Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 14/02/2017, 1:56

LeggiOggi.it, Ernesto Belisario, 23 gennaio 2017

Originali informatici: quali obblighi per le amministrazioni?

Nel corso delle ultime settimane è stata molto dibattuta la questione relativa all’interpretazione delle norme sui documenti informatici nella Pubblica Amministrazione, specialmente con riferimento alla proroga disposta dal decreto legislativo n. 179 del 2016.
L’art 40 del Codice dell’Amministrazione Digitale già prima della riforma prevedeva l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di formare gli originali dei propri documenti con i mezzi informatici secondo le relative regole tecniche (che sono state adottate con il Dpcm 13 novembre 2014).

Il Decreto 179/2016 ha reso l’obbligo di formazione degli originali informatici ancora più stringente per le pubbliche amministrazioni.
Ma cosa succede in attesa delle nuove regole tecniche che dovranno essere adottate?
Lo spiega in questo video, l’Avvocato Ernesto Belisario, curatore del PA Digitale Channel
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 02/02/2017, 11:56

Agenda Digitale, 02/02/2017 di Mariella Guercio, università Sapienza di Roma e presidente ANAI

Guercio, Cad:
"Rinvio sconcertante, il futuro della PA ha bisogno di continuità, linee guida, sperimentazione"


Chi si occupa di archivi informatici e di innovazione tecnologica in ambito pubblico è rimasto sconcertato e perplesso dalla decisione del Governo di sospendere e rinviare di qualche mese (a fronte di impegni non del tutto chiari) gli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia di digitalizzazione. Ecco com'è possibile uscire dall'impasse

Chi si occupa da decenni di archivi informatici e di innovazione tecnologica in ambito pubblico – ed è il caso di chi scrive – è rimasto sconcertato e perplesso quando si è trovato di fronte alla decisione presa dal governo nell’agosto 2016 di sospendere e rinviare di qualche mese (a fronte di impegni non del tutto chiari) gli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia di digitalizzazione. Nessuno dubita che il settore pubblico sia solo parzialmente preparato ad affrontare gli impegnativi compiti che questa trasformazione implica, così come è chiaro a gran parte degli addetti ai lavori che ci vorranno anni perché le indicazioni operative e gli obblighi previsti dal complesso sistema di regole tecniche diano frutti maturi e convincenti.
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Certamente le disposizioni che hanno modificato il Codice dell’amministrazione digitale nel 2016 (dlgs 179/2016) richiedono in alcuni casi chiarimenti e verifiche (ad esempio con riferimento a quanto previsto dall’articolo 43 comma 1-bis sugli obblighi di conservazione in capo alle pubbliche amministrazioni).
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I tavoli tecnici promossi da FPA negli ultimi mesi e gli incontri pubblici o di lavoro mettono in evidenza l’esigenza costante di promuovere iniziative di collaborazione e di confronto al fine di ottenere indicazioni di orientamento nei settori di maggiore complessità, ad esempio:

- sull’uso delle firme elettroniche per le diverse tipologie di provvedimenti amministrativi e per la produzione di documenti interni,
- sulla gestione della posta elettronica istituzionale e certificata,
- sul valore delle copie e sulle modalità più efficaci per assicurare la conformità agli originali nella riproduzione digitale di documenti analogici o ancora per la valutazione degli applicativi di mercato in materia di gestione dei documenti e, ancor più, di conservazione digitale.

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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 30/01/2017, 11:13

FPA, 21/09/2016 di Luigi Foglia a Francesca Cafiero Digital&Law Department, Studio Legale Lisi, Ufficio di Presidenza ANORC Professioni

Documenti digitali
Cad, tutte le figure previste per la conservazione e la gestione dei documenti


Nonostante non fosse tra le principali materie oggetto di delega, è proprio la conservazione a ricusare uno dei contraccolpi più significativi nella revisione governativa del CAD , nonostante il parere negativo già espresso dal Consiglio di Stato

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Con l’introduzione del comma 1-bis nell’articolo 43 si dispone la cessazione dell’obbligo di conservazione del documento informatico a carico dei cittadini e delle imprese, nei casi in cui esso sia già conservato per legge da una Pubblica Amministrazione , alla quale è possibile richiedere in ogni momento l’accesso [1] al contenuto informativo preservato. A questo punto interviene il ricorso storico: sembrerebbe che il legislatore si sia preoccupato di far ripercorrere agli archivi pubblici informatici lo stesso iter attraversato da quelli analogici nel corso di millenni
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Il comma 1-bis sembra quindi sgretolarsi assieme a quella stessa roccaforte amministrativa che pretende di ergere, una roccaforte che nella maggioranza dei casi non dispone ancora nello specifico di adeguati processi di conservazione digitale, la cui architettura, ben delineata nelle regole tecniche emanate con dpcm del 13 dicembre 2013, dovrebbe ormai essere operativa a livello interno o quanto meno, attiva come servizio esternalizzato [3].

