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Re: ACTA sui professionisti indipendenti

MessaggioInviato: 01/03/2024, 9:31
da Sergio P. Del Bello
Newsletter ACTA, 27/02/2024

Nuova convenzione ACTA con Fiscozen

Da oggi hai un motivo in più per associarti ad ACTA! Abbiamo attivato una nuova convenzione con Fiscozen, il servizio online che ti permette di gestire la tua partita IVA senza stress. Le persone socie di ACTA hanno diritto a una consulenza gratuita (senza impegno) e a uno sconto di 100 € sul primo anno. Altrimenti, sui nostri social trovi un buono sconto di 50 €, però vedi tu eh...
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Re: ACTA sui professionisti indipendenti

MessaggioInviato: 02/10/2023, 17:51
da Sergio P. Del Bello
ACTA DAY 2023, l’Assemblea straordinaria di ACTA

Sabato 14 ottobre a Torino presso Toolbox Coworking si terrà la nostra assemblea straordinaria dal titolo FREELANCE: EUROPA, LAVORO, DIRITTI. Oltre a questi temi, che saranno discussi in diversi seminari tenuti da ospiti internazionali e non, l’assemblea ha lo scopo di approvare il nuovo statuto della nostra associazione. Ecco perché è importante esserci e dare il proprio contributo. Leggi la Lettera aperta ai soci per conoscere meglio le modifiche statutarie proposte, o scarica il raffronto tra il vecchio e il nuovo statuto.

P.S.: Trovi l’evento #ActaDay2023 anche sulle nostre pagine Facebook e Linkedin. Seguici sui social e ricordati di condividere!

CALENDARIO DEI PROSSIMI SPORTELLI
Alcuni sportelli prevedono l'attività in presenza, mentre altri hanno mantenuto la modalità online tramite videochiamata.
Le date e gli orari riportati sono indicativi: scrivi all’indirizzo mail riportato nell’evento sul calendario per prenotare la consulenza e concordare un appuntamento personalizzato.

#3 ottobre| Online | sportello maternità e malattia
dalle 11.00 alle 12.00
#17 ottobre| Online | sportello maternità e malattia
dalle 11.00 alle 12.00
#18 ottobre| Online | sportello TRAMITI
dalle 10.30 alle 11.30

Re: ACTA sui professionisti indipendenti

MessaggioInviato: 20/03/2023, 9:41
da Sergio P. Del Bello
ACTA, newsletter, 17/03/2023

Le 5 regole dell'indennità di malattia
Orientarsi nel welfare lavorativo non è semplice: misure diverse a seconda della propria cassa previdenziale o della modalità con cui si lavora. Si sa, non tutti i lavoratori si ammalano allo stesso modo! Abbiamo così provato a raccogliere gli aspetti più assurdi stilando questa lista tra il serio e il faceto.

L'Italia è il paese delle partite Iva
La situazione del lavoro in Italia, tutto il lavoro, versa in uno stato preoccupante. Ma c’è un fenomeno che riguarda il lavoro autonomo che finora non era adeguatamente emerso e che viene evidenziato in questo articolo di Valigia Blu in cui è stata citata ACTA: si tratta dell’incidenza dei lavoratori autonomi che è tra le più alte in Europa. L’articolo è interessante perché snocciola, uno dietro l’altro, tutti i problemi che affliggono il lavoro dei freelance nel nostro paese. Magari si rischia di deprimersi un po’, ma l’analisi è alquanto lucida.

Nella giungla dei lavoratori freelance
A dispetto del titolo, in questa intervista rilasciata da Anna Soru a La Nuova Sardegna, si parla anche dei diritti duramente conquistati negli ultimi anni. Tuttavia rimangono troppi i problemi acuiti dalla complicata situazione dell’Italia e da una difficile congiuntura economica.

Re: ACTA sui professionisti indipendenti

MessaggioInviato: 23/01/2023, 10:21
da Sergio P. Del Bello
Da oggi fino a venerdì 27 gennaio sarà possibile eleggere il presidente e i membri del nuovo Consiglio Direttivo di Acta.

Il Consiglio Direttivo è il cuore della nostra associazione: è il luogo dove vengono analizzati i provvedimenti che riguardano i freelance ed elaborate le proposte. Ora è il momento di rinnovarlo per i prossimi 3 anni.
Per votare basta essere soci in regola con il versamento della quota 2023. Se non hai ancora rinnovato la tua iscrizione, è il momento perfetto per farlo. L’iscrizione richiede solo pochi minuti, dura 365 giorni e costa € 50 o € 30 se hai meno di 30 anni. Diventa socio!

