Open data: parliamone e informiamoci

L'archivio open data per combattere il cancro

Messaggioda Bernardino » 17/04/2013, 8:27

Nasce negli Usa per iniziativa dell'ASCO (American Society of Clinical Oncology) il più grande archivio di informazioni cliniche sul cancro:
http://www.asco.org/press-center/asco-c ... ing-health

Per ora è in fase sperimentale e si chiama: "CancerLinQ", sarà consultabile da ogni medico in tempo reale e sarà in parte utilizzabile anche dai pazienti per condividere la propria risposta alle cure. Permette di creare una rete di informazioni tra gli oncologi, per ora americani, mettendo a disposizione dei professionisti i dati utili senza gli elementi identificativi dei pazienti, per proteggere la privacy. Il sistema ha già raccolto oltre 100.000 situazioni cliniche di tumori al seno, grazie al supporto di 27 gruppi di oncologi, ma la banca dati è destinata a crescere velocemente e a superare i confini degli Stati Uniti.

Si tratta di una novità che sfrutta correttamente le possibilità della rete, rispetto ai sistemi di archiviazione tradizionali, nati più per proteggere che per condividere le informazioni.

Per leggere la notizia: http://www.cbritaly.it/news/2451/la-for ... il-cancro/
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Re: Open data: parliamone e informiamoci

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 15/04/2013, 23:32

Segnalo questa interessante keynote del Forum PA 2012 visibile su Innovativi in cui accenna anche
al concentramento in un'unico portale dei sistemi informativi della DGA e delle difficoltà a rendere
disponibili i dati dei BBCC:

Antonia Pasqua Recchia
Patrimonio culturale e Open Data

18 maggio 2012
http://www.innovatv.it/video/2666180/an ... -open-data

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La vita narrata dai numeri

Messaggioda Bernardino » 15/04/2013, 0:05

Un bell'articolo apparso sull'inserto Nova de "Il Sole 24 ore" (14 aprile 2013) ci parla di come la nostra vita si possa raccontare con i numeri e i dati:
http://www.ilsole24ore.com/art/tecnolog ... d=AbLnDhmH
Sono descritte le nuove modalità di approccio alla statistica e ai suoi numeri, secondo la ragnatela di Internet, le sue rappresentazioni ad effetto e le interazioni tra i dati, sempre più aperti e disponibili per tutti, specie per gli insegnanti che devono saperli manipolare ed utilizzare nelle loro lezioni.
Anche la storia e la letteratura sono coinvolti in questo innovativo processo di conoscenza alla cui base stanno proprio gli archivi aperti.

Per questo è interessante osservare alcuni esempi:
- Popolazione e famiglie residenti dal 1861 al 2011 nei dati dell'Istat: http://www.istat.it/it/files/2011/05/01_residenti.swf
- Indici degli Stati sul benessere sociale, fra cui abitazioni, reddito, offerte di lavoro, comunità, educazione, ambiente, impegno civico, salute, soddisfazione della vita, sicurezza, equilibrio tra vita e lavoro: http://www.oecdbetterlifeindex.org/countries/italy/
- I dati e grafici geografici di http://www.gapminder.org/ che utilizza fogli di calcolo di Google che si possono scaricare
- Lo stupefacente motore di ricerca di quesiti matematici o statistici di ogni genere, basta inserire quello che si vuole conoscere o persino scegliere una domanda casuale: http://www.wolframalpha.com/
- L'intreccio tra i numeri, la vita e la storia o le nostre storie si trova in http://www.numbeez.com/
- Infine un servizio sperimentale che utilizza i dati WebGL e 3D: http://here.stamen.com/

Quello che servirà, oltre agli open data, è la loro rappresentazione in tabelle, grafici e disegni di immediata lettura e significato, capaci di interpretarli secondo le più varie chiavi di ricerca e di interesse.
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Re: Open data: parliamone e informiamoci

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 14/04/2013, 11:30

Segnalo l'interessante e recente pubblicazione dei dati dei BBCC del Lazio
(nel portale c'è anche un webTV ma che è più un catalogo video ed una app per la mobilità):

Open Data: i beni culturali del Lazio nel dataset aperto di Filas

Il dataset contiene tutte le informazioni sumonumenti, opere, siti archeologici e siti d’interesse culturale del Lazio, sia in italiano che in inglese. Tutti i dati possono essere modificati e riutilizzati, con importanti ricadute economiche per il territorio.

Dall’Ara Pacis al borgo medievale di Sperlonga, dall’Abbazia di Casamari agli scavi di Ostia Antica, fino al castello Angioino-Aragonese di Gaeta: sono 2.529 i punti di interesse (POI) messi a disposizione dalla Finanziaria della Regione Lazio per lo sviluppo, Filas nel suo primo dataset open http://www.futouring.it/web/filas/svilu ... oId=143524, disponibile da oggi sui portali dati.gov.it http://www.dati.gov.it/ e futouring.com http://futouring.com/web/filas/home .

