Congresso e Assemblea Nazionale ANAI al 3 e 4 dicembre

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Re: Congresso e Assemblea Nazionale ANAI al 3 e 4 dicembre

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 13/01/2011, 1:48

Un ampio resoconto dei lavori dell'assemblea è riportato sul n. 4 di dicembre 2010 della newsletter di ANAInforma (maggio 2010, anno II, n. 4) della sezione veneto dell'ANAI.

Sono pubblicate anche le foto ed una breve presentazione dei due consiglieri nazionali veneti eletti, Michela Fortin (soci juniores)
e Cristina Covizzi.

Il file PDF è liberamente consultabile alla pagina:
http://www.anaiveneto.org/files/ANAInfo ... 0%2004.pdf

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Re: Congresso e Assemblea Nazionale ANAI al 3 e 4 dicembre

Messaggioda roberto grassi » 21/12/2010, 17:20

Presidente, vicepresidente, tesoriere: mi sembra un’ottima scelta. Per la qualità delle persone, dico. Senza nulla togliere alle virtù di chi le ha precedute.
In questo clima di rinnovamento, qualche pensiero da meditare, per chi vuole, nelle vacanze natalizie.
Partirei da un punto preciso del report di Cecco: “… ritengo che prima di tutto occorrerebbe individuare quanti sono gli archivisti praticanti l’arte in tutte le sue forme (…) e poi farci dei ragionamenti, secondo il vecchio detto: primum cognoscěre, deinde philosophari”. Totalmente d’accordo.
Credo che la sezione Lombardia di ANAI dovrebbe effettuare una ricerca, una inchiesta, una indagine, qualcosa del genere. Quanti sono gli operatori? Chi sono? Cosa fanno?
Sono quesiti che occorre riproporsi periodicamente perché la professione è, come dire, fluida.
In assenza di una inchiesta che definisca il quadro complessivo qualche risposta, provvisoria, può arrivare da dati già conosciuti. Ad esempio: si può sapere quanti sono i soci ANAI? E chi sono? E cosa fanno?
Poi possiamo continuare ed estendere il ragionamento.
Buone feste e state allegri.
Erregì
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rinnovo cariche

Messaggioda Direttivo ANAI Lomb. » 20/12/2010, 12:50

Il Direttivo Nazionale ci comunica che nella riunione del 18 dicembre Marco Carassi è stato nominato Presidente, Paola Carucci Vice Presidente e Augusto Cherchi Tesoriere dell'ANAI Nazionale.

A loro e a tutti i membri del Direttivo Nazionale i più calorosi auguri di buon lavoro.
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Re: Congresso e Assemblea Nazionale ANAI al 3 e 4 dicembre

Messaggioda Direttivo ANAI Lomb. » 15/12/2010, 8:19

Per informare tutti coloro che, soci ANAI e non soci ANAI, non hanno potuto partecipare ai lavori del convegno di Roma e dell'assemblea, pubblichiamo il resoconto di Francesco Cattaneo, a cui vanno i ringraziamenti del Direttivo ANAI Lombardia per aver accettato di candidarsi. I molti voti che ha ottenuto, solo tre voti lo separano dall'ultimo eletto, non sono stati sufficienti a farlo entrare nel Direttivo nazionale, alla scarsa partecipazione della sezione lombarda è probabilmente da addebitarsi il mancato raggiungimento dell'elezione. I voti ottenuti da Francesco sono testimonianza di stima e di riconoscimento del lavoro fatto da parte dell'intera comunità archivistica. Al Direttivo Lombardia il rammarico per non essere riuscito a coinvolgere i propri soci come hanno fatto altre sezioni regionali, ma la consapevolezza che Francesco continuerà a portare il suo contributo alle questioni aperte, soprattutto quella della trasformazione della figura dell'archivista.