Il decreto rivela anzi dei pericolosi cedimenti proprio rispetto all’impostazione e all’interazione delle architetture dei sistemi di gestione e conservazione, la cui descrizione dei requisiti, nell’art.44, lascia spazio a non poche perplessità.

Il legislatore ha introdotto il concetto di “gestione” dei documenti informatici, di cui il CAD risultava di fatto deficitario nella sua precedente impostazione nella quale erano definiti solo i requisiti per la conservazione. Nel tentativo di riequilibrare la descrizione dei due sistemi, logicamente e operativamente distinti, si finisce per equipararli, lasciando quasi intendere che si opti per una reductio ad unum, riferendosi nel comma 1 a un generico «sistema di gestione informatica e conservazione», i cui requisiti risultano del tutto sbilanciati in favore delle funzionalità della sola fase gestionale.
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È evidente a questo punto in che misura ci si sia spinti oltre i propositi della delega iniziale. Assistendo agli attuali corsi e ricorsi storici che caratterizzano le dinamiche evolutive della PA, si può quantomeno tentare di non considerare passivamente l’iter dell’ultimo anno come quello definitivo per l’evoluzione dello scenario digitale: questo ultimo tassello sembra purtroppo non contribuire in maniera convincente a sciogliere dei nodi che oggi il cittadino incontra nell’interazione con la PA e che comportano serie conseguenze per la conservazione della memoria digitale.
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 24/01/2017, 19:06

Agenda per la semplificazione 2015-2017.

A che punto siamo
Il Cronoprogramma

La realizzazione dell’Agenda è accompagnata da un’attività di monitoraggio finalizzata a esaminare periodicamente lo stato di avanzamento delle iniziative previste e a verificare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi di ciascuna azione.

Alle attività di monitoraggio parteciperanno le associazioni dei cittadini utenti e consumatori e le associazioni imprenditoriali, attraverso segnalazioni e suggerimenti sulle eventuali criticità emerse in fase di attuazione delle singole azioni.

Per rendere trasparente l'attività di monitoraggio è stato costruito un quadro (cronoprogramma):
▪ delle realizzazioni, mediante la verifica delle attività svolte per ciascuna azione, delle scadenze previste e del rispetto degli impegni assunti da parte di ciascuna amministrazione responsabile;
▪ dei risultati, sulla base dei target indicati per ciascuna azione.

Gli stati di avanzamento delle azioni di ciascun settore sono illustrati, per ciascuna area, attraverso cronoprogrammi:

Cittadinanza digitale
Welfare e salute
Fisco
Edilizia
Impresa
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 10/01/2017, 1:10

Interessante infografico dello studioK sull'ammodernamento della PA
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e sulle prossime imminente scadenze previste dalla normativa dell'agenda digitale
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 05/01/2017, 10:49

Segnalo questo articolo su LeggiOggi.it di Ernesto Belisario, 03/01/2017, in cui in forma sintetica vengono elencati i provvedimenti riguardanti la digitalizzazione della PA con le date di scadenza nel 2017:

Amministrazione digitale: cosa ci aspetta nel 2017?

Riforma del CAD, Protocollo informatico, PagoPA, FOIA, Conservazione ...
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 25/12/2016, 10:55

Riminitoday, redzione, 22/12/2016

Il Comune di Coriano diventa digitale e dà l'addio alla carta

Costituito l'Ufficio per la Transizione al Digitale, a partire da gennaio 2017 ogni provvedimento sarà costruito digitalmente