La procedura di voto è semplice ed è online.
Sul sito i profili dei candidati e quindi esprimere una preferenza per il presidente e un massimo di tre per i consiglieri.
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Re: ACTA sui professionisti indipendenti

MessaggioInviato: 23/01/2023, 10:16
da Sergio P. Del Bello
Gli sportelli di ACTA

Alcuni sportelli prevedono l'attività in presenza, mentre altri hanno mantenuto la modalità online tramite videochiamata.
Le date e gli orari riportati sono indicativi: scrivi all’indirizzo mail riportato nell’evento sul calendario per prenotare la consulenza e concordare un appuntamento personalizzato.

#31 gennaio| Online | sportello maternità e malattia
dalle 11.00 alle 12.00
#14 febbraio| Online | sportello maternità e malattia
dalle 11.00 alle 12.00
#14 febbraio| Parma
dalle 11.00 alle 13.00
#20 febbraio| Ferrara
dalle 10.00 alle 12.00
#28 febbraio| Online | sportello maternità e malattia
dalle 11.00 alle 12.00

Il servizio di sportello è rivolto a tutti i soci (anche ai non soci, limitatamente alla prima consulenza) e viene attivato esclusivamente su prenotazione.

Re: ACTA sui professionisti indipendenti

MessaggioInviato: 14/09/2022, 18:40
da Sergio P. Del Bello
ASSEMBLEA GENERALE 2022

Oltre i diritti. A piccoli passi, a grandi balzi

24 settembre 2022
c/o Dumbo Via Camillo Casarini 19, Bologna
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Come anticipato nella newsletter di luglio, quest’anno la nostra Assemblea Generale assume una forma un po’ diversa e il 24 settembre ci riuniremo per confrontarci sul tema lavoro ed equità. E finalmente potremo farlo in presenza senza restrizioni. Non perdere l’occasione!

Il settore culturale ha confini incerti e trattamenti molto differenziati al proprio interno.
Nel pomeriggio della nostra #AssembleaACTA (sabato 24 settembre | Dumbo Bologna), daremo spazio ai problemi e alle prospettive per chi lavora nell’editoria libraria, nell’audiovisivo e nel settore tecnologico.
Gli incontri sono aperti a tutti e tutte, e sarebbe bellissimo avere testimonianze da mondi vicini e contigui come quello del giornalismo, della comunicazione, dei beni culturali, etc.


L'assemblea è trasmessa in web streaming:
Entra nella riunione in Zoom
https://us06web.zoom.us/j/82376518129?p ... 9nM0hjUT09

Re: ACTA sui professionisti indipendenti

MessaggioInviato: 07/02/2022, 10:50
da Sergio P. Del Bello
ACTA, 03/02/2022

ISCRO: L’HANNO VISTO IN POCHI!

Acta ha effettuato un sondaggio sull’ISCRO, per monitorare quanti conoscessero lo strumento, quanti avessero presentato domanda e l’iter di tali domande.
Un sondaggio che non pretende di avere significatività statistica, ma che è utile per dare qualche indicazione, in attesa di poter contare su dati ufficiali da parte dell’INPS.
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Una misura poco conosciuta
Le risposte sono state molto poche, pochissime per i nostri standard: 118!
Già il fatto che abbia raccolto così poche risposte rappresenta un primo segnale di disinteresse o di non conoscenza dello strumento.
Ed in effetti la metà dei rispondenti (esattamente il 50,8%) ha dichiarato di non aver mai sentito parlare di ISCRO, qualcuno si chiede come mai…
Se non ne hanno sentito parlare coloro che seguono ACTA, nonostante l’attenzione che vi abbiamo dedicato sul nostro sito e sui social, possiamo immaginare quanto nei siano informati coloro che non ci seguono!
Le prestazioni della gestione separata non sono mai state veramente pubblicizzate, tanto che tutt’oggi, a 15 anni di distanza dalla loro introduzione, molti non sono a conoscenza dell’esistenza di una indennità di maternità e di malattia.
Con l’ISCRO questa tradizione di non informazione è stata mantenuta


Che cosa ne pensi dell’ISCRO?
...
Pochi hanno richiesto ISCRO, molti gli esclusi dai vincoli di accesso
...
Esito dell’iter
Delle 18 domande presentate, 3 sono state rifiutate, 8 non sanno ancora nulla o non hanno completato la pratica e 7 sono state accettate.
Le motivazioni delle pratiche respinte sono la mancanza dei requisiti (in un caso c’è stato ricorso).
Delle 7 domande accettate, 2 non hanno ancora portato all’erogazione di indennità, 5 hanno ricevuto le prime rate (in genere le prime tre).


