FOIA - adozione di un freedom of information act in Italia

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Re: FOIA - adozione di un freedom of information act in Ital

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 21/08/2017, 1:21

Riparte il Futuro ha messo online a disposizione una scheda informativa e dei moduli
per inoltrare una richiesta di accesso agli atti

Come si fa una richiesta FOIA

Scarica il modello per presentare un'istanza:
» Formato Microsoft Word (.docx)
» Formato OpenDocument (.odt)
» Apri con Google Docs
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Re: FOIA - adozione di un freedom of information act in Ital

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 21/08/2017, 0:49

Blogliveri, 17/12/2016

Modello di istruttoria per accesso civico generalizzato

scheda istruttoria
firmata dal RPA
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Re: FOIA - adozione di un freedom of information act in Ital

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 21/06/2017, 17:25

Diritto di Sapere, Elisa Murgese, 21/06/2017

Foia, come funziona? Il Governo lo spiega con una circolare

Sette richieste di accesso su dieci senza risposta e un’ignoranza della nuova normativa sul diritto di accesso che fa arrivare alcune amministrazioni a chiedere se il Foia sia un’azienda o a non essere per nulla trasparenti sulla procedura da seguire per chiedere informazioni nelle mani delle Pubbliche amministrazioni. Questi risultati – che abbiamo raccolto in Ignoranza di Stato, il primo monitoraggio sull’applicazione del Freedom of information act italiano – sono stati presi in considerazione dal Dipartimento della Funzione Pubblica che, in accordo con Anac, il 6 giugno ha pubblicato la CIRCOLARE 30 maggio 2017, n. 2 per favorire un’attuazione uniforme dell’accesso civico generalizzato.

La trasparenza è la norma, il segreto è l’eccezione” è lo slogan di un documento che mira a dare consigli pratici agli enti pubblici che non hanno ancora piena confidenza con questo il nuovo strumento del Foia a disposizione di ogni cittadino interessato alla trasparenza. Questo strumento, che è già arrivato tra le mani di ogni ente pubblico, rappresenta un traguardo importante che Diritto di Sapere è orgogliosa di avere aiutato a raggiungere.
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Re: FOIA - adozione di un freedom of information act in Ital

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 09/04/2017, 23:50

COMUNE USARE
IL FOIA


#IJF17
@diritto2puntoo0
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Re: FOIA - adozione di un freedom of information act in Ital

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 10/03/2017, 2:43

LeggiOggi.it, Ernesto Belisario, 27 febbraio 2017

Amministrazione trasparente: quali scadenze per le amministrazioni?

Una delle parti molto importanti della Riforma della Pubblica Amministrazione è sicuramente quella legata alle modifiche al decreto legislativo n.33 del 2013 (introdotte dal D. Lgs. n. 97/2016).
Questo decreto, nato per riordinare gli obblighi di pubblicazione sui siti istituzionali delle Amministrazioni, dopo la Riforma è diventato un vero e proprio Testo Unico della trasparenza nell’ambito delle Pubbliche Amministrazioni, contenendo ormai anche le disposizioni in materia di accesso generalizzato.
In base alla riforma, cambiano la struttura della sezione “Amministrazione Trasparente” e i contenuti che vi devono essere pubblicati.

Ma quali sono le principali scadenze per le amministrazioni?
In questo breve video la risposta
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Re: FOIA - adozione di un freedom of information act in Ital

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 06/03/2017, 0:49

ANAC non ancora operativa per le segnalazioni online (è in adeguamento)

Comunicato del 5 ottobre 2016
Interruzione applicativo “Campagna trasparenza”.


Come noto, in data 8 giugno 2016, è stato pubblicato in gazzetta ufficiale (Serie generale n. 132), il d.lgs. 97/2016 recante «Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche» (c.d. Decreto Madia) che modifica le disposizioni in materia di trasparenza previste dal d.lgs. 33/2013 allo scopo di razionalizzare e revisionare gli obblighi di pubblicazione.

L’art. 42, comma 1, del d.lgs. 97/2016 prevede che i soggetti tenuti all’osservanza delle disposizioni contenute nel d.lgs. 33/2013 si adeguino alle modifiche introdotte entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del decreto correttivo medesimo (23 dicembre 2016).

Con Delibera n. 831 del 3 agosto 2016, l’Autorità, nell’approvare il Piano Nazionale Anticorruzione 2016 al paragrafo dedicato alla trasparenza (§ 7.1), ha precisato che, nel periodo transitorio, l’attività di vigilanza in materia di trasparenza avrà ad oggetto solo gli obblighi di pubblicazione non modificati dal d.lgs. 97/2016. Sui nuovi obblighi e su quelli oggetto di modifica da parte del d.lgs. 97/2016, l’attività di vigilanza sarà svolta nella fase immediatamente successiva al termine del periodo di adeguamento.

