A Trento
Tim Berners Lee, l'inventore del World Wide Web immagina una nuova creatività di gruppo, figlia degli open data.
I dati, raccolti da governi e aziende e resi disponibili online, saranno l'alimento principale della comunità digitale e soprattutto della comunità locale, ma solo se Internet manterrà la sua prospettiva creativa e non verrà "censurata", "tarpata" dai poteri forti della comunicazione.
Come ci racconta Maria Teresa Della Mura, il 22 Marzo 2013 su
http://www.01net.it/:
"È senza dubbio la star della terza giornata degli
Ict Day di Trento, l'appuntamento che fino al 23 marzo [2013] ha reso il capoluogo trentino il punto focale della riflessione sulla ricerca tecnologica.
Nell'evento che fa di Trento "
Il punto di incontro tra malghe e microchip", secondo la brillante definizione del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Alberto Pacher, la presenza di Tim Berners Lee, sir Tim Berners Lee, l' inventore del World Wide Web, è fondamentale per spostare il focus ben al di là della pura tecnologia.
Il tema centrale, per Berners Lee, sta tutto nei dati, per poi spostarsi alle community.
Gli open data sono al centro del suo keynote di Trento, visti in un'ottica che va oltre l'aspetto governativo.
"C'è una forma di egoismo nella scelta dei governi di portare le loro attività on line - sostiene Berners Lee con evidente gusto del paradosso - perché sono ben consapevoli che, quando tutti saranno connessi, potranno davvero risparmiare", lasciando ogni riflessione sul
digital divide alle orecchie di chi deve intendere.
Ma i dati che interessano a Tim Berners Lee vanno per l'appunto al di là degli
open government data e abbracciano tutti i dati raccolti nelle modalità più disparate.
"Cosa accadrà in futuro, quando sia i governi sia le aziende accumuleranno quantità incredibili di dati personali"? si domanda, spostandosi sull'altro punto forte della sua riflessione: la condivisione.
"Se si sceglie di condividere questi dati, è possibile capire ad esempio quanto e come un gruppo sociale sta migliorando il proprio livello di salute" .
Ed è qui che "
open data" e "
personal data" si incrociano.
Non è un tema tecnologico, sia chiaro.
Qui si parla di
realizzazione di community on line, anche in una logica territoriale, basate su un'idea di condivisione, di sharing che va oltre la cultura tradizionale. È un nuovo modo di intendere le wave che si sviluppano on line: un flusso creativo che prende spunto dalle idee che nascono dalle community alle quali si partecipa, da un enorme quantitativo di
conoscenza condivisa.
"Ciò di cui abbiamo bisogno è la creatività di gruppo". Intercreatività si chiama.
E potrebbe non essere la
buzzword [parola di moda] di un giorno."
http://www.01net.it/01NET/HP/0,1254,0_A ... 61,00.html