Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 16/10/2016, 21:22

Un intervento chiaro e lucido.
Veri i dati paradossali sui regolamenti non aggiornati, mappature dei doc digitali, procedimenti e piani di conservazione ( e ci sarebbe anche altro).
In attesa di capire come procedere qualcuno propone di fare conservazione digitale a norma anticipata di tutto.
E la selezione quando e come verrà fatta?

FPA, 27/09/2016, Gianni Penzo Doria, direttore generale dell’Università degli Studi dell’Insubria

Pa senza carta, Penzo Doria: "Basta stop&go. Una tregua normativa per fare sistema"

Gli enti devono aggregarsi e redigere piani comuni e condivisi di digitalizzazione nativa. Quanti enti pubblici hanno oggi un Manuale di gestione adeguato e allineato alle nuove normative appena entrate in vigore? Nessuno. Bene, allora risulta necessario proporre modelli per trovare una massa critica di soluzioni, di buone pratiche e tentare di andare nella stessa direzione

Il digitale non ha mai avuto bisogno di normativa speciale, se non cenni di carattere generale, peraltro contenuti già nella Costituzione e nella normativa primaria. Semmai, ha sempre avuto la necessità imprescindibile di regolamentazione tecnica, adeguata ai principi internazionali e aggiornata alle nuove tecnologie. Anzi, per come è stato modificato e integrato dopo il D.Lgs. 179/2016, il Codice dell’amministrazione digitale poggia le proprie basi più solide nel Codice civile, che rimane tuttora la norma fondamentale per l’introduzione dell’informatica nelle amministrazioni pubbliche e nei rapporti con cittadini e imprese.
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Il Paese delle Milleproroghe e del “di norma”
Abbiamo, ora, un nodo da sciogliere. Uno strappo alla tradizione non accompagnato da formazione e da un tempo di sedimentazione adeguato. Il DPCM 13 novembre 2014, art. 9, comma 2, infatti, ha previsto il digitale nativo, cioè la produzione esclusivamente digitale dei documenti delle amministrazioni pubbliche dal 12 agosto 2016. Come sappiamo la scadenza è stata posticipata al gennaio 2017, ma con ragionevole certezza, sarà prorogata.

In primo luogo perché il digitale non si introduce a colpi di Gazzetta ufficiale, ma attraverso la formazione del personale. In molti hanno gridato alla scandalo, alla beffa del rinvio; in moltissimi hanno tirato un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. Invece è stato saggio differire una norma che avrebbe messo “fuori norma” il 90% delle amministrazioni pubbliche (detto in difetto e con eufemismo). In seconda battuta, il fattore tempo in maniera diacronica (pochi mesi) e sincronica (sotto Ferragosto) non ha giocato a favore.
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Cosa fare prima della scadenza del gennaio 2017
La prima cosa da agire è fare sistema. Gli enti devono aggregarsi e redigere piani comuni e condivisi di digitalizzazione nativa. Quanti enti pubblici hanno oggi un Manuale di gestione adeguato e allineato alle nuove normative appena entrate in vigore? Nessuno. Bene, allora risulta necessario proporre modelli per trovare una massa critica di soluzioni, di buone pratiche e tentare di andare nella stessa direzione.

Esiste una mappatura dei documenti vitali (intesi in senso tecnico)? Ne ho viste poche e tutte approssimative. Anche in questo caso, serve capacità di lavorare insieme, di cum-laborare e di trovare la quadra su questioni strategiche.

Esistono piani di conservazione, rectius Massimari di selezione, che prevedano lo scarto dei documenti digitali dichiarati inutili? Conserviamo troppo e molto male. Invece il digitale, soprattutto in virtù di una massa ingente e informe di dati, deve essere selezionato per la conservazione a lungo termine.

Abbiamo una mappatura dei procedimenti amministrativi tipici per tipologia di ente, adeguata e non redatta con mentalità pragmatica ma giuridica? Poche, pochissime. E, in molti casi, le procedure, le attività e i processi si confondono con i procedimenti amministrativi, che sono azione-funzione delineata con rigore dall’ordinamento giuridico. Solo così arriveremo pronti alla scadenza del 2017 o a quella probabilmente contenuta nel prossimo Milleproroghe.

