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Re: Open data: parliamone e informiamoci

MessaggioInviato: 28/12/2023, 16:10
da Sergio P. Del Bello
Agid, 22/12/2023

Open Data: online la Guida operativa sui dati di elevato valore

Il documento di orientamento fornisce alle PA indicazioni e supporto per l’apertura dei dati che, a partire dal 9 giugno 2024, dovranno essere resi disponibili gratuitamente, attraverso API e download in blocco.
L’Agenzia per l’Italia Digitale ha reso disponibile la Guida operativa sulle serie di dati di elevato valore, che fornisce chiarimenti, indicazioni e supporto alle Pubbliche Amministrazioni per il processo di apertura dei dati, oltre ad una prima panoramica sullo stato dell’arte nella pubblicazione e loro riutilizzo.
Il documento di orientamento per l’implementazione del Regolamento di esecuzione (UE) 2023/138 e delle Linee Guida Open Data, adottato con la Determinazione n. 329/2023, è frutto di un gruppo di lavoro costituito ad hoc dall’Agenzia e composto, su base volontaria, da varie Amministrazioni titolari interessate.

...
Cosa sono i dati di elevato valore
Gli obiettivi della guida
Linee guida open data sempre più ricche
La sua pubblicazione si inserisce anche nell’ambito delle attività in corso a livello europeo per fare in modo che tutti gli Stati Membri siano allineati nel processo di identificazione e armonizzazione dei dati di elevato valore. A tale proposito si segnala il recente studio “Report on Data Homogenisation for High-value Datasets” disponibile sul portale europeo dei dati.

Re: Open data: parliamone e informiamoci

MessaggioInviato: 07/08/2023, 23:24
da Sergio P. Del Bello
04/08/2023
AgID ha adottato e pubblicato le

“Linee Guida recanti regole tecniche per l’apertura dei dati e il riutilizzo dell’informazione del settore pubblico”

Frutto di una larga condivisione e di un percorso partecipativo, le Linee guida si rivolgono a PA e altri soggetti che trattano dati del settore pubblico
Con Determinazione n. 183/2023 AgID ha adottato e pubblicato le “Linee Guida recanti regole tecniche per l’apertura dei dati e il riutilizzo dell’informazione del settore pubblico” ai sensi dell’articolo 12 del D. Lgs. n. 36/2006, disposizione introdotta a seguito delle modifiche del D. Lgs. n. 200/2021, recepimento italiano della Direttiva 2019/1024, cosiddetta Direttiva Open Data.

Re: Open data: parliamone e informiamoci

MessaggioInviato: 28/07/2022, 7:02
da Sergio P. Del Bello
FPA Digital 360, 26/07/2022, Morena Ragone, Giurista, studiosa di diritto di Internet e PA Digitale, Vincenzo Patruno, Istat - Dipartimento per lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell'informazione statistica

Linee Guida Open Data: ecco cosa prevedono e i risultati della consultazione

L’obiettivo delle Linee Guida, come noto, è quello di fornire a tutte le amministrazioni chiare e necessarie indicazioni per gestire in modo adeguato, dalla loro entrata in vigore in avanti, la pubblicazione di Open Data.

Sono arrivati circa 180 commenti alla consultazione pubblica relativa alle Linee Guida sull’apertura dei dati e il riutilizzo dell’informazione del settore pubblico. L’obiettivo delle Linee Guida è fornire a tutte le amministrazioni chiare e necessarie indicazioni per gestire in modo adeguato, dalla loro entrata in vigore in avanti, la pubblicazione di Open Data. Quelle pubblicate costituiscono una prima versione, che sarà aggiornata innanzitutto con le indicazioni emerse dalla consultazione pubblica appena conclusa e poi periodicamente. Ecco i punti principali e i nodi ancora da sciogliere
...
Nodi da sciogliere e prossimi passi
Come scrivevamo all’inizio, restano alcuni punti “sospesi”, a causa di alcuni aspetti da affinare, e, soprattutto, di qualche “difficoltà di relazione” tra norme di ambiti affini. Come già precisato nel cappello introduttivo, la funzione delle presenti Linee Guida non ha reso possibile dirimere tali aspetti: pensiamo, soprattutto, alla compatibilità di tutto il macro-tema dei dati aperti con la previsione dell’art. 108, comma 3 del D. Lgs. n. 42/2004 (il Codice del Beni Culturali), e dell’applicazione pratica, nello specifico contesto di riferimento, dei concetti di riproduzione, di divulgazione, di opera libera.

