Carte da legare: archivi della psichiatria in Italia

Re: Carte da legare: archivi della psichiatria in Italia

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 11/10/2016, 0:58

italyjournal.it, 10/1=72016, s.a.

Manicomi italiani: online archivio e cartelle cliniche di due secoli

Per la prima volta, su internet si possono trovare tutte le informazioni. E sono storie spesso di emarginazione o di personaggi scomodi messi così a tacere

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E’ online la prima storia dei manicomi italiani. Si chiama ‘Carte da legare. Archivi della psichiatria in Italia’, il progetto del Mibact che, in un sito, rende per la prima volta disponibili i documenti relativi a due secoli di ospedali psichiatrici nostrani, dai primi del 1800 agli anni ’60 del Novecento. Ci sono cartelle cliniche, statistiche e diagnosi.

Micaela Procaccia, responsabile del progetto per la direzione generale degli archivi, dice: “Tutta la grande storia si conserva nelle cartelle cliniche dei manicomi. E sono uno strumento per interpretare la società”. Quello che emerge chiaramente è l’emarginazione sociale, culturale ed economica a cui vengono sottoposte le donne perché parlano troppo o sono affette da sensualità; ci sono i bambini trattati come matti perché vivaci e irrequieti; gli uomini con diagnosi politiche, etichettati come ‘mazziniani’ o ‘repubblicani’. Gente sana, insomma, che veniva rinchiusa a forza.

In particolare, le donne troppo erotiche, petulanti, impertinenti e ribelli venivano ricondotte alla ‘ragione’ con l’elettrochoc. Pure quelle con la depressione post partum. “La ribellione viene punita con una diagnosi di malattia mentale. Il mal d’amore coincide con la depressione per essere state lasciate. I manicomi sono stati anche strumento di contenimento, di controllo sociale, e ci finiscono spesso le categorie di persone che danno fastidio”.

C’è la storia di Viole Gibson, la donna che attentò alla vita di Benito Mussolini, internata in un manicomio della Gran Bretagna. Era considerata ‘pazza’ perché non aveva intenzione di avere figli e farsi una famiglia. I bambini, ribelli o scatenati, finivano in manicomio. E spesso appartenevano alle categorie sociali più povere. Ci sono anche altre storie: gli ebrei che si nascondevano per sfuggire alla persecuzione. Tra il 1918 e il 1919, specialmente in Veneto, tanti soldati vengono internati perché lo stress post traumatico viene scambiato per malattia mentale.
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Carte da legare: archivi della psichiatria in Italia

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 04/03/2016, 23:35

E on line la nuova versione (2015) del progetto

Carte da legare

realizzata da un gruppo di lavoro composto da Umberto Parrini, Gianfranco di Tota, Matteo Gallo e Mirko Delcaldo (Scuola Normale Superiore di Pisa), Leonardo Musci e Rossella Santolamazza (gruppo di coordinamento di Carte da legare) con finanziamento della Direzione generale archivi.

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Il nuovo sito raccoglie le cartelle cliniche di 13 ex ospedali psichiatrici e altri documenti, tra cui foto, video e testimonianze dedicati alle tematiche della psichiatria e della cura della salute mentale.

Gli ospedali psichiatrici hanno ospitato e prodotto sofferenza. Essa si è depositata nella memoria degli uomini e delle donne che ci sono passati attraverso ma anche in quella materiale: strutture architettoniche, archivi, biblioteche, collezioni, strumentari, suppellettili sanitarie. Tutto parla della particolare comunità di persone che ha popolato le "cittadelle della follia", i ricoverati reclusi, innanzitutto, i medici e gli infermieri.
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