MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

[Sergio P. Del Bello]

Corriere della Sera, 04/03/2015:

Gian Antonio STELLA torna sul tema RIPRODUZIONI IN ARCHIVI E BIBLIOTECHE

Le costose riproduzioni dei nostri libri antichi. Per avere venti pagine uno studente
che va all’Archivio di Stato di Venezia deve pagare 300 euro

[Sergio P. Del Bello]

FotoLibereBCulturali ‏@Fotoliberebbcc 13 h13 ore fa

in US too! http://www.rsa.org/news/217020/Petition ... -Italy.htm …

Anche en France! http://blog.apahau.org/billet-photograp ... en-italie/ …

[Sergio P. Del Bello]

FotoLibereBCulturali ‏@Fotoliberebbcc 3 h3 ore fa
Se non vuoi più vedere simili divieti nei luoghi della cultura CLICCA QUI:
https://fotoliberebbcc.wordpress.com/ca ... -contatti/
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[Bernardino]

Anche la SFLI (Società dei filologi della letteratura italiana) fa un appello per la libera riproduzione di documenti di archivi e biblioteche pubbliche, rivolto non solo ai soci, ma a tutti gli interessati per poter riprodurre gratuitamente e liberamente i documenti conservati in archivi e biblioteche pubbliche.
Sitoweb https://fotoliberebbcc.wordpress.com/ca ... -contatti/
Twitter: https://twitter.com/Fotoliberebbcc
Facebook: https://www.facebook.com/fotoliberebbcc

S.F.L.I. - SOCIETÀ DEI FILOLOGI DELLA LETTERATURA ITALIANA
Firenze, Villa Medicea di Castello, via di Castello n.46, presso l’Accademia della Crusca

Care Socie, cari Soci,

vi chiedo di valutare l'opportunità di sottoscrivere una petizione a favore della riproduzione libera e gratuita di manoscritti e opere a stampa (non coperte da copyright) conservati in archivi e biblioteche pubbliche.
In altre parole, che all’utente di archivi e biblioteche sia consentito di riprodurre gratuitamente e liberamente i documenti rilasciati in consultazione, ricorrendo a mezzi digitali come smartphone o fotocamere che non prevedano un contatto diretto con il supporto né l’esposizione a fonti luminose artificiali.

Come forse saprete, la recente legge Franceschini (29/07/2014 n.106, nota come “ArtBonus”) in un primo tempo aveva previsto questa possibilità, mentre un emendamento l'ha poi cancellata escludendo i beni bibliografici e archivistici, con effetti, a mio avviso, paradossali, perché resta in piedi la possibilità per chiunque di fotografare nei musei. (Di tale paradosso parla diffusamente questo articolo: http://www.ilgiornaledellarte.com/artic ... 20926.html).

E' evidente che per esigenze evolute (riproduzione a stampa delle immagini ad alta qualità e risoluzione etc.) rimarrebbe in ogni caso ferma la possibilità di ricorrere a ditte specializzate o a fotografi di fiducia degli enti di conservazione: ma non si vede perché, ai fini della trascrizione o di un rapido controllo o confronto, gli studiosi che sono autorizzati dagli stessi enti a manipolare direttamente i manufatti (patrimonio pubblico) non possano trarne "appunti" fotografici con gli strumenti che la moderna tecnologia ha reso di uso comune.

Per aderire alla petizione è necessario raggiungere questo link: https://fotoliberebbcc.wordpress.com/ca ... -contatti/
nel sito tutti i particolari dell'iniziativa, che potrete, se vorrete, segnalare anche ad altri studiosi.

Grazie per l'attenzione e un cordiale saluto,

Claudio Ciociola

[Sergio P. Del Bello]

Da Twitter, 28/01/2015:

I just uploaded 'MODULO DI ADESIONE: sì alla libera riproduzione di manoscritti in archivi e bib...' to @academia!
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[Sergio P. Del Bello]

Da Il Giornale .it, 13/12/2014 di Gian Maria De Francesco :

Così la sorella del boss inguaia Melandri e Veltroni
Anna Maria Buzzi è un dirigente del ministero dei Beni culturali. La sua carriera ha visto un'escalation con i due ministri Pd

L'inchiesta «Mondo di mezzo» della Procura di Roma ha anche un risvolto culturale. E «cultura» in Italia fa quasi sempre rima con «sinistra».
Salvatore Buzzi, dominus del sistema della Coop 29 Giugno che proliferava grazie a Massimo Carminati, ha una sorella: Anna Maria Buzzi. Lei con l'indagine non ha nulla a che fare anche se la figlia, Irene Turchetti, è stata agevolata dallo zio in un concorso al Comune di Roma per un posto da ispettore amministrativo nel novembre 2013.
Interessamento per il quale la signora voleva sdebitarsi con il dirigente Angelo Scozzafava con un orologio di Bulgari (alla sua portata visto lo stipendio annuo lordo di 168mila euro). Nell'Italia del familismo questo tipo di reati, purtroppo, è comune.

