MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Immagine Feed RSS

Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 15/09/2016, 12:33

Nel nuovo numero di JLIS.it, Vol. 7, No. 3 (2016), Stefano Gardini, tra i coordinatori del movimento "Fotografie libere per i Beni Culturali", fa il punto sul tema "Protezione dei dati personali e riproduzione digitale dei documenti archivistici".

Protezione dei dati personali e riproduzione digitale
dei documenti archivistici


Stefano Gardini
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7449
Iscritto il: 25/02/2009, 18:18

Anai su libera riproduzione beni archivistici e librari

Messaggioda segreteria ANAI » 14/06/2016, 8:53

Sul sito dell'Anai è pubblicato un comunicato del Direttivo a proposito della libera riproduzione di beni archivistici e librari:

http://www.anai.org/anai-cms/cms.view?m ... numDoc=969


Cecilia Pirola

Segreteria ANAI
Associazione Nazionale Archivistica Italiana
Via Giunio Bazzoni, 15
00195 Roma
Tel/fax 06.37517714

segreteria@anai.org
http://www.anai.org
segreteria ANAI
Socio ANAI
 
Messaggi: 199
Iscritto il: 28/07/2009, 11:22

Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 07/06/2016, 14:38

Video tutorial sugli accorgimenti tecnici della British Library per una corretta fotoriproduzione digitale da parte dell'utente
*
Allegati
Immagine demo BL.JPG
Immagine demo BL.JPG (20.88 KiB) Osservato 3719 volte
Immagine demo 1 BL.JPG
Immagine demo 1 BL.JPG (12.51 KiB) Osservato 3719 volte
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7449
Iscritto il: 25/02/2009, 18:18

Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 07/06/2016, 14:31

ebookreaderitalia.com, 31/05/2016 di Elena Asteggiano

Fotografie libere per i beni archivistici e bibliografici [ #ArtBonus ]

Locandina.JPG
Locandina.JPG (54.41 KiB) Osservato 3597 volte

Il Decreto Art Bonus del 2014 introdusse la possibilità di fotografare liberamente tutti i beni culturali, ma un successivo emendamento ha escluso invece la riproduzione di beni archivistici e librari, che resta così subordinata a richiesta di autorizzazione e al pagamento di un corrispettivo, anche per scopi di studio e ricerca personale. Un controsenso da sanare, perché paradossalmente è permesso ai turisti il selfie accanto a grandi capolavori d’arte, ma si impedisce a studiosi e ricercatori di fotografare con il proprio smartphone libri e documenti consultati per studio. Il movimento “Fotografie libere per i Beni Culturali” – formatosi per iniziativa di studiosi, ricercatori, docenti, associazioni, archivisti, bibliotecari e storici di ogni area umanistica, ma anche semplici appassionati – ha iniziato un’opera di sensibilizzazione a favore della riproduzione fotografica libera e gratuita delle fonti documentarie in archivi e biblioteche.

Recentemente è anche uscita una mozione (qui il pdf) del Consiglio superiore Beni culturali e paesaggistici a favore dell’estensione della libera riproduzione anche ai beni bibliografici e archivistici, che articola in sei punti principali i criteri guida per favorire al massimo la ricerca nel rispetto della tutela del materiale documentario, del diritto di autore e della privacy per i beni bibliografici e archivistici.
...
L’attività di riproduzione è da considerarsi piuttosto parte integrante della manipolazione per consultazione, e dunque, chi è già autorizzato dall’istituto a manipolare materiale di per sé fragile, sotto sorveglianza, non si vede perché non possa anche riprodurlo con il proprio smartphone.
Esiste un rischio per il dorso dei codici? Si preveda allora l’utilizzo obbligatorio di cordoncini di piombo, come illustra qui il fotogramma tratto da un video dimostrativo della British Library, che eviteranno all’utente la tentazione di appoggiare il polpastrello sulla pagina per tener ferme le pagine del volume aperto.
Si fotografi liberamente e gratuitamente ciò che si riceve in consultazione, a eccezione dei documenti più delicati, i quali potranno essere consultati (e quindi riprodotti) solo in postazioni riservate poste direttamente di fronte al banco di sorveglianza: è questa la semplice regola invalsa oggi nelle Archives Nationales di Parigi, la stessa che vorremmo seguire negli archivi e nelle sale “manoscritti e rari” delle nostre biblioteche.
...