Sono aspetti sui quali, più prima che poi, sarà necessario tornare, per consentire all’intera Strategia sui dati (europea, ma anche italiana) di dispiegare appieno la sua forza dirompente. È una direzione che abbiamo intrapreso con convinzione e che dobbiamo accelerare in modo da renderla pienamente operativa.

Re: Open data: parliamone e informiamoci

MessaggioInviato: 11/08/2019, 15:01
da Sergio P. Del Bello
dimt, 09/08/2019, Monica Palmirani, Dino Girardi, Michele Martoni, Michela Rossi, Morena Ragone, Fernanda Faini

Le licenze per il rilascio degli Open Data della Pubblica Amministrazione. Prime riflessioni alla luce dalla Direttiva UE 2019/1024

La Direttiva UE 2019/1024 ha sollevato nuove riflessioni in tema di open data. Questo articolo intende analizzare le licenze standard CC0 e CC-by alla luce anche della Decisione C(2019) 1655 final, e valutare le implicazioni di una analoga adozione in Italia. Il lavoro utilizza la metodologia dell’informatica giuridica per analizzare gli istituti del diritto d’autore e del diritto pubblico, le teorie dei beni digitali comuni e i principi di preservazione nel tempo del diritto alla conoscenza.

Sommario: 1. Introduzione – 2. Definizioni giuridiche di documento – 3. Dati grezzi, dati elaborati e diritto d’autore; 3.1. Opera creativa di originalità e novità nei dati; 3.2. Diritto d’autore sulle opere delle Pubbliche amministrazioni – 4. La CC0: approfondimenti; 4.1. Riprotezione di un dataset; 4.2. Responsabilità e accountability; 4.3. Organizzazione, impegno e conservazione – 5. Commons vs. custodia – 6. Stato dell’arte in Europa – 7. Le Regioni e le licenze aperte; 8. Il portale Open Data italiano in tema di licenze – 9. Protezione dei dati personali, GDPR e dataset – 10. Profili relativi al danno erariale – 11. Alcune proposte conclusive – 12. Note bibliografiche e sitografia – Ringraziamenti.

Re: Open data: parliamone e informiamoci

MessaggioInviato: 10/06/2018, 17:46
da Sergio P. Del Bello
Agid, 07/06/2018

Open data, in aumento del 10% i dataset delle Pubbliche amministrazioni

Si rafforzano le politiche di valorizzazione del patrimonio informativo pubblico: nel 2017 cresce il numero dei dati in formato aperto messi a disposizione di cittadini e imprese. Su dati.gov.it online la nuova versione del paniere dinamico dei dataset
In un anno la quantità di dataset resi disponibili dalle pubbliche amministrazioni è cresciuta di circa il 10%.

Aumentano, dunque, i dati che le PA mettono a disposizione di cittadini e imprese secondo il paradigma degli open data.
La rilevazione, relativa al 2017, segnala che attualmente la percentuale di banche dati pubbliche in formato aperto ammonta al 55,5% contro il 45,68% registrato nel 2016.
L’indagine è stata condotta utilizzando come strumento di misurazione il paniere dinamico dei dataset, oggi online sul portale nazionale dei dati aperti.
Il paniere, aggiornato annualmente dall’AgID, rappresenta lo strumento attraverso cui è possibile misurare quanto le pubbliche amministrazioni sono in linea con gli obiettivi dell’accordo di partenariato 2014-20 in materia di open data.
...
Il Paniere dinamico di dataset può essere considerato un elemento di monitoraggio che dovrà essere ulteriormente migliorato- in termini di dataset da rendere accessibili- alla luce del prossimo Action Plan 2018-2020 e del previsto aggiornamento della Direttiva europea sul Riutilizzo dell'Informazione del settore pubblico (Direttiva PSI), che incoraggia gli Stati membri a rendere disponibili per il riuso le informazioni prodotte dalle pubbliche amministrazioni.

Il Paniere dinamico di dataset 2017 e la relativa nota metodologica possono essere visualizzati e scaricati attraverso la pagina dedicata del Portale nazionale dei dati aperti.