La Regione Lazio si conferma quindi molto attenta all’offerta aperta e trasparente dei dati pubblici in un’ottica di ‘Open Government’: un’offerta che può trasformarsi in un volano per l’economia del territorio.

Fonte:
Key4biz.it - 15 Marzo 2013 - notizia 216369
http://www.key4biz.it/News/2013/03/15/e ... 16369.html
Allegati
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L'Unione Europea liberalizza i dati della PA

Messaggioda Bernardino » 10/04/2013, 23:14

Via libera agli Open data nell'Unione Europea, messi a diposizione a titolo gratuito o quasi del tutto gratuito. Gli enti pubblici non potranno infatti addebitare costi superiori a quelli necessari per soddisfare una singola richiesta di dati.
In particolare si tratta dei dati per le applicazioni degli smartphones, quali mappe, informazioni in tempo reale sul traffico e le condizioni meteo, strumenti di comparazione dei prezzi. In linea di principio, i dati dovranno essere messi a disposizione gratuitamente se non tutelati da diritto d'autore.
Tra i dati sono inclusi quelli di biblioteche, musei e archivi nazionali.
Ora la palla passa al Parlamento che dovrà approvare le misure.

Il commissario Ue Neelie Kroes, esprimendo soddisfazione per questo “cambiamento culturale”, ha sottolineato che l’apertura dei dati pubblici “vuol dire aprire nuove opportunità di business, creare occupazione e realizzare comunità”.
Più volte la Kroes ha ribadito che i dati possono essere considerati come “il petrolio dell'era digitale”: renderli pubblici “non è solo un bene per la trasparenza, ma stimola anche la creazione grandi contenuti web e fornisce il carburante per la futura economia”.
Tra i sostenitori del movimento a favore degli open data c'è l'Open Data Institute britannico, creato dall'inventore del web Tim Berners-Lee e dal professore di informatica Nigel Shadbolt.

Dall'articolo di F.Me. del Corriere Comunicazioni: http://www.corrierecomunicazioni.it/pa- ... libera.htm
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Gli open data per una comunità creativa

Messaggioda Bernardino » 26/03/2013, 17:12

A Trento Tim Berners Lee, l'inventore del World Wide Web immagina una nuova creatività di gruppo, figlia degli open data.
I dati, raccolti da governi e aziende e resi disponibili online, saranno l'alimento principale della comunità digitale e soprattutto della comunità locale, ma solo se Internet manterrà la sua prospettiva creativa e non verrà "censurata", "tarpata" dai poteri forti della comunicazione.

Come ci racconta Maria Teresa Della Mura, il 22 Marzo 2013 su http://www.01net.it/:

"È senza dubbio la star della terza giornata degli Ict Day di Trento, l'appuntamento che fino al 23 marzo [2013] ha reso il capoluogo trentino il punto focale della riflessione sulla ricerca tecnologica.
Nell'evento che fa di Trento "Il punto di incontro tra malghe e microchip", secondo la brillante definizione del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Alberto Pacher, la presenza di Tim Berners Lee, sir Tim Berners Lee, l' inventore del World Wide Web, è fondamentale per spostare il focus ben al di là della pura tecnologia.

Il tema centrale, per Berners Lee, sta tutto nei dati, per poi spostarsi alle community.
Gli open data sono al centro del suo keynote di Trento, visti in un'ottica che va oltre l'aspetto governativo.
"C'è una forma di egoismo nella scelta dei governi di portare le loro attività on line - sostiene Berners Lee con evidente gusto del paradosso - perché sono ben consapevoli che, quando tutti saranno connessi, potranno davvero risparmiare", lasciando ogni riflessione sul digital divide alle orecchie di chi deve intendere.

Ma i dati che interessano a Tim Berners Lee vanno per l'appunto al di là degli open government data e abbracciano tutti i dati raccolti nelle modalità più disparate.
"Cosa accadrà in futuro, quando sia i governi sia le aziende accumuleranno quantità incredibili di dati personali"? si domanda, spostandosi sull'altro punto forte della sua riflessione: la condivisione.
"Se si sceglie di condividere questi dati, è possibile capire ad esempio quanto e come un gruppo sociale sta migliorando il proprio livello di salute" .
Ed è qui che "open data" e "personal data" si incrociano.