:thumbup:
Allegati
Immagine foto libere archivi.JPG
Immagine foto libere archivi.JPG (24.2 KiB) Osservato 3597 volte
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7449
Iscritto il: 25/02/2009, 18:18

Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 17/05/2016, 17:44

MIBACT, 16/05/2016

MOZIONE DEL CONSIGLIO SUPERIORE MIBACT A FAVORE DELLA LIBERA RIPRODUZIONE IN ARCHIVI E BIBLIOTECHE (seduta del 16/05/2016)

Nell'ultima mozione del Consiglio Superiore 'Beni Culturali e Paesaggistici' sono espresse, in sei punti, le linee guida per una riforma della libera riproduzione in archivi e biblioteche:

Il Consiglio superiore ‘Beni culturali e paesaggistici’, nella riunione del 16 maggio 2016, accoglie con
favore e apprezza l’intenzione del Ministero di estendere il regime della libera riproduzione dei beni culturali
introdotto dalle norme dell’Art Bonus anche ai beni bibliografici e archivistici per finalità di ricerca,
recependo una esigenza già fortemente avvertita dalla comunità degli studiosi. Il Consiglio condivide, infatti,
le finalità di promozione della libera ricerca storica, in piena coerenza con il dettato costituzionale (artt. 9,
33), e una migliore conoscenza del patrimonio documentario conservato in archivi e biblioteche, che sono da
considerarsi, oltre che istituti di conservazione, anche e soprattutto centri di diffusione attiva del sapere a
tutti i livelli.
Sentite le Direzioni Generali competenti, il Consiglio fa appello al Ministro Franceschini e all’Ufficio
Legislativo del Ministero affinché si possa giungere operativamente a una riforma del regime delle
riproduzioni che possa rispondere nel modo più efficace alle esigenze della ricerca, nel rispetto delle
esigenze di conservazione e delle norme a tutela del diritto di autore e della riservatezza che riguardano
segnatamente i beni bibliografici e archivistici. Si auspica, infine, la creazione di biblioteche digitali
pubbliche, con immagini e documenti ad accesso libero.

Divieto foto.JPG
Divieto foto.JPG (25.57 KiB) Osservato 3666 volte

A questo scopo il Consiglio Superiore ritiene utile definire i seguenti criteri:
1. La riproduzione con mezzo proprio dei beni bibliografici e archivistici, a fini personali e di studio,
sia resa gratuita e senza limitazioni nel numero di scatti in caso di testi di pubblico dominio.
2. In presenza di mezzi di riproduzione a distanza (fotocamera o smartphone) non si determinerà un
contatto diretto con il supporto potenzialmente lesivo per l’integrità del bene. Si richiede pertanto di
sopprimere l’autorizzazione preventiva per le fonti bibliografiche anteriori al 1900, mantenendola
per le fonti archivistiche che contengono (o potrebbero contenere) notizie e dati protetti dalla
normativa vigente in materia di riservatezza, di tutela dei dati personali e del diritto d’autore.
...
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7449
Iscritto il: 25/02/2009, 18:18

Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 28/04/2016, 17:54

Si segnala il Workshop

“Chiamata alle Arti: Art Bonus e non solo!”

organizzato da Ales e dal MIBACT – Ministero dei Beni Culturali, in collaborazione con Regione Lombardia e altri partner

Martedì 3 maggio 2016
Teatro Franco Partenti di Milano
Si tratta di una giornata di approfondimento sulle opportunità offerte dal progetto Art Bonus,
sui temi delle sponsorizzazioni e le partnership culturali tra imprese e operatori culturali.

