MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

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Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 18/06/2015, 18:20

Treccani.it, 18/06/2015, di Claudio Ciociola

Libere riproduzioni negli archivi e nelle biblioteche

Esattamente un anno fa chi frequentava archivi e biblioteche poteva liberamente effettuare scatti fotografici dei documenti o dei volumi antichi che riceveva in consultazione. Una novità assoluta, anzi rivoluzionaria. Effetto diretto dell’entrata in vigore, il 1° giugno 2014, del decreto Art Bonus, che sanciva la libera riproduzione, purché effettuata a distanza e per finalità di ricerca, di tutti i beni culturali. Appena un mese più tardi un emendamento restrittivo, poi trasformato in legge, escluse espressamente dalla liberalizzazione i beni bibliografici e archivistici. Alla sorpresa, piacevole, prodotta dalla disposizione originaria, subentrò la delusione e lo sconcerto degli studiosi. Sconcerto alimentato dall’amara constatazione che mentre i turisti in visita a un museo continuano a poter fotografare liberamente (cosa sacrosanta, perché i beni conservati nei musei pubblici sono beni di tutti), gli studiosi ammessi ad attività di ricerca in archivi e biblioteche non avrebbero più potuto giovarsi dei vantaggi, dal loro punto di vista considerevoli, della liberalizzazione. Si tornava al regime precedente e a tutt’oggi in vigore: divieto assoluto di ricorrere al mezzo proprio ovvero, nei pochi istituti italiani che concedono la riproduzione con il mezzo digitale personale (stiamo parlando, per intenderci, anche di smartphone), richiesta scritta di autorizzazione e pagamento di una “tassa”. Ne consegue, per lo studioso che necessiti comunque di una ...
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Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 17/06/2015, 11:52

Il Manifesto, 17/06/015

L’insopportabile click negato dell’Art bonus

Appello. Il testo della petizione lanciata dal movimento «Fotografie libere per i beni culturali». Più di quattromila firme raccolte tra ricercatori, archivisti e docenti di diverse discipline
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Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 06/06/2015, 14:21

MIBACT, 30/05/2015

FRANCESCHINI: FIRMATO DECRETO PER IL FONDO “MILLE GIOVANI PER LA CULTURA” 2015

"Altri 130 giovani per i Beni Culturali, da Pompei alle biblioteche, ai musei, agli archivi"

Il Ministro Dario Franceschini ha firmato e inviato ai Ministri concertanti il decreto riguardante l’attivazione dei tirocini del Fondo “1000 giovani per la cultura” anche per l’anno 2015. Dopo la positiva esperienza dello scorso anno, continua il programma di formazione per giovani fino a 29 anni di età nel settore dei beni e delle attività culturali previsto dal decreto legge n. 76 del 2013 e confermato dal decreto legge “Art-bonus” n. 83 del 2014. Anche per il 2015, il decreto prevede 130 tirocini formativi nell’ambito di progetti di rilevante interesse per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale della Nazione.

“Pompei, i musei e le loro attività, il censimento e la catalogazione dei beni culturali delle ambasciate italiane, così come gli archivi e le biblioteche nazionali” - ha spiegato il ministro Franceschini - "hanno importanza strategica per il Paese. Nel 2015, i 130 tirocini del “Fondo 1000 giovani” saranno perciò dedicati a tali settori. Come già avvenuto con successo lo scorso anno, si tratta di tirocini formativi della durata di 6 mesi” - ha aggiunto – “che coinvolgeranno giovani di età non superiore ai 29 anni selezionati per titoli e colloquio. L’obiettivo è quello di individuare i percorsi di studio più brillanti (laurea a pieni voti e corsi di perfezionamento) attribuendo un titolo preferenziale al dottorato di ricerca. Per questa ragione” – ha concluso il ministro – “secondo quanto già previsto nel 2014, l’indennità per i tirocinanti, pari a 1.000 euro lordi mensili, è stata parametrata all’importo delle borse di dottorato nelle università italiane”.