Dieci giorni per smaltire il pessimo vino delle bettole romane (come bevono male a Roma) è tempo sufficiente al recupero di una relativa lucidità. Cerco quindi di raccontare quel che è successo a Roma al convegno/congresso Anai del 3-4 dicembre. Lo farò in soggettiva e in maniera innocente (si fa per dire) perché era la prima volta che accedevo all’empireo archivistico nazionale. Se qualcosa risulterà impreciso, sarà da attribuire a questo candore.
Comincio con un’osservazione: perché tenere un convegno e, dentro il convegno, un congresso? Parafrasando Gertrude Stein, “un congresso è un congresso è un congresso”, si giustifica cioè da sé. Anzi, per me deve essere celebrato senza superfetazioni, per quello che è, cioè un momento in cui si confrontano linee politiche (di politica archivistica, di politica dell’associazione, s’intende).
Non voglio dire che il convegno sia stato irrilevante o pretestuoso. Tutt’altro. Ma, proprio per questo, ne è venuto un ibrido, in cui il convegno stesso è stato in qualche modo diminuito. E invece temi e problemi affrontati erano oltremodo interessanti.
A patirne di più, per la verità, è stato a mio parere il dibattito congressuale, che, come tale, non è proprio esistito, se non nella presentazione delle liste e delle candidature: cioè per un paio d’ore, sul totale di due giornate.
Intanto però esisteva una sotto traccia, come in tutti i congressi. Quella delle alleanze, dei voti da raccogliere, concordare, indirizzare. Non era meglio dare ampio spazio a questo? Vabbè, è andata così. Suggerirei, per la prossima volta, di fare un convegno e un congresso, con gli spazi e le attenzioni necessarie.
Nel convegno comunque si sono anche trattati temi fondativi del dibattito attuale, com’era nelle promesse (mantenute). Scelgo tre interventi, per esemplificare. Il primo, per me in qualche misura di riferimento, è stata la testimonianza di Ada Forese, archivista abruzzese, che ha raccontato un’esperienza per molti versi esemplare e comune oggi a tanti archivisti, scolasticamente e specialisticamente formati, che si accostano alla professione. I problemi proposti dovrebbero a mio avviso diventare centrali nella riflessione e nell’iniziativa dell’associazione. Si tratta dei temi delle forme del rapporto di lavoro e della committenza, delle garanzie e delle tutele. Ma su questo tornerò più avanti.
La testimonianza aveva poi il pregio di ogni testimonianza: il sapore dell’esperienza diretta, e dei sentimenti mossi dalla vita.
Il secondo intervento che mi è sembrato innovativo e di un respiro non usuale è stato quello di Diego Robotti, il quale ha inquadrato ruolo e figura dell’archivista in una prospettiva storica: da custode della memoria del principe, nelle società monarchiche elitarie (nello staff del regnante) a custode e garante della memoria condivisa e socializzata nelle società democratiche. Nelle quali il ruolo e la posizione dell’archivista come conservatore si poneva a valle dello sviluppo sociale, dopo lo svolgersi dell’attività. La società dell’informazione getta l’archivista in una fortissima crisi, ma nello stesso tempo pone le basi per una nuova definizione del ruolo e della professione. Gli archivisti diventano, in questa prospettiva, i tecnici dell’affidabilità.
La terza relazione di grande impatto è stata una performance di Gianni Penzo Doria, il quale ha offerto una rassegna di brani tratti da film in cui l’archivista è citato , con le considerazioni più varie. Una sorta di “l’archivista visto dagli altri”, in cui la parte del leone la fa l’immortale Totò. Oltre all’efficacia comunicativa, l’intervento ha anche posto la questione della considerazione sociale del ruolo, che oscilla tra il misterico e l’insignificanza. L’operazione di Penzo Doria stimola considerazioni sulla considerazione di sé, tra orgoglio di appartenenza e senso di inferiorità verso altre professioni intellettuali, almeno dal punto di vista del riconoscimento sociale.