La partecipazione all'evento è gratuita.
Per maggiori informazioni e iscrizioni è possibile scrivere a martina.monticelli@theroundtable.it
*
Allegati
Locandina.JPG
Locandina.JPG (71.2 KiB) Osservato 3631 volte
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7449
Iscritto il: 25/02/2009, 18:18

Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 28/04/2016, 1:26

Su AEDON, n. 1 , 2016, il dettaglio della proposta di liberalizzazione delle riproduzioni in archivi e biblioteche

Una possibile riforma sulla riproduzione dei beni bibliografici ed archivistici

di Mirco Modolo, Amedeo Tumicelli
...
3. Dettaglio delle proposte

3.1. Art. 108, comma 3

Per rispondere alle esigenze sopra ricordate, il primo periodo del comma 3 dell'art. 108 del Codice merita di essere così riformulato: "Nessun canone è dovuto per le riproduzioni richieste o eseguite da privati per uso personale o per motivi di studio, ovvero da soggetti pubblici o privati per finalità di valorizzazione purché attuate senza scopo di lucro".

Sostanzialmente, rispetto al testo attualmente vigente, si propone di aggiungere le parole "o eseguite": ciò comporta un allargamento della fattispecie di esenzione dal pagamento prevista dalla norma. L'aver introdotto la dicitura "o eseguite" porta a escludere l'ipotesi di pagamento di un canone sia nel caso di riproduzioni eseguite dall'utente, sia nel caso di riproduzioni richieste a terzi dall'utente. Accanto quindi alle riproduzioni richieste all'amministrazione, vengono qui contemplate anche quelle eseguite dai privati autonomamente con il proprio mezzo. A maggior ragione, le riproduzioni eseguite direttamente dai privati hanno infatti da rimanere esenti da qualsiasi tipo di pagamento, poiché l'amministrazione non andrebbe a sostenere neppure il costo del servizio di produzione e/o messa a disposizione della copia allorquando ciò venga richiesto dall'utente: in quest'ultimo caso, le spese sostenute sarebbero comunque oggetto di rimborso secondo la disciplina di legge già vigente.

3.2. Art. 108, comma 3-bis, n. 1

In questa sede dovrebbe apporsi l'intervento più massiccio. È stata proposta la seguente riformulazione della prima ipotesi prevista dall'art. 108, comma 3-bis in tema di libera riproduzione: "la riproduzione di beni culturali diversi dai beni archivistici sottoposti a restrizioni di accesso ai sensi delle disposizioni di cui al Capo III del presente Titolo, attuata nel rispetto del diritto di autore con strumenti che non comportino alcun contatto fisico con il bene, né, all'interno degli istituti della cultura, l'esposizione dello stesso a sorgenti luminose o l'uso di accessori potenzialmente dannosi per la conservazione del bene".
...

Immagine foto libere.JPG
Immagine foto libere.JPG (31.94 KiB) Osservato 3442 volte

4. Conclusioni

L'accoglimento della sopra illustrata proposta recupererebbe l'originario spirito dell'Art Bonus, andrebbe a rendere più chiaro il testo legislativo e valorizzerebbe i luoghi della cultura italiani, analogamente a quanto accade altrove in Europa e nel mondo [18].

Per garantire appieno simili diritti, è inevitabile intaccare direttamente il testo legislativo, poiché l'adozione di meri regolamenti o circolari, per quanto strumenti più agili e di più pronta approvazione, non basterebbe a far venir meno il dettato del Codice dei beni culturali nella sua forma attualmente vigente.

Tra gli accorgimenti idonei ad affiancarsi alla sopra presentata proposta, v'è la possibilità di non sopprimere tout court la richiesta di autorizzazione preventiva alla riproduzione con mezzo proprio, ma di mantenerla per documenti che contengono (o potrebbero contenere) dati sensibili tutelati dalla normativa vigente in materia di privacy [19]; inoltre, permane la possibilità di escludere dalla consultazione, e quindi dalla riproduzione con mezzo proprio, il materiale fragile o di particolare pregio già digitalizzato (ed eventualmente disponibile online), o comunque di sottoporlo in tali casi particolari ad un regime di consultazione/riproduzione "sotto sorveglianza". Si potranno comunque predisporre, a discrezione dell'istituto, una o più aree riservate per le riproduzioni con mezzo proprio. Valga in ogni caso il principio elementare secondo cui tutto ciò che è manipolabile per consultazione, sia liberamente riproducibile.