Re: Open data: parliamone e informiamoci

MessaggioInviato: 17/05/2018, 12:56
da Sergio P. Del Bello
MAB Piemonte

Facciamoci trovare. Il patrimonio culturale e gli open data

Tavola rotonda
18 maggio 2018 - Ore 9.30 - 13.00
Torino - Polo del '900. Museo diffuso della Resistenza - Palazzo San Celso - Sala conferenze, corso Valdocco 4/A

Il 17 aprile scorso si è svolto presso il Polo del ‘900 l’incontro curato da ISMEL - Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell'Impresa e dei Diritti Sociali il seminario Dati, informazioni, conoscenza. Il patrimonio culturale e i nuovi lavori creativi.

A seguito di quell’evento le sezioni regionali delle associazioni professionali aderenti a MAB Piemonte (ANAI, AIB e ICOM) propongono una tavola rotonda che coinvolga i professionisti dei tre settori dei beni culturali, archivisti, bibliotecari e operatori museali.

L’incontro è finalizzato alla prosecuzione del confronto su esperienze e sperimentazioni sul tema della generazione e condivisione di dati strutturati del patrimonio culturale.

Il punto di partenza sarà la presentazione del progetto pilota LOD (Linked Open Data) del CoBiS - Coordinamento Biblioteche Speciali e Specialistiche dell’area metropolitana di Torino, realizzato grazie a una convenzione con la Regione Piemonte.

L’invito a partecipare è rivolto a chi in ambito MAB Piemonte sta lavorando su questi temi, per individuare obiettivi e problematiche comuni e proporre possibili soluzioni, in vista della realizzazione di specifiche future iniziative a carattere informativo e formativo.

La tavola rotonda è aperta agli interventi di tutti partecipanti.

Re: Open data: parliamone e informiamoci

MessaggioInviato: 29/11/2017, 19:58
da Sergio P. Del Bello
Progetto EventiPA

Ciclo di webinar dedicato al Contest Open Data Sardegna. Il Contest è un concorso che ha l'obiettivo di valorizzare e fare conoscere il patrimonio informativo pubblico esposto in formato aperto nel catalogo Open Data della Regione Autonoma della Sardegna.

Data journalism e data visualization
​5 Dicembre 2017 - ore 12:00
Il webinar è un approfondimento su due delle categorie nelle quali è possibile candidare le proposte di riuso: Data driven journalism e rappresentazioni visuali dei dati (data visualization). In particolare, viene presentato il processo di lavoro che porta alla realizzazione di articoli data-driven e alcuni degli strumenti disponibili per la visualizzazione dei dati.
Relatori: Gianfranco Andriola, Riccardo Saporiti
Per iscriversi: http://eventipa.formez.it/node/119336

Applicazioni che riutilizzano i dati aperti
13 Dicembre 2017 - ore 12:00
Il seminario on line è un approfondimento su due delle categorie nelle quali è possibile candidare le proposte di riuso: Applicazioni e Dati geografici. In particolare, vengono presentati casi di applicazioni realizzate usando i dati aperti della PA per offrire nuovi servizio ai cittadini e una panoramica di casi di riuso e di strumenti utili a lavorare sui dati georiferiti.
Relatori: Gianfranco Andriola, Marcello Verona, Andrea Zedda
Per iscriversi: http://eventipa.formez.it/node/119343

Eventi PA
Formez PA
Viale Marx, 15 - 00137 Roma
sito web: http://eventipa.formez.it/
e-mail: eventipa@formez.it

Re: Open data: parliamone e informiamoci

MessaggioInviato: 18/07/2017, 13:42
da Sergio P. Del Bello
Agenda Digitale, 18/07/2017, Laura Moro, direttore dell’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo

Mibact: “Così gli Open Data della cultura creano crescita e sviluppo”

Al Mibact servono strumenti stabili per riconoscere la domanda, analizzarla, organizzarla, soddisfarla, così da creare valore (ossia servizi di qualità ai cittadini) dal riutilizzo dei dati aperti. Un gap che si vuole colmare con la pubblicazione del portale dei dati dei beni culturali