Non è un tema tecnologico, sia chiaro.
Qui si parla di realizzazione di community on line, anche in una logica territoriale, basate su un'idea di condivisione, di sharing che va oltre la cultura tradizionale. È un nuovo modo di intendere le wave che si sviluppano on line: un flusso creativo che prende spunto dalle idee che nascono dalle community alle quali si partecipa, da un enorme quantitativo di conoscenza condivisa.
"Ciò di cui abbiamo bisogno è la creatività di gruppo". Intercreatività si chiama.
E potrebbe non essere la buzzword [parola di moda] di un giorno."

http://www.01net.it/01NET/HP/0,1254,0_A ... 61,00.html
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Manca in Italia una vera legge sulla Libertà di Informazione

Messaggioda Bernardino » 09/03/2013, 23:33

L'italia comincia a crescere nel pubblicare Open Data, ma è ostacolata dai problemi tecnologici e dal gap culturale.
Gli Open Data sono tasselli essenziali di trasparenza delle istituzioni e una risorsa preziosa per creare nuovo business.
Come dice Giovanni Menduni del Comune di Firenze, bisogna quindi sbrigarsi a “tirarli fuori dalla riserva indiana” in cui ancora sono relegati e fare sì che diventino di uso comune, che diventino uno standard al punto che la parola “open” in antitesi con “closed”, non sia più necessaria.
Dal punto di vista più strettamente normativo, secondo Ernesto Belisario, responsabile legale di Agorà Digitale, ciò che ancora manca è un vero Freedom of Informaction Act (Foia) italiano, ovvero una vera legge sulla libertà di informazione che è il presupposto fondante per realizzare nella PA una trasparenza reale e imperniata sugli Open Data.
La prima legislazione di questo tipo vide la luce negli Stati Uniti nel 1966.
Il principio è semplice: tutte le informazioni detenute dalla pubblica amministrazione sono conoscibili da chiunque senza doverlo motivare, a meno che non sussistano motivi di segreto ad esempio militare oppure ragioni di riservatezza.
Nel Mondo sono oltre 80 i Paesi che si sono dotati di Foia, dall’India alla Croazia passando per Kenia e Tanzania.
In Europa l’Italia è l’unica nazione a non averne uno. “Qui da noi la prima legislazione in tema di trasparenza risale al ’90 - spiega Belisario - e non consentiva l'accesso a tutti i documenti, ma solo a quelli che riguardano direttamente il richiedente”.

Vedi l'articolo completo:
http://www.agendadigitale.eu/egov/256_o ... italia.htm
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Re: Open data: parliamone e informiamoci

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 06/03/2013, 12:55

Open data: a marzo tre nuovi webinar a cura della redazione di Dati.gov.it

Il mese di marzo si apre all’insegna degli open data, con tre nuovi seminari online gratuiti e aperti a tutti a cura della redazione del portale istituzionale Dati.gov.it. Nel nuovo pacchetto formativo, per la prima volta un approfondimento sull'esperienza di Open Coesione e sul fenomeno del Data journalism.

Oltre agli addetti ai lavori che operano nella Pubblica Amministrazione, i webinar si rivolgono anche a tutti i cittadini incuriositi da questi temi e alle imprese che vogliano avvalersi delle potenzialità dei dati aperti.

7 marzo 2013 - Introduzione ai dati aperti
14 marzo 2013 - Trasparenza nella gestione dei fondi strutturali: OpenCoesione e Data Journalism
21 marzo 2013 - Open data nei Comuni

Da 06/03/2013 di Redazione FORUM PA
http://saperi.forumpa.it/story/69971/op ... -datigovit
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Re: Open data: parliamone e informiamoci

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 01/03/2013, 2:03

Open data day

In merito al recente Open data day, appuntamento internazionale, arrivato alla terza edizione,
che si è svolto quest’anno per la prima volta anche nel nostro Paese dando vita sabato scorso
a ben 13 eventi paralleli in 11 regioni diverse, tra convegni, hackathon, workshop, presentazioni,
di cui l’evento principale è stato ospitato a Roma dall’Archivio Centrale dello Stato, segnalo qui
una breve sintesi della giornata di lavoro patrocinata - tra gli altri - da FORUM PA:

http://saperi.forumpa.it/story/69955/op ... 2013-02-28

ForumPA, 27/02/2013 di Michela Stentella

Segnalo di particolare rilievo, tra le proposte emerse, la costituzione di un “Istituto italiano per gli open data”, un organismo non profit indipendente, su base volontaria e aperto a tutti i soggetti pubblici e privati interessati a lavorare insieme per innescare un circolo virtuoso di domanda-offerta di open data per la realizzazione di servizi innovativi.

Tutte le presentazioni della giornata saranno disponibili dai prossimi giorni sul sito dell'Open data day http://opendataday.it/
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Re: Open data: parliamone e informiamoci

Messaggioda Sergio P. Del Bello » 07/02/2013, 0:21

Si terrà a Roma il prossimo 28 febbraio 2013 la prima Conferenza dell'Associazione OpenGeoData Italia intitolata

OpenGeoData - istruzioni per l'uso

Iscrizioni, programma e altre info sul sito del'Associazione: http://www.opengeodata.it/

Ho conosciuto il presidente Gianni Biallo l'anno scorso alla conferenza degli utenti della Globo alla Fiera di Bergamo, di cui era moderatore, e mi è sembrata una persona molto preparata e qualificata.
Ho videoregistrato in parte l'evento e potete sentire il suo intervento introduttivo qui su Vimeo: https://vimeo.com/50724612
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