Poi il congresso è entrato nel vivo, con la presentazione degli impegni programmatici.
Era fin da subito evidente che il comitato direttivo si era del tutto squagliato. Non vi sono stati interventi dei consiglieri in carica a sostegno delle scelte della precedente gestione. E presidente e vicepresidente uscenti sono stati lasciati soli a difendere opzioni e percorsi e pratiche, che, se pur inizialmente condivisi, avevano poi creato nell’associazione non pochi problemi.
Il gruppo di rinnovamento si è presentato invece non solo con un programma organico, ma anche con interventi, presentazioni e argomenti complementari.
Non torno sul programma, che si può trovare sul sito.
Era inevitabile, vista la disparità delle forze in campo, che l’esito del confronto elettorale fosse segnato.
Il nuovo gruppo dirigente dispone adesso degli strumenti necessari per rinnovare davvero l’associazione: una maggioranza di grandi proporzioni e un programma.
Il poeta direbbe: qui si parrà la vostra nobilitate. Ma non dubito che così sarà.
Sulle questioni aperte, soprattutto quelle relative alla trasformazione della professione e alle nuove figure che stanno emergendo, penso che debba diventare centrale nel lavoro associativo la conoscenza delle condizioni del lavoro archivistico (tipologia delle commesse, forme dei rapporti di lavoro, varietà salariali e via e via) anche nelle componenti di tutela (contribuzione pensionistica e assicurativa, questioni della fiscalità e via e via). Se si dovesse costruire un lavoro di intervento su questi temi, ritengo che prima di tutto occorrerebbe individuare quanti sono gli archivisti praticanti l’arte in tutte le sue forme (a proposito: quali forme dell’arte? Archivisti riordinatori, archivisti promotori culturali, archivisti amministrativi e via e via) e poi farci dei ragionamenti, secondo il vecchio detto: primum cognoscěre, deinde philosophari.
Intenzioni e prime mosse del nuovo gruppo dirigente pare vadano esattamente in questa direzione. Abbiamo fiducia.
Un’ultima osservazione: l’organizzazione mi è parsa impeccabile: dall’accoglienza all’assistenza, ai tempi.
A parte il vino (quello delle bettole, intendo, non dell’albergo), una trasferta di tutta soddisfazione
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Re: Congresso e Assemblea Nazionale ANAI al 3 e 4 dicembre

Messaggioda roberto grassi » 07/12/2010, 16:44

Sarebbe carino che qualcuno dei partecpanti al Congresso ci raccontasse come è andata e magari esprimesse una qualche considerazione in proposito. La vigilia congressuale è stata segnata da una qualche polemica e da un confronto su temi non secondari, c'è stata la presentazione di un documento sottoscritto da illustri colleghi, le votazioni hanno espresso dei numeri chiari. Mi piacerebbe conoscere l'opinione di chi ha potuto partecipare.
Grazie
ciao
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Re: Congresso e Assemblea Nazionale ANAI al 3 e 4 dicembre

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 01/12/2010, 1:51

Sono consultabili sul sito nazionale dell'ANAI
http://www.anai.org/eventi/2010/Congres ... dature.htm
le candidature per il nuovo consiglio direttivo che verrà eletto nell'assemblea di sabato.

Per ora vi sono una lista di 7 candidati con un programma intitolato:
L'ANAI deve e può rinnovarsi
e due candidature singole con i seguenti programmi:
I motivi di una candidatura di lavoro
Un impegno per l'unità dell'ANAI.

La lista presenta nomi del tutto nuovi e di gran rilievo con una buona rappresentanza
di archivisti non "istituzionali" ed un programma innovativo (chi ben comincia ...).
I due singoli, che si presentano individualmente, non sono nuovi, anzi, sono vecchi del mestiere,
ma proprio per questo potrebbero dare un contributo.
In ogni caso sarebbe auspicabile una massiccia partecipazione dei soci.
A Trento undici anni fa, nel 1999, in occasione certo del 50° eravano in molti.

