Assemblea ANAI Lombardia

[roberto grassi]

Vabbè, raccontiamola un po' meglio.
Alla assemblea per il rinnovo del direttivo erano presenti una ventina di colleghi, alcuni dei quali dotati di delega. Forse bisognerebbe dar ragione di quanti sono stati i votanti: quelli presenti e quelli virtuali. Secondo me si può considerare, con un po' di ottimismo, che abbiano votato una trentina di colleghi. Cioè circa un quarto degli associati. Questo è un problema.
Altra considerazione: dei cinque membri eletti, tre sono nuovi. Se si aggiunge il socio junior, che mi pare nessuno abbia ancora nominato, le new entry sono quattro. L'età media si è dunque abbassata. La presenza di facce nuove, la presenza di facce giovani non è di per sé un valore. Nel nostro caso, ascoltati i discorsi degli eletti e conoscendone le qualità, mi sento ragionevolmente fiducioso.
Un suggerimento che non costa niente: mi piace il cantiere trasparente, il nuovo sito e la condivisione e tutte le belle cose della replica di Paola, io però comincerei col togliere la riservatezza all'area riservata ai soci ANAI che, per una associazione aperta, non è proprio un bel segnale.
Buon lavoro
Erregì

[paola ciandrini]

Ringrazio Rossella Manzo e tutti i soci ANAI che attraverso il voto hanno espresso fiducia al nuovo direttivo lombardo.
Il nostro primo impegno sarà rivolto a creare occasioni di confronto e comunicazione fra i soci e fra chi opera nel settore. A questo proposito stiamo operando per creare un sito ANAI Lombardia, che consenta la diffusione di verbali e la condivisione di strumenti di lavoro.
Raccogliamo segnalazioni e consigli. Segnaleremo su Archiviando i lavori in corso, il nostro sarà un cantiere trasparente , vi renderemo partecipi e speriamo nella vostra partecipazione.

Auguro a nome mio e di tutto il direttivo un sereno ponte pasquale.
Paola Ciandrini

[Rossella Manzo]

MI spiace non aver potuto partecipare all'assemblea.
Faccio gli auguri a tutto il direttivo.
Visto che inizia l'attività per alcuni per la prima volta, mi permetto di chiedere una maggiore comunicazione.
Essersi candidati per la direzione di una associazione comporta molti oneri, gli onori sono già il fatto che si possa decidere in prima persona.
Che gli oneri si mantengano sempre in primo piano, che la fatica sia l'elemento portante di tutta l'attività, che l'ascolto di tutti, e non solo dei componenti l'associazione, ma l'ascolto di tutti della categoria per cui l'associazione opera, sia veramente l'elemento primo di ogni iniziativa.
Aver deciso di far parte del direttivo è una decisione importante perché si è deciso di mettere gratuitamente il proprio tempo libero in modo costante al servizio di tutti, per portare avanti delle problematiche e dei temi di grande interesse e complessità.
Ringrazio, quindi tutti quelli che hanno deciso di regalarci la loro disponibilità.
Grazie di cuore
buon lavoro
e alla prossima.
Rossella Manzo

[Sergio P. Del Bello]

Direttamente dalla sede dell'assemblea vi comunico risultati delle votazioni:
19 Ciandrini
18 Del Bello
11 Sillano
10 Ferrari
9 Andriani

Sergio P. Del Bello

NDR Aggiunto oggi, 14/07/2014 il verbale:

[Massimo Salvio]

Cari amici
mi sono candidato al CD in quanto ritenevo non ci fossero candidati; in presenza delle attuali valide candidature, vi confermo che mi ritiro dall'elezioni e auguro a tutti buon lavoro.
Sarò comunque presente all'Assemblea sperando che non vi siano sterili polemiche, ma concrete proposte.
Massimo Salvio

[paola ciandrini]

Gent.mi,
mi preme ringraziare come socia l'attuale Direttivo, che ha investito forza, tempo e idee nella vita associativa di ANAI.
Come ho avuto modo di illustrare ad alcuni di voi, mi piacerebbe se l'ANAI Lombardia potesse rinnovarsi con il supporto di nuove forze, nuove esperienze, nuove voci.
E' mia intenzione candidarmi per le votazioni del direttivo ANAI Lombardia.

Una premessa.
In più sedi si è dibattuto sulla formazione e sul mestiere di archivista. Parliamo di numeri: in Lombardia gli archivisti fra i 30 e i 40 anni oggi sono per la maggioranza liberi professionisti oppure soci o collaboratori di cooperative che si occupano di beni culturali. Oppure precari. Sarebbe saggio e proficuo rappresentare questa comunità di archivisti, creare occasioni di scambio e di confronto sulle forme del mestiere di archivista.
Dal centinaio di soci ANAI Lombardia, questa comunità non emerge. Vibra, forse, in sordina. Eppure c'è. E fra 5, 10 e 20 anni eserciterà - o almeno vorrebbe esercitare - ancora il mestiere di archivista.