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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 11/10/2016, 14:15

Sul sito di Procedamus il testo aggiornato e integrato del CAD.
All'inizio le definizioni di eIDAS e in coda il testo di Normattiva.
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 07/10/2016, 11:37

ANORC Professioni

Le sfide della PA digitale alla luce della riforma del CAD: governance e competenze

13 ottobre, Roma, sede ENEA
In seguito alla recente modifica del Codice dell'Amministrazione Digitale, apportata dal D. Lgs. n. 179/2016, gli enti pubblici (come quelli privati) devono sviluppare secondo le nuove disposizioni una corretta governance dei flussi digitali di dati e documenti e un mirato utilizzo delle competenze professionali atte a gestirli.
Su entrambi questi aspetti si focalizzerà l'incontro pubblico organizzato da ANORC Professioni con il patrocinio di Anci, Andig, Colap Enea e Procedamus

Durante la mattinata verrà presentata l'attività associativa, si discuterà dell'importanza delle professioni direttamente coinvolte nella corretta realizzazione degli obiettivi dell'Agenda Digitale, della necessità di una loro adeguata formazione attraverso percorsi mirati, e si darà voce alle PA centrali, coinvolte nel gruppo di lavoro promosso da ANORC Professioni sulla governance per la gestione digitale di dati e documenti, che presenteranno nel concreto il modello di gestione applicato all'interno della loro organizzazione per affrontare le sfide poste dall'innovazione e dal passaggio dalla carta al digitale.
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 05/10/2016, 20:05

FPA Academy Premium 2016

24 ottobre, 2016 da 12:00 a 13:30

Nuovo CAD: nuove sfide per la PA, nuove opportunità per l'offerta ICT

ntrato in vigore lo scorso 14 settembre, il nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (d.lgs 179/2016) introduce importanti novità e modifica e integra aspetti irrisolti del processo di digitalizzazione della PA italiana. E' però una legge molto articolata e di difficile lettura, fatta di continui rimandi ad altre leggi e disposizioni: questa complessità rischia di non far cogliere immediatamente le grandi novità che da essa scaturiscono in termini di nuovi processi, nuovi servizi, nuovi standard nel rapporto tra cittadini, imprese ed istituzioni. Novità che si configurano necessariamente anche come opportunità per le più smart tra le aziende fornitrici.

OBIETTIVO
In questo scenario di discontinuità, complesso, ma profondamente evolutivo, il webinar intende passare in rassegna le principali novità e modifiche che il CAD porta alla luce correlandole alle opportunità che si aprono per le imprese fornitrici di soluzioni tecnologiche.

Nel corso del seminario è prevista una sessione di Q&A col docente

TARGET
Aziende erogatrici di servizi e soluzioni ICT, referenti a livello pubblico e privato dei sistemi informativi di PA centrale e locale.

PER PARTECIPARE
1. Iscriversi all'Academy A QUESTO LINK (si consiglia di aprire il LINK su un'altra scheda web per non uscire da questa pagina di programma);
2. Procedere al pagamento

Il singolo webinar ha un costo di Euro € 183,00 iva inclusa (€ 150,00 + iva).
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 26/09/2016, 22:59

la newsletter di FPA N° 464 del 22 settembre 2016 esce con un numero speciale sul decreto di riforma del CAD, curato dalla redazione de I Cantieri della PA digitale

Speciale CAD. Inizia la fase attuativa, l'analisi di FPA e dei nostri esperti

Nuovo CAD: alla ricerca di un demiurgo
di Carlo Mochi Sismondi, FPA
Da una lettura attenta emerge che il nuovo CAD è migliorativo rispetto al precedente: amplia alcuni passaggi chiave sulla partecipazione, sulla estensione dei diritti, sull’implementazione delle soluzioni; semplifica e chiarisce punti oscuri ed è tecnologicamente più neutrale. Ciò detto si tratta al massimo di “innovazione incrementale”, non certo di quella “disruptive innovation” di cui la PA avrebbe bisogno. La scelta di non produrre un nuovo Codice “nativo digitale”, chiaro, essenziale e basato solo sui principi, ma di “rinnovellare” invece il vecchio con inserimenti e cancellazioni è alla fine, nonostante lo sforzo degli autori, perdente sia per la mancata chiarezza del provvedimento), sia soprattutto perché lascia intatto un impianto vecchio di oltre dieci anni, già troppe volte rammendato. Resta ora il grande compito di accompagnarne l’attuazione con nuovi investimenti e tanta formazione
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 25/09/2016, 17:28