Conclusioni
Sono emersi due elementi di ostacolo.
Il primo è l’informazione, dato che la metà dei rispondenti non sapeva neppure dell’esistenza di questa indennità.
Il secondo sono le condizioni d’accesso, che si sono confermate troppo restrittive anche in un anno in cui la caduta del reddito è stata eccezionale e generalizzata.
Possiamo concludere che l’interesse verso un ammortizzatore sociale è nel complesso elevato, ma uno strumento di welfare per essere considerato tale deve essere accessibile e l’ISCRO non lo è.


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ACTA, 17/03/2023

ISCRO è nato come il nuovo ammortizzatore sociale per il lavoro autonomo. Un’idea encomiabile realizzata male. Se i dati del 2021 ne hanno ridimensionato l’effettiva utilità, quelli del 2022 ne decretano il totale fallimento. Siamo al terzo e ultimo anno di sperimentazione e occorrerà decidere cosa fare, cioè se rendere strutturale questa misura. ACTA non è contraria a patto che diventi realmente accessibile e utile. In questo articolo, il bilancio di questi anni di sperimentazione e le proposte di modifica.

Re: ACTA sui professionisti indipendenti

MessaggioInviato: 26/01/2022, 23:08
da Sergio P. Del Bello
Le cinque proposte di ACTA, 26/01/2022

In un periodo in cui sono in cantiere numerose riforme che potranno avere un impatto significativo sui lavoratori, abbiamo voluto dare il nostro contributo come ACTA. Abbiamo esaminato le principali misure recenti, dalle proposte sul welfare contenute nell’ultima legge finanziaria (maternità, pensioni, ammortizzatori sociali) e come sempre dirette principalmente ai lavoratori dipendenti, alla riforma fiscale, con attenzione anche ad una proposta specifica per i professionisti autonomi, ma dall’esito molto incerto, per una legge sull’equo compenso.
Accanto all’analisi dei provvedimenti approvati o in discussione, il nostro contributo è principalmente di tipo propositivo, articolato in 5 punti. Come sempre, portiamo il punto di vista di chi è lavoratore autonomo, non nell’obiettivo di ottenere vantaggi corporativi, ma nella ricerca di soluzioni che siano adeguate ad un mercato del lavoro che è profondamente cambiato, che permettano l’adattamento del sistema di welfare e del diritto del lavoro ai sempre più numerosi lavoratori non dipendenti, oltre che condizioni di maggiore equità nei compensi e nell’imposizione fiscale.
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Re: ACTA sui professionisti indipendenti

MessaggioInviato: 11/12/2021, 1:04
da Sergio P. Del Bello
ACTA, 09/12/2021

EQUO COMPENSO: LA PROPOSTA DI ACTA

CTA ha predisposto una proposta sull’equo compenso alternativa a quella attualmente in discussione, a nostro parere inadeguata.

La proposta di ACTA è diretta a tutti i professionisti autonomi, per i rapporti in cui esiste una chiara asimmetria di potere contrattuale rispetto al committente. Essa propone parametri identificabili da subito e misure per tutelarne l’effettiva applicazione.
Per affrontare il tema dell’equo compenso la nostra proposta è articolata su 4 punti focali:

I destinatari della tutela
In quale ambito (e quindi nei rapporti con quali committenti)
Come valutare l’equità di un compenso
Come tutelare il diritto e sanzionare le eventuali violazioni

Ambito di applicazione della norma Riguardo a quali tipi di contratti/rapporti?
Analogamente a quanto previsto con la legge in discussione, l’equo compenso dovrà essere applicato ogniqualvolta un lavoratore autonomo lavori per un cliente (“committente” è il termine tecnico) che sia:
una grande o media impresa: per grandi e medie imprese si intendono quelle che hanno più di 50 dipendenti o almeno 10 milioni di fatturato annuo (basta una delle due condizioni per rientrare nella definizione)
la Pubblica Amministrazione o una sua partecipata
L’abbassamento dei compensi professionali è un problema diffusissimo e generalizzato, ma sarebbe probabilmente prematura l’applicazione dell’equo compenso direttamente ai rapporti contrattuali con qualsiasi committente e, del resto, è proprio nei rapporti con aziende di grandi dimensioni e P.A. che lo squilibrio di forza contrattuale è più forte e quindi è necessario creare un sistema di tutele che lo bilanci.

