ispirazioni archivistiche

ispirazioni archivistiche

Messaggioda Rossella Manzo » 19/12/2016, 0:34

a volte si crede troppo nella propria attività... a volte si crede a tal punto che non si viene capiti... e a volte questo può far male...
comunque vi invio una pseudo-poesia... dovrei creare una sezione apposita "Ispirazioni d'archivio" perché fare l'archivista non è un lavoro come un altro... secondo me...

Sono entrata in punta di piedi
dentro un locale buio
polveroso
silente
ho aperto con timore
avanzando a passi lenti,
mentre lo scricchiolio del parquet
brontolava avido ai miei movimenti grevi,
un armadio inerme, pallido; quasi di triste apparenza
come uno squarcio di carta
che libera le bottiglie d'acqua e dissetano il viandante
Vedo gialla, un po' ritrosa
carta
carta in abbondanza
abbandonata lì con noncuranza
grido balzando indietro
perché un archivista ha dolore
a quella vista
poi riprendo la mia consapevolezza
e avanzo piano ma decisa
mi guardo in giro e polveroso un tavolo giace poco distante
lo trasporto più vicino e procedo
con delicata attenzione prendo il primo plico
e sempre con massima cura lo appoggio
una nuvola di polvere mi fa tossire
ma è per me questa vera vita
apro delicatamente e leggo, 1850
il cuore batte già all'impazzata
1849 e così scende l'anno che mi si protende
spartiti, musica storia che forse nessuno più a memoria
allora rido perché nella dimenticanza
in quella stanza buia sta in realtà
la salvezza del passato
che ora potrà essere recuperato
e così già penso a un bel progetto
ma ahimé ho già iniziato a sistemar lo stesso
perché l'archivista è così
ama il suo ruolo
come paladino del passato
ed è un unico assolo

ciao a tutti
Rossella Manzo
Rossella Manzo
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