sua maniera”, ha affermato la Halton. La stessa si è detta stufa e frustrata per il fatto di dovere continuare a riscrivere continuamente le proprie informazioni sui vari pezzi di carta richiesti dal governo e che d’ora in avanti la parola d’ordine deve essere: “raccogli una volta l’informazione e utilizzala molte volte”.
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 14/06/2015, 0:09

Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, 21/05/2015

La nuova procedura di rilascio on-line del Durc: dal 1° luglio basterà un clic per avere il documento in formato .pdf in tempo reale
Per pubbliche amministrazioni ed imprese un risparmio complessivo annuo di oltre 100 milioni di Euro


In Gazzetta Ufficiale un decreto interministeriale: dall’inizio del prossimo mese, inserendo il codice fiscale delle imprese o dei lavoratori autonomi sarà possibile verificare all’istante la loro regolarità contributiva e, in caso di esito positivo, scaricare un documento in pdf

Contribuire a rendere più semplice la vita delle imprese italiane, facendo loro risparmiare tempo e denaro. È questo l'obiettivo della nuova procedura di rilascio on-line del Durc, il documento unico di regolarità contributiva, resa possibile dall'impegno congiunto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell'Inps, dell'Inail e delle Casse Edili per la completa informatizzazione delle attuali procedure e la creazione di collegamenti tra le diverse banche dati.

Caratteristiche, modalità di funzionamento e tempi di avvio della nuova procedura sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenuta il 21 maggio alla presenza del Ministro Giuliano Poletti e dei rappresentanti degli istituti che hanno contribuito alla realizzazione dell'iniziativa.

Grazie alla nuova procedura, che sarà operativa a partire dal prossimo 1° luglio, basterà un semplice clic per ottenere, in tempo reale, una certificazione di regolarità contributiva che, peraltro, avrà una validità di 120 giorni e potrà essere utilizzata per ogni finalità richiesta dalla legge (erogazione di sovvenzioni, contributi ecc., nell'ambito delle procedure di appalto e nei lavori privati dell'edilizia, rilascio attestazione SOA) senza bisogno di richiederne ogni volta una nuova. Sarà inoltre possibile utilizzare un DURC ancora valido, sebbene richiesto da altri soggetti, scaricabile liberamente da internet.

All'attività comune degli enti coinvolti ha fatto seguito un periodo di sperimentazione del nuovo sistema informatico. Al fine di garantirne la massima affidabilità, i test proseguiranno sino alla entrata in vigore del decreto che regolamenta il DURC on-line, la cui pubblicazione è prevista per i primi giorni di giugno.

I vantaggi del DURC on-line
I vantaggi della nuova procedura saranno numerosi. Ad oggi, una impresa regolare sotto il profilo contributivo sa di dover attendere anche 1 mese per ottenere un certificato che dimostri la regolarità della propria posizione, attraverso una procedura talvolta complessa che, non a caso, è spesso delegata ad intermediari.

Da luglio le imprese potranno accedere all'archivio degli Istituti e delle Casse edili per ottenere un DURC in formato .pdf in tempo reale da stampare in azienda. Qualora siano riscontrate carenze contributive, entro 72 ore verranno comunicate all'interessato le cause dell'irregolarità e saranno poi sufficienti pochissimi giorni per regolarizzare la propria posizione ed ottenere il certificato.
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 12/05/2015, 0:30

La PA si digitalizza … ed il mondo esterno?
Il certificato di destinazione urbanistica in formato elettronico


Si parla tanto di come la nostra PA sia poco incline al processo di digitalizzazione, delle fantomatiche “resistenze culturali” che il personale delle amministrazioni opporrebbe a fronte di qualsiasi tentativo di svecchiare le vetuste procedure ottocentesche di gestione documentale, poi ci si accorge che quando queste vituperate PA fanno bene il proprio lavoro e decidono di credere nella digitalizzazione gli ostacoli arrivano dal mondo esterno e non dall’interno.

Il caso di specie è rappresentato dal Certificato di Destinazione Urbanistica (CDU) che alcuni Comuni hanno cominciato a rilasciare in formato digitale e del quale, a quanto pare (il condizionale è d’obbligo), i notai non avrebbero riconosciuto la validità ai fini dell’allegazione agli atti di trasferimento di immobili. Per entrare nel dettaglio della casistica esaminata, i Comuni in oggetto hanno prodotto: ...
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 06/04/2015, 9:36

Più della distanza da Bergamo a Trezzo d'Adda
Il Comune di Bergamo ha 17 km di scaffali


I documenti del Comune di Bergamo coccupano scaffali per una lunghezza di 17 chilometri.

I documenti sono archiviati in via Tasso, via Canovine e Gorle. Il Comune spende circa 250 mila euro all’anno per l’affitto degli archivi. Costi che nell’era digitale (e della spending review) si vogliono tagliare il più possibile.
«Introdurremo sistemi di archiviazione digitale che ci garantiranno ulteriori risparmi – spiega l’assessore all’Innovazione Giacomo Angeloni –. Stiamo aspettando il decreto del governo che dica che cosa può essere conservato e cosa invece eliminato».
Dematerializzare è la parola d’ordine a Palazzo Frizzoni ovvero convertire i documenti cartacei in formato digitale.È una delle linee di azione più significative dettate dal governo per la riduzione della spesa pubblica.
In due anni intanto Bergamo è passata dai 3,5 milioni di fogli di carta all’anno utilizzati dagli uffici a 2 milioni».
(L'Eco di Bg, 04/04/2015)
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 13/03/2015, 16:57

Dal primo giugno atti di aggiornamento catastale solo on line

Lo ha reso noto l’Agenzia delle Entrate emanando un provvedimento a riguardo. Tutti gli atti di aggiornamento dovranno essere trasmessi dai professionisti abilitati utilizzando il Modello Unico Informatico Catastale

Con un provvedimento pubblicato l’11 marzo, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto che dal prossimo primo giugno sarà possibile inviare gli atti di aggiornamento catastale solo ed esclusivamente via web.