Il Comune di Coriano - anticipando la prevista scadenza del 14 gennaio 2017 (scadenza ad oggi ancora in dubbio
perché legata a doppio filo con provvedimenti che dovrà approvare il Ministro Madia) - inaugura il nuovo anno all’insegna del digitale.
Si compie così un’ulteriore svolta verso l'innovazione tecnologica: il passo decisivo verso la digitalizzazione di tutti gli atti e l'eliminazione della gestione cartacea degli stessi. Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 166/2016 è stato infatti costituito l'Ufficio per la Transizione al Digitale, organo espressamente previsto dal Codice dell'Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005) che tra i tanti compiti ha quello di “traghettare” l’ente dalla carta al digitale. Oltre a questi compiti il responsabile della transizione al digitale avrà il ruolo di fare chiarezza - per poi assicurare tale chiarezza agli utenti - di tutti i servizi comunali e dei relativi procedimenti di competenza. Si tratta di una vera rivoluzione copernicana per tutta la macchina comunale: nessun nuovo atto o procedimento sarà più gestito in forma cartacea, ma digitale. E così il 31 dicembre 2016 si dirà addio alla carta.
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IIl Comune di Coriano diventa digitale e dà l'addio alla carta
„ Comune di Coriano ha deciso inoltre di inserire la digitalizzazione all’interno del piano anticorruzione e per questa ragione l’ufficio della transizione al digitale è stato collegato al Responsabile dell’anticorruzione, perché la digitalizzazione è uno dei più potenti strumenti antidoti alla corruzione. “
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 18/11/2016, 22:11

Newsletter, ITER, n. 1/2016

QUEST’ITALIA DIGITALE DOPO LA BUFALA DEL 12 AGOSTO E IL NUOVO CAD

Con il rientro dalla pausa estiva, abbiamo preso una bella “botta analogica”: è stato infatti rinviato, con metodi alquanto strani da parte del Governo, l’obbligo per tutte le Pubbliche Amministrazioni, di produrre tutti i documenti in formato digitale a partire dal 12 Agosto 2016. Obbligo peraltro definito dal DPCM del 13 Novembre 2014 sulle Regole tecniche in materia di formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici nonche’ di formazione e conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni ai sensi degli articoli 20, 22, 23-bis, 23-ter, 40, comma 1, 41, e 71, comma 1, del Codice dell’amministrazione digitale di cui al decreto legislativo n. 82 del 2005.
Attenzione: le regole tecniche di formazione dei documenti informatici continuano a valere e anche quanto dichiarato dal DPCM resta assolutamente valido. Quello che è accaduto è che tale obbligo per le PA, è stato spostato ufficialmente al 14 Gennaio 2017, secondo quanto riportato dal nuovo CAD 3.0 DECRETO LEGISLATIVO 26 agosto 2016, n. 179 , recante Modifiche ed integrazioni al Codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai sensi dell’articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche, pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Una rivoluzione quindi che viene prorogata e che sicuramente rafforzerà le inerzie di un sistema lento nel recepire i cambiamenti.
Il Nuovo CAD – Codice dell’Amministrazione Digitale – unitamente ad una buona dose di errori, introduce alcune novità e recepisce in maniera diretta quanto espresso e richiesto dal Regolamento eIDAS
Per esempio nuova definizione di documento informatico:
CAD 82/2005: documento informatico è la rappresentazione informatica di atti fatti o dati giuridicamente rilevanti;
CAD 179/2016: la lettera p è sostituita dalla seguente: il documento informatico è il documento elettronico che contiene la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti;
Reg. EIDAS: «documento elettronico», qualsiasi contenuto conservato in forma elettronica, in particolare testo o registrazione sonora, visiva o audiovisiva;
Una rivoluzione che non può semplicemente “accadere”, ma che deve iniziare. Impossibile pensare che la carta non ci sia più da un giorno x in avanti sia esso ad Agosto o a Dicembre. Serve un progetto per andare verso il digitale e purtroppo, forse perchè in Italia, serve un obbligo normativo DA CUI partire: non sono pronto a partire da quella data, ma da quella data inizio ad organizzarmi per essere a norma.
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Nicola Savino, President at Seen Solution Srl
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 01/11/2016, 18:56

Osservatori.net

#OAD16

Lunedì 14 Novembre 2016, ore 9.30 - 15.30
Centro Congressi Roma Eventi Piazza di Spagna - Via Alibert 5A, Roma

L'Agenda Digitale italiana è entrata nelle fasi più calde:
- il Governo ha responsabilizzato un commissario straordinario per accelerarne l'attuazione;
- la spesa in tecnologie digitali è tornata a crescere dopo anni di riduzione;
- sono stati messi a punto diversi interventi che mirano a una progressiva riqualificazione della spesa pubblica in tecnologie digitali;
- l'AgID ha dato una forte spinta all'execution, presidiando lo sviluppo di alcuni progetti infrastrutturali chiave come SPID, ANPR e PagoPA;
- le PA centrali e locali sono ormai consapevoli del ruolo chiave che il digitale ricopre per il loro sviluppo;
- il piano sulla Banda Ultra Larga sta cominciando a essere implementato.

