Parer, 28/04/2015:
Albo pretorio on line: i dati personali hanno una “scadenza”Il Garante Privacy è intervenuto in una controversia tra una amministrazione pubblica e un suo dipendente stabilendo che, passati i termini previsti dalla legge, occorre eliminare i dati personali contenuti nelle delibere e negli altri atti pubblicati in reteCon un
provvedimento emesso lo scorso 26 marzo, l’Autorità per la Protezione dei dati personali ha stabilito che è illecito pubblicare nell'albo pretorio on line documenti contenenti dati personali oltre il termine previsto dalla legge. All’origine del pronunciamento la disputa tra un dipendente della Regione Valle D’Aosta e la propria amministrazione, che aveva pubblicato sull’albo pretorio on line una delibera di Giunta relativa al trasferimento del lavoratore presso un altro ufficio, per motivi di incompatibilità ambientale.
Nel dare ragione al dipendente che aveva segnalato la violazione – si legge in
una nota del Garante – l'Autorità ha rilevato che la pubblicazione dei dati personali del lavoratore sul sito della Regione oltre il termine di 15 giorni previsto dalla legge, non essendo prevista da alcuna norma, determina una diffusione illecita di dati personali. Il Garante ha ritenuto, inoltre, non conforme al principio di pertinenza e non eccedenza del Codice privacy la messa online della delibera contenente una serie di informazioni risultate eccessive, nonché lesive della dignità del lavoratore (nome e cognome del dipendente, valutazioni sulla professionalità e sul comportamento, motivi del trasferimento, dettagli su rapporti conflittuali, difficoltà di funzionamento dell'ufficio attribuiti alla sua presenza).
Con il provvedimento, il Garante ha chiarito, infine che qualora la Regione intendesse mettere on line altri documenti, ad es. tutte le delibere adottate dagli organi collegiali, potrebbe farlo solo dopo aver proceduto alla anonimizzazione dei dati personali in esse eventualmente presenti. Entro 180 giorni la Regione dovrà comunicare al Garante le misure adottate per adeguare la pubblicazione delle delibere in Internet alle prescrizioni impartite.