Chi sono.
Nasco archivista con il battesimo delle lauree magistrali in Scienze archivistiche, documentarie e biblioteconomiche all'Università di Pavia. Questo già mi rende un'archivista border line: non possiedo il diploma di una scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica. Non possiedo, ma ho frequentato un biennio. La scelta di indagare sugli archivi nasce da una passione, che è diventata prima un corso di studi e poi un mestiere: frequento prima Lettere moderne (con la maiuscola, come indicava il vecchio ordinamento delle lauree), poi scopro e frequento un diploma universitario in beni culturali, poi scopro e concludo una laurea triennale in scienze archivistiche, infine una laurea magistrale.
Prima studente lavoratrice, poi co.co.co e co.co.pro., poi dipendente interinale, poi a tempo determinato, poi indeterminato. Dal co.co.pro. in poi, sempre archivista. Prima, collaboratrice e redattrice per radio e giornali. Da un anno sono referente operativo per il progetto Archivi Storici del Politecnico di Milano, ateneo in cui sino al 2011 mi sono principalmente occupata di archivio corrente e protocollo informatico.


Cosa propongo.
Vorrei che l'ANAI Lombardia fungesse da riferimento e catalizzatore per tutti gli archivisti lombardi, compresi gli archivisti atipici, compresa la generazione trenta-quaranta.
Come? Riflettendo insieme sugli strumenti utili, sui progetti, sulla comunicazione. Non mi riferisco solo a standard e software, ma soprattuto a come strutturare un progetto, come presentarsi a un committente, come cercare colleghi e partner, come muoversi per il fund raising, come creare reti di relazioni e scambi per migliorare le condizioni per esercitare il proprio mestiere. In sintesi: riflettere su come creare le condizioni per poter esercitare la propria professione. E ancora creare strumenti di formazione per consentire un aggiornamento o formazione a distanza, utile per tutti, non solo per gli archivisti senza fissa dimora.
Lavorare insieme, indipendentemente dalla propria tipicità. E atipicità.
Per questo vorrei che l'ANAI Lombardia si adoperasse.
Vorrei un complesso organizzato di persone sul territorio, unite da un vincolo: il mestiere di archivista e l'associazione che tutti ci rappresenta.Per questo offro il mio contributo all'associazione attraverso la mia canditura.

Con l'augurio di un dibattito e confronto proficuo in occasione dell'imminente assemblea e votazione,
saluti
Paola Ciandrini

[Direttivo ANAI Lomb.]

Si sono candidati per il nuovo Direttivo:

Soci ordinari:

GIACINTO ANDRIANI

PAOLA CIANDRINI

SERGIO PRIMO DEL BELLO

MASSIMO SALVIO

Rappresentante Soci Juniores

DAVIDE DIONISI
-----------------------

In allegato il curriculum o un breve profilo inviato dai candidati.

[Direttivo ANAI Lomb.]

Per il nuovo Direttivo si candidano i membri del Direttivo uscente:

Francesco Cattaneo
Primo Ferrari
Camilla Occhionorelli
Viviana Rocco
Maria Teresa Sillano


Di seguito sintesi dell'attività svolta e programma per la futura

Tempi grami. In generale. Per gli archivi. E anche, com’è ovvio, per gli archivisti.
Basti pensare ai tagli alla spesa per la cultura, al blocco delle assunzioni, e ancora, in generale, alla riforma del lavoro e alle sue ripercussioni sul nostro settore, tanto per i non garantiti che per i garantiti. E a quello che ci aspetta nei prossimi mesi e anni.
Difficile in questa situazione costruire un programma di lavoro.
Ci proviamo in due tempi: un bilancio del (poco o tanto) fatto e una proposta.
Si può essere autocritici fin che si vuole, ma così si risolve poco, forse. Il fatto è che la modestia delle risorse di cui abbiamo sofferto in questi anni si è riflettuta inesorabilmente sulla capacità operativa.
Comunque…

questo direttivo ha affrontato alcuni temi:

1. la formazione. Forse il settore più presidiato e con risultati ci pare non disprezzabili. Sono stati organizzati numerosi corsi, da quelli di base per coloro che approcciano la professione a quelli per dipendenti di enti locali, a quelli specialistici come gli archivi fotografici, o quelli sindacali o d’impresa. Si è mantenuta anche una collaborazione costante con la Soprintendenza e con la Regione Lombardia, istituzioni con le quali si sono effettuati interventi di rilievo.

2. la comunicazione. Per merito esplicito di due archivisti/operatori, ma anche col contributo imprescindibile del Direttivo, è stato allestito il forum Archiviando, che ha una attività ormai rilevante, promuovendo il dibattito e l’informazione. Si può discutere, e pensiamo che lo si farà nell’assemblea, sui modi di gestione, sui rapporti redazionali, su errori o difetti comunicativi, ma resta indubbio che il forum rappresenta una delle poche novità su questo terreno nel nostro ambito.