Dal prossimo 1° giugno – recita un comunicato dell’Agenzia – gli atti di aggiornamento del catasto potranno essere presentati esclusivamente attraverso il canale telematico. Lo stabilisce il provvedimento firmato oggi dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, che rende obbligatorio per i professionisti abilitati, iscritti agli Ordini e Collegi professionali, l’uso del Modello Unico Informatico Catastale (Muic) per la trasmissione di tutti gli atti di aggiornamento.

Quali sono gli atti coinvolti - Con il Muic vengono presentati:

le dichiarazioni di nuova costruzione
le dichiarazioni di variazione
le dichiarazioni di beni immobili non produttivi di reddito urbano
i tipi mappali
i tipi di frazionamento
i tipi particellari.
Per la trasmissione del modello saranno utilizzate le procedure Docfa e Pregeo e le specifiche tecniche già in uso. In caso di irregolare funzionamento del servizio telematico, il professionista potrà comunque presentare l’atto di aggiornamento su supporto informatico. Il testo del provvedimento è disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate -www.agenziaentrate.gov.it - all’interno della sezione “Provvedimenti, Circolari e Risoluzioni”.


Parer, 13/03/2015
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 10/03/2015, 15:15

Pubblicato il Regolamento sull’assegno elettronico

In Gazzetta Ufficiale il decreto di riferimento. È in vigore dal 6 marzo per la concreta dematerializzazione degli assegni bancari e circolari occorrerà attendere l’emanazione di un regolamento attuativo della Banca d’Italia

Nella Gazzetta Ufficiale n. 54 del 6 marzo 2015 è stato pubblicato il decreto n. 205 del 3 ottobre 2014, contenente il Regolamento recante presentazione al pagamento in forma elettronica degli assegni bancari e circolari.

Il decreto è in vigore dal 6 marzo ma per la effettiva e piena dematerializzazione degli assegni occorrerà attendere l’emanazione, entro un anno, di un regolamento attuativo da parte della Banca d’Italia.
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 14/01/2015, 10:37

Da Fiscoggi.it, 09/01/15 di Stefano Latini:

Regno Unito: goodbye alla carta
e via libera al Fisco 2.0


L’ultimo Rapporto dell’Agenzia delle Entrate evidenzia la necessità dare ampio spazio alla documentazione digitale

Regno Unito, si cambia. Come? Semplice, ricorrendo all’online, a miliardi di byte che navigano, corrono e si spostano veloci da un desk all’altro ogni singolo secondo, trasportando milioni di informazioni che si scambiano tra decine di migliaia di persone. Dunque, come certifica l’ultimo Rapporto dell’Agenzia delle Entrate britannica al Parlamento, è tempo di fermare il flusso oramai fuori controllo di carta su cui l’Amministrazione finanziaria lavora.

Quanto vale il fisco britannico: 500 alberi al dì - In pratica, secondo il Rapporto stilato dallo staff di vertice dell’Agenzia, in meno di 24 mesi sono ben 500 milioni i modelli, i moduli, le istruzioni e le note o comunicazioni che si trasmettono in via cartacea a oltre 50 milioni di contribuenti. In risposta, da questi ne pervengono altri 70 milioni, per lo più risposte a quesiti o ulteriori domande. In aggiunta, il sistema telefonico gestisce circa 73 milioni di chiamate ...
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 09/12/2014, 1:34

Cartella clinica elettronica: Bergamo premiata da Regione Lombardia

La Regione Lombardia premia l'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo
nell'ambito del bando do concorso per al valorizzazione delle esperienze
di miglioramento della documentazione sanitaria.
In particolare per l'utilizzo della cartelle cliniche elettroniche in tutte
le terapie intensive e sub-intensive a partire dal 2013.
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Re: Progetti di dematerializzazione

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 21/11/2014, 11:52

Fascicolo Sanitario Elettronico: a che punto siamo?
21/11/2014, di Paolo Colli Franzone, Osservatorio Netics

Su Agenda Digitale, Paolo Colli Franzone ha fotografato la situazione nelle regioni italiane. Secondo le sue stime, 12 milioni di cittadini sono già nelle condizioni di accedere allo strumento ma solo 2 milioni vi accedono realmente

In apertura dell’articolo, il direttore dell’Osservatorio Netics Paolo Colli Franzone ricorda che, così come stabilito dal decreto legge n. 179 del 2012, [url]entro il primo luglio 2015[/url] tutte le Regioni e Province Autonome dovranno attivare il fascicolo sanitario elettronico (FSE).
Nell’introduzione si apprende anche che tutte le amministrazioni, fatta eccezione per la Provincia Autonoma di Bolzano, hanno inviato i propri piani progettuali all’Agenzia per l’Italia Digitale e che essi sono attualmente oggetto di valutazione da parte di una commissione nata per lo scopo. L’approfondimento prosegue con una fotografia sullo stato dell’arte nei territori: ...

Vedi anche una nota su Parer
FSE.JPG
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03/05/2015:
Disponibili le specifiche tecniche per l’interoperabilità del Fascicolo Sanitario Elettronico
Rilasciato da un gruppo di lavoro dell’Agenzia per l’Italia Digitale, il documento fornisce indicazioni alle Regioni per sviluppare i servizi necessari alla effettiva interoperabilità dello strumento
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