Ho messo su youtube un piccolo trailer con le riprese e alcune interviste fatte
con mezzi amattoriali assieme al collega Michele Durante, che spero di rincontrare a Roma.
http://www.youtube.com/watch?v=0l_9q63ING4

Sergio P. Del Bello

PS. Se qualche collega mi vuol aiutare potrei anche in questa circostanza effettuare
qualche intervista.
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Re: Congresso e Assemblea Nazionale ANAI al 3 e 4 dicembre

Messaggioda Direttivo ANAI Lomb. » 23/11/2010, 8:01

A nome di tutti i firmatari, pubblichiamo volentieri il documento
"L'Anai deve e può rinnovarsi",
che costituisce il programma attorno a cui si raccolgono le candidature in vista dell'Assemblea nazionale per il rinnovo delle cariche sociali (convocata per il prossimo 3 dicembre)

L'Anai deve e può rinnovarsi
Da diversi anni molti soci, vecchi e nuovi, sentono la necessità di un radicale rinnovamento delle finalità, delle prospettive e delle modalità organizzative della nostra associazione.
Questa necessità è suggerita dalle grandi trasformazioni intervenute nel mondo del lavoro, che hanno rivoluzionato anche il mondo degli archivi e la professione degli archivisti. Una simile trasformazione è stata fin qui affrontata tanto dal punto di vista della disciplina quanto della professione, in misura ancora insufficiente.
Gli archivisti sono da sempre suddivisi in due grandi partizioni: gli archivisti istituzionali (che comprendono gli operatori al protocollo e all’archivio corrente e gli addetti all’archivio storico) e gli archivisti liberi professionisti. Negli ultimi decenni, si è aggiunta una nuova figura: l’archivista dipendente da aziende, cooperative, agenzie. Ognuna di queste figure propone, su una base disciplinare comune, problematiche specifiche. Ognuna di esse merita attenzione e intervento da parte di una associazione professionale.
Anche se l’Anai ha saputo affermarsi come un soggetto culturale forte, in grado di affrontare ambiti nuovi e diversi rispetto alla, pur gloriosa, tradizione degli Archivi di Stato, è tuttavia mancata la capacità di rispondere alle domande, sempre più pressanti, degli archivisti non dipendenti dalle amministrazioni pubbliche che hanno urgente esigenza di strumenti e metodi di lavoro, di tutela e assistenza anche negli aspetti più pratici dell’attività lavorativa. L’esempio più evidente di tale lacuna è la mancata conclusione della lunga elaborazione sulla certificazione della professione. Fino a non molto tempo fa, ruolo e caratteristiche del lavoro archivistico erano codificate e sufficientemente stabili. Oggi, i vecchi modelli non funzionano più. La professione è diventata molto più dinamica. Un esempio per tutti: l’informatizzazione degli apparati burocratici ha ampliato, in misura difficilmente prevedibile qualche anno fa, il ruolo e i compiti di questo settore dell’archivistica. Il solo fatto dell’obbligatorietà del protocollo informatico in tutta la pubblica amministrazione ha aperto un immenso terreno di riflessione teorica, di applicazione pratica e di formazione. In questo contesto, la percezione dei problemi professionali e pratici è stata fin qui inferiore alle necessità. Sono sorte questioni fino a poco tempo fa inimmaginabili: l’inquadramento dell’archivista dipendente da agenzie private è in larga parte da definire nella sua specificità, la formazione professionale necessita di un ammodernamento e forse di un riorientamento, l’aggiornamento stenta ancora a stare al passo con i bisogni. Un’associazione professionale, sollecitata da simili trasformazioni, deve essere in grado di reggere questi compiti, soprattutto se si tiene conto che ormai gli archivisti istituzionali sono una minoranza e sempre più in diminuzione.
L’Anai deve insomma compiere un salto di qualità nella capacità di comunicare a tutti i livelli l’importanza della nuova figura professionale dell’archivista, non più esclusivamente dedita alla conservazione e alla consultazione degli archivi storici, ma estesa a tutte le fasi della creazione e della corretta gestione degli archivi.
A tale scopo è necessario costruire un permanente coordinamento con le altre professioni operanti nel campo dei beni culturali, bibliotecari e tecnici museali innanzitutto, mantenendo ovviamente distinti i rispettivi profili professionali. Nella fase attuale di restrizione di risorse per la cultura è sempre più necessario che il pubblico, i decisori politici e i pubblicisti si confrontino con associazioni professionali agguerrite e compatte, in grado di fare massa critica, di affermare il peso sociale e culturale degli operatori professionali, di esigere standard di qualità dei servizi e degli interventi, di ridefinire il ruolo delle istituzioni culturali.
I progetti specifici che l’Anai ha sviluppato in questi ultimi anni, gli archivi del cinema, della montagna e da ultimo della moda, hanno costituito occasione di far conoscere il ruolo degli archivisti in ambienti in cui erano pochissimo presenti. Riteniamo che il progetto triennale Archivi della moda del Novecento vada positivamente concluso, anche in ambito internazionale, come previsto dal programma, tenendo tuttavia presente la sostenibilità degli oneri per la nostra associazione e l'ottimizzazione dei risultati culturali e professionali attesi.
Per il futuro riteniamo più utile evitare di concentrare l’intera attività dell’associazione su un solo tema per diversi anni e tendere per contro a sviluppare diversi progetti, anche parallelamente, coinvolgendo maggiormente le risorse umane e professionali esistenti nelle sezioni regionali.