3. la discussione sulla professione e la categoria. Si tratta del tema dei temi. Purtroppo, il dibattito in merito è fin qui insufficiente e insieme ineludibile. Proprio le condizioni generali del settore (stato delle istituzioni e delle strutture, finanziamenti, occupazione, innovazioni tecniche e disciplinari, ruolo della professione e sue prospettive, solo per accennare ad alcuni temi) richiedono un’elaborazione e un pensiero specifici, terreno su cui oggi siamo tutti largamente deficitari. Avere contribuito anche a livello nazionale con interventi nelle istanze associative su questi terreni pensiamo debba essere contabilizzato nel bilancio associativo.

4. la presenza nel dibattito nazionale. La sezione lombarda ha dato un contributo attivo al congresso nazionale dell’associazione, sollevando temi che hanno visto eguale attenzione anche da parte di altre ANAI regionali.

Ripartiamo da qui. Prendendo alcuni impegni, che, a specchio, dicono delle insufficienze patite nella nostra attività.

1. la trasparenza e la comunicazione. A questo direttivo è stata rivolta l’osservazione di non essere stato tempestivo ed esauriente nell’informazione. Non ci tiriamo indietro di fronte al problema. E proponiamo una modalità più completa di rapporto con gli iscritti. Consapevoli peraltro che questo richiederà una quota supplementare di lavoro. Cosa non facile da garantire e da affrontare. Peraltro, la comunicazione scritta non esaudisce le necessità in questo campo. Forse sarà necessario convocare più riunioni o più assemblee. Ben sapendo, peraltro, che molti soci non hanno poi tanto tempo da offrire gratuitamente. Comunque, la modalità più efficace resta il forum, attorno al quale occorre però aprire una discussione sulla gestione. Proponendo magari la costituzione di una redazione.

2. la formazione. Forse non sarà facile fare di più di quanto fatto finora. È opportuno avere dagli stessi iscritti suggerimenti e indicazioni. Così come una partecipazione diretta alla progettazione e alla tenuta dei corsi o delle giornate o delle conferenze o dei seminari. Anche in questo caso, un contributo di elaborazione in una struttura formalizzata come una commissione di lavoro consentirebbe un notevole potenziamento di questa attività, altrimenti destinata a pesare sulle spalle di due o tre persone, per tutti gli adempimenti organizzativi. Alcuni temi sono già all’ordine del giorno:
-corsi di base (o di alfabetizzazione archivistica)
-corso su archivio di deposito e sulle sue problematiche
-corso sugli audiovisivi
-corso avanzato sugli archivi d’impresa.
Altri si possono aggiungere, secondo indicazioni dell’eventuale commissione o su suggerimenti individuali.

3. riprendere strutturare approfondire la discussione sulla professione e i suoi destini. Negli anni scorsi avevamo tentato di affrontare la questione non solo all’interno della categoria degli archivisti, ma cercando contatti anche col sindacato e altre associazioni professionali. Ma un lavoro di questo tipo va tematizzato e organizzato. Oggi nella professione la maggior parte dei lavoratori è costituita da free lance, cocopro, e mille altre forme di rapporto contrattuale (agenzie, cooperative, liberi professionisti e via e via). Ma nell’associazione la presenza di questa tipologia di lavoratori è assolutamente non in linea con la realtà della professione praticata. Oggi a occupare la scena sono ancora e sempre i lavoratori garantiti, nelle grandi e piccole istituzioni: archivi di stato, soprintendenze, regioni, province e comuni. Questo ha garantito all’associazione stessa un indiscutibile prestigio culturale e scientifico, ma una scarsa rappresentatività sindacale e politica. Occorre rompere questo dualismo e tenere in stretta relazione questi due aspetti. Il che significa, prima di tutto, mettere esattamente a fuoco lo stato della categoria, sia dal punto di vista della conoscenza delle cose (quanti, cosa fanno, dove sono), sia della discussione. Nell’ultimo congresso nazionale questo tema era emerso con forza nel dibattito assembleare. Non ci pare siano seguite iniziative. Si tratta di recuperare. Su questo il direttivo uscente propone un intervento organico e strutturato.

Infine. C’è un forte bisogno di rinnovamento dei quadri dell’associazione, ma questo non può avvenire tramite investitura o una rivoluzione dall’alto. Occorre che forze nuove si facciano avanti. Candidandosi. Assumendosi responsabilità.


il Direttivo uscente

[Rossella Manzo]

No non mi sembra di aver detto questo. Il segretario, all'interno del direttivo, svolge questa funzione, quindi chiedevo solo che si facesse, come del resto fanno in altre associazioni.
Rossella

[viviana]

Dato che ci sono arrivate fino ad ora poche candidature, stiamo cercando di essere il più democratici possibile dando ancora tempo a chi altri volesse candidarsi.
Una volta usciti i nominativi dei candidati, non potremo più accettare nessuno.
Mi sembra di capire che ti vorresti candidare a verbalizzare le riunioni del Direttivo, da poi pubblicare su Archiviando.
Se è così trasmetterò al prossimo Direttivo la tua richiesta.
Viviana Rocco
Direttivo uscente