Per il 2015, i 130 tirocini sono stati così suddivisi:

- 30 presso la Soprintendenza speciale per Pompei, Ercolano e Stabia;
- 50 presso i Poli museali regionali e presso la Direzione generale Musei;
- 50 presso l’Archivio centrale dello Stato, l’Istituto centrale per gli Archivi, le soprintendenze archivistiche, gli archivi di Stato, le Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze e le biblioteche statali;

I 130 tirocini sono rivolti a laureati in:
- Archeologia;
- Architettura;
- Archivistica e biblioteconomia;
- Beni culturali;
- Economia;
- Economia e gestione dei beni culturali
- Geologia;
- Giurisprudenza;
- Ingegneria;
- Ingegneria ambientale;
- Ingegneria civile;
- Ingegneria informatica;
- Scienza e tecnologia per i beni culturali;
- Scienze forestali e ambientali;
- Storia dell’arte;
- Tecnologia per la conservazione e il restauro dei beni culturali;
- Altre discipline se in possesso di diploma delle scuole di alta formazione e di studio che operano presso: l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro; l’Opificio delle pietre dure, l’Istituto centrale per la patologia del libro; la Scuola di specializzazione beni archivistici e librari; le scuole di archivistica del Mibact presso gli archivi di Stato.

Una volta acquisito il concerto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, i bandi verranno pubblicati sul sito del Mibact entro trenta giorni dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto per quanto riguarda Pompei, Ercolano e Stabia e entro quarantacinque giorni per le restanti posizioni.


Roma, 30 maggio 2015
Ufficio Stampa MiBACT
Tel.0667232261/2262
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Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 31/05/2015, 16:19

Sito Fotografie libere per i beni culturali, 22/03/2015:

FOTOGRAFIE GRATUITE CON MEZZO PROPRIO NEL MONDO

ARCHIVI

Archivio Nazionale di Francia (Archives Nationales de France): ciò che consulto in sala studio, io posso fotografare gratis. Gratuita persino la pubblicazione degli scatti a scopo di ricerca, senza cioè pagare royalties e diritti di pubblicazione.
Si legge nel regolamento: En salle de lecture, les lecteurs peuvent photographier eux-mêmes, avec un appareil sans flash, les documents qu’ils consultent

Archivio Nazionale del Regno Unito (The National Archives of the United Kingdom).
Si legge nel regolamento sala studio: The National Archives provides a service whereby readers are permitted to make copies of records using their own equipment. There is no charge for this service.

Archivi di Stato del Belgio (Archives de l’État en Belgique)

Archivio Federale Svizzero

Archivio nazionale di Polonia

Archivio Nazionale dell’Estonia

Archivio Nazionale della Lituania (hanno introdotto le foto gratuite a partire dal 2014)


USA National Archives

Biblioteca e Archivio Nazionale del Canada

Archivio Nazionale dell’Australia

Archivio Nazionale della Nuova Zelanda

Archivio Nazionale del Giappone


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Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda sav » 31/05/2015, 3:08

Dovuta precisazione, anche se in ritardo, rispetto alle affermazioni di Carla Cerati: i criteri con cui viene applicato il Tariffario nazionale presentano una discreta disomogeneità tra Archivio e Archivio.
A Venezia non c’è alcuno sconto per studenti in caso di riproduzioni con mezzi propri a mano libera, ma soprattutto oltre ai 3 euro a faldone (indipendentemente dal fatto che si fotografi uno o molti documenti) viene riscossa pure la tassa oraria di 10 euro, non frazionabile (http://www.archiviodistatovenezia.it/web/fileadmin/template/allegati/tariffario_feb2012.pdf), nonostante si lavori in condizioni di ripresa generalmente disagiate (gomito a gomito con altri fotografi; i documenti vanno appoggiati su un comune tavolone, un piano di lavoro orizzontale, pure troppo alto in caso di documento di formato maggiore all’A4, e senza alcun supporto per tenerlo fermo; le fonti luminose sono lampadari a soffitto, che spesso finiscono per proiettare fastidiose ombre su quanto si sta fotografando).
I documenti poi si possono accumulare solo nel corso della singola settimana (http://www.archiviodistatovenezia.it/web/index.php?id=88), per cui, pochi o tanti che siano, l’ora si paga sempre intera, mentre, a causa della forte richiesta, gli orari ridotti di apertura di quel servizio e i pochi spazi a disposizione, difficilmente si possono ottenere ore contigue.
Sarà pur vero che non siamo ai costi indicati da Stella, ma restano comunque molto variabili perché condizionati dalla distribuzione contigua o meno di quanto interessa allo studioso; e se ti serve avere sottomano testi abbastanza integrali e non hai molto tempo a disposizione per trascrivertelo, o se non risiedi in zona, l’importo finale risulterà comunque pesante.
Se poi si tratta di materiale cartografico o iconografico, la riproduzione in proprio non viene concessa e i costi deflagrano comunque a quelli indicati nell’articolo.
A Venezia si fotografa solo dopo avere pagato (modalità e-commerce in loco o esibendo la ricevuta), altro che furbetti in fuga senza saldare il conto!
E altro che educazione alla ricerca: si fa pagare per fare cassa – anche se chi più chi meno –, abbattendo enormemente i costi di gestione dell’ufficio (di personale e strumentali) e trasformando il vecchio servizio in tassa!
sav
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Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 26/05/2015, 15:07

Segnalo un corretto intervento della collega Chiara Senesi sul suo blog Obiettivo Archivio:

“Art Bonus”: diventare mecenati nel 2015!

Ciao a tutti!
Nuovo post con cui volevo parlarvi di “Art Bonus”, da poco diventato legge (Gazzetta Ufficiale n. 175 del 30 luglio 2014), riguarda le “Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo” e cito direttamente dal sito: “è stato introdotto un credito d’imposta (del 65%) per le erogazioni liberali in denaro a sostegno della cultura e dello spettacolo, il c.d. Art Bonus, quale sostegno del mecenatismo a favore del patrimonio culturale. Chi effettua erogazioni liberali in denaro per il sostegno della cultura, come previsto dalla legge, potrà godere di importanti benefici fiscali sotto forma di credito di imposta”. ...


in tutto questo però c’è una pecca, vi cito l’articolo 8 del decreto “Art Bonus” 83/2014 (convertito in legge):
“Al fine di fare fronte a esigenze temporanee di rafforzamento dei servizi di accoglienza e di assistenza al pubblico, di miglioramento e di potenziamento degli interventi di tutela, vigilanza e ispezione, protezione e conservazione nonche’ valorizzazione dei beni culturali in gestione, gli istituti e i luoghi della cultura dello Stato, delle regioni e degli altri enti pubblici territoriali possono impiegare, mediante contratti di lavoro a tempo determinato, anche in deroga alle disposizioni del comma 28 dell’articolo 9 del decreto‐legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e successive modificazioni, professionisti competenti ad eseguire interventi sui beni culturali, di cui al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, di eta’ non superiore a quaranta anni, individuati mediante apposita procedura selettiva.”

...
Come si legge dal testo, il limite di età per poter lavorare con i finanziamenti avuti tramite Art Bonus è di 40 anni, così, con un proprio gruppo che si occupa delle normative, l’ANAI ha come obiettivo quello di abolire questo limite e permettere a tutti di poter usufruire di questa opportunità.
Vorrei tanto sapere voi cosa ne pensate e che idea vi siete fatti di questa legge.
A presto e al prossimo post, ...
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Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 11/04/2015, 15:14

Il Giornaledellarte.com, di Misco Modolo, 10/04/2015:

Ricerca storica e libertà di scatto

Una raccolta firme a favore della riproduzione libera e gratuita delle fonti documentarie in archivi e biblioteche