Occorre trovare un nuovo equilibrio nei rapporti con il MIBAC basato sulla rispettiva autonomia e diversità di ruolo. L’Anai deve liberamente esercitare la critica nei confronti dell’Amministrazione Archivistica, delle sue scelte organizzative e tecniche, senza tema di compromettere gli eventuali contributi per attività (tra l’altro sempre meno significativi).
Il ruolo dell’Anai si giocherà negli anni a venire intorno alla sua capacità di pressione (e di spiegazione) per ottenere che non vengano ridotte le risorse agli archivi e che gli archivisti non vengano sostituiti da altre figure professionali.
Da queste considerazioni preliminari prende spunto il PROGRAMMA di lavoro per i prossimi anni, articolato nei punti di seguito indicati:
1. rivendicazione della specificità tecnica e dell’importanza del ruolo dell’archivista nelle organizzazioni complesse, istituzionali e private;
2. ricostituzione della riserva finanziaria dell'ANAI e gestione contabile rigida: occorre riportare sotto controllo la gestione mediante procedure contabili che consentano di programmare rigorosamente le spese correnti e quelle straordinarie dedicate a specifici progetti;
3. trasparenza di gestione: pubblicazione tempestiva dei verbali degli organi direttivi e dei documenti esaminati e approvati; pianificazione e pubblicità delle attività programmate (convegni, corsi, gruppi di lavoro…); assegnazione formale degli incarichi di responsabilità (riviste, gruppi di lavoro, sito, progetti speciali...)
4. informazione di tutti i soci su eventi e manifestazioni programmate e in genere su tutte le decisioni che coinvolgono l’associazione;
5. nuova impostazione editoriale del sito web per consentire la partecipazione e la condivisione dei contenuti da parte delle sezioni regionali; maggiore interoperatività tra i siti delle sezioni e il sito nazionale; uniformazione dei requisiti (formali e di contenuto) dei siti regionali e del sito nazionale;
6. ridefinizione dei rapporti tra centro e sezioni regionali; modifica dell’attuale suddivisione dei proventi delle quote sociali (attualmente un quarto alle sezioni tre quarti al nazionale: si proporrà di riservare alle sezioni una quota maggiore); abbreviazione dei termini per il versamento delle quote alle sezioni, che devono poter disporre dalle loro quote non oltre il primo trimestre successivo all’annata di esazione; l’attività costante delle sezioni è infatti sempre più essenziale per incrementare le nuove iscrizioni e confermare le precedenti; alle sezioni deve inoltre essere riconosciuta formalmente una reale autonomia contabile mediante l’apertura di loro propri conti correnti bancari condizione minima per la gestione dei contributi da enti pubblici e fondazioni bancarie per iniziative professionali o corsi di formazione;
7. accordi programmatici con le altre associazioni professionali di categoria (AIB, ICOM...) per l’azione da svolgere nei confronti del MIBAC e delle Regioni nonché per iniziative concordate di comunicazione;
8. accordi con la Protezione Civile in materia di interventi di emergenza sui beni culturali (corsi di formazione …);
9. maggiore attenzione alle problematiche dell’archivista libero professionista; in particolare: definizione di standard di formazione, modalità contrattuali, minimi tariffari, attivazione di polizze (concordate con primarie assicurazioni) per responsabilità civile, infortuni e tutela legale, sistema di certificazione e tenuta degli elenchi degli archivisti specializzati nelle diverse tipologie di intervento;
10. definizione della figura attualmente in maggiore sviluppo, quella dell’archivista dipendente, in relazione ai problemi professionali e contrattuali (inquadramento, forme del rapporto di lavoro, minimi salariali e via e via);
11. lo stato della formazione istituzionale, con l’eventuale definizione di proposte di innovazione;
12. attuazione del nuovo statuto definendo le questioni rimaste in sospeso come la durata dei soci juniores;
13. assistenza legale ai soci;
14. tutela della dignità professionale degli archivisti di stato (es.: requisiti nei concorsi pubblici e criteri di valutazione dei titoli) e valorizzazione della professione;
15. organizzazione di seminari e incontri di aggiornamento;
16. riflessione sulle modalità con le quali operano le associazioni archivistiche dei paesi più affini a noi, specialmente europei, sia per eventuale ispirazione di analoghe attività, sia per la ricerca di possibili sinergie, anche in relazione al complicato funzionamento del Conseil International des Archives.
Il presente programma è stato sottoscritto da:
Paola Briante, archivista di Stato
Daniela Caffaratto, archivista di Stato
Marco Carassi, direttore dell'Archivio di Stato di Torino
Paola Carucci, soprintendente dell'Archivio storico della Presidenza della Repubblica
Augusto Cherchi, libero professionista
Cristina Covizzi, libera professionista
Francesco Cattaneo, direttore dell'Archivio storico del Comune di Lodi
Luisa Di Tolla, libera professionista (soci juniores)
Linda Giuva, docente di Archivistica
Francesca Imperiale, soprintendente archivistico della Liguria
Stefano Pigliapoco, docente di Archivistica informatica
Antonio Ratti, responsabile dell'Archivio storico di INA- Assitalia
Viviana Rocco, già responsabile dell'Archivio storico Pirelli
Monica Valentini, responsabile dell'Archivio del Consiglio regionale della Toscana
Maria Luisa Villotta, libera professionista
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    Re: Congresso e Assemblea Nazionale ANAI al 3 e 4 dicembre