L'aspetto più interessante è un altro. Il Cavalier Anna Maria Buzzi è direttore generale Valorizzazione del patrimonio al ministero dei Beni culturali. L'incarico, affidatole dall'ex ministro Ornaghi, è stato assunto nell'agosto 2012, subentrando a Mario Resca ...

[Sergio P. Del Bello]

Da Tafter

L’ombra della mafia al MiBACT
di Redazione, 12 dicembre 2014

All’inizio della quinta riforma in dieci anni del Mibact, in giorni dai tanti timori che aleggiano tra le stanze del ministero, tra chi è preoccupato per la propria posizione e chi brama per accedere a nuovi ruoli di potere, come la riorganizzazione della direzione museale, ecco che viene resa nota l’inchiesta che semplifica l’assegnazione di ruoli.
La dottoressa Anna Maria Buzzi, che dopo le tante polemiche per l’operato di Mario Resca dal 2012 lo sostituisce nella carica di Direttore Generale della Valorizzazione, è coinvolta nelle indagini dell’inchiesta Mafia Capitale.
La dottoressa Buzzi, della quale tutti ricordiamo la lotta con cui si era prodigata per lanciare l’Art Bonus; ad ogni convegno a cui partecipava, non deludeva mai le aspettative per difendere e promuovere con energia il nuovo decreto del ministero Franceschini.
Ecco che proprio ora, a un passo dall’ottenimento della nomina di Direttore Generale dei Musei, il suo nome spunta fuori nell’informativa del Ros per corruzione e raccomandazione della figlia in un concorsone di Roma capitale.
Sembra qualcosa di assurdo e inverosimile quanto emerso da poche ore; forse che la magistratura abbia sciolto i nodi, le lotte intestine che negli ultimi giorni affollavano il palazzo del ministero dei Beni culturali e del turismo? Forse che la magistratura abbia voluto venire incontro a noi di Tafter che da mesi raccontiamo ilnostro dissenso nei confronti dell’utilità e dell’efficacia dell’Art Bonus?
Forse che questo è solo uno dei tanti nodi sciolti per agevolare la scelta di persone valide e meritevoli per il palazzo della cultura?

[Sergio P. Del Bello]

Pubblicati sul sito del MIBACT i

Bandi di selezione per l'attivazione di tirocini formativi e di orientamento per 150 giovani fino a 29 anni di età,
che saranno utilizzati per la realizzazione di progetti specifici finalizzati a sostenere attività di tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale.

In particolare il Bando n. 3 (da scaricarsi con i relativi allegati) riguarda progetti formativi presso gli Archivi di Stato e le Soprintendenze Archivistiche. Un progetto verrà attivato presso l'Archivio di Stato di Milano.

Dalle ore 12 di martedì 7 ottobre 2014 è aperta la procedura per la compilazione delle domande, al seguente indirizzo:
https://www.mibact-online.beniculturali.it/

Circ. N. 336/2014 DG-OAGIP: Programma di tirocini “Mille giovani per la cultura”. D.M. 9 Luglio 2014 Decreti Direttoriali 7 Ottobre 2914. Requisiti. Chiarimenti

[Sergio P. Del Bello]

Segnalo in merito al problema delle riproduzioni:

Movimento a favore della riproduzione libera e gratuita delle fonti documentarie in archivi e biblioteche per finalità di ricerca.

Mi presento
http://fotoliberebbcc.wordpress.com/

Il decreto “Art Bonus”, entrato in vigore il primo giugno, all’art. 12 comma 3 aveva finalmente autorizzato la libera riproduzione di qualsiasi bene culturale con notevoli benefici soprattutto per quegli studiosi impegnati nelle ricerche documentarie in archivi e biblioteche, costretti a spendere cifre considerevoli per riprodurre documenti d’archivio e manoscritti.

Ma i sogni più belli, purtroppo, spesso sono anche i più effimeri: il 9 luglio la Camera dei Deputati, in sede di conversione del decreto in legge, ha approvato un emendamento restrittivo che esclude dalla libera riproduzione i beni archivistici e bibliografici: si torna dunque per la riproduzione di documenti di archivio e manoscritti al regime precedente, ovvero pagamento di canoni di riproduzione dove è possibile fotografare con il mezzo proprio, oppure ricorso obbligato alle ditte esterne di riproduzione convenzionate con gli istituti.

Scopo del movimento è pertanto richiedere la soppressione di questo emendamento restrittivo, ovvero il ritorno al testo originario dell’”Art Bonus” per agevolare al massimo la ricerca scientifica condotta ogni giorno da centinaia di storici, storici dell’arte, archeologi, restauratori già costretti a operare in condizioni economiche assai precarie.

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[Mirco Modolo]

Salve,
vorrei segnalare questo interessante articolo di Andrea Brugnoli che spiega nel dettaglio origine e motivazioni dell'emendamento che esclude dalla riproduzione libera e gratuita dei beni culturali i beni archivistici e librari:
http://www.roars.it/online/ancora-sulla-riproduzione-dei-beni-culturali/