Imago.JPG
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Adesso, un elemento chiave della sfida sta nel favorire la collaborazione tra il mondo pubblico e il mondo privato per accelerare l'attuazione dell'Agenda Digitale.

Ed è proprio questa la distintività dell'Osservatorio Agenda Digitale, che si pone come un "luogo" qualificato, indipendente, duraturo e stabile nel tempo, offrendo ai decisori chiave modelli interpretativi, strumenti fondati su solide evidenze empiriche e spazi di confronto per attuare nel nostro Paese le opportunità offerte dall'innovazione digitale.

Il Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2016, svolta in collaborazione con AgID, sarà l'occasione giusta per rispondere alle seguenti domande:
Qual è il livello di attuazione delle Agende Digitali italiana e regionali?
Come favorire la collaborazione tra pubblico e privato per accelerare la digitalizzazione del Paese?
Quanto vale la spesa in tecnologie digitali della PA italiana? Quali sono le novità introdotte dal nuovo codice dei contratti pubblici e quali gli effetti?
Quali sono i mercati aperti da SPID, ANPR e PagoPA? Come se ne può incentivare l'adozione e quali sono le prossime infrastrutture immateriali prioritarie per il Paese?
Qual è lo stato di diffusione della Banda Larga e Ultra Larga?
Come è possibile favorire una piena interoperabilità tra i vari ecosistemi digitali del nostro Paese (es. sanità, turismo, ecc.)?
La presentazione dei risultati della Ricerca 2016 sarà seguita da due Tavole Rotonde a cui parteciperanno esponenti della Politica, del Governo, dell'AgID, delle Regioni e delle imprese Partner dell'Osservatorio.

Al termine del Convegno saranno consegnati i Premi Agenda Digitale 2016.

Nel pomeriggio l'Osservatorio eGovernment presenterà il lavoro svolto in collaborazione con AgID sulla propensione dei cittadini all'utilizzo dei servizi digitali offerti dalla Pubblica Amministrazione, nell'ambito del progetto Italia Login, la piattaforma di comunicazione ed erogazione di servizi che sarà progettata intorno all'esperienza dell'utente con l'obiettivo di semplificare il rapporto tra Cittadini e Imprese con la Pubblica Amministrazione.

La partecipazione al Convegno è gratuita.
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 26/10/2016, 23:26

FiscoOggi, Rodolfo Caminiti, 19/08/2016

Digitalizzazione della PA:
l’Agenzia risponde “presente”


Non sarà più considerato documento originale quello stampato e sottoscritto né quello generato in modalità automatica, con la dicitura “firma autografa sostituita a mezzo stampa”

L’articolo 40 del decreto legislativo 82/2005 (“Codice dell’amministrazione digitale” – Cad) ha disposto che le pubbliche amministrazioni formino gli originali dei propri documenti con mezzi informatici.
Con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri 13 novembre 2014 sono state quindi fissate le regole tecniche in materia di formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici nonché di formazione e conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni e ha quindi trovato efficacia, nella sostanza, l’obbligo contenuto nell’articolo 40 del Cad. Anzi, il Dpcm, all’articolo 17, dispone che le pubbliche amministrazioni debbano adeguare i propri sistemi di gestione informatica dei documenti entro e non oltre diciotto mesi dall’entrata in vigore dello stesso decreto, potendo continuare ad applicare, fino a tale data, le previgenti regole tecniche.

Di conseguenza, dallo scorso 12 agosto, le pubbliche amministrazioni sono tenute a produrre i propri documenti originali esclusivamente in modalità digitale e a gestire digitalmente l’intero ciclo di vita del documento.
Ciò comporta una radicale modifica dell’approccio al documento amministrativo, in quanto non potrà più essere considerato un documento originale quello stampato e sottoscritto con firma autografa così come quelli generati in modalità automatica riportanti la dicitura “firma autografa sostituita a mezzo stampa”: il documento in versione originale sarà quindi quello prodotto e firmato digitalmente, ferma restando la possibilità di gestire, successivamente e ove necessario, delle copie stampate.
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