    Messaggioda Sergio P. Del Bello » 09/11/2010, 9:17

    Segnalo che sul sito nazionale dell'ANAI http://www.anai.org/homepage.asp
    è stato pubblicato un comunicato con:

    - Convocazione Congresso e Assemblea
    - Schema Congresso Professione Archivista
    - Hotel convenzionati
    - Pubblicazione candidature cariche sociali ANAI


    Di rilievo e del tutto nuovoè lo spazio messo a disposizione per le candidature
    alle cariche sociali.

    Ne approfitto per chiedere ai colleghi lombardi interessati a partecipare
    di comunicarlo o qui o alla nostra presidente Maria Teresa Sillano anche solo
    per un minimo coordinamento regionale.

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    Re: Congresso e Assemblea Nazionale ANAI al 3 e 4 dicembre

    Messaggioda Direttivo ANAI Lomb. » 03/11/2010, 7:53

    La presidente ANAI Isabella Orefice ci comunica "di aver spostato la III Sessione di venerdì 3/12 alle ore 16:30 e l'apertura dell'Assemblea Nazionale e dei seggi elettoriali alle ore 14:30, con la sospensione delle operazioni elettorali alle 20:00; sabato 4/12 le operazioni elettorali inizieranno alle 8:30 per terminare alle ore 11:00, al fine di consentire lo scrutinio e la proclamazioni dei risultati entro le ore 15:00"

    Non appena conosceremo il programma definitivo lo pubblicheremo.