Questo non vuol dire però che non si possa pensare a dei meccanismi che permettano comunque di ampliare le tutele, anche rispetto a committenti di minori dimensioni.
L’idea di ACTA in proposito prevede che i grandi/medi imprenditori e la P. A. debbano richiedere ai propri fornitori/appaltatori, a prescindere dalla loro dimensione e natura aziendale, di produrre delle certificazioni che attestino che essi rispettino nei confronti dei loro prestatori professionali il riconoscimento di un equo compenso. Queste certificazioni, che potrebbero funzionare in modo simile ad altre certificazioni già collaudate (ad esempio il DURC per la regolarità contributiva), dovrebbero essere indispensabili anche per poter accedere a finanziamenti pubblici e partecipare a gare di pubblico appalto.
In sostanza, la proposta di ACTA mira ad avviare un circolo virtuoso che a partire da grandi aziende e Pubblica Amministrazione coinvolga tutta la filiera, con ricadute anche su aziende medio piccole che progressivamente si troverebbero a dover applicare compensi equi e seguire buone prassi nei rapporti con i collaboratori esterni.
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Re: ACTA sui professionisti indipendenti

MessaggioInviato: 09/12/2021, 23:38
da Sergio P. Del Bello
ACTA, 07/12/2021

EQUO COMPENSO PROFESSIONISTI: NON È UNA BUONA LEGGE

Procede l’iter per l’approvazione di una legge per l’equo compenso per i professionisti. Ma non è una buona notizia perché non riguarda tutti i professionisti e perché non ci sono le condizioni per una sua effettiva applicazione.
Come avevamo già scritto qui il luglio scorso sta proseguendo il suo iter parlamentare una legge sull’equo compenso per i professionisti che presenta molte criticità.
Purtroppo da luglio ad oggi le criticità si sono moltiplicate.
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EQUO COMPENSO: A CHI SI RIVOLGE?
La prima nota dolente riguarda la platea dei destinatari del provvedimento.

L’articolo 1 del disegno di legge nella sua pur pasticciatissima prima stesura conteneva un riferimento alla legge 81/2017 (cioè il cosiddetto Statuto del Lavoro Autonomo).
Il testo attuale invece utilizza, creando una ulteriore confusione, la legge 4/2013 per definire quali lavoratori autonomi non iscritti ad albi od ordini includere tra i destinatari del diritto all’equo compenso.
Dal punto di vista legislativo il riferimento alla legge 4/2013 è incomprensibile e ingiustificato (o forse è comprensibilissimo pensando all’interesse particulare di alcuni).
Perché utilizzare una legge più vecchia, legata essenzialmente ad aspetti di certificazione e formazione, invece di una legge nata per stabilire proprio i diritti degli autonomi intesi finalmente anch’essi come lavoratori?
Il riferimento alla legge 4 tra l’altro porta all’esclusione di alcune professioni che non ricadono nel perimetro di definizione di questa legge e incoraggia un processo che porterebbe al ritorno alle vecchie corporazioni, mentre sarebbe importante tutelare i lavoratori autonomi in modo unitario e trasversale, a prescindere dalla singola professione svolta.


COME VIENE DEFINITO UN COMPENSO EQUO?
IN QUALI CASI SI APPLICA L’EQUO COMPENSO?
QUALI STRUMENTI DI TUTELA?
PROBABILMENTE NON CI CREDONO MOLTO NEANCHE LORO…
L’articolo 13 in origine si occupava delle coperture finanziare (quanto e dove attingere risorse). Durante l’ultimo passaggio alla Camera del 13 ottobre 2021 è stato emendato e la copertura attualmente è diventata pari a … zero. La legge sull’equo compenso insomma non deve comportare ulteriori oneri per lo Stato.
Temiamo che questo sia il segnale che tutto rimarrà solo sulla carta, la conferma di quanto sospettavamo fin dall’inizio e cioè che si tratti dell’ennesimo provvedimento di bandiera per mostrare, ma solo a parole, di aver a cuore anche il destino di noi lavoratori autonomi.
Il nostro timore è che se questo progetto diventasse legge, sarà poi molto difficile a breve intervenire nuovamente sul tema.

È invece urgente una legge sull’equo compenso efficace ed estesa a tutti i professionisti autonomi, anche per sfruttare l’opportunità unica offerta dal PNRR e dagli oltre 220 miliardi che esso potrà mettere in circolo, per ridare valore al lavoro con progetti che garantiscano l’equo trattamento di tutti i lavoratori che saranno coinvolti, sia direttamente che nelle catene di subappalto.
Sarebbe davvero un’occasione per utilizzare il PNRR anche per ridurre le disuguaglianze.