Ciò premesso, l’uso della piattaforma web “Campagna trasparenza” - utilizzata dall’Autorità per acquisire segnalazioni in materia di trasparenza - sarà temporaneamente sospeso nelle more delle modifiche necessarie per rendere il sistema conforme alle nuove disposizioni.

Eventuali segnalazioni aventi ad oggetto obblighi di pubblicazione non modificati dal d.lgs. 97/2016, potranno essere trasmesse all’Autorità utilizzando la casella istituzionale di posta elettronica certificata (PEC): protocollo@pec.anticorruzione.it ed indicando in oggetto «segnalazione in materia di trasparenza».


Raffaele Cantone

Depositato presso la Segreteria del Consiglio in data 6 ottobre 2016
Il Segretario, Maria Esposito
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Re: FOIA - adozione di un freedom of information act in Ital

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 09/02/2017, 10:22

La Stampa, Raphael Zanotti, 08/02/2017

Divieto di accesso, nonostante il Foia
gli atti amministrativi restano in cassaforte


Il provvedimento del governo alla prova dei fatti: Comuni e Csm svicolano

Quando è stato lanciato sembrava la rivoluzione: trasparenza, efficienza, servizio al cittadino. «Chiunque potrà chiedere documenti e ottenerli entro un mese», proclamava il ministro Marianna Madia. Il Foia, così ribattezzato sulla falsariga del Freedom Information Act americano, prometteva di trasformare la pubblica amministrazione nella casa di vetro che tutti, a parole, vorrebbero. Ma è davvero così? Abbiamo fatto un esperimento per testarlo. Poche ore dopo la sua entrata in vigore il 23 dicembre scorso, abbiamo inviato diverse richieste di accesso civico. La prima al Csm, per vedere se documenti prima preclusi fossero ora accessibili. Le altre a quattro amministrazioni comunali diverse per vedere come si sarebbero comportate di fronte al nuovo istituto. Il risultato è stato piuttosto deludente. La fosca previsione di Foia4Italy e di altre associazioni di cittadini che avevano spinto per la legge - troppe eccezioni la renderanno inutile - sembra per ora che si sia avverata.
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Comuni in ordine sparso
La questione si fa più interessante se riguarda i Comuni. Abbiamo indirizzato le stesse identiche richieste di accesso a Milano (guidata dal centrosinistra), Venezia (centrodestra) e Roma (M5S). A queste abbiamo aggiunto, per vicinanza territoriale, Torino (M5S). Volevamo il carteggio (sia posta elettronica nominativa che istituzionale) scambiato tra il sindaco e un assessore lungo un arco temporale ampio, lungo un arco temporale settimanale e relativo a un tema specifico, e infine copia dei giustificativi dei rimborsi spese dei sindaci.

Sul carteggio gli esiti sono stati identici: rigetto. Ma ognuno ha addotto motivi diversi. Per il Comune di Venezia non si può accedere al carteggio perché non vengono individuate email specifiche. In pratica avremmo dovuto sapere che il tal giorno alla tal ora è partita un’email dal sindaco verso l’assessore. A meno di capacità divinatorie a noi precluse, impossibile.
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Re: FOIA - adozione di un freedom of information act in Ital

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 17/01/2017, 1:23

FPA, 11/01/2017, di Francesco Addante, laureato in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, divulga per passione studi e notizie su PA digitale, Trasparenza e Anticorruzione @addantefrancsco

Trasparenza. Dal 31 gennaio 2017 parte la vigilanza ANAC sui nuovi adempimenti informativi

Stabilita definitivamente il 31 gennaio 2017 la scadenza che le PA devono rispettare per adempiere agli obblighi introdotti o modificati della nuova disciplina in materia di trasparenza, avendoli già preventivamente individuati nei loro PTPCT. Un clamoroso passo indietro rispetto alla versione in consultazione, quello delle linee guida del 28 dicembre scorso con cui l’ANAC conferma, definitivamente, l’abrogazione di alcuni capisaldi anticorruzione, avvenuta paradossalmente ad opera del FOIA. Inoltre, non si hanno notizie su come devono essere effettivamente gestite le Banche dati (centralizzate) che entreranno a regime il prossimo 23 giugno

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L’All. 1, mappa ricognitiva degli obblighi informativi, sostituisce l’omonimo corrispondente della Delibera Civit n.50/2013 al quale l’Allegato A del Decreto trasparenza aveva demandato il dettaglio dei propri contenuti.