    La presidente ANAI Isabella Orefice ci comunica lo schema del programma del congresso e gli orari dell'Assemblea nazionale, dell'apertura dei seggi elettorali e della durata delle votazioni. Alcune sezioni regionali chiedono che venga anticipata l'apertura dei seggi il venerdì e protratto il termine della chiusura il sabato per consentire ai soci che non possono permettersi di pernottare a Roma di poter votare senza dover viaggiare la notte. (ad es. il primo treno utile da Milano è quello delle 6,30 che arriva a Termini alle 9,29)


    XXIX CONGRESSO ANAI - PROFESSIONE ARCHIVISTA: fra passato e futuro.
    Come cambia il mestiere dell’archivista nell’era digitale e nella società dell’informazione

    Roma, 3-4 dicembre 2010, Hotel Cicerone, Via Cicerone 55c

    L’intento del congresso è quello di affrontare gli aspetti più rilevanti della tematica della trasformazione della professione c’è quello del progressivo passaggio dalla prevalenza fra gli archivisti dei ruoli pubblici a quella dei ruoli “privati”, connesso alla privatizzazione dei servizi pubblici e alla precarizzazione del lavoro. Ci sono poi le ripercussioni dell’evoluzione e diffusione delle tecnologie informatiche sul lavoro degli archivisti, con la tendenza ad accentuarne le funzioni attive di selezione, intermediazione e comunicazione della memoria e l’ampliamento della gamma dei ruoli da svolgere, alcuni dei quali condividiamo con altre professioni dell’informazione. Sarà anche affrontato il tema della formazione e dell’aggiornamento professionale, con l’esigenza di assicurare sia la continuità delle competenze tradizionali, che l’aggiornamento alle nuove esigenze operative, di cui si parlerà in merito al nuovo regolamento delle Scuole di APD in preparazione. Per ogni sessione sarà previsto uno spazio di intervento e dibattito per i partecipanti.

    Venerdì 3 dicembre ore 9.00-9.30: Apertura lavori - Saluti delle autorità e delle Associazioni

    Ore 9.30-11.15: I Sessione: Una professione in evoluzione: gli archivisti nella società italiana fra pubblico e privato

    Introduzione: Le professioni nella società dell’informazione
    Interventi
    Dibattito

    Ore 11.30-13.15: II Sessione: Una professione in evoluzione: i nuovi ruoli
    Interventi
    Dibattito

    Pausa

    Ore 14.45-16.30: III Sessione: La formazione degli archivisti nel nuovo contesto
    Interventi
    Dibattito

    Ore 16.30: Assemblea nazionale
    Apertura dei seggi elettorali e avvio delle votazioni.

    Ore 21.00 Sospensione delle operazioni elettorali

    Sabato 4 dicembre

    Ore 8,30 Ripresa delle operazioni elettorali

    Ore 9.30-11.15: IV Sessione: Tecniche professionali fra tradizione e innovazione tecnologica
    Tavola rotonda
    Dibattito

    Ore 10,00: Termine delle votazioni e avvio degli scrutinii

    Ore 11.30-13.15: V Sessione: Gli archivisti visti dagli altri
    Tavola rotonda
    Dibattito

    Proclamazione dei risultati delle elezioni
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    Re: Congresso e Assemblea Nazionale ANAI al 3 e 4 dicembre

    Messaggioda Sergio P. Del Bello » 05/10/2010, 13:13

    Allora è slittato tutti di un mese.
    Bene prendiamo nota.
    Sarebbe opportuno però far sapere se nel mese di ottobre è prevista
    ancora una seduta del direttivo nazionale onde poi cercare di convincere
    nuovamente qualche indeciso a richiedere l'iscrizione all'ANAI in modo da avere
    per tempo il diritto di voto per l'assemblea nazionale di dicembre.
    Cosa che ad ora sembrava terminare con settembre.

    Grazie.

    Sergio P. Del Bello
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