Con la pubblicazione del sito Dati.beniculturali.it il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo intende consolidare e rilanciare il processo di apertura dei dati della cultura, già avviato negli anni passati su iniziativa di alcuni istituti. L’obiettivo è quello di trasformare un adempimento normativo in un’occasione di crescita complessiva dell’amministrazione: il Mibact, infatti, dopo aver automatizzato gli strumenti per la conoscenza del patrimonio attraverso la catalogazione informatizzata (esperienze che hanno ormai più di trenta anni) e aver avviato la pubblicazione dei dati attraverso il web, deve ora affrontare un ulteriore step relativo alla condivisione e alla circolazione dei dati conoscitivi del patrimonio culturale.
Si tratta quindi di passare da un’impostazione basata sull’informatizzazione, tesa sostanzialmente alla velocizzazione e all’efficientamento dei processi, alla transizione digitale, ossia al ripensamento complessivo dei servizi offerti alla collettività.
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Imago.JPG
Imago.JPG (29.77 KiB) Osservato 4478 volte

ha avviato nel 2015 sotto il coordinamento di Annarita Orsini un percorso che oggi, alla luce dei risultati raggiunti, può essere considerato virtuoso: dotarsi di solidi strumenti per pubblicare dati aperti di qualità. Ciò ha significato partire dalla costruzione di un’ontologia per la modellazione dei dati relativi ai luoghi e agli eventi culturali, che partisse dal coinvolgimento di tutti gli esperti di dominio interni al Mibact (un mondo ampio e articolato che riguarda musei, archivi, biblioteche, istituti di ricerca e soprintendenze) e che si affinasse attraverso il confronto con alcuni soggetti esterni impegnati in percorsi analoghi. Il risultato, Cultural-ON, è ora a disposizioni di quanti vogliano riutilizzare l’ontologia per i propri processi interni di creazione di LOD.

A partire da questa ontologia sono stati modellati e pubblicati i dataset relativi ai luoghi della cultura, già residenti nei sistemi informativi di produzione (DBUnico gestito dall’Ufficio stampa del Mibact; Anagrafe delle biblioteche gestita dall’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche; Anagrafe degli archivi di Stato gestita dall’Istituto centrale per gli archivi; contenitori fisici di beni culturali gestiti dall’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione).
...
Il progetto dunque che prende ora concreto avvio con la pubblicazione del portale dei beni culturali, si propone di stimolare il cambiamento, affinché la trasparenza sia considerata un’opportunità per creare valore, sia all’interno che all’esterno dell’amministrazione. Il valore che ci si aspetta di creare all’interno dell’organizzazione è quello di trasformare ciò che viene percepito come un adempimento in una successione di azioni coerenti e condivise che consentano di chiarire quale sia la posizione di ciascuno settore nell’ambito degli obiettivi dell’amministrazione nel nuovo orizzonte che la normativa sulla trasparenza ha introdotto.
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Re: Open data: parliamone e informiamoci

MessaggioInviato: 27/06/2017, 15:05
da Sergio P. Del Bello
l *28 *e *29 giugno 2017* la Fondazione Giorgio Cini ospiterà la *quarta
edizione* del *LODLAM Summit* (Linked Open Data in Libraries, Archives and
Museums), incontro internazionale sull'uso dei *linked data* da parte delle
biblioteche, dei musei e degli archivi. L’evento, organizzato in
collaborazione con *Europeana*, *Pratt Institute*, *regesta.exe* e *AARnet*,
riunisce la comunità dei professionisti impegnati nello sviluppo e nella
applicazione delle tecnologie *Linked Open Data* per la pubblicazione del
patrimonio culturale sul web e avrà la forma di un workshop della durata di
due giorni, al termine del quale verranno premiati due tra i cinque
progetti più innovativi selezionati da una giuria internazionale. Program
chairs saranno *Ingrid Mason* di AARNet e *Antoine Isaac* di Europeana.