FPA, 21/09/2016, di Maria Guercio, Università degli studi di Roma La Sapienza e presidente dell’Associazione nazionale archivistica italiana - Anai

Conservazione documenti, l'ambigua definizione del nuovo Cad

Il testo approvato con D.Lgs 26 agosto 2016, n. 179 presenta nell’ambito circoscritto della gestione e conservazione dei documenti non poche difficoltà di comprensione, in parte dovute all’assenza di trasparenza che ha caratterizzato la sua elaborazione e alla mancanza di quel produttivo confronto con le amministrazioni, con le associazioni di settore e con gli operatori di mercato, che aveva invece caratterizzato il precedente decreto legislativo del 2010. Bisognerà riflettere ulteriormente e in modo più approfondito sul nuovo sistema di norme che ne deriva

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Non sono tutte decifrabili (almeno a una prima lettura) le ragioni che hanno guidato il legislatore nella modifica del Codice dell’amministrazione digitale, se si esclude l’obbligo di raccordare le disposizioni nazionali con quanto previsto dalla normativa europea in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari, per le transazioni elettroniche nel mercato interno.

La difficoltà di lettura che il nuovo testo crea agli stessi addetti ai lavori non ha certamente un valore positivo tenuto conto che l’attuale livello di applicazione dei provvedimenti ormai ventennali in materia di amministrazione digitale lascia ancora molto a desiderare, nonostante la presenza di strumenti normativi consolidati e, per molti aspetti, qualificati.
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In alcuni casi (l’abrogazione dei commi 3 e 4 dell’articolo 40 che prevedevano l’adozione di un apposito regolamento per individuare le categorie di documenti che possono essere redatti in originale anche su supporto cartaceo in relazione al particolare valore storico e artistico) è il risultato inevitabile del fatto che in dieci anni nessuna amministrazione (Direzione generale degli archivi inclusa) abbia saputo o sentito il bisogno di promuovere l’emanazione di tale regolamento. Peraltro l’espressione utilizzata dal legislatore per identificare categorie di documenti amministrativi (“di particolare valore storico e artistico”) è talmente sconcertante e fuorviante che non meravigliano né il silenzio assordante con cui venne accolta nel 2006 né la decisione di ignorarla nel decennio successivo. Riconducibili a esigenze di coordinamento normativo e sistematico (come riconosce anche il Consiglio di Stato) sono le abrogazioni o le rielaborazioni previste per gli articoli 40- bis e 41.
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 17/09/2016, 16:50

Disponibile sul portale sul portale Normattiva il nuovo testo coordinato con i riferimenti normativi del Codice dell'Amministrazione Digitale.
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 14/09/2016, 15:59

Interessante comparazione fatta da Nicola Savino di Seeen Solution fra i due CAD:

Il nuovo CAD 3.0 è in Gazzetta Ufficiale : abbiamo preparato uno schema di 7 pagine utili e facili facili, per comprendere in poche parole le modifiche secondo noi più importanti.
E così dopo un'estata travagliata, è uscito ufficialmente il Nuovo CAD. Da ieri in Gazzetta Ufficiale c'è il DECRETO LEGISLATIVO 26 agosto 2016, n. 179 Modifiche ed integrazioni al Codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai sensi dell'articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche.
Ne abbiamo già parlato ampiamente, in tanti articoli un pò in giro per il Web e sui nostri canali social, ma questa volta per essere rapidi e soprattutto per essere utili, abbiamo preparato uno schema di confronto e commenti di 7 pagine, che ti spiegano praticamente quali sono le modifiche più importanti per il mondo della digitalizzazione a norma e quindi conservazione , firme, documenti informatici e fatturazione elettronica.