Indubbi sono i vantaggi di cui godrebbero gli studiosi, i ricercatori, gli operatori del settore ma anche i singoli utenti; pressoché nulli i pregiudizi verso gli istituti di cultura [20], atteso che essi, attualmente, non paiono godere di ritorni economici significativi dal controllo sulla riproduzione dei beni posti sotto la loro tutela. Anziché arroccarsi in posizioni esclusiviste, è plausibile ritenere che benefici allo sviluppo culturale possano derivare da prassi liberali e gratuite, tali da fare da stimolo alla ricerca di nuovi modelli di condivisione aperta. Il principio di accessibilità alla cultura, di ispirazione costituzionale, è sintomo di un interesse collettivo a beni comuni che appartengono, prima ancora che ad una istituzione, all'intera collettività.

Va osservato che necessario criterio ispiratore è il principio di valorizzazione del bene culturale, al quale solo ultimamente si sta riconoscendo dignità pari alle imprescindibili esigenze di tutela, le quali di per sé non si rivelano comunque garanzia sufficiente per un'efficacia a lungo termine, ma soprattutto non permettono di estrinsecare appieno il valore culturale, sociale e finanche economico del bene culturale. Nell'ipotesi in cui si giungesse ad una modifica dell'art. 108 così come indicato in questa sede, è opportuno che la conseguente circolare ministeriale attuativa mantenga salda l'equivalenza tra consultazione e riproduzione, in modo da evitare il prevalere di condizioni particolarmente restrittive per la riproduzione dei beni culturali tali da escludere dalla libera riproduzione intere serie documentali per presunte ragioni di tutela. Tale ipotesi va infatti scongiurata e rende indispensabile un intervento capace di non svuotare di senso ogni ipotesi di liberalizzazione.

A questo proposito giova sempre tenere presente che il fine ultimo della tutela del bene culturale è la sua fruizione e la valorizzazione. Il migliore antidoto per evitare di rendere il patrimonio culturale un feticcio, un idolo intoccabile ed inservibile, è incoraggiare gli stessi utenti nella valorizzazione del patrimonio culturale, così da generare circuiti positivi di condivisione e fruizione [21].

È perciò evidente che proibire o tassare una forma di fruizione digitale, quale la riproduzione con mezzo proprio, rappresenta viceversa l'esatta antitesi del concetto di promozione della ricerca sancito dall'art. 9 della Costituzione.
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7449
Iscritto il: 25/02/2009, 18:18

Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 15/04/2016, 15:16

Il Manifesto, 15/04/2016 di Mirco Modolo

Quando il consumo è senza rivalità

TEMPI PRESENTI. Si apre domani a Roma l’incontro «L’emergenza nascosta: archivi, biblioteche e il futuro della ricerca in Italia». Un estratto dell’intervento sul tema «Fotografie libere per i beni culturali»

L’attuale discussione pubblica sulla fotografia ha una data di nascita precisa: il 1° giugno 2014, giorno in cui è uscito il decreto «Art Bonus» che sanciva la libera riproduzione a distanza e per finalità culturali, di tutti i beni culturali. Una libertà da leggersi come gratuità ed esenzione da qualsiasi autorizzazione preventiva, che non faceva altro che attuare un principio in realtà scontatissimo, quello della appartenenza dei beni culturali all’intera collettività.