Dopo San Francisco (2011), Montréal (2013) e Sydney (2015) il summit, per
la prima volta Europa, arriva a Venezia presso la Fondazione Giorgio Cini,
confermando il ruolo assunto dalla stessa Fondazione in questi ultimi tre
anni avviando progetti importanti come *Replica*, l’*Atlante Linguistico
del Mediterraneo *e gli *archivi digitali* dei suoi Istituti. Archivisti,
bibliotecari, Record manager, Analisti di metadati, Computer scientists,
Information analysts, Data architects provenienti da oltre 20 nazioni: i
professionisti del mondo delle biblioteche, degli archivi e dei musei
appartenenti alle istituzioni, a società ed organizzazioni promotrici di
politiche innovative di pubblicazione dei dati del patrimonio culturale
attraverso l’uso di tecnologie standard e non proprietarie, animeranno,
secondo la metodologia dell’O*pen Space Technology, *sessioni informali per
confrontarsi su temi proposti dai delegati che danno vita, di volta in
volta, a gruppi di lavoro su temi specifici.

L’obiettivo perseguito è quello di lasciare la massima libertà agli esperti
di discutere dei progetti seguiti dalle diverse istituzioni in cui
lavorano, scambiare idee con i colleghi, condividere esperienze di studio
con progetti avanzati sui LOD per la navigazione semantica dei patrimoni
culturali sviluppati in tutto il mondo.

Insieme alla Fondazione Giorgio Cini ha partecipato all’organizzazione del
summit un qualificato gruppo di istituzioni culturali internazionali:
Europeana, King’s College of London, Getty Institute, University of Huston,
METRO (Metropolitan New York Library Council), Cornell University Library,
CNR, Public Record Office Victoria, NYPL (New York Public Library),
Auckland Museum, Fundación Conector (Colombia), DigitalNZ, Intersect, DRTC
Bangalore, North Rhine-Westphalian Library Service Center hbz Germany,
Università di Bologna, Institute of Information Science – Academia Sinica
di Taipei Taiwan, Stanford University Libraries, USA, National Institute of
Informatics Japan, Kent State University Ohio, Istituto per i beni
artistici, culturali e naturali Regione Emilia-Romagna, regesta.exe, Pratt
Institute di New York, AARnet.

Il LODLAM Summit si svolge sotto il patrocinio del Ministero degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’Agenzia per l’Italia
Digitale (AgID), dell’Associazione Archivistica Nazionale Italiana (ANAI),
dell’Alliance of Digital Humanities Organizations (ADHO),
dell’International Council of Museums (ICOM).

*Regesta.exe*, nata nel 2002, è una società specializzata nell’uso di
tecnologie per la valorizzazione dei beni culturali sul web e vincitrice,
assieme alla Fondazione CDEC, del primo premio nella scorsa edizione LODLAM
Challenge 2015. Nel 2011 ha rilasciato in open source la piattaforma web
per il trattamento, la gestione integrata, la pubblicazione on line di
archivi storici e multimediali xDams, evoluzione del progetto europeo
2002-2004 DAMS. Gli standard di interoperabilità, portabilità, modularità,
tecnologie web based sono anche a fondamento delle applicazioni e i
progetti sviluppati dal 2008 con le tecnologie Linked Data e gli standard
del W3C per il web semantico. Nel 2013 e nel 2014 ha promosso le prime
edizioni nazionali dell’International Open Data Day.
Da tre anni regesta.exe collabora con la Fondazione Giorgio Cini per la
realizzazione del programma di condivisione e pubblicazione degli archivi
digitali dei suoi istituti

Sito web del Summit: *summit2017.lodlam.net*
https://summit2017.lodlam.net/


*Informazioni per la stampa:*
Fondazione Giorgio Cini onlus


Ufficio Stampa, 27/06/2017

Re: Open data: parliamone e informiamoci

MessaggioInviato: 06/05/2017, 16:37
da Sergio P. Del Bello
A Venezia la quarta edizione del summit internazionale

LODLAM - SUMMIT 2017

Incontro internazionale sull'uso dei linked data da parte delle biblioteche, dei musei e degli archivi


Il 28 e 29 giugno 2017 l’appuntamento di scambio e confronto tra 100 esperti mondiali di linked open data.
Sul sito della manifestazione gli application form per candidarsi a partecipare all’evento

Promosso da regesta.exe e dal Pratt Institute di New York per favorire un confronto tra gli esperti mondiali impegnati in progetti di digital cultural heritage, eScience e digital humanities.
Come nelle precedenti edizioni, al summit potranno partecipare, candidandosi, fino a 100 tra delegati, professionisti, ricercatori, archivisti, bibliotecari,operatori dei musei, informatici esperti di linked open data.