Ad esempio sul documento informatico, seppur rimane valida la sua definizione intesa nel nostro ordinamento giuridico come quello con effetti probatori, si basa sulla nuova definizione data dall'eIDAS proprio secondo questo breve schema :
CAD 82/2005 : documento informatico è la rappresentazione informatica di atti fatti o dati giuridicamente rilevanti;
CAD 179/2016: la lettera p è sostituita dalla seguente: il documento informatico è il documento elettronico che contiene la rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti;
Reg. EIDAS : «documento elettronico», qualsiasi contenuto conservato in forma elettronica, in particolare testo o registrazione sonora, visiva o audiovisiva;
Quindi oltre a quanto già sancito dal DPCM del 13 Novembre 2014, non dobbiamo dimenticarci la bellissima ed interessante definizione di eIDAS sul documento informatico.

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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 13/09/2016, 19:13

E' nato il nuovo CAD 3.0

Pubblicato sulla GU il 13/09/2016
DECRETO LEGISLATIVO 26 agosto 2016, n. 179
Modifiche ed integrazioni al Codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai sensi dell'articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. (16G00192) (GU Serie Generale n.214 del 13-9-2016)

note: Entrata in vigore del provvedimento: 14/09/2016

Rilevo solo l'art. 61

Disposizioni di coordinamento

1. Con decreto del Ministro delegato per la semplificazione e la
pubblica amministrazione da adottare entro quattro mesi dalla data di
entrata in vigore del presente decreto sono aggiornate e coordinate
le regole tecniche previste dall'articolo 71 del decreto legislativo
7 marzo 2005, n. 82. Le regole tecniche vigenti nelle materie del
Codice dell'amministrazione digitale restano efficaci fino
all'adozione del decreto di cui al primo periodo. Fino all'adozione
del suddetto decreto ministeriale, l'obbligo per le amministrazioni
pubbliche di adeguare i propri sistemi di gestione informatica dei
documenti, di cui all'articolo 17 del decreto del Presidente del
Consiglio dei ministri 13 novembre 2014, e' sospeso
, salva la
facolta' per le amministrazioni medesime di adeguarsi anteriormente.
Fino all'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei
ministri di cui all'articolo 29, comma 3, del decreto legislativo n.
82 del 2005, come modificato dall'articolo 25 del presente decreto,
restano efficaci le disposizioni dell'articolo 29, comma 3, dello
stesso decreto nella formulazione previgente all'entrata in vigore
del presente decreto.
___________________________________________________________

Maggioli Formazione - video
PA Digitale channel di Ernesto Belisario
Cosa cambia per le Pubbliche Amministrazioni dopo la modifica del Codice dell’amministrazione digitale . Dlgs 179/2016?
10 ottobre 2016
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Re: Agenda Digitale: aggiornamenti e commenti

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 02/09/2016, 8:59

Da ogp@governo.it, 01/09/2016

Consultazione pubblica sul 3° action plan OGP e prossimi passi

Gentilissimi,

con la giornata di ieri, 31 agosto, si è conclusa la consultazione pubblica telematica sulla bozza del terzo piano di azione italiano per Open Government Partnership. La consultazione, come noto, ha chiuso la prima fase di collaborazione iniziata con l’insediamento dell’Open Government Forum il 6 giugno scorso. Ringrazio quanti di voi hanno deciso di partecipare per averci inviato i propri contributi.

In particolare, la consultazione telematica ha visto la partecipazione di oltre 100 soggetti che hanno inserito, complessivamente, 359 commenti nella sezione dedicata del sito www.open.gov.it .

Tutti i commenti ricevuti verranno inoltrati alle amministrazioni responsabili delle singole azioni in vista della redazione della versione finale del Piano d’azione OGP 2016-2018 che sarà pubblicata il 20 settembre 2016. Per la stessa data sarà altresì pubblicato un report analitico di sintesi della consultazione e di rendicontazione nel quale verranno fornite risposte ai quesiti e alle proposte avanzate dall’Open Government Forum e dai partecipanti alla consultazione telematica.

Contestualmente, sarà diffuso il calendario degli incontri del Forum (e dei rispettivi tavoli tematici) per proseguire il proficuo e fondamentale lavoro di collaborazione avviato in questi mesi anche nelle fasi di attuazione e monitoraggio delle singole azioni.

Nel ringraziarvi per l’attenzione e l’impegno a nome di tutto l’OGP team, vi porgo i miei più cordiali saluti.

Il Capo Dipartimento
Pia Marconi
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