Immagine logo.JPG
Immagine logo.JPG (15.09 KiB) Osservato 3340 volte

La liberalizzazione fu accolta con entusiasmo anche dagli studiosi in archivi e biblioteche che furono liberi di fotografare ciò che consultavano. Una libertà tuttavia di breve durata, azzoppata, appena un mese dopo, da un emendamento restrittivo che ha escluso dalla liberalizzazione i beni bibliografici e archivistici, quindi archivi e biblioteche determinando per di più un disallineamento paradossale: mentre al turista è ora concessa libertà di selfie nei musei, lo studioso impegnato nella ricerca in archivi e biblioteche tornava a pagare per fare fotografie.

È così tornata l’odiata tariffa per le fotografie scattate con il mezzo digitale personale negli istituti che permettono l’uso della macchina fotografica, oppure, nei casi meno fortunati divieto assoluto di ricorrere al mezzo proprio, con l’obbligo di rivolgersi, a pagamento, alla ditta esterna di riproduzioni.
...
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7449
Iscritto il: 25/02/2009, 18:18

Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 11/02/2016, 1:33

Il ministro Franceschini all'ANCI:
la fotografia sia libera anche nei musei e luoghi di cultura comunali


Sì alle foto e alle riprese digitali in musei e luoghi di cultura da parte di turisti e visitatori, purchè senza flash e senza contatto diretto con le opere. Questa novità, inserita nel nuovo Codice dei beni culturali, coinvolge non solo le strutture statali ma anche quelle comunali; e il presidente di Anci nazionale, Piero Fassino,ha scritto a tutti i sindaciper sollecitare il rispetto del provvedimento. Una norma che interessa particolarmente Toscana, regione ricchissima di luoghi di cultura, di gallerie, di spazi museali e opere d'arte gestiti anche direttamente dalle municipalità, in centri piccoli e grandi.

E' stato proprio il ministro Franceschini a sollevare il problema, informando Anci del fatto che pervengono con una certa frequenza al Mibact segnalazioni di visitatori italiani e stranieri che lamentano il divieto loro opposto di effettuare foto nei musei e nei luoghi della cultura comunali. Franceschini ricorda che la legge 29 luglio 2014, n. 106 ha modificato il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, rendendo del tutto libera la riproduzione dei beni culturali pubblici (diversi dai beni bibliografici e archivistici), a condizione che tale riproduzione sia effettuata con modalità che non comportino alcun contatto fisico con l'oggetto della riproduzione, non prevedano l'impiego di sorgenti luminose ovvero l'uso, all'interno degli istituti della cultura, di supporti (stativi o treppiedi). Una novità che ha l'obiettivo di incrementare la fruizione pubblica e la valorizzazione del patrimonio culturale nazionale nel suo insieme.
*
Allegati
Franchesini e Fassino.JPG
Franchesini e Fassino.JPG (29.73 KiB) Osservato 3436 volte
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7449
Iscritto il: 25/02/2009, 18:18

Re: MIBACT: decreto ArtBonus tutela BBCC

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 19/01/2016, 1:25

DISEGNO DI LEGGE
d’iniziativa dei senatori TOCCI, CORSINI, GATTI, CASSON, DIRINDIN,
CUOMO, SCALIA, PEZZOPANE, RICCHIUTI, D’ADDA, RUTA, LO GIUDICE,
AMATI, BORIOLI, GIACOBBE, GOTOR, LAI e CARDINALI
COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 10 SETTEMBRE 2015

Modifiche al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto
legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di riproduzione dei beni
bibliografici e archivistici


...
libera riproduzione alle fonti documentarie
conservate in archivi e biblioteche,
come già espresso nel dettato originario del
decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, convertito,
con modificazioni dalla legge 29 luglio
2014, n. 106 (cosiddetto decreto Art Bonus),
a seguito di un emendamento, approvato
alla Camera dei deputati il 9 luglio
2014, che esclude dalla liberalizzazione i
beni bibliografici e archivistici (documenti
di archivio, codici manoscritti e volumi a
stampa non più tutelati dal diritto di autore)
...
Sergio P. Del Bello
Amministratore
 
Messaggi: 7449
Iscritto il: 25/02/2009, 18:18

PrecedenteProssimo

Torna a News ultima ora

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

cron