Collegandosi al link: https://fotoliberebbcc.wordpress.com/ca ... -contatti/ si potrà firmare a favore della riproduzione libera e gratuita delle fonti documentarie (manoscritti, documenti d’archivio e volumi storici) in archivi e biblioteche tramite mezzo proprio (fotocamera o smartphone). Una richiesta che punta a estendere la libertà di scatto ai beni bibliografici e archivistici nel rispetto delle norme a tutela di privacy e diritto di autore, riproponendo lo spirito originario del decreto Art Bonus voluto da Franceschini come è stato già illustrato a settembre su «Il Giornale dell’Arte» (http://www.ilgiornaledellarte.com/artic ... 20926.html).
Hanno già firmato personalità di spicco del mondo della cultura e dell’Università come Gregorio Arena (Labsus), Massimo Bray (direttore editoriale Treccani), Massimo Cacciari, Claudio Ciociola (Sns), Andrea Carandini, Umberto Curi, Carlo Federici, Carlo Ginzburg (Sns), Andrea Giardina (Sns), Pierre Gros, Adriano Prosperi (Sns), Gian Antonio Stella, Alfredo Stussi, Gianni Vattimo giuristi come Lawrence Lessig (Harvard University, fondatore delle licenze «creative commons»), nonché alcuni degli osservatori più attenti e autorevoli nel panorama dei beni culturali e delle frontiere dell’open data come Marisa Dalai Emiliani, Roberto Cecchi, Roberto Delle Donne, Mariella Guercio, Adriano La Regina, Daniele Manacorda, Ludovico Ortona, Antonio Pinelli, Giuliano Volpe (presidente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e paesaggistici del Mibact), Bruno Zanardi, Luigi Zangheri (presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze), Marco Contini (direttore della Società Pannunzio per la libertà d’informazione), Flavia Marzano (presidente degli Stati Generali dell’Innovazione).
A loro si accompagna soprattutto la voce forte di oltre 2.700 specialisti delle più diverse ...
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Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 06/04/2015, 0:03

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Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 15/03/2015, 1:11

Left, 11/03/2015, di @Raffaele Lupoli:

Libera foto di fonti documentarie in archivi e biblioteche in libero Stato

Il selfie al museo con l’opera d’arte o il reperto antico sì, ma la foto al libro per scopi di studio e ricerca non la puoi fare. Sono lestranezze della recente legislazione italiana sui beni culturali: il decreto “Art bonus”, in vigore da giugno 2014 e adesso in sede di conversione in legge – complice l’intervento della solita “manina” – ha escluso dalla sua applicazione la libera riproduzione di beni archivistici e bibliografici (cioè i documenti d’archivio e i volumi storici).

Un archeologo e archivista 31enne, Mirco Modolo, ha deciso di mettersi di traverso e sottoporre la questione al mondo accademico e della cultura in generale. «Dopo l’approvazione dell’emendamento restrittivo – racconta - assieme ad Andrea Brugnoli, medievista che ha reso disponibile online tutta la documentazione veronese tra VIII e XII secolo, ci è parso necessario attivarci per ottenere il ripristino del dettato originario dell’Art bonus».

Così è nato “Fotografie libere per i beni culturali”, movimento a favore della riproduzione libera e gratuita delle fonti documentarie in archivi e biblioteche per finalità di ricerca, ed è partita un lento ma costante lavoro di coinvolgimento di ...

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Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 07/03/2015, 2:26

Carla Cerati, archivista dell'Archivio di Stato Roma, risponde via Archvi23
all'articolo di Stella, smentendo alcune accuse pubblicate nel suo articolo
in merito alle tariffe:

Non è proibito fotografare i documenti d'archivio: si pagano 3 euro a
faldone e se si è studenti si paga la metà, compreso il dottorando
statunitense, mostrando un documento che lo dimostri.
Si fa pagare per evitare, o almeno limitare, l'indigestione di fotografie
che in particolare gli studenti fanno scattando a raffica, spesso senza
neppure aver dato uno sguardo ai documenti che riproducono. Lo studente che
fa una seria ricerca guarda i documenti e molto spesso non fotografa. Fa
quello che facevamo noi un tempo, studiano i documenti.
Nei confronti degli studiosi stranieri chiudiamo non uno, ma spesso tutti e
due gli occhi: li agevoliamo sul numero delle prese giornaliere e
consentiamo che fotografino tutto quello di cui hanno necessità accettando
che paghino "alla fine di tutto il lavoro". Poi un bel giorno se ne vanno e
non hanno pagato nulla !!!!!
Per inciso, Venezia non parla di fotografie fatte con lo Smartphone, ma di
riproduzioni digitali ad alta risoluzione, realizzate con macchina e/o
scanner di alta precisione, utilizzate per le pubblicazioni e non dagli
studenti. Le foto con mezzi propri costano 3 euro a faldone come tutti gli
archivi!
Il docente di codici medievali pagherà alla peggio 3 euro a foto se sono
pergamene isolate o 3 euro a faldone se sono volumi. e le foto se le fa da
solo col cellulare!
Credo che un giornalista di valore, ammesso che Stella lo sia, dovrebbe
evitare di farsi prendere dalla smania dello scoop a tutti i costi.
Sergio P. Del Bello
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