Come recitano testualmente le disposizioni dell’Autorità, con riguardo agli obblighi introdotti o modificati dal d.lgs. 97/2016, i dati e le informazioni da pubblicare si riferiscono al periodo successivo al 23 giugno 2016, data di entrata in vigore del d.lgs. 97/2016, pertanto, la reale scadenza che le Amministrazioni sono tenute a rispettare per le novazioni introdotte è il 31 gennaio 2017 (in coincidenza con l’adozione del Piano triennale per la prevenzione della corruzione e della trasparenza - PTPCT), data dalla quale partirà effettivamente l’attività di vigilanza dell’ANAC.
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Tra le concrete misure di attuazione che diano prova dell’effettiva adozione di provvedimenti che ottemperino agli obblighi in materia di trasparenza, le linee guida definitive:
introducono la facoltà di indicare, in sostituzione dei nominativi dei soggetti responsabili della trasmissione dei dati (intesi quali uffici tenuti alla individuazione e/o alla elaborazione dei dati, e di quelli cui spetta la pubblicazione), "il responsabile in termini di posizione ricoperta nell’organizzazione, purché il nominativo associato alla posizione sia chiaramente individuabile all’interno dell’organigramma dell’ente". Facendo riferimento, in questo caso, ad "una soluzione analoga a quella già adottata in tema di responsabilità dei procedimenti amministrativi di cui all’art. 35 del d.lgs. 33/2013" si chiarisce esplicitamente che il soggetto che dovrà assolvere agli obblighi di trasmissione (elaborazione/detenzione del dato, trasmissione a chi deve pubblicarlo, o pubblicazione) dovrà essere minimo un funzionario incaricato di P.O.
stabiliscono che "l’Autorità nell’effettuare la propria vigilanza terrà conto delle scadenze indicate nel PTPCT, ferme restando quelle per l’aggiornamento (in relazione alla loro periodicità) disposte dalle norme". Trattasi dei "termini entro i quali ogni amministrazione", nell’ambito della programmazione della trasparenza, "deve prevedere l’effettiva pubblicazione di ciascun dato nonché le modalità stabilite per la vigilanza ed il monitoraggio sull’attuazione degli obblighi".
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Nel seguito, il nuovo MODELLO di pubblicazione con cui si sono presentate, in fase di consultazione, 26 proposte di miglioramento (e richieste di precisazione) ma anche di correzione e integrazione di molti degli obblighi informativi che, in gran parte, non accettati sono stati, quindi, dimenticati anche nella versione definitiva rispetto a quelli normativamente vigenti ed altri indicati nello stesso testo delle linee guida approvate lo scorso 28 dicembre.


Vedi anche
I volti della trasparenza dopo il d.lgs. 97/2016
FPA, 11/01/2017, di Fernanda Faini, Presidente Circolo dei Giuristi Telematici
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Re: FOIA - adozione di un freedom of information act in Ital

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 30/12/2016, 20:15

ANAC

IL CONSIGLIO DELL’AUTORITÀ
Nell’adunanza del 28 dicembre 2016 approva in via definitiva la delibera n. 1310 «Prime linee guida recanti
indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs.
33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016» e ne dispone la pubblicazione sul sito istituzionale
dell’ANAC.
Un apposito tavolo tecnico, cui parteciperanno rappresentanti del Garante privacy e degli enti locali, monitorerà
l’applicazione delle Linee guida in modo da giungere a un aggiornamento entro i prossimi 12 mesi.

Prime linee guida recanti indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel d.lgs. 33/2013 come modificato dal d.lgs. 97/2016
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Nella seduta del 28 dicembre il Consiglio dell’Anac ha approvato anche le prime Linee guida sull’attuazione degli obblighi di pubblicazione previsti dal decreto legislativo n° 33 del 2013 sulla trasparenza, come modificato dal decreto legislativo n° 97 del 2016
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Re: FOIA - adozione di un freedom of information act in Ital

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 23/12/2016, 20:25

AGI.it, 23/12/2016, di Ernesto Belisario

Foia: ecco cosa devono sapere cittadini e giornalisti

Da oggi, 23 dicembre 2016, chiunque può esercitare il nuovo diritto di accesso generalizzato ai dati e ai documenti delle pubbliche amministrazioni.

Infatti, diviene finalmente applicabile una delle norme più importanti ed attese tra quelle introdotte nell’ambito della riforma della pubblica amministrazione del Governo Renzi: quella sul c.d. “FOIA”, acronimo inglese che sta per Freedom of information act. Si tratta della norma che prevede un nuovo diritto: il diritto di chiunque di avere accesso ai dati e ai documenti detenuti dalla pubblica amministrazione.

Il FOIA è, da tempo, legge in numerosi Paesi del mondo: ad esempio, il primo FOIA, quello svedese, risale al 1766, mentre la legge USA fu approvata nel 1966. Si tratta di un importante strumento di trasparenza che serve sia a stimolare il controllo diffuso sull’operato degli uffici pubblici sia a consentire la partecipazione dei cittadini.
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Per consentire alle amministrazioni di adeguare i propri archivi e le proprie procedure, il legislatore ha previsto un termine di sei mesi per rendere davvero esercitabile questo diritto.

E il termine scade proprio oggi, 23 di dicembre.

Ma cittadini, imprese e giornalisti sono pronti per sfruttare le potenzialità di questo nuovo